EDWIGE FENECH

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La città del sole
Bellissima storia davvero, napiotta!!!:good::good:
Mi è molto piaciuta la descrizione dei particolari, non noiosa e pesante bensì dettagliata e soprattutto utile corredo alla storia delle tue emozioni.
 
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Complimenti sinceri, napiotta, racconto coinvolgente e di ottima fattura! La accetti una piccola critica costruttiva? A voler trovare il pelo nell'uovo, mi sembra che ci sia un leggero eccesso di puntini sospensivi, ma magari fa parte del tuo stile personale; sistemato questo, è da pubblicazione! :ok:
Per curiosità, quanto tempo ci hai messo a idearlo, elaborarlo e stenderlo?
 
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Nell'ombelico, a metà strada tra il tuo cuore e la
Complimenti sinceri, napiotta, racconto coinvolgente e di ottima fattura! La accetti una piccola critica costruttiva? A voler trovare il pelo nell'uovo, mi sembra che ci sia un leggero eccesso di puntini sospensivi, ma magari fa parte del tuo stile personale; sistemato questo, è da pubblicazione! :ok:
Per curiosità, quanto tempo ci hai messo a idearlo, elaborarlo e stenderlo?

Grazie Minolix per i complimenti.
Si è vero, i puntini mi piacciono forse troppo, è che mi aiutano non poco ad unire le frasi senza perdere tempo in tecnicismi letterali... cioè, sono pigro! Il tempo per idearlo, elaborarlo e stenderlo? Non scherziamo, mi piace scrivere, ma non sono uno scrittore. Ora ti faccio fare due risate. L'idea è nata da un sogno... ehm... non proprio romantico... Il titolo originario in effetti era "ho trombato Edwige Fenech" e l'ho cambiato alla fine perchè non combaciava troppo con quello che avevo scritto (ho anche sbagliato a correggerlo dimenticando di mettere il "con"...). Poi ho iniziato a scrivere direttamente sul forum senza sapere minimamente dove sarei andato a parare... è uscita così. Il tutto è durato circa tre ore. Tutto quì.
Buona serata.
Napiotta.
 
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Complimenti per il racconto e la suspense creata, almeno in parte ci ci hai fatto sognare.
Ottimo racconto
Ciao
Fiom
 
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Bologna downtown
"Se il Signore avesse voluto essere più generoso nei miei confronti mi avrebbe fatto incontrare Ingmar Bergman. E forse quei film non li avrei mai fatti. Ma non mi posso lamentare. Se dovessi tornare indietro rifarei quei film erotici."

Edwige Fenech

E allora noi ringraziamo il signore per non averla fatta incontrare con il regista.....:biggrin: .......
Magari la mia mano e relativi calli :biggrin: avrebbero preferito che lei avesse incontrato Bergman :biggrin:....
ma il mio dick giovanile (all'epoca) ha assolutamente preferito che poi sia andato cosi'....:biggrin::biggrin:
 
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Nell'ombelico, a metà strada tra il tuo cuore e la
Ho fatto l'amore con Edwige Fenech - seconda parte

Buona sera, a volte la vita è veramente strana.
Tempo fa un'amica a cui avevo fatto leggere questa storia, mi disse di pubblicarla su di un sito dove si ha la possibilità di far conoscere ciò che si scrive e, magari, sperare che qualche editore apprezzi... la prima reazione è stata quella di riderle in faccia, se non altro pensando ai segnacci rossi che con sadico gusto la mia professoressa di italiano delle medie utilizzava per "colorare" i miei sforzi letterali di allora... ma lei, con la perseveranza che sole le donne hanno, mi ha assillato così tanto che alla fine ho ceduto... Il sito di cui parlo si chiama "NetEditor" e credo sia abbastanza conosciuto, mi sono iscritto ed ho pubblicato questa mia "boutade"... come mi aspettavo, non mi si è cagato nessuno... e mi sono messo a leggere quello che scrivono gli altri... beh, sinceramente, di cagate al livello della mia (e forse addirittura peggio...), ce ne sono parecchie, ma qualcosa di decente l'ho trovata. Per curiosità mi sono messo a vedere chi avesse più "critiche" positive e, sorpresa (ma non troppo...) sono tutte donne ad averle... e questo a prescindere che scrivano decentemente o meno... insomma, puoi cambiare tema del forum, ma la gnocca tira sempre! :biggrin:
Comunque, veniamo al dunque, non voglio tediarvi oltre con questa premessa.
Tutto questo è successo circa tre mesi fa e devo dire, sinceramente, che mi ero dimenticato questo mio "tentativo" letterario... sono quello che sono e non è che dalle zucche si può far nascere un'orchidea....
Ma c'è un ma...
Un paio di mesi fa ho ricevuto una mail da parte della NetEditor... la prima cosa che ho pensato è stata "ecco, la Edwige ha letto la mia storia e mi denuncia per diffamazione!"... caxxo, vi assicuro che mi sono cagato addosso, ero maledettamente sicuro che la sfiga ancora una volta avesse bussato alla mia porta... è quindi con non poco timore che mi appresto a leggere... Vi riporto pari pari ciò che c'è scritto...

