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Eger
Dopo Pecs e Siofok (vedi i miei report a Collegamento alla pagina web non disponibile e Collegamento alla pagina web non disponibile) mi sono spostato ancora più ad Est, fino alla cittadina di Eger.
Cittadina che in Italia non è nota nè per le bellezze artistico-culturali nè per la gnocca-pay.
Ed è un peccato.
Non tanto per la gnocca-pay (anche se, come racconterò, ho avuto un'esperienza abbastanza positiva), quanto per l'aspetto culturale ed ... enologico.
Citando direttamente da Wikipedia (oggi sono pigro ... ),"Eger è conosciuta principalmente per il suo castello, ricordo della lotta contro i turchi, i bagni termali, e le numerose costruzioni storiche fra cui il minareto turco più a nord d'Europa esistente. [...] Eger è un importante mercato agricolo con industrie del tabacco ed enologiche. È famosa la produzione di vini rossi: Egri Bikavér (Sangue di Toro) e Egri Leányka (Ragazza di Eger)."
E prima di passare, appunto, alle ragazze di Eger, dirò che la città (molto piccola, non fa neppure 60mila abitanti) è decisamente gradevole, con un bel (piccolo) centro storico, bei palazzi e interessanti resti della dominazione turca (tra cui il sopra citato minareto, che svetta isolato in una piazza, ultimo resto di una distrutta moschea turca).
Il castello fu teatro di un assedio validamente sostenuto dai magiari contro preponderanti forze turche, un episodio ancora oggi considerato tra i più eroici fatti d'arme della storia nazionale ungherese, ricordato anche in un grande monumento nella piazza principale.
Passando ad appagare anche i sensi, oltre all'intelletto, vi accennerò al ... vino!
Che è prodotto famoso di Eger. L'"Egri Bikaver", in particolare, è un corposo vino rosso, ottimo con la cacciagione e carne in genere ma gradevole anche da degustare a calice.
E un calice di eccellente Egri Bikaver, seguito da uno di altrettanto buono Olaszrizling (un bianco originario anch'esso della regione), mi sono fatto una sera, in un posto il cui nome, direte, è tutto un programma: Szépasszonyvölgy, la "Valle delle Belle Donne".
Contrariamente a quanto voi, amici porcellini, potreste pensare dato il nome, non si tratta di un localaccio "di quelli" e neppure una zona OTR (anche se sarebbe adatta ...).
La "Valle delle Belle Donne" è una valletta appena fuori città , a circa 1 km dal viale di circonvallazione e circa 2 km dal centro storico (ci si può andare anche a piedi dal centro, quindi), famosa per le sue ... vinerie.
Ovvero rivendite e mescite di vino, dove si possono gustare, davvero per pochi euro, calici di vini prelibati. Avendolo fatto, ve lo raccomando, e in tal caso vi suggerisco anche, una volta arrivati nella zona (che è piccola) delle vinerie, di salire fino a quelle più lontane dalla strada di arrivo, che hanno la fama di essere migliori delle prime che si incontrano arrivando.
La zona la trovate anche con Google Maps, cercando "Eger, Hungary", l'area delle vinerie è proprio quell'"ovale" indicato con le due frecce del senso unico. Una mappa ancora migliore la trovate qui: http://travel.yahoo.com/p-map-485340-map_of_eger-i
Per inciso: non confondete questa Eger ungherese con il vecchio nome tedesco della ceca Cheb, cittadina della Repubblica Ceca che, essendo una delle maggiori citta-trombodromo di quel paese, meriterebbe un discorso a parte (anche per i suoi aspetti sgradevoli). Ma qui continuiamo a parlare di questa Eger ...
La "Valle delle Belle Donne", si diceva. Che, come dicevo, ha a che vedere col vino ma nulla ha a che vedere con la gnocca.
Beh, non è proprio così ...
Perchè è proprio a Szépasszonyvölgy che si trova un "localaccio", di cui avevo letto su Internet (Grande Rete, Ti Amo ... :air_kiss: ), che è nè più nè meno che un bordello.
Sarà per il nome della valle o per il fatto che è una zona appartata o perchè è una zona turistica, fatto sta che qualcuno ha deciso di aprire proprio lì un trombodromo, il "Bar Eden".
Dato che in rete non ho trovato informazioni sufficientemente precise, vi spiego come arrivarci.
Arrivandoci dalla città , il Bar si trova nella valletta, ma un duecento metri prima di entrare nella zona delle vinerie. Dal viale di circonvallazione (Vörösmarty Mihály Utca) si prende una strada, la Kiraly Utca, che (allegria!) costeggia un cimitero (siamo in un quartiere residenziale, di case basse), poi si gira a destra e la strada, diventata Szépasszonyvölgy Utca, scende sensibilmente, a questo punto bisogna svoltare a sinistra e si arriva in piano.
