Elogio del culo

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Serenissima Repubblica
TITOLO: il culo , l'elogio dell'imperfezione
OVVERO: storie estive


Oggi è giorno di partenza per le ferie..degli altri.
Io ho deciso che ad agosto lavoro, settimana di ferragosto compresa...a parziale risarcimento dirò che le mie tariffe professionali saranno lievemente più elevate del solito in quanto comprenderanno l'addizionale gnocca.
O meglio, l'addizionale culo.

Ho infatti la voglia di farmi un gran bel culo (femminile) . No, infatti non è strano per me...

La curiosità nasce da una considerazione prettamente ferragostana: da dove viene questa mia attrazione, che a volte diventa quasi morbosa?
E poi, ma come deve essere, esteticamente parlando, il simbolo della callipigia femminile?

Vi racconto una storia di xx anni fa e capirete: il giovane Mario (ehm , sarei sempre io) passato agli studi superiori si illudeva di godersi le vacanze estive, come pensava per via dei magnifici risultati degli studi di quell'anno.
Il suo magnanimo padre invece aveva altri traguardi,pensava un altra cosa: 3 mesetti di lavoro presso una fabbrica locale, catena di montaggio, tanto per schiarire le idee e guadagnarsi qualche soldino per le spesette dell'anno. In Veneto effettivamente era più che normale , anche fino a qualche anno fa.
Istruttivo , vero ?
Come scoprirò xx anni dopo forse si: anche in momento di crisi come questo la grinta viene fuori e tutto sommato guardo al domani con serenità, il che è già qualcosa.

Senza entrare troppo nello specifico fui assegnato in catena a compiere una certa operazione , centinaia di volte al giorno, tutti i giorni. Alienante? Forse , ma dopo qualche settimana , acquisita una certa manualità iniziai ad ambientarmi meglio e allargai i miei orizzonti.

Quel posto era pieno di gnocca!! Su oltre150 dipendenti 120 circa erano donne...tante chiaramente non granché, ma una buona parte non era male, una buona percentuale era...da sogno erotico!
Ma quello che mi influenzò di più è stato questo: per compiere quella operazione a cui ero destinato una persona non era sufficente: mi trovai quindi come compagno di lavoro di un 40enne con figli, avuti dalla prima tipa che aveva incontrato a neanche 18 anni, anzi probabilmente rimastaci al primo colpo.
Costui si rivelò incredibilmente un grande maestro di vit...ehm , di figa.

Quell'estate fu caldissima , rimase negli annali...il calore delle macchine operatrici della fabbrica aggravava di molto il problema , e l'aria condizionata in quegli anni era un utopia. Fatto sta che tutte 'ste donne (e ragazze) si vestivano sempre meno , mentre paro paro alla temperatura anche il testosterone raggiungeva livelli dolomitici.

Ogni tanto qualcuna si alzava dalla postazione (lavoravano quasi tutte sedute) per andare da qualsiasi parte avevano un corridoio obbligato, strategicamente occupato dal mio mentore con degli scatoloni provvidenziali in modo di farle passare più vicino.
Sarò sincero: quante seghe!

Ogni tanto , mediamente ogni 15-20 minuti , questo se ne usciva con un "a questa gli farei...."
Ed effettivamente devo dire che nella stragande maggioranza dei casi annuivo sempre più convinto, tanto che tempo qualche giorno anche io inizia a proferire commenti.
A differenza del mio socio più esperto però io non avevo ancora gioito "delle pene e dei piaceri" del sesso, ed avendo appunto dei rigidi canoni estetici ne scartavo qualcuna che magari sotto dei pantaloni pià arditi rivelava qualche imperfezione estetica.
Lo so , lo so...lo dico io prima di voi : CHE PIRLA!!!!

Un bel giorno passò la Carla (trattavasi di una discreta ragazza , bel viso , bel sorriso, sguardo malizioso , sempre, anche se ti chiedeva che ore erano) a cui il mio compagno di lavoro riservò un saluto ...strano , particolare, che però aveva un culo secondo me esteticamente un pò grande e non era un granché.