"Gentile utente di NetEditor, la sua pubblicazione "Ho fatto l'amore con Edwige Fenech" è stata notata dall'equipe dei nostri esperti. Come Lei ben saprà la Sig.ra Fenech è una produttrice affermata ed abbiamo pensato di farle una gradita sorpresa inviando alla "Immagine e Cinema Srl", la sua casa di produzione, il racconto da Lei pubblicato. Come pensavamo, in breve tempo, ci è arrivata l'entusiastica risposta dell'entourage della Sig.ra Fenech, che le ha fissato un appuntamento per il giorno ........ alle ore ....... presso gli studi di Roma, in Via ......... Le facciamo presente che il Dr. Massimo ....... che lavora a stretto contatto con la Sig.ra Fenech, ha tenuto a precisare che all'appuntamento sarà presente anche Lei, che ha espresso il desiderio di conoscerla personalmente e che entrambi sarebbero interessati a leggere anche altro suo materiale. Nella speranza che la nostra iniziativa sia di suo gradimento, la invitiamo a continuare a postare le sue pubblicazioni sul nostro sito, le leggeremo sempre con l'interesse che Lei merita. Cordiali saluti...."...
da non crederci... un altro pò svengo... la prima cosa che ho fatto è stato telefonare alla mia amica e con un grandissima emozione le ho letto il contenuto della mail appena ricevuta... non vi dico quante volte mi ha ripetuto "te lo avevo detto!":biggrin:... poi ho riletto tre o quattro volte la mail... ho controllato persino l'autenticità della missiva (non volevo che qualche amico "bastardo" mi avesse fatto uno scherzo...)... per esserne certo, ho telefonato al call center della NetEditor... mi hanno confermato tutto... era vero...

I cinque giorni che mi dividevano dall'appuntamento sono passati in un baleno...

