E se la incontro per strada?

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rimini
..nel 2017 capirebbero tutti la sua professione di pay.

Non so se ti riferisci al mio commento: in caso sia così, osservo che sei da invidiare, perché evidentemente vivi in un contesto molto evoluto e frequenti persone dall'intelligenza sviluppata.
Dalle mie parti e tra le mie frequentazioni, io invece devo aprire la testa a molti ed urlare le parole all'interno, senza alcuna certezza che capiscano o che si basino spontaneamente sul loro intuito, che se esistesse dovrebbe impedire loro di fare molte domande, o anche la stessa domanda molte volte.
Tu dirai che frequento molti idioti: è probabile, dunque sono idiota pure io, ça va sans dire.
 
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tra cattolica e rimini
Di solito fanno fatica a riconoscermi (ultimamente davvero poche fidelizzate). Anche quando mi riconoscono il piu' delle volte non mi cagano sia che sia solo sia che sia con la mia compagna.
Una volta incontro forse l'unica pay che mi abbia voluto un po' di bene, io ero solo, lei con figlia e sorella, contenta di vedermi mi ha dato un bacio in bocca. La figlia le ha chiesto se fossi il fidanzato?
Curioso aneddoto.
Le ultime che ho incontrato sono state Ruby e Viki, in via Ariosto ero appena uscito da un incontro con Molly, non credo mi abbiano riconosciuto, Ruby mi ha lanciato un'occhiata e basta.
 
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Vivendo in provincia mi è capitato raramente di incontrare le pay, che sono più spesso localizzate in centro. Però una volta al centro commerciale ho trovato una pay ungherese molto carina di cui ero assiduo cliente, anche per le prestazioni molto positive e il fisico da modella. Ero solo quindi ho potuto salutarla calorosamente. Si poteva immaginare che era pay dal vestitino aderente e l'assenza di reggiseno ma poteva anche essere una ragazza che voleva essere sexy. Cmq ha atteso lei che la salutassi comportandosi modo molto professionale anche se mi ha certamente riconosciuto. Se fossi stato accompagnato e mi avesse salutato lei era dura trovare una scusa credibile...
 
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M

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L'unico problema è costituito:
1) da qualche amico scemo che si prende istantaneamente la cotta per la ragazza appena presentata e comincia a chiedermi: "ma chi è quella figa? ma chi è quella figa? ma chi è quella figa?" fino a che non gli dico, secco, che mi ha rotto le palle, mi alzo e vado a fumare;
2) da qualche amica scema che odia istantaneamente la ragazza appena presentata e comincia a chiedermi: "ma chi è quella ragazza? ma chi è quella ragazza? ma come l'hai conosciuta quella ragazza?" fino a che non le dico, secco, che è un'amica, mi alzo e vado a fumare.

Meno male che fumi, altrimenti erano ancora la a farti il terzo grado :lol: :lol:
 
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rimini
Meno male che fumi, altrimenti erano ancora la a farti il terzo grado :lol: :lol:

Infatti credo nel potere salvifico della sigaretta, come quello che in aereo stava in coda tra i fumatori, si salvò nell'incidente, e ne dedusse che il fumo fa bene.
A parte questo, il rimbecillimento dei commensali in genere è proporzionale alla bellezza della ragazza che saluto. Le domande che ho scritto sono capaci di ripeterle anche cento volte di fila, senza rendersene conto. Negli uomini scatta la sindrome infantile da invidia e voglia di surclassare, nelle donne la gelosia infantile su chi è la più bella della classe. All'inizio mi divertivano, adesso mi scassano le palle e basta: tradiscono quanto poco sono cresciuti di età mentale. Davvero poco, proprio come me.
 
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L'unico problema è costituito:
1) da qualche amico scemo che si prende istantaneamente la cotta per la ragazza appena presentata e comincia a chiedermi: "ma chi è quella figa? ma chi è quella figa? ma chi è quella figa?" fino a che non gli dico, secco, che mi ha rotto le palle, mi alzo e vado a fumare;
2) da qualche amica scema che odia istantaneamente la ragazza appena presentata e comincia a chiedermi: "ma chi è quella ragazza? ma chi è quella ragazza? ma come l'hai conosciuta quella ragazza?" fino a che non le dico, secco, che è un'amica, mi alzo e vado a fumare.

Tu dirai che frequento molti idioti: è probabile, dunque sono idiota pure io, ça va sans dire.