La risposta ,una sciabolata che mi tengo stampata sulla zucca a parole cubitali fu :
"Bocia, se vede che no te ciava ancora, na volta che tea mete a pecorina come mi ieri sera te garantisso che non te te ne accorzi...zio can che ciavada"
(da google translate: ragazzo , si vede che non scopi ancora, se la avessi messa alla pecorina come ho fatto io ieri sera non te ne saresti accorto che il culo era grosso, ehm ,poffarbacco che scopata)

Fu un flash.

Per la cronaca qualche settimana dopo mi scopai (o meglio , fui scopato) selvaggiamente da una piccoletta con due tette esagerate ed un culo che da nuda si rivelò un opera d'arte , da quanto sporgente , sodo e setoso era.
Tra l'altro la piccoletta andò pure a raccontarlo alla sua compagna di lavoro , una strafiga su cui avevo messo gli occhi e che da allora mi degnò di sguardi molto più interessati...ma questa è un altra storia , agosto è lungo.

Da allora seguo i dettami del grande maestro Tinto Brass : una donna la capisci dal suo culo, da come lo muove , da come lo veste , lo scopre, lo mostra...e quando mi chiedo se il tale culo sia o meno bello mi chiedo sempre : chissà come è a pecorina...


Grazie Lino G. !!!!!!
 
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Sì per mè è vero,come dice il maestro Tinto,il culo è lo specchio dell'anima di una donna,da lì parte tutto,se una donna ha un gran bel culo 99% è una bella figa,mà attenzione la prova del nove per mè và fatta quando non ci sono le scarpe col tacco,se nò il risultato potrebbe essere ingannevole!
 
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iuzep

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solo74 ha scritto:
la prova del nove per mè và fatta quando non ci sono le scarpe col tacco,se nò il risultato potrebbe essere ingannevole!
Quoto. Il tacco, benche' arrappante da morire, puo' ingannare.
 
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iuzep

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niedermayer ha scritto:
TITOLO: il culo , l'elogio dell'imperfezione
OVVERO: storie estive


Oggi e' giorno di partenza per le ferie..degli altri.
Io ho deciso che ad agosto lavoro, settimana di ferragosto compresa...a parziale risarcimento dirò che le mie tariffe professionali saranno lievemente più elevate del solito in quanto comprenderanno l'addizionale gnocca.
O meglio, l'addizionale culo.

Ho infatti la voglia di farmi un gran bel culo (femminile) . No, infatti non e' strano per me...

La curiosità nasce da una considerazione prettamente ferragostana: da dove viene questa mia attrazione, che a volte diventa quasi morbosa?
E poi, ma come deve essere, esteticamente parlando, il simbolo della callipigia femminile?

Vi racconto una storia di xx anni fa e capirete: il giovane Mario (ehm , sarei sempre io) passato agli studi superiori si illudeva di godersi le vacanze estive, come pensava per via dei magnifici risultati degli studi di quell'anno.
Il suo magnanimo padre invece aveva altri traguardi,pensava un altra cosa: 3 mesetti di lavoro presso una fabbrica locale, catena di montaggio, tanto per schiarire le idee e guadagnarsi qualche soldino per le spesette dell'anno. In Veneto effettivamente era più che normale , anche fino a qualche anno fa.
Istruttivo , vero ?
Come scoprirò xx anni dopo forse si: anche in momento di crisi come questo la grinta viene fuori e tutto sommato guardo al domani con serenità, il che e' già qualcosa.

Senza entrare troppo nello specifico fui assegnato in catena a compiere una certa operazione , centinaia di volte al giorno, tutti i giorni. Alienante? Forse , ma dopo qualche settimana , acquisita una certa manualità iniziai ad ambientarmi meglio e allargai i miei orizzonti.