La sera prima ero particolarmente nervoso ed ho avuto non poche difficoltà ad addormentarmi...
La sveglia che mi "urla" nelle orecchie il suo stridulo suono mi strappa ad un sonno arrivato da troppo poco tempo per essere ristoratore... mi trascino fino alla doccia con una confusione nella testa notevole... l'acqua che mi scroscia addosso lentamente mi fa uscire dal letargo... le sinapsi del mio cervello altrettanto lentamente cominciano a tessere le loro connessioni ed una sorta di euforia comincia a farsi strada dentro di me... conoscerò Edwige... si è stato quello il mio unico pensiero per quei cinque giorni, conoscere Lei... dell'opportunità letteraria non me ne fregava nulla... in fin dei conti sono una persona modesta, di far diventare una piccola passione una fonte di reddito, neanche mi passava per la testa... vedere Lei, poterla conoscere e parlarci veramente... era quello ciò che mi prendeva la testa... poter realizzare quel piccolo sogno cha altro non è il racconto che ho scritto... non prendetemi in giro... per me è veramente importante...
Il rasoio corre veloce sulla mia faccia, disegnando autostrade di felicità sul mio viso... il sorriso che si cela sotto la schiuma da barba diventa sempre più protagonista nello specchio che ho davanti... la di fuori c'è il mio sogno che mi aspetta... come potrei non essere felice...
Con un vezzo un pò narcisista passo qualche goccia di profumo sul collo e dietro le orecchie... la camicia scivola sul mio corpo... la cravatta... la cravatta no, va bene senza... appena uscito di casa un'ondata di caldo afoso mi avvolge, ma oggi nulla può infastidirmi... entro in un bar, ho decisamente bisogno di un caffè... l'aria condizionata a manetta contrasta con il caldo che c'è all'esterno... un brivido leggero corre lungo la mia schiena... ma non è freddo... il profumo del caffè è musica per le mie orecchie ed il suo sapore è addirittura sinfonia... tutto è più buono stamattina...
Mi sono concesso un piccolo lusso, il taxi che avevo chiamato è appena arrivato... non ho voglia di guidare, voglio godermi questi attimi senza che la guida e il traffico pur non caotico di questi giorni mi distragga... mi siedo dietro e lascio scorrere le immagini dal finestrino come se fossi al cinema... quello schermo non è pero finzione, ma una realta che sa di sogno... mi faccio lasciare ad un centinaio di metri dall'entrata... quasi fosse un segreto che voglio celare a chiunque, da tenere gelosamente e golosamente tutto per me... quei pochi passi che mi dividono dall'obiettivo sono dolci ... al portiere dico che ho un appuntamento... "sono il Sig. ......", con tono professionale, mi indica l'ascensore ed il piano a cui devo andare.... mentre salgo do un'ultima occhiata al mio aspetto... si, è tutto a posto... la targa in ottone fa bella mostra su di una porta elegante e robusta allo stesso tempo... lucente come un riflettore che si proietta sulla mia vita... la porta si apre, ad accogliermi c'è il Dr, Massimo che subito si avvicina per darmi il benvenuto, stringendomi la mano con sicurezza... avrà circa la mia età, un bell'uomo, un sorriso deciso ed estremamente cordiale, mi mette a mio agio... mi fa sedere in un piccolo salotto, dove campeggiano due divanetti in pelle blu... una grande finestra illumina ampiamente il locale ed il climatizzatore diffonde con un leggero soffio aria fresca, contribundo a rendere l'ambiente decisamente gradevole... sulle mura degli eleganti quadri contemporanei si sposano perfettamente con la sensazione di cura ed attenzione che quella stanza suggerisce, ogni particolare è curato, nulla sembra essere lasciato al caso... il Dr. Massimo mi invita a sedermi su uno dei due divanetti mentre lui si accomoda su quello vicino, sono messi ad angolo e divisi da un basso tavolinetto bianco... immediatamente entra una assistente con un vassoio, sul quale ci sono delle bibite e dei bicchieri, di cristallo naturalmente... il profumo di quella ragazza inonda piacevolmente la stanza e non posso fare a meno di notare la sua avvenenza... il taglio dei capelli un pò rigoroso ed il tailleur serioso non riescono a nascondere una fisicità decisamente prorompente... l'abbronzatura decisa, il rossetto rosa shocking che adorna delle labbra carnose, la camicetta che fatica a trattenere un seno generoso e la gonna che fascia come un guanto i suoi fianchi fanno il resto... per un attimo resto "imbambolato" ad osservarla e lei, accorgendosene, schiude leggermente la bocca in un sorriso appena accennato, ben consapevole dell'effetto che fa su chiunque la guardi... con tono gentile mi offre una bibita, versandone il contenuto nel