Qualche volta (poche, per la verità) mi sono successe cose del genere, ma a parte un disagio iniziale, poi, a mente fredda, pensavo che questi amici (non credo idioti, mi sembra troppo pesante come termine) mi facessero domande del genere proprio perché non sospettassero minimamente del lavoro da escort della ragazza e quindi del relativo mio hobby.
Credo che se avessero sospettato che fossero prostitute e che io me la facevo con loro, si sarebbero comportati in maniera molto più discreta, e io avrei sospettato che loro sospettassero di me.
Tutto quel "Ma chi è quella ragazza? Dai fammela conoscere!" mi faceva pensare che la mia doppia vita era salva. Sbaglio?
 
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rimini
Tutto quel "Ma chi è quella ragazza? Dai fammela conoscere!" mi faceva pensare che la mia doppia vita era salva. Sbaglio?

Non ci vedo alcuna salvezza.
Da anni cerco di avere una vita sola e chiara, unendo la mia parte che sta fuori dal letto di una escort a quella che sta dentro al letto di una escort.
Il fatto che non ci riesca è frustrante, perché mi prova che non riesco fino in fondo ad essere me stesso né ad essere accettato per ciò che sono: le domande degli amici stanno lì a confermarlo.
Inoltre: il fatto che le ripetano mille volte, mi fa pensare che io sono un idiota che frequenta degli idioti, in un circolo vizioso dal quale non vedo via di uscita.
Di recente, sia una tipa che un tipo che conosco una sera dopo una cena con amici si sono messi a dirmi che dovrei trovarmi una donna fissa, per avere una nuova relazione seria ( sono divorziato e single da molto tempo) , perché "ad una certa età è ora di ricominciare e di farsi una nuova famiglia ".
Ho respirato a fondo per ricacciare dentro il Marchese Generale Lafayette, il quale stava per uscire in alta uniforme da me, ed urlare nella faccia ai due idioti ciò che rappresentavano per lui: cioè appunto due idioti rincoglioniti, meschini, bigotti, ottusi, indegni di circolare e di votare in quello che sarebbe il mio/suo stato ideale, ossia quello ove non esiste una morale religiosa e/o contadina che si sovrappone alle scelte della legge dello Stato ; insomma , voleva dir loro che non li sopporta più, perché sono persone prive della la minima idea della libertà di pensiero e di azione, figuriamoci di quella sessuale.
Anche lì è sopraggiunto il bisogno di fumare, che ha preso sia me che il Marchese Generale, facendoci allontanare per una sigaretta e così riportandoci ad una sola entità tabagista.
Non so se ti ho risposto.
 
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Né vergogna, né essere sboroni... Semplicemente evito qualsiasi tipo di contatto, non mi piacerebbe affatto avere problemi poi... La prudenza non è mai troppa.
 
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Si, ma non hai risposto a quegli amici.
Avendo comprensione e rispetto del loro difforme punto di vista.

Una precisazione: a quegli amici, ed a quei due in particolare, ho spiegato almeno diecimila volte che non ho intenzione di rifarmi una famiglia, e che in una donna cerco solo amicizia, se possibile pure sessuale, senza alcun impegno costante visto che non ho intenzione di iniziare una nuova relazione stabile di fidanzamento o matrimonio.
Diecimila volte, non esagero, anzi vado per difetto.
Ormai sto per sbottare, e dire loro direttamente che frequento solo donne che fanno le escort; ciò che mi trattiene è che le interessate non mi hanno mai autorizzato a dirlo, neppure in loro assenza.
Contavo sul fatto che gli amici capissero anche senza dirlo espressamente, ma ogni volta constato che non è così.
Ora ho risposto almeno a lei, professore?

P.s.: il dovere spiegare diecimila volte la stessa cosa, alle stesse persone, indica che forse sono esse a non avere comprensione e rispetto dell'opinione altrui.
Sbaglio?
 
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Da anni cerco di avere una vita sola e chiara, unendo la mia parte che sta fuori dal letto di una escort a quella che sta dentro al letto di una escort.
...
Non so se ti ho risposto.