Qui, guardando a sinistra, c'è (lungo una strada che dovrebbe essere la Kokut Utca) un parcheggio ed una grande spianata, dove non so in quali giorni si tiene un mercato (si vedono le strutture delle "bancarelle"). Dalla stessa parte della zona del mercato, salendo un pò e tagliando tra "i campi", c'è l'"Eden Bar". In altri termini, se dalla Kokut Utca guardate verso l'Eden Bar, state guardando in direzione opposta a quella della zona delle vinerie.
Di giorno non lo si nota, ma di notte è facilmente rintracciabile, perchè il sentiero/scalinata che sale al locale è ben illuminato con luci ... rosse? No, verdi!
Sono arrivato al locale una domenica sera. Dopo una cenetta opportunamente leggera, mi sono incamminato verso la "Valle". Arrivato lì, verso le 22:30, ho immediatamente visto il "sentiero verde" ben illuminato e mi sono diretto verso l'"Eden Bar".
Apro la porta esterna ed entro.
Immediatamente, una sensazione già vissuta pochi giorni prima a Siofok, anzi peggio: sono l'unico cliente del locale ...
"Accidenti, non sarà che come al solito sono arrivato troppo presto?".
Mi siedo su un divano. Il locale, un edificio basso, è come ci si può aspettare: una specie di discoteca, con luci soffuse, divanetti e con un inequivocabile palo nella zona per la lap-dance.
Mi guardo attorno: ci sono cinque ragazze, tutte (purtroppo) abbastanza vestite. Chiacchierano tra di loro, praticamente "non cagandomi", e l'impressione è che abbiano appena "timbrato il cartellino" per quella serata e siano tutt'altro che ansiose di cominciare a lavorare.
Così chiedo (ad una maitresse abbastanza anziana, di evidente origine rom) un drink (se ben ricordo, un Cuba Libre), che mi costerà 4500 fiorini (17,65 euro) e mi rilasso, ascoltando la musica.
Scruto le girls.
La prima è una bionda, non giovanissima (direi sui 40), con un corpo un pò tozzo. E' la meno vestita di tutte, in lingerie coperta da veli. Il mio voto è 6.5.
Poi c'è un'altra bionda, decisamente meglio (7.5), anche lei non giovanissima (direi sui 35), ma non ha l'aria cordialissima (mi ricorda una mia zia borghesuccia ... ).
La terza è una rom, ovviamente mora, capelli lunghi, presumibilmente sui trenta (mi chiedo se sia la figlia della maitresse ...), non bella in viso (naso aquilino, ecc.), che magari avrà un corpo non da buttar via (non lo sò perchè è ancora vestita) ma non mi ispira affatto (voto 6.5).
La quarta è una bionda che avevo notato quando ero entrato. Adesso è andata a cambiarsi ed è vestita in shorts, mostrando due belle gambe snelle e un sederino un pò "magro" per i miei gusti ma non male. Avrà sui trent'anni e il mio voto è 7.5.
La quinta è quella che, fisicamente, mi attira di più: una mora, capelli lunghi, giovane (probabilmente sui 25 o qualcosa meno), viso (imbronciato) da porcellina. Anche lei è andata a cambiarsi e adesso mostra due belle gambotte abbronzate sotto una minigonna. Il mio voto sale per lei fino ad 8, purtroppo "a sensazione" è quella che, davvero, mi "caga meno" di tutte!
Non che le altri mi prestino molta più attenzione: sono tutte sedute vicino alla zona della lap dance, continuando a chiacchierare. Probabilmente stanno ringraziando di avere solo un cliente nel locale, così hanno la scusa di non doversi dar molto da fare ...
Mi chiedo se devo fare io il primo passo, magari verso la mora giovane, ma francamente preferisco sempre trovarne una che mostri un minimo di spirito di iniziativa: è già così facile trovare il "missile" con quelle che sembrano "propositive", figuriamoci con quelle "apatiche" ...
Dopo qualche minuto, qualcosa si muove: la prima bionda si mette a "ballare" sul palco della lap-dance. Ciò mi fa pensare che presto verrà ad "intervistarmi". Infatti. Dopo qualche minuto di "danza" (nulla per cui Alessandra Ferri debba cominciare a preoccuparsi ... ) mi si avvicina. E' cortese, ma vista da vicino mi ispira ancor meno. Forse quindici anni prima e dieci chili in meno, adesso è una "MILF" di seconda categoria, se non di terza. Ed io già faccio fatica a trovare attraenti le MILF di prima categoria, figuriamoci questa ...
