Ogni mia recensione è un puro prodotto della mia fantasia. Ogni riferimento a fatti, luoghi e persone è immaginario, oppure citato ad arte per conferire credibilità a quello che è, e rimane, un racconto immaginario.
RECE OGGETTIVA ( nd = non disponibile; nr = non richiesto )
Pip / Dp (pick up point or delivery point): Napoli, quartiere Vasto, Via Casanova
Età dichiarata/presunta:19 / tra 19 e 21
Etnia: Ucraina
Servizi usufruiti: Daty, bbj, rai 1, rai 2
Rate:70
Durata dell'incontro:30’ official time
Altri servizi offerti e non usufruiti: senza rai2
Rate richiesto per altri servizi: 50
Attendibilità delle foto: ottima
Altezza:165
Reperibilità: facile
Riceve/altrui:riceve
Accessibilità per disabili:impossibile
Voto all’esame universitario:24 trentesimi
Volto: 7 Fisico: 9 Prestazione: 8
Nome d’arte: Ela
Nome vero: E.
Peso:45
Taglia:42
Capelli: neri, molto sottili, scalati, le ciocche più lunghe lambiscono le natiche
Occhi: nocciola, orrende sopracciglia depilate e tatuate
Naso: normale
Bocca:normale
Seno: una prima piena
Culo: ottimamente sagomato, quasi a mandolino, buona consistenza. Un brufolo tra le chiappe.
Gambe e coscia: normali
Abbigliamento: reggiseno e perizoma, gambaletti a rete davanti e con spacchi a rombi dietro
Tattoo: uno, avambraccio destro, aristogatto
Segni particolari: piccolo neo ventre lato destro
RECE SOGGETTIVA
Reduce da un infruttuoso PT in zona Traccia / De Roberto, dove l’età minima delle pay presenti era sopra i trenta, e in attesa di andare in cerca di new entry in zona Infizz, devo constatare che i tempi di una nuova svuotata sono ormai maturi.
L’offerta non è entusiasmante (al netto delle sudamericane che negli annunci promettono di tutto, inclusa la riattivazione della sonda Schiaparelli), e dunque rispolvero quei due / tre riferimenti nella wish list di medio periodo.
La mia scelta cade su questa ucraina moretta… o meglio, a dirla proprio tutta, mi incammino sul corso Novara fino al meeting point, rimanendo indeciso se incontrare la (possibile) polacca piuttosto che l’Ela in questione: mi fermo a metà strada tra le due (praticamente se si affacciano alla finestra possono quasi salutarsi), ed all’ultimo secondo l’ucraina batte la polacca in fotofinish, in quanto decido che non ho voglia di tastare silicone: meglio piccole e naturali che grandi e gommate.
Al telefono la ragazza è mediamente gentile, indicazione chiara sin da subito sull’indirizzo. La ragazza purtroppo non apre il portone se non dopo essersi sincerata che il cliente è sotto (operazione che effettua in circa due minuti….peraltro incomprensibilmente, visto che una telecamera controlla il portoncino), e questo comporta che (anche in virtù dell’ubicazione del portoncino) la privacy è lasciata al caso.
Una doppia mandata di serratura apre il portoncino e svela la ragazza, che appare gradevole pur nella semioscurità. Alta (tra dieci centimetri di tacco e quasi altrettanti di zeppa supera il metro e ottanta), la lingerie è a metà tra il sexy ed il comico, ma comunque la faccina da santarellina e (soprattutto) il bel culino dalle forme ottimamente sagomate allietano l’occhio: a questo punto , ‘ si tratterebbe di nuotare prendendola con calma e farsi trasportare dentro a due occhi grandi, magari blu ‘, ma ahimè la girl offre due grandi occhi ma non sono blu, e soprattutto la calma che esibisce è solo apparente.
Mi viene richiesto il versamento anticipato dell’obolo, perché ‘ci sono molti soldi falsi in giro, ma io sono bravissima a riconoscerli’: fa sempre piacere sbattersi una pay sapendo che farebbe un figurone come cassiera di banca…. Ma fa un poco meno piacere sentirsi dare del potenziale farabutto.