Si mi hai risposto.
Ma in riferimento alla frase sopra che hai scritto, confesso che è una bella scommessa.
Io non potrò mai avere una vita "sola e chiara" perché ho dovuto mettere da una parte la famiglia e dall'altra il nostro divertente hobby.
Ma non credo sia affatto facile neanche per te, non credo che non dici ai tuoi amici che frequenti escort solo perché queste ultime non ti hanno dato il permesso (scherzavi, vero?) credo che ad impedire di avere questa unica vita "sola e chiara" sia, purtroppo e soprattutto una cultura imperante da cui nessuno, nemmeno tu, si può sottrarre. La vita "sola e chiara" è utopia.
Sarebbe bello tornare a casa e presentare a mamma e amici la mia nuova fidanzata. Tutti a dire: "Bella la tua nuova ragazza, come l'hai conosciuta?" Ma, niente.. fa la prostituta... ma non per la strada, ha il suo bell'appartamento!
 
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Si mi hai risposto.
Ma in riferimento alla frase sopra che hai scritto, confesso che è una bella scommessa.
Io non potrò mai avere una vita "sola e chiara" perché ho dovuto mettere da una parte la famiglia e dall'altra il nostro divertente hobby.
Ma non credo sia affatto facile neanche per te, non credo che non dici ai tuoi amici che frequenti escort solo perché queste ultime non ti hanno dato il permesso (scherzavi, vero?) credo che ad impedire di avere questa unica vita "sola e chiara" sia, purtroppo e soprattutto una cultura imperante da cui nessuno, nemmeno tu, si può sottrarre. La vita "sola e chiara" è utopia.
Sarebbe bello tornare a casa e presentare a mamma e amici la mia nuova fidanzata. Tutti a dire: "Bella la tua nuova ragazza, come l'hai conosciuta?" Ma, niente.. fa la prostituta... ma non per la strada, ha il suo bell'appartamento!

Puoi non credermi, ma non lo dico agli amici solo per quello, perché per quanto mi riguarda non me ne frega nulla: non sono più un giovane, non ho intenzione di fidanzarmi né di sposarmi, dunque il problema di presentarla ai genitori ( che tra l'altro non ci sono più, ahimè) o agli amici stessi come fidanzata o moglie non si pone, ed in modo definitivo.
Aggiungo che alcune escort, che su loro richiesta preoccupata ho presentato ad amici e conoscenti come mie amiche che svolgono tutt'altro lavoro, mi hanno palesato la tua stessa paura, riassumendola nella seguente frase: " ma se tu dicessi a loro che lavoro facciamo davvero, loro cosa penserebbero di te?"
La verità, ripeto, è che non me ne frega nulla: ho passato troppo tempo della mia vita a preoccuparmi della stima che hanno di me tante persone che non stimo.
Osservi che lo posso fare solo se me lo posso permettere? Sì, è vero: sto cominciando a permettermelo, so che mi costa e che mi costerà.
E saranno senz'altro cazzi per me: ma anche per chi mi incontra, perché spesso non vedo l'ora di mandarlo a fare in culo, lui e la 'cultura imperante' ( parole tue) che intendesse rappresentare.
 
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Caro Eppesu, non hai capito (in effetti non è facile) che è proprio questa la domanda che Lafayette vorrebbe sentirsi fare da un amico degno del suo rango.

Semmai che la facesse alla ragazza direttamente, visto che per me il problema è che molti non concepiscono che io frequenti escort, e che io di mestiere - pur non essendo di chissà quale rango - non faccio il pappone.
En passant: non faccio nemmeno l'esegeta, dunque cosa volesse dire Leggy, se crede, lo spiegherà lui, io non mi prendo certo la briga, e comunque non è affar mio.
 
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Torno al topic.
Proprio ieri ho incontrato due amiche PAY per la strada. In una unica passeggiata in pausa pranzo mai successo.
In entrambi i casi ho notato un tangibile imbarazzo nel vedermi, anche se nascosto dagli occhiali scuri che le PAY portano quasi sempre quando girano per strada.
Ed allora ho fatto la cosa migliore: ho fatto finta di non conoscerle.

D'altra parte, un pò di imbarazzo è normale ogni volta che incontrate una persona al di fuori del normale contesto.

Vi è mai capitato di incontrare il vostro medico per strada o al supermercato. A me si, ed ho percepito il suo imbarazzo di incontrare un paziente al di fuori dell'ambulatorio.
 
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In quasi 30 anni di punter ho incontrato pay varie volte, soprattutto le fidelizzate che risiedono da anni. 2 tipi di comportamento:
a) se io o loro siamo in compagnia incrocio di sguardi come con i 1000 estranei che incontriamo ogni giorno.
b) se da soli, si va dal ciao ai baci e abbracci come incontrare una vecchia amica. Una volta ho dato anche un pizzico tuo al sedere, ma il contesto lo permetteva.....
 
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