Così, mi "svincolo" con cortesia dalla richiesta se voglio fare sesso. Lei non insiste e si allontana.
A questo punto, comincia a ballare la quarta ragazza, la bionda snella. Beh, sicuramente balla meglio della prima ... "Il corpicino non è male, mi sa che se questa me lo chiede ci vado ...".
Me lo chiede.
Adriana, questo è il suo nome (ma è ungherese, non brasiliana ...), si è avvicinata. "Posso sedermi?" "Certo!".
Parla un inglese stentatissimo, anzi praticamente inesistente, ma fa del suo meglio per cercare di comunicare, un pò in inglese, un pò in tedesco (che, ahimè, non conosco), un pò a gesti. Beh, è già qualcosa ...
Data la difficoltà comunicativa, le chiacchiere arrivano molto presto al "succo": sono 25000 fiorini (98 euro) per un'ora, solo blowjob e Rai1 ("Accidenti" - penso- "un'altro sederino tabù ...").
Venticinquemila PIU' i soldi per il taxi.
"Taxi? Quale taxi? Non si può fare qui?" e le indico la porta dalla quale sono uscite dopo essersi cambiate, che mi fa pensare che dietro ci siano altre stanze disponibili. "No, qui non si può fare", mi risponde, "bisogna andare in albergo, sono circa 2000 fiorini di taxi". Non insisto, anche se mi sembra strano. Problemi "legali" a far scopare la gente all'interno del locale? Ne dubito, oltretutto il sesso-pay in Ungheria non mi pare rigidamente regolato ma ampiamente tollerato. E per quello che ricordavo di avere letto su internet, mi sembrava scontato che, come in ogni buon bordello, il sesso si potesse consumare direttamente nel locale! Comunque, stasera non ho voglia di discutere, vada per l'albergo.
"Ok, andiamo".
Come già mi era capitato a Pecs, pago subito i 25000 alla maitresse, mentre aspettiamo il taxi.
Mentre sto aspettando, vicino alla cassa, ed Adriana si è allontanata nel retro, mi cade l'occhio sul divanetto accanto: c'è la mora giovane, decisamente una bella gnocchetta, che, cosce al vento, mi guarda con aria di rimprovero, evidentemente seccata di non essere stata scelta lei!
Cocca, un pò più di spirito di iniziativa e potevi essere tu ...
Me ne andrò chiedendomi come scopi la giovincella e se sia una che concede Rai2, magari se e quando ripasserò per Eger verificherò ...
Adriana ritorna, il taxi è arrivato e noi partiamo verso l'albergo. L'"hotel", in realtà una stamberga terrificante, è a meno di dieci minuti, fuori città . Appena entrati, il portiere, che sembra essere l'unico essere vivente nell'albergo a parte noi, saluta cordialmente Adriana: dev'essere un "albergo-trombodromo" normalmente usato dalle ragazze del Bar Eden ...
A questo punto, la brutta sorpresa, di cui Adriana non mi aveva parlato: devo pagare anche la stanza! Sono 3000 fiorini, circa 12 euro.
Dovrei incazzarmi con Adriana, ma non ne ho voglia. E penso che, con le sue difficoltà "linguistiche" (nessun doppio senso qui ...), forse non voleva nascondermelo, ma non è riuscita ad esprimersi bene (o io a capire). Quindi pago, facendole solo notare che non me lo aveva detto, ma non faccio storie.
Entriamo in stanza. Una stanza da stamberga, appunto. "E' OK?", mi chiede lei, forse un pò ansiosa per la mia reazione. "Si, Ok", dico, dopo aver verificato che il copriletto è vecchiotto ma sembra pulito.
La stanza, come al solito, non ha molta illuminazione. Le chiedo di accendere la luce principale, ma lei nicchia. Insisto e lei cede. Adesso la stanza è ben illuminata.
Cominciamo a spogliarci. La guardo. Capelli biondi a caschetto, musetto discreto, fare garbato. Non mi dispiace affatto. Poi, quando si scopre e per la prima volta la vedo ad una luce che non sia quella colorata dell'interno del locale, la "sorpresa": il suo corpo, che non è male, presenta grandi chiazze chiare. Adesso capisco perchè era restia ad accendere il lampadario ...
Me lo dice subito, praticamente a gesti (è nervosa, poverina ...): "E' così, ma non si attacca, davvero!"
Non sono un medico, ma mi viene in mente il termine "vitiligine" (più tardi controllerò e credo che si tratti davvero di vitiligine). E siccome mi risulta che la vitiligine non sia contagiosa (in effetti, non lo è affatto) le credo. Sennò dovrei pensare che sia così stronza da mentire ed attaccare una malattia della pelle ai propri clienti! E non mi sembra una stronza ...