Quel posto era pieno di gnocca!! Su oltre150 dipendenti 120 circa erano donne...tante chiaramente non granché, ma una buona parte non era male, una buona percentuale era...da sogno erotico!
Ma quello che mi influenzò di più e' stato questo: per compiere quella operazione a cui ero destinato una persona non era sufficente: mi trovai quindi come compagno di lavoro di un 40enne con figli, avuti dalla prima tipa che aveva incontrato a neanche 18 anni, anzi probabilmente rimastaci al primo colpo.
Costui si rivelò incredibilmente un grande maestro di vit...ehm , di figa.

Quell'estate fu caldissima , rimase negli annali...il calore delle macchine operatrici della fabbrica aggravava di molto il problema , e l'aria condizionata in quegli anni era un utopia. Fatto sta che tutte 'ste donne (e ragazze) si vestivano sempre meno , mentre paro paro alla temperatura anche il testosterone raggiungeva livelli dolomitici.

Ogni tanto qualcuna si alzava dalla postazione (lavoravano quasi tutte sedute) per andare da qualsiasi parte avevano un corridoio obbligato, strategicamente occupato dal mio mentore con degli scatoloni provvidenziali in modo di farle passare più vicino.
Sarò sincero: quante seghe!

Ogni tanto , mediamente ogni 15-20 minuti , questo se ne usciva con un "a questa gli farei...."
Ed effettivamente devo dire che nella stragande maggioranza dei casi annuivo sempre più convinto, tanto che tempo qualche giorno anche io inizia a proferire commenti.
A differenza del mio socio più esperto però io non avevo ancora gioito "delle pene e dei piaceri" del sesso, ed avendo appunto dei rigidi canoni estetici ne scartavo qualcuna che magari sotto dei pantaloni pià arditi rivelava qualche imperfezione estetica.
Lo so , lo so...lo dico io prima di voi : CHE PIRLA!!!!

Un bel giorno passò la Carla (trattavasi di una discreta ragazza , bel viso , bel sorriso, sguardo malizioso , sempre, anche se ti chiedeva che ore erano) a cui il mio compagno di lavoro riservò un saluto ...strano , particolare, che però aveva un culo secondo me esteticamente un pò grande e non era un granché.

La risposta ,una sciabolata che mi tengo stampata sulla zucca a parole cubitali fu :
"Bocia, se vede che no te ciava ancora, na volta che tea mete a pecorina come mi ieri sera te garantisso che non te te ne accorzi...zio can che ciavada"
(da google translate: ragazzo , si vede che non scopi ancora, se la avessi messa alla pecorina come ho fatto io ieri sera non te ne saresti accorto che il culo era grosso, ehm ,poffarbacco che scopata)

Fu un flash.

Per la cronaca qualche settimana dopo mi scopai (o meglio , fui scopato) selvaggiamente da una piccoletta con due tette esagerate ed un culo che da nuda si rivelò un opera d'arte , da quanto sporgente , sodo e setoso era.
Tra l'altro la piccoletta andò pure a raccontarlo alla sua compagna di lavoro , una strafiga su cui avevo messo gli occhi e che da allora mi degnò di sguardi molto più interessati...ma questa e' un altra storia , agosto e' lungo.

Da allora seguo i dettami del grande maestro Tinto Brass : una donna la capisci dal suo culo, da come lo muove , da come lo veste , lo scopre, lo mostra...e quando mi chiedo se il tale culo sia o meno bello mi chiedo sempre : chissà come e' a pecorina...


Grazie Lino G. !!!!!!
Bella storia. Dovrebbero essercene di piu' in giro di Maetri come quello che hai conosciuto.
 
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..... come dice il buon Tinto:

Dopo il Muro di Berlino è caduta la centralità del culo. :shok:

«È sempre meglio passare ai posteriori che ai posteri.» :yes:

Come si guarda una faccia, così si dovrebbe guardare un culo: non c'è niente di male. :whistle3:

Meglio filmare un culo che certe facce: dal culo si può leggere il carattere di una persona. :good:

Il culo è l'anticoncezionale per eccellenza. Il culo è laico! :biggrin:

Tinto Brass :big_boss:

:bye:
 
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Non è per sminuire il maestro Tinto, ma io più semplicemente aggiungerei:
il culo è un buco.
 
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