Si sfila i tre pezzi di intimo, ed una volta scesa dai trampoli ad un’altezza molto più normale si stende sul letto. Dopo un social gradevole seppure senza particolari guizzi, passiamo al daty, che la ragazza accetta senza battere ciglio seppure senza effetti degni di particolare rilievo (giusto quel tanto di irrorazione periferica che le apre l’ingresso, ma nulla di più). Dopo un tot inizia a guardarmi con la stessa espressione esibita poco prima in attesa del versamento anticipato dell’obolo, per cui le chiedo se debbo fosse capire qualcosa: mi risponde che il tempo passa, e sarebbe tempo di passare alle pietanze successive. Esibisco una media meraviglia, e la ragazza con piglio da ragioniere con le mezze maniche di protezione della camicia, mi informa che ‘ sei entrato a 42 ‘, come dire ‘ o ti sbrighi a fottermi oppure finiamo così ‘. E’ il momento del pompaggio orale, discreto dopo pulizia con umidificati; da notare che assolutamente non bisogna toccarle la testa durante il bbj. Acconsente ad una fugace lucidata scrotale. Passiamo dunque alla vestizione con l’orrendo copertone rosso, mentre la ragazza lestamente si accinge a infilarsi un litro di lubrificante in vagina: la prego di non farlo, perché tanto si è già dilatata con il daty ed è più che lubrificata dalla saliva, ma non vuole sentire ragioni, anche se la informo che questo in genere impatta molto negativamente sulla mia erezione. E’ cortese quanto implacabile: si scopa così.
Ci facciamo tre minuti in una missionaria dove non percepisco nulla, e quindi la giro a pecora mentre me lo asciugo prima di infilarlo nuovamente. Qualunque sia la posizione la ragazza non toglie mai la mano dall’uccello per sincerarsi della presenza del preservativo. Mi rendo conto che probabilmente qualche piccola soddisfazione l’avrò con la penetrazione all’oblomoviana maniera, e dunque rimanendo a pecora imbocchiamo l’altro tunnel. L’ingresso è stretto ma fattibile, e la penetrazione strappa qualche reazione alla girl. Le propongo una conclusione a missionaria, e considerando che di baci non se ne parla neanche a stampo, di cim neanche, di cif neanche per scherzo, tra un cob qualunque ed una buona venuta in rai due alla mission preferisco quest’ultima. Procedo dunque all’ultimo ingresso in anal street, dove il pompaggio stavolta procede a ritmo sostenuto, con affondi significativi, ma soprattutto esercitando lo sforzo di trattenermi per ingrossare la cappella per quanto possibile. E qui la ragazza dalle origini blu ed oro perde il suo self control, dovendo arrivare a chiedermi quasi in lacrime di uscire a metà della prolungata esplosione finale.
Chiacchiere finali durante la rivestizione e saluti standard di commiato.
Allontanandomi rifletto sul fatto che dei tre telefoni presenti i due destinati agli annunci sono silenziati durante l’incontro, ma a metà del tempo uno aveva brevemente suonato: non escludo che molto scientificamente la ragazza metta la sveglia per meglio tarare la durata nei tempi previsti.
Fondamentalmente il rapporto rate / bellezza / prestazione è corretto, la ragazza è fisicamente ineccepibile (salvo che per gli amanti delle grandi tette), non accampa scuse per non concedere rai2, insomma non ci si pente di esserla andata a trovare. Anzi, direi che non visitarla almeno una volta è un sicuro errore.
Ma indubbiamente la facilità nella risposta al telefono e l’attesa nulla fanno capire che la ragazza non ha la fila fuori la porta, che peraltro avrebbe se curasse un minimo la fidelizzazione: invece preferisce puntare tutto sull’avvenenza fisica che le garantisce comunque clientela.
Diciamo che se avessi potuto fare tesoro di una rece attendibile, avrei dedicato meno tempo al social spendendo 28 dei 30 minuti per il trombo, incluso la penetrazione in piedi davanti lo specchio che mi dispiace di non aver potuto effettuare.