"Ok, no problem", le dico. Lei adesso sorride, io mi sento comunque tranquillo.
Così come sono davvero tranquillo quando, dopo averla fatta stendere sul letto, comincio ad accarezzarla: la pelle ha quelle chiazze, ma è morbida, perfettamente normale e gradevole al tatto. Certo, non deve essere facile per lei convivere con tale difetto fisico, visto il lavoro che fa! E più per eventuali paure dei clienti che per altro.
Perchè il corpicino è davvero discreto, snello, senza cellulite, tettine piccole ma piacevoli al tatto e alla vista. Passerotta gradevole, depilata al 90%. Probabilmente non ha ancora trent'anni.
Adesso le voglio vedere (almeno vedere! ...) il culo. La faccio girare a pancia sotto, la tranquillizzo (facendole cenno che voglio solo vedere), le divarico prima le gambotte e poi le natiche: bel buchino! "Qui no, davvero?", le dico sfiorandole le regolamentari pieghine. Mi conferma di no, con un sorrisetto. Peccato ...
A questo punto, lei comincia un blowjob, discreto (da 7). Segue una scopata alla missionaria, poi con le sue caviglie sulle mie spalle. Lei è gradevole, abbastanza partecipe, non mette alcuna fretta. Quando decido di venire, la metto alla pecorina e, mentre le tengo allargate le chiappe, finisco nella sua passerotta ma con almeno la vista del suo buchetto posteriore.
Alla fine, sono (forse sorprendentemente) soddisfatto: alla scopata darò voto 8.5, che non è poco, considerando i "contrattempi" ed il "tabù" verso Rai2.
Mentre ci rivestiamo, qualche altra chiacchiera. Lei dice "Devo imparare bene l'inglese, capisco che è importante, adesso mi iscrivo ad una scuola!". Brava, così si fa!
Dato che è cordiale, mi spingo anche a chiederle come si trova nel locale e quanto le rimane di quello che il cliente paga. "Eh, non rimane tantissimo" - mi dice - "i soldi vanno al locale e loro poi mi pagano. Ma sono fortunata, mi trovo bene con loro e con le altre ragazze: abitiamo tutti assieme, noi e la padrona, in un palazzo!". Da come me lo dice, in effetti sembra contenta. E, a pensarci bene, a vederle chiacchierare sembravano davvero amiche "ciacolanti"!
Usciamo, lei fa chiamare un altro taxi e rientriamo all'Eden Bar. I due taxi mi costeranno in tutto 2500 fiorini.
La saluto sulla soglia del locale. "Non entri?", mi chiede. "No, grazie, torno in albergo. No, non mi serve il taxi, faccio quattro passi. Ciao e tante buone cose." Bacino e salutino. "Ciao".
Carina. Non una strafiga ma carina, anche come persona.
In tutto, la serata (drink compreso) mi è costata abbastanza, certamente più di quanto prevedessi: 34800 fiorini, che sono 136.5 euro.
Ma sono contento. Tanto che prima di salutare Adriana le ho lasciato altri 2000 fiorini come regalo!
Giudicando da questa esperienza, dovrei parlare decisamente bene dell'"Eden Bar". In realtà , il livello delle ragazze è quello che ho detto, non più che discreto, con solo una che spiccava davvero dal punto di vista fisico (e che peraltro non ho timbrato).
E rimane la questione del dover (?) usare l'albergo, cosa che fa aumentare il costo. Chissà se è stata solo una esigenza temporanea, magari di logistica interna al locale, o se è sempre così. A giudicare da ciò che avevo letto (un'oscuro micro-report scovato a fatica in rete) almeno prima non doveva essere così, si scopava nel locale ...
Comunque, se passate ad Eger un giretto all'Eden Bar se fossi in voi ce lo farei.
Io, se torno in quella città ci ripasso di sicuro ...
Alla fine, mi sono incamminato verso l'albergo, in una gradevole notte di fine estate, ad Eger, Ungheria.
Addio, "Valle delle Belle Donne". Anzi, arrivederci!
Successivamente, andrò a Budapest, dove volutamente eviterò di cercare di "timbrare" (mi sono tenuto la cosa per una prossima visita, se avrò delle attendibili indicazioni ad evitare "missili" ...) e poi via verso la Slovacchia e la Repubblica Ceca, avventure che riporto in altri post (vedi Collegamento alla pagina web non disponibile e Collegamento alla pagina web non disponibile).
mustiqueblue
P.S.: ah, per chi avesse ancora il dubbio: ad otto mesi di distanza posso confermare che Adriana non mi ha "attaccato" nulla, non è "contagiosa" ...