bicchiere, attenta a non riempirlo troppo, circa la metà e me lo porge con il vassoio... nel farlo si inclina verso di me e mi accorgo del piccolo tatuaggio che trapela dalla camicetta, vicino ad un seno... un piccolo serpente arrotolato su se stesso... credo ne rispetti il temperamento... dopo aver offerto una bibita anche al mio anfitrione, si accomiata sorridente... la sua figura che scompare dietro la porta e, soprattutto, il suo leggero ancheggiare mi distraggono non poco... mentre stiamo comodamente seduti su quei soffici divani, il Dr. Massimo comincia a farmi delle domande, informazioni personali, poi sempre più nel campo che a lui più interessa, arrivando a chiedermi se poteva leggere qualcosa dei miei scritti... mi ero preparato alcune storie, quelle a cui ero più affezionato, senza pensare troppo se fossero o meno commerciali... le avevo stampate con dell'inchiostro blu, e raccolte in una cartellina... avevo con me una elegante borsa in pelle... forse un pò in disuso, ma da cui mi separo raramente... un piccolo vezzo... tiro fuori la cartellina e gliela porgo... mentre lui è assorto nel leggere, con una scusa (dov'è il bagno...), mi alzo e vado nell'altra stanza... lì ritrovo l'assistente, seduta ad una scrivania moderna e ben attrezzata, su cui campeggia un elegante schermo bianco contraddistinto da una "mela"... le chiedo dov'è la toilette e lei, molto gentilmente, si alza e mi invita a seguirla... beh, non potevo chiedere di meglio... un pò "ipnotizzato" dal suo incedere la seguo in silenzio lungo un dedalo di corridoi, sul quale si affacciano porte e finestre... arrivati a destinazione, mi apre la porta, invitandomi ad utilizzare gli asciugamani, piegati alla perfezione, appoggiati su di un mobiletto vicino ai lavabo... si scosta leggermente per farmi entrare, ma non abbastanza da non sentire il profumo della sua pelle penetrare nelle mie narici... mentre passo i nostri occhi si incrociano... con sfrontatezza non li abbassa, cercando quasi con insistenza i mei... è solo un attimo, ma ho il tempo di accorgermi di quel gesto... chiude poi la porta alle mie spalle... dopo aver espletato il mio bisogno, mi accingo a lavarmi le mani, il rubinetto elettronico diffonde un getto di acqua sulle mie mani ed il sapone dell'erogatore, anche questo elettronico, è gradevolmente profumato... gli asciugamani sono lindi e morbidi... anche quel bagno denota la cura dei particolari, una costante sempre presente... appena uscito la trovo fuori ad attendermi, mi squadra un attimo e poi con un gesto naturale mi sistema un lato del colletto della camicia che, evidentemente, si era piegato su se stesso... le sorrido ringraziandola e lei, contraccambiando il sorriso, mi dice "si, ora è a posto... mi segua, che la accompagno dal Dr. Massimo", mentre percorriamo i corridoi prendo coraggio e le chiedo come si chiama, "sa, non vorrei dimenticare la depositaria di tanta gentilezza"... lei sorride... "Giulia, Giulia N....."... contrariamente all'andata cammina a fianco a me e non davanti, mi distraggo decisamente meno... appena entro nella stanza il Dr. Massimo mi squadra un attimo e poi dice "interessante, devo dire che i suoi scritti sono decisamente interessanti e denotano uno stile abbastanza personale... complimenti...", accidenti... quasi mi ero dimenticato quello che stesse facendo, che il suo lavoro era, tra l'altro, valutativo... quei complimenti li ho graditi, anche perchè non me li aspettavo di certo... non ho neanche il tempo di ringraziarlo che prosegue il suo discorso "guardi, la Sig.ra Fenech mi ha avvertito che ha avuto un piccolo contrattempo e che, quindi, tarderà un pò... visto l'ora, che ne dice di andare a pranzo insieme?"... anche se un pò deluso da quel ritardo, non posso far altro che rispondere "molto volentieri"... ci dirigiamo nell'altra stanza e lui "Giulia noi andiamo a mangiare qualcosa da Matteo, ci fa compagnia?"... e lei "si, molto volentieri, mi dia solo un attimo..."... dopo aver digitato qualcosa sulla piccola e modaiola tastiera, sul video appare un gingle pubblicitario della Società, poi si alza, prende una piccola borsetta contraddistinta da una lunga tracolla in metallo lucente e si dirige verso di noi che la stavamo attendendo in (religioso...) silenzio... anche il Dr. Massimo subisce il fascino di quella giovane ragazza... è abbastanza chiaro... e non potrebbe essere altrimenti...
