Andò così.
Parliamo di circa dieci anni fa, quando io non ero iscritto a questo forum ( che credo neppure esistesse).
Ero allora - come oggi - single e libero da impegni.
Ogni tanto frequentavo una ragazza pay straniera, che stava dalle mie parti.
Mi ci trovavo bene, era tranquilla ed assai generosa: concedeva senza problemi del tempo extra, dopo il rapporto ci scappava sempre o quasi la sigaretta e qualche chiacchiera.
Un giorno festivo andai da lei nel primissimo pomeriggio. Facemmo l'amore bene come al solito, ci fumammo la solita sigaretta. Le chiesi se nel resto del pomeriggio era impegnata. Ci pensò un po', mi disse di no. Poi però mi guardò negli occhi sospettosa e mi chiese : che hai in mente?
Le chiesi se le andava di andare a vedere una mostra di pittura, che era aperta quella domenica fino a tardi perchè era uno degli ultimi giorni utili.
Si mise a ridere come se fosse sollevata, si ricordò di avere visto i manifesti della mostra affissi per ogni dove.
Con fare quasi timido mi disse che sì, le andava; non le era mai capitato ma le sembrava una cosa simpatica. Ci facemmo una doccia, io mi rivestii.
Lei si preparò per bene: camicia bianca, pulloverino scuro, jeans griffato, scarpe con tacco importante ma non esagerato, cappottino blu, sciarpina in tinta, capelli raccolti a coda, occhialini che non le avevo mai visto portare ( saltò fuori che era un po' miope, ma che passando molto tempo in casa combinata da vamp non li usava praticamente mai).
Era un amore: carinissima.
Arrivammo alla mostra, c'era un po' di coda. Entrammo, fui ben lieto di fare due biglietti. Si disse d'accordo con me nel non prendere l'audioguida : io infatti trovo l'audioguida disturbante, preferisco avere un'emozione personale dalla tela senza nessuno che mi parla nelle orecchie.
Però lesse con cura le plance esplicative