Dopo Pecs e Siofok (vedi i miei report a Collegamento alla pagina web non disponibile e Collegamento alla pagina web non disponibile) mi sono spostato ancora più ad Est, fino alla cittadina di Eger.
Cittadina che in Italia non è nota nè per le bellezze artistico-culturali nè per la gnocca-pay.
Ed è un peccato.
Non tanto per la gnocca-pay (anche se, come racconterò, ho avuto un'esperienza abbastanza positiva), quanto per l'aspetto culturale ed ... enologico.
Citando direttamente da Wikipedia (oggi sono pigro ... ),"Eger è conosciuta principalmente per il suo castello, ricordo della lotta contro i turchi, i bagni termali, e le numerose costruzioni storiche fra cui il minareto turco più a nord d'Europa esistente. [...] Eger è un importante mercato agricolo con industrie del tabacco ed enologiche. È famosa la produzione di vini rossi: Egri Bikavér (Sangue di Toro) e Egri Leányka (Ragazza di Eger)."
E prima di passare, appunto, alle ragazze di Eger, dirò che la città (molto piccola, non fa neppure 60mila abitanti) è decisamente gradevole, con un bel (piccolo) centro storico, bei palazzi e interessanti resti della dominazione turca (tra cui il sopra citato minareto, che svetta isolato in una piazza, ultimo resto di una distrutta moschea turca).
Il castello fu teatro di un assedio validamente sostenuto dai magiari contro preponderanti forze turche, un episodio ancora oggi considerato tra i più eroici fatti d'arme della storia nazionale ungherese, ricordato anche in un grande monumento nella piazza principale.
Passando ad appagare anche i sensi, oltre all'intelletto, vi accennerò al ... vino!
Che è prodotto famoso di Eger. L'"Egri Bikaver", in particolare, è un corposo vino rosso, ottimo con la cacciagione e carne in genere ma gradevole anche da degustare a calice.
E un calice di eccellente Egri Bikaver, seguito da uno di altrettanto buono Olaszrizling (un bianco originario anch'esso della regione), mi sono fatto una sera, in un posto il cui nome, direte, è tutto un programma: Szépasszonyvölgy, la "Valle delle Belle Donne".
Contrariamente a quanto voi, amici porcellini, potreste pensare dato il nome, non si tratta di un localaccio "di quelli" e neppure una zona OTR (anche se sarebbe adatta ...).
La "Valle delle Belle Donne" è una valletta appena fuori città , a circa 1 km dal viale di circonvallazione e circa 2 km dal centro storico (ci si può andare anche a piedi dal centro, quindi), famosa per le sue ... vinerie.
Ovvero rivendite e mescite di vino, dove si possono gustare, davvero per pochi euro, calici di vini prelibati. Avendolo fatto, ve lo raccomando, e in tal caso vi suggerisco anche, una volta arrivati nella zona (che è piccola) delle vinerie, di salire fino a quelle più lontane dalla strada di arrivo, che hanno la fama di essere migliori delle prime che si incontrano arrivando.
La zona la trovate anche con Google Maps, cercando "Eger, Hungary", l'area delle vinerie è proprio quell'"ovale" indicato con le due frecce del senso unico. Una mappa ancora migliore la trovate qui: http://travel.yahoo.com/p-map-485340-map_of_eger-i
Per inciso: non confondete questa Eger ungherese con il vecchio nome tedesco della ceca Cheb, cittadina della Repubblica Ceca che, essendo una delle maggiori citta-trombodromo di quel paese, meriterebbe un discorso a parte (anche per i suoi aspetti sgradevoli). Ma qui continuiamo a parlare di questa Eger ...
La "Valle delle Belle Donne", si diceva. Che, come dicevo, ha a che vedere col vino ma nulla ha a che vedere con la gnocca.
Beh, non è proprio così ...
Perchè è proprio a Szépasszonyvölgy che si trova un "localaccio", di cui avevo letto su Internet (Grande Rete, Ti Amo ... :air_kiss: ), che è nè più nè meno che un bordello.
Sarà per il nome della valle o per il fatto che è una zona appartata o perchè è una zona turistica, fatto sta che qualcuno ha deciso di aprire proprio lì un trombodromo, il "Bar Eden".
Dato che in rete non ho trovato informazioni sufficientemente precise, vi spiego come arrivarci.
Arrivandoci dalla città , il Bar si trova nella valletta, ma un duecento metri prima di entrare nella zona delle vinerie. Dal viale di circonvallazione (Vörösmarty Mihály Utca) si prende una strada, la Kiraly Utca, che (allegria!) costeggia un cimitero (siamo in un quartiere residenziale, di case basse), poi si gira a destra e la strada, diventata Szépasszonyvölgy Utca, scende sensibilmente, a questo punto bisogna svoltare a sinistra e si arriva in piano.