Il breve tragitto che facciamo per arrivare al ristorante mi permettere di fumare una sigaretta e non sono il solo... anche loro ne approfittano... come Giulia porta la sigaretta alla bocca, non perdo l'occasione per offrirle da accendere... con un gesto spontaneo avvolge con le sue mani le mie... quel leggero sfioramento lascia sfuggire un velo di eccitazione dentro di me... sono molto sensibile... il Dr. Massimo ci guarda senza proferire parola... il ristorante è in stile moderno, ma senza quell'aspetto asettico che spesso questo tipo di arredamento richiama... i colori pastello e delle luci soffuse rendono l'ambiente accogliente... Matteo è il proprietario del ristorante e come ci vede entrare si avvicina per salutare Matteo e Giulia e, molto cordialmente, anche me... ci invita a sedere ad un tavolo ben posizionato, che si affaccia su di una luminosa vetrata, senza che per questo il sole ci batta direttamente addosso... perfetto... il tavolo è ampio e di forma rotonda, una tovaglia leggera color panna lo adorna e posate e bicchieri sono ordinatamente sistemati sopra... un piccole vasetto giallo ocra contiene un grazioso mazzetto di fiori freschi e profumati... veramente gradevole... Matteo ci consiglia delle penne gamberi e zucchine e ben volentieri accettiamo tutti la sua proposta... mentre aspettiamo, senza che avessimo ordinato altro, ci porta una fiamminga con un carpaccio di salmone e pachino... macerata con un filo di olio extravergine di oliva e qualche goccia di limone... nessuno di noi si lamenta, anzi, gradiamo e senza farci pregare troppo iniziamo a mangiare... la convivialità, come spesso accade, scioglie quel minimo di imbarazzo che ancora mi portavo appresso e lo stesso effetto, evidentemente, pervade i miei due commensali, particolarmente Giulia, che di prorompente non ha solo il fisico, ma anche il carattere... è una piacevole sorpresa, una simpatia innata, direi contagiosa, che rende questo pranzo molto meno "impettito" di quello che temevo... coplice anche l'ottima bottiglia di Greco di Tufo, fresco il giusto, che con il suo sapore fruttato ben si accompagnia con ciò che mangiamo... il salmone era ottimo e le penne deliziose... niente da dire, Matteo sa fare il suo lavoro... di passare al secondo non ne sentiamo la necessità, ma Giulia, simpaticamente, propone un "dolcetto"... le si illuminano gli occhi al pensiero... questa ragazza è veramente spontanea e gioiale... accontentarla è un vero piacere e Matteo ci avvicina un carrello colmo di piattini con dei dolci, rigorosamente prodotti da lui, come ci fa orgogliosamente notare... l'aspetto è veramente invitante ed operare una scelta decisamente arduo... Giulia proprone di prendere tre dolci diversi, confessa candidamente di non riuscire a scegliere e vuole assaggiarli tutti... gli occhi le luccicano come quelli di una bambina davanti ad un negozio di giocattoli... sia io che Massimo (il "Dr." si è andato a far benedire dopo il secondo bicchiere di vino...) accettiamo ben volentieri questa sua simpatica proposta... ancora una volta Giulia mi meraviglia e comincia a far girare il suo cucchiaino su tutti i dolci, imboccandoci a turno... e fa questo con una sola posata, utilizzando una "tecnica" difficile da criticare... prima assaggia lei, poi fa assaggiare ad uno di noi due, assaggia nuovamente lei e poi passa all'altro... insomma la furbetta mangia il doppio di noi due, ma di certo non abbiamo nulla di cui lamentarci... anzi... i sapori si susseguono, con il sottofondo di sonore risate, visto che Giulia non si accontenta di imboccarci, ma fa anche "l'aeroplanino" ed accompagna ogni nostro boccone con il più classico degli "ham!!!!"... tutto mi potevo aspettare, meno che una situazione del genere... i sapori che si mischiano nella bocca vanno di pari passo con la meraviglia per questa ragazza assolutamente fuori dagli schemi, che dentro di se ha la medesima varietà dei dolci chi ci ha fatto mangiare... Massimo è divertito sia dal comportamento di Giulia che, evidentemente, dalle espressioni del mio viso... l'amichevole atmosfera che si è creata, sfocia nella complicità e Massimo, sorseggiando la sua grappa millesimata comincia a parlarmi del rapporto di lavoro che intrattiene con Edwige... la chiama così, con semplicità e questo evidenzia quanto sia stretto il rapporto di lavoro che ha con Lei... le parole con cui la dipenge sono permeate di rispetto ed ammirazione, niente a che fare con le "sviolinate" che tanti dirigenti dedicano ai loro boss... è profondamente convinto delle parole che Le dedica e devo dire che lo apprezzo molto...anche perchè è evidente la passione con cui svolge la sua attività... nulla da dire, anche Massimo è una persona interessante...