Sono queste le considerazioni che rimugino tra me e me, mentre in definitiva soddisfatto e svuotato torno all’auto, diretto all'esplorazione di strani nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare laddove nessun uomo è mai giunto prima.
RECE OGGETTIVA ( nd = non disponibile; nr = non richiesto )
Pip / Dp (pick up point or delivery point): Napoli, quartiere Vasto, Via Casanova
Età dichiarata/presunta:19 / tra 19 e 21
Etnia: Ucraina
Servizi usufruiti: Daty, bbj, rai 1, rai 2
Rate:70
Durata dell'incontro:30’ official time
Altri servizi offerti e non usufruiti: senza rai2
Rate richiesto per altri servizi: 50
Attendibilità delle foto: ottima
Altezza:165
Reperibilità: facile
Riceve/altrui:riceve
Accessibilità per disabili:impossibile
Voto all’esame universitario:24 trentesimi
Volto: 7 Fisico: 9 Prestazione: 8
Nome d’arte: Ela
Nome vero: E.
Peso:45
Taglia:42
Capelli: neri, molto sottili, scalati, le ciocche più lunghe lambiscono le natiche
Occhi: nocciola, orrende sopracciglia depilate e tatuate
Naso: normale
Bocca:normale
Seno: una prima piena
Culo: ottimamente sagomato, quasi a mandolino, buona consistenza. Un brufolo tra le chiappe.
Gambe e coscia: normali
Abbigliamento: reggiseno e perizoma, gambaletti a rete davanti e con spacchi a rombi dietro
Tattoo: uno, avambraccio destro, aristogatto
Segni particolari: piccolo neo ventre lato destro
RECE SOGGETTIVA
Reduce da un infruttuoso PT in zona Traccia / De Roberto, dove l’età minima delle pay presenti era sopra i trenta, e in attesa di andare in cerca di new entry in zona Infizz, devo constatare che i tempi di una nuova svuotata sono ormai maturi.
L’offerta non è entusiasmante (al netto delle sudamericane che negli annunci promettono di tutto, inclusa la riattivazione della sonda Schiaparelli), e dunque rispolvero quei due / tre riferimenti nella wish list di medio periodo.
La mia scelta cade su questa ucraina moretta… o meglio, a dirla proprio tutta, mi incammino sul corso Novara fino al meeting point, rimanendo indeciso se incontrare la (possibile) polacca piuttosto che l’Ela in questione: mi fermo a metà strada tra le due (praticamente se si affacciano alla finestra possono quasi salutarsi), ed all’ultimo secondo l’ucraina batte la polacca in fotofinish, in quanto decido che non ho voglia di tastare silicone: meglio piccole e naturali che grandi e gommate.
Al telefono la ragazza è mediamente gentile, indicazione chiara sin da subito sull’indirizzo. La ragazza purtroppo non apre il portone se non dopo essersi sincerata che il cliente è sotto (operazione che effettua in circa due minuti….peraltro incomprensibilmente, visto che una telecamera controlla il portoncino), e questo comporta che (anche in virtù dell’ubicazione del portoncino) la privacy è lasciata al caso.
Una doppia mandata di serratura apre il portoncino e svela la ragazza, che appare gradevole pur nella semioscurità. Alta (tra dieci centimetri di tacco e quasi altrettanti di zeppa supera il metro e ottanta), la lingerie è a metà tra il sexy ed il comico, ma comunque la faccina da santarellina e (soprattutto) il bel culino dalle forme ottimamente sagomate allietano l’occhio: a questo punto , ‘ si tratterebbe di nuotare prendendola con calma e farsi trasportare dentro a due occhi grandi, magari blu ‘, ma ahimè la girl offre due grandi occhi ma non sono blu, e soprattutto la calma che esibisce è solo apparente.
Mi viene richiesto il versamento anticipato dell’obolo, perché ‘ci sono molti soldi falsi in giro, ma io sono bravissima a riconoscerli’: fa sempre piacere sbattersi una pay sapendo che farebbe un figurone come cassiera di banca…. Ma fa un poco meno piacere sentirsi dare del potenziale farabutto.