Qui, guardando a sinistra, c'è (lungo una strada che dovrebbe essere la Kokut Utca) un parcheggio ed una grande spianata, dove non so in quali giorni si tiene un mercato (si vedono le strutture delle "bancarelle"). Dalla stessa parte della zona del mercato, salendo un pò e tagliando tra "i campi", c'è l'"Eden Bar". In altri termini, se dalla Kokut Utca guardate verso l'Eden Bar, state guardando in direzione opposta a quella della zona delle vinerie.
Di giorno non lo si nota, ma di notte è facilmente rintracciabile, perchè il sentiero/scalinata che sale al locale è ben illuminato con luci ... rosse? No, verdi!
Sono arrivato al locale una domenica sera. Dopo una cenetta opportunamente leggera, mi sono incamminato verso la "Valle". Arrivato lì, verso le 22:30, ho immediatamente visto il "sentiero verde" ben illuminato e mi sono diretto verso l'"Eden Bar".
Apro la porta esterna ed entro.
Immediatamente, una sensazione già vissuta pochi giorni prima a Siofok, anzi peggio: sono l'unico cliente del locale ...
"Accidenti, non sarà che come al solito sono arrivato troppo presto?".
Mi siedo su un divano. Il locale, un edificio basso, è come ci si può aspettare: una specie di discoteca, con luci soffuse, divanetti e con un inequivocabile palo nella zona per la lap-dance.
Mi guardo attorno: ci sono cinque ragazze, tutte (purtroppo) abbastanza vestite. Chiacchierano tra di loro, praticamente "non cagandomi", e l'impressione è che abbiano appena "timbrato il cartellino" per quella serata e siano tutt'altro che ansiose di cominciare a lavorare.
Così chiedo (ad una maitresse abbastanza anziana, di evidente origine rom) un drink (se ben ricordo, un Cuba Libre), che mi costerà 4500 fiorini (17,65 euro) e mi rilasso, ascoltando la musica.
Scruto le girls.
La prima è una bionda, non giovanissima (direi sui 40), con un corpo un pò tozzo. E' la meno vestita di tutte, in lingerie coperta da veli. Il mio voto è 6.5.
Poi c'è un'altra bionda, decisamente meglio (7.5), anche lei non giovanissima (direi sui 35), ma non ha l'aria cordialissima (mi ricorda una mia zia borghesuccia ... ).
La terza è una rom, ovviamente mora, capelli lunghi, presumibilmente sui trenta (mi chiedo se sia la figlia della maitresse ...), non bella in viso (naso aquilino, ecc.), che magari avrà un corpo non da buttar via (non lo sò perchè è ancora vestita) ma non mi ispira affatto (voto 6.5).
La quarta è una bionda che avevo notato quando ero entrato. Adesso è andata a cambiarsi ed è vestita in shorts, mostrando due belle gambe snelle e un sederino un pò "magro" per i miei gusti ma non male. Avrà sui trent'anni e il mio voto è 7.5.
La quinta è quella che, fisicamente, mi attira di più: una mora, capelli lunghi, giovane (probabilmente sui 25 o qualcosa meno), viso (imbronciato) da porcellina. Anche lei è andata a cambiarsi e adesso mostra due belle gambotte abbronzate sotto una minigonna. Il mio voto sale per lei fino ad 8, purtroppo "a sensazione" è quella che, davvero, mi "caga meno" di tutte!
Non che le altri mi prestino molta più attenzione: sono tutte sedute vicino alla zona della lap dance, continuando a chiacchierare. Probabilmente stanno ringraziando di avere solo un cliente nel locale, così hanno la scusa di non doversi dar molto da fare ...
Mi chiedo se devo fare io il primo passo, magari verso la mora giovane, ma francamente preferisco sempre trovarne una che mostri un minimo di spirito di iniziativa: è già così facile trovare il "missile" con quelle che sembrano "propositive", figuriamoci con quelle "apatiche" ...
Dopo qualche minuto, qualcosa si muove: la prima bionda si mette a "ballare" sul palco della lap-dance. Ciò mi fa pensare che presto verrà ad "intervistarmi". Infatti. Dopo qualche minuto di "danza" (nulla per cui Alessandra Ferri debba cominciare a preoccuparsi ... ) mi si avvicina. E' cortese, ma vista da vicino mi ispira ancor meno. Forse quindici anni prima e dieci chili in meno, adesso è una "MILF" di seconda categoria, se non di terza. Ed io già faccio fatica a trovare attraenti le MILF di prima categoria, figuriamoci questa ...
Così, mi "svincolo" con cortesia dalla richiesta se voglio fare sesso. Lei non insiste e si allontana.
A questo punto, comincia a ballare la quarta ragazza, la bionda snella. Beh, sicuramente balla meglio della prima ... "Il corpicino non è male, mi sa che se questa me lo chiede ci vado ...".
Me lo chiede.
Adriana, questo è il suo nome (ma è ungherese, non brasiliana ...), si è avvicinata. "Posso sedermi?" "Certo!".
Parla un inglese stentatissimo, anzi praticamente inesistente, ma fa del suo meglio per cercare di comunicare, un pò in inglese, un pò in tedesco (che, ahimè, non conosco), un pò a gesti. Beh, è già qualcosa ...
Data la difficoltà comunicativa, le chiacchiere arrivano molto presto al "succo": sono 25000 fiorini (98 euro) per un'ora, solo blowjob e Rai1 ("Accidenti" - penso- "un'altro sederino tabù ...").
Venticinquemila PIU' i soldi per il taxi.
"Taxi? Quale taxi? Non si può fare qui?" e le indico la porta dalla quale sono uscite dopo essersi cambiate, che mi fa pensare che dietro ci siano altre stanze disponibili. "No, qui non si può fare", mi risponde, "bisogna andare in albergo, sono circa 2000 fiorini di taxi". Non insisto, anche se mi sembra strano. Problemi "legali" a far scopare la gente all'interno del locale? Ne dubito, oltretutto il sesso-pay in Ungheria non mi pare rigidamente regolato ma ampiamente tollerato. E per quello che ricordavo di avere letto su internet, mi sembrava scontato che, come in ogni buon bordello, il sesso si potesse consumare direttamente nel locale! Comunque, stasera non ho voglia di discutere, vada per l'albergo.
"Ok, andiamo".
Come già mi era capitato a Pecs, pago subito i 25000 alla maitresse, mentre aspettiamo il taxi.
Mentre sto aspettando, vicino alla cassa, ed Adriana si è allontanata nel retro, mi cade l'occhio sul divanetto accanto: c'è la mora giovane, decisamente una bella gnocchetta, che, cosce al vento, mi guarda con aria di rimprovero, evidentemente seccata di non essere stata scelta lei!
Cocca, un pò più di spirito di iniziativa e potevi essere tu ...
Me ne andrò chiedendomi come scopi la giovincella e se sia una che concede Rai2, magari se e quando ripasserò per Eger verificherò ...
Adriana ritorna, il taxi è arrivato e noi partiamo verso l'albergo. L'"hotel", in realtà una stamberga terrificante, è a meno di dieci minuti, fuori città . Appena entrati, il portiere, che sembra essere l'unico essere vivente nell'albergo a parte noi, saluta cordialmente Adriana: dev'essere un "albergo-trombodromo" normalmente usato dalle ragazze del Bar Eden ...
A questo punto, la brutta sorpresa, di cui Adriana non mi aveva parlato: devo pagare anche la stanza! Sono 3000 fiorini, circa 12 euro.
Dovrei incazzarmi con Adriana, ma non ne ho voglia. E penso che, con le sue difficoltà "linguistiche" (nessun doppio senso qui ...), forse non voleva nascondermelo, ma non è riuscita ad esprimersi bene (o io a capire). Quindi pago, facendole solo notare che non me lo aveva detto, ma non faccio storie.
Entriamo in stanza. Una stanza da stamberga, appunto. "E' OK?", mi chiede lei, forse un pò ansiosa per la mia reazione. "Si, Ok", dico, dopo aver verificato che il copriletto è vecchiotto ma sembra pulito.
La stanza, come al solito, non ha molta illuminazione. Le chiedo di accendere la luce principale, ma lei nicchia. Insisto e lei cede. Adesso la stanza è ben illuminata.
Cominciamo a spogliarci. La guardo. Capelli biondi a caschetto, musetto discreto, fare garbato. Non mi dispiace affatto. Poi, quando si scopre e per la prima volta la vedo ad una luce che non sia quella colorata dell'interno del locale, la "sorpresa": il suo corpo, che non è male, presenta grandi chiazze chiare. Adesso capisco perchè era restia ad accendere il lampadario ...
Me lo dice subito, praticamente a gesti (è nervosa, poverina ...): "E' così, ma non si attacca, davvero!"
Non sono un medico, ma mi viene in mente il termine "vitiligine" (più tardi controllerò e credo che si tratti davvero di vitiligine). E siccome mi risulta che la vitiligine non sia contagiosa (in effetti, non lo è affatto) le credo. Sennò dovrei pensare che sia così stronza da mentire ed attaccare una malattia della pelle ai propri clienti! E non mi sembra una stronza ...