Questa serie di pensieri vengono interrotti dal trillare del telefono di Massimo... è Lei... poche parole "si ok... è quì con me e Giulia, siamo da Matteo, abbiamo appena finito di mangiare... anche tu hai mangiato... vieni a prendere un caffè con noi?... ok, ti aspetto, ciao"... come chiude la conversazione, Massimo mi conferma che Edwige sarà lì a breve... in un attimo tutta la rilassatezza che mi avvolgeva, complice quel pranzo atipico, si scioglie in un brivido lungo la schiena... i miei occhi vagano un attimo sui volti dei miei commensali, per fermarsi su quelli di Giulia, che, evidentemente, capisce lo stato in cui sono... allunga una mano e la posa sulla mia, in un modo del tutto amichevole... "tranquillo Livio, Lei è assolutamente meravigliosa"... alle sue parole segue un sorriso di disarmante bellezza... sia le sue parole, che il suo atteggiamento fanno si che ritrovi serenità... anche se qui due occhi forse vogliono raccontarmi altro... o almeno spero che sia così... Massimo si alza per andare al bagno... Giulia continua a scrutarmi con quel sorriso... dalla sua piccola borsetta tira fuori qualcosa... "mi avvantaggio un pò, questo è il mio biglietto da visita, ci sono i numeri della Società, il mio interno e il mio cellulare aziendale...", fa per porgermelo, ma si ferma e mi chiede una penna, che, naturalmente, ho... mentre scrive sul biglietto, mi dice "questo è il mio cellulare personale... ho sempre la testa tra le nuvole e non è raro che dimentichi il cellulare aziendale in ufficio..." e me lo porge sorridendo, un sorriso che ha qualche riflesso malizioso penso... cerco di cacciare quel pensiero, sicuramente sono fuori strada, quando mai... il ritorno di Massimo mi riporta alla realtà... Matteo si avvicina... "l'auto della Sig.ra Fenech è appena arrivata...", Massimo si alza immediatamente e, scusandomi, va verso l'entrata ed esce... istintivamente anche io mi sono alzato... l'emozione è palpabile, la stò per conoscere realmente... altro che racconto... Giulia è in piedi accanto a me e come la vede entrare mi accorgo che si scioglie in un sorriso... accidenti... è proprio Lei... delle persone sedute ad un tavolo la riconoscono... me ne accorgo dalla sorpresa nei loro occhi... educatamente rimangono al loro posto, seguendola increduli con lo sguardo... Edwige è nel cuore e nell'immaginario di molte persone...
Più si avvicina e più mi sforzo di togliermi quel sorriso da ebete che sicuramente condraddistingue il mio volto... cerco di darmi un tono... ma temo di non esserci riuscito... Lei si avvicina sorridente e quando ormai è a pochi passi da me, il suo sorriso si fa ancora più cordiale... "finalmente la conosco Livio... Lei non sa quanto ho aspettato questo momento"... figurati io le avrei voluto rispondere... "Sig.ra Fenech Lei mi confonde con qualcun altro evidentemente!"... caxxo, senza neanche rendermene conto ho fatto una battuta... ma allora sono più imbecille di quello che penso... alle mie parole Lei, incredibilmente, scoppia a ridere e mi dice "ma allora Lei è anche un bravo comico, oltre che un ottimo scrittore!!... No, non mi sono sbagliata, il suo racconto è meraviglioso, le sue parole, con rara efficacia, esprimono una ammirazione assolutamente sincera e cristallina per me e le assicuro che qualsiasi artista sarebbe incredibilmente lusingato e gratificato se fossero dedicate a lui... Le confesso una cosa... Mi sono commossa leggendola... La mia carriera artistica è stata bollata per anni come di serie "B"... so di avere molti ammiratori, ma lei ne ha dipinto l'essenza in maniera assolutamente gratificante... mi creda, sono realmente felice di conoscerla"... queste parole le ha pronunciate mentre teneva stretta la mia mano e man mano che parlava la sua mano invece di allentarsi si stringeva sempre più... ho capito che ciò che diceva, corrispondeva senza ombra di dubbio alla verità... "Sig.ra Fenech...", mi interrompe e mi dice "per Lei sono Edwige...", faccio un profondo respiro e ricomincio... "Edwige le Sue parole mi confondono, realmente non so cosa risponderle..., come Lei immaginerà, sono venuto a questo appuntamento con il cuore in gola... Conoscerla è uno dei più pei doni che la vita potesse offrirmi... Lei ha reso questo dono assolutamente unico..."