Si sfila i tre pezzi di intimo, ed una volta scesa dai trampoli ad un’altezza molto più normale si stende sul letto. Dopo un social gradevole seppure senza particolari guizzi, passiamo al daty, che la ragazza accetta senza battere ciglio seppure senza effetti degni di particolare rilievo (giusto quel tanto di irrorazione periferica che le apre l’ingresso, ma nulla di più). Dopo un tot inizia a guardarmi con la stessa espressione esibita poco prima in attesa del versamento anticipato dell’obolo, per cui le chiedo se debbo fosse capire qualcosa: mi risponde che il tempo passa, e sarebbe tempo di passare alle pietanze successive. Esibisco una media meraviglia, e la ragazza con piglio da ragioniere con le mezze maniche di protezione della camicia, mi informa che ‘ sei entrato a 42 ‘, come dire ‘ o ti sbrighi a fottermi oppure finiamo così ‘. E’ il momento del pompaggio orale, discreto dopo pulizia con umidificati; da notare che assolutamente non bisogna toccarle la testa durante il bbj. Acconsente ad una fugace lucidata scrotale. Passiamo dunque alla vestizione con l’orrendo copertone rosso, mentre la ragazza lestamente si accinge a infilarsi un litro di lubrificante in vagina: la prego di non farlo, perché tanto si è già dilatata con il daty ed è più che lubrificata dalla saliva, ma non vuole sentire ragioni, anche se la informo che questo in genere impatta molto negativamente sulla mia erezione. E’ cortese quanto implacabile: si scopa così.
Ci facciamo tre minuti in una missionaria dove non percepisco nulla, e quindi la giro a pecora mentre me lo asciugo prima di infilarlo nuovamente. Qualunque sia la posizione la ragazza non toglie mai la mano dall’uccello per sincerarsi della presenza del preservativo. Mi rendo conto che probabilmente qualche piccola soddisfazione l’avrò con la penetrazione all’oblomoviana maniera, e dunque rimanendo a pecora imbocchiamo l’altro tunnel. L’ingresso è stretto ma fattibile, e la penetrazione strappa qualche reazione alla girl. Le propongo una conclusione a missionaria, e considerando che di baci non se ne parla neanche a stampo, di cim neanche, di cif neanche per scherzo, tra un cob qualunque ed una buona venuta in rai due alla mission preferisco quest’ultima. Procedo dunque all’ultimo ingresso in anal street, dove il pompaggio stavolta procede a ritmo sostenuto, con affondi significativi, ma soprattutto esercitando lo sforzo di trattenermi per ingrossare la cappella per quanto possibile. E qui la ragazza dalle origini blu ed oro perde il suo self control, dovendo arrivare a chiedermi quasi in lacrime di uscire a metà della prolungata esplosione finale.
Chiacchiere finali durante la rivestizione e saluti standard di commiato.
Allontanandomi rifletto sul fatto che dei tre telefoni presenti i due destinati agli annunci sono silenziati durante l’incontro, ma a metà del tempo uno aveva brevemente suonato: non escludo che molto scientificamente la ragazza metta la sveglia per meglio tarare la durata nei tempi previsti.
Fondamentalmente il rapporto rate / bellezza / prestazione è corretto, la ragazza è fisicamente ineccepibile (salvo che per gli amanti delle grandi tette), non accampa scuse per non concedere rai2, insomma non ci si pente di esserla andata a trovare. Anzi, direi che non visitarla almeno una volta è un sicuro errore.
Ma indubbiamente la facilità nella risposta al telefono e l’attesa nulla fanno capire che la ragazza non ha la fila fuori la porta, che peraltro avrebbe se curasse un minimo la fidelizzazione: invece preferisce puntare tutto sull’avvenenza fisica che le garantisce comunque clientela.
Diciamo che se avessi potuto fare tesoro di una rece attendibile, avrei dedicato meno tempo al social spendendo 28 dei 30 minuti per il trombo, incluso la penetrazione in piedi davanti lo specchio che mi dispiace di non aver potuto effettuare.
Sono queste le considerazioni che rimugino tra me e me, mentre in definitiva soddisfatto e svuotato torno all’auto, diretto all'esplorazione di strani nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare laddove nessun uomo è mai giunto prima.