"Ok, no problem", le dico. Lei adesso sorride, io mi sento comunque tranquillo.
Così come sono davvero tranquillo quando, dopo averla fatta stendere sul letto, comincio ad accarezzarla: la pelle ha quelle chiazze, ma è morbida, perfettamente normale e gradevole al tatto. Certo, non deve essere facile per lei convivere con tale difetto fisico, visto il lavoro che fa! E più per eventuali paure dei clienti che per altro.
Perchè il corpicino è davvero discreto, snello, senza cellulite, tettine piccole ma piacevoli al tatto e alla vista. Passerotta gradevole, depilata al 90%. Probabilmente non ha ancora trent'anni.
Adesso le voglio vedere (almeno vedere! ...) il culo. La faccio girare a pancia sotto, la tranquillizzo (facendole cenno che voglio solo vedere), le divarico prima le gambotte e poi le natiche: bel buchino! "Qui no, davvero?", le dico sfiorandole le regolamentari pieghine. Mi conferma di no, con un sorrisetto. Peccato ...
A questo punto, lei comincia un blowjob, discreto (da 7). Segue una scopata alla missionaria, poi con le sue caviglie sulle mie spalle. Lei è gradevole, abbastanza partecipe, non mette alcuna fretta. Quando decido di venire, la metto alla pecorina e, mentre le tengo allargate le chiappe, finisco nella sua passerotta ma con almeno la vista del suo buchetto posteriore.
Alla fine, sono (forse sorprendentemente) soddisfatto: alla scopata darò voto 8.5, che non è poco, considerando i "contrattempi" ed il "tabù" verso Rai2.
Mentre ci rivestiamo, qualche altra chiacchiera. Lei dice "Devo imparare bene l'inglese, capisco che è importante, adesso mi iscrivo ad una scuola!". Brava, così si fa!
Dato che è cordiale, mi spingo anche a chiederle come si trova nel locale e quanto le rimane di quello che il cliente paga. "Eh, non rimane tantissimo" - mi dice - "i soldi vanno al locale e loro poi mi pagano. Ma sono fortunata, mi trovo bene con loro e con le altre ragazze: abitiamo tutti assieme, noi e la padrona, in un palazzo!". Da come me lo dice, in effetti sembra contenta. E, a pensarci bene, a vederle chiacchierare sembravano davvero amiche "ciacolanti"!
Usciamo, lei fa chiamare un altro taxi e rientriamo all'Eden Bar. I due taxi mi costeranno in tutto 2500 fiorini.
La saluto sulla soglia del locale. "Non entri?", mi chiede. "No, grazie, torno in albergo. No, non mi serve il taxi, faccio quattro passi. Ciao e tante buone cose." Bacino e salutino. "Ciao".
Carina. Non una strafiga ma carina, anche come persona.
In tutto, la serata (drink compreso) mi è costata abbastanza, certamente più di quanto prevedessi: 34800 fiorini, che sono 136.5 euro.
Ma sono contento. Tanto che prima di salutare Adriana le ho lasciato altri 2000 fiorini come regalo!
Giudicando da questa esperienza, dovrei parlare decisamente bene dell'"Eden Bar". In realtà , il livello delle ragazze è quello che ho detto, non più che discreto, con solo una che spiccava davvero dal punto di vista fisico (e che peraltro non ho timbrato).
E rimane la questione del dover (?) usare l'albergo, cosa che fa aumentare il costo. Chissà se è stata solo una esigenza temporanea, magari di logistica interna al locale, o se è sempre così. A giudicare da ciò che avevo letto (un'oscuro micro-report scovato a fatica in rete) almeno prima non doveva essere così, si scopava nel locale ...
Comunque, se passate ad Eger un giretto all'Eden Bar se fossi in voi ce lo farei.
Io, se torno in quella città ci ripasso di sicuro ...
Alla fine, mi sono incamminato verso l'albergo, in una gradevole notte di fine estate, ad Eger, Ungheria.
Addio, "Valle delle Belle Donne". Anzi, arrivederci!
Successivamente, andrò a Budapest, dove volutamente eviterò di cercare di "timbrare" (mi sono tenuto la cosa per una prossima visita, se avrò delle attendibili indicazioni ad evitare "missili" ...) e poi via verso la Slovacchia e la Repubblica Ceca, avventure che riporto in altri post (vedi Collegamento alla pagina web non disponibile e Collegamento alla pagina web non disponibile).
mustiqueblue
P.S.: ah, per chi avesse ancora il dubbio: ad otto mesi di distanza posso confermare che Adriana non mi ha "attaccato" nulla, non è "contagiosa" ...