... Matteo si avvicina con discrezione, distogliendoci per un attimo dai convenevoli... Edwige si rivolge a lui contraccambiando il suo saluto, è evidente che lo conosce e poi si nuovamente verso di noi e dice "caffè per tutti?", un piccolo coro di si è la risposta... ci mettiamo nuovamente seduti, con Edwige che si siede al mio fianco... "vede Livio, lei è proprio come pensavo... non intendo fisicamente, non sono una medium, ma come persona, le poche parole che ci siamo scambiati mi hanno confermato la sua indole sincera, che traspare dal suo racconto... si, sono proprio contenta di fae due chiacchiere con Lei...", non posso far altro che sorridere alla delicatezza delle Sue parole, annuendo... "in effetti Edwige penso di corrisposndere a ciò che dice, questo racconto è un piccolo omaggio che nasce dalla mia ammirazione nei suoi confronti e, mi creda, tutto potevo immaginare meno che Lei avesse l'opportunità di leggerlo ed, addirittura, apprezzarlo... non sono, ne mi sento uno scrittore, provo solo ad esprimere emozioni digitandole su di una tastiera... le rileggo un paio di volte e poi le lascio nuovamente cadere nel mio immaginario archiviandole sul pc... sinceramente non so neanche io perchè, visto che raramente le rileggo...", Lei mi fissa con interesse mentre le parlo, è attenta a cogliere perfettamente il significato di ciò che dico.... "Si, Massimo, mi aveva detto che Lei non ha velleità di scrittore, ma ci lasci il tempo di leggere anche altri suoi scritti, nel peggiore dei casi per Lei sarà una bella avventura e per noi l'opportunità di poter analizzare altro suo materiale è decisamente interessante e per me è, comunque, particolarmente gradito conoscerla..."... Matteo provvede personalmente a portare i caffè, serviti, trà l'altro, con delle tazzine molto belle... mentre beviamo il caffè Giulia, fino ad allora in silenzio, come Massimo d'altronde, si rivolge a lei dicendole "Edwige deve sapere che Livio, oltre che bravo a scrivere, è molto simpatico ed anche un golosone, si è mangiato tutto il mio dolce!"... la guardo esterrefatto e, senza neanche avere il tempo di rispondere, Edwige scoppia in una risata convinta e rivolgendosi a me" Livio, non si preoccupi, conosco bene Giulia, è mia nipote e so che è una burlona e che non sa resistere alla tentazione di scherzare... e poi so anche quanto ami i dolci e credo proprio che difficilmente vi avrà dato la possibilità di mangiare i vostri senza assaggiarli ripetutamente...", a questo punto la risata è generale con Giulia che sorride più degli altri e prendendomi per un braccio mi avvicina a Lei con un gesto veramente affettuoso... Edwige nota questo "affiatamento", ma non sembra assolutamente che la cosa la turbi... incredibile ma vero, ma le sono realmente simpatico... finite le risate Edwige si rivolge nuovamente a me "Livio, Massimo mi ha già informato che da una prima veloce lettura i suoi racconti sono interessanti, naturalmente non la voglio illudere, ma mi fido molto del suo giudizio e questo è senz'altro un ottimo inizio... come le ho detto ch dia il tempo di valutare con attenzione le sue storie... Ora, mi dispiace veramente, ma devo andare, sono sicura che avremo modo di rivederci, comunque...", nel dire queste parole per un attimo distoglie lo sguardo da me per volgelgerlo verso Giulia... il significato delle sue parole, forse, non sono solo di cortesia... mi porge la mano per salutarmi ed augurandomi buona giornata si alza, seguita da tutti noi, saluta di nuovo tutti i presenti e si avvia verso la porta, senza tralasciare di salutare Matteo e alcuni dei suoi collaboratori... quella porta che si socchiude lentamente mi lascia da una parte un minimo di amarezza in bocca e dall'altra la consapevolezza piena che questa volta l'ho conosciuta veramente....
Dalla vetrata vedo la sua auto allontanarsi... Giulia mi sussurra nell'orecchio "non ti rammaricarti, la conosco, la rivedrai a breve..." Le sue parole mi fanno tornare il buonumore e quel suo gesto così spontaneo ed intimo mi provoca un intenso brivido lungo la schiena...
Massimo mi rinnova i complimenti e mi rassicura sulla possibilità che ci risentiremo presto... le sue parole, anche se cortesi, non mi interessano più di tanto, sono quasi ovattate ed io sono scosso da tutte le sensazioni che ho ancora vive dentro di me e che testimoniano in modo prorompente quanto ho provato in questa magnifica giornata... Giulia si avvicina e mi guarda negli occhi con insistenza, quasi voglia provare anche Lei quelle sensazioni che ha capito che stanno attraversando il mio corpo... e mi dice "Allora Livio, a breve ti ricontatterò per fissare un nuovo appuntamento..." nelo dire queste parole ho come l'impressione che la rivedrò molto presto...
Il taxi chiamato da Matteo su indicazione di Massimo è arrivato, è il momento di salutarci, Massimo con una vigorosa stretta di mano e Giulia che alla stretta di mano aggiunge un bacio sulla guancia...
Mentre il taxi si allontana mi giro e vedo che i loro sguradi sono rivolti verso di me... le loro figure spariscono velocemente, mentre il pensiero di tutto quello che è successo, al contrario, affolla in modo sempre più deciso la mia testa...























Vorrei raccontarvi che Giulia mi ha telefonato la sera stessa... e che la passione di quella notte è stato solo il preludio ad rapporto che stà crescendo sempre di più...




Vorrei raccontarvi che due giorni dopo mi hanno chiamato e che a breve pubblicheranno una raccolta di mie storie....




Vorrei raccontarvi che ho avuto l'opportunità di cenare da solo con Edwige e parlare tantissimo con Lei....












Potrei... si potrei raccontarvi tutte queste cose... ma non posso...




Non posso... perchè... perchè mi sono inventato tutto!


Ahò, non ditemi che ci avete creduto anche questa volta!!!! :biggrin:






Perdonatemi....


Buonanotte...






Livio
 
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gran bei racconti,sembra di essere li conte a vivere queste esperienze.
grandissimo.....un gran cazzaro:w00t:...affettuosamente.....
 
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Accidenti Napi...
è la seconda volta che mi "freghi"...
con il primo racconto c'ero cascato in pieno, con mia grande sorpresa una volta arrivato in fondo...
Con quest'ultimo sei andato oltre... all'inizio ho avuto il ubbio che si trattasse ancora una volta di un racconto, ma poi, proseguendo nella lettura sono arrivato alla conclusione che no, questa volta era un'esperienza reale...
Ti lascio immaginare il mio stupore quando alla fine ho letto le tue ultime parole:

Potrei... sì potrei raccontarvi tutte queste cose... ma non posso...

Non posso... perché... perché mi sono inventato tutto!

Che dire? Nulla... se non farti i miei complimenti (questi assolutamente veri e sinceri), sai essere coinvolgente, credibile...
Sono convinto che, mentre la trama è inventata, i sentimenti e le emozioni sono reali...
Bravo Napi... non smettere di scrivere... mai!

Un abbraccio affettuoso...!

ACE
 
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Nel mio caso, ma credo come tanti altri adolescenti dell'epoca, non era solo attrazione sessuale, mi presi proprio la cosiddetta scuffia per lei (e x altre della commedia sexi all'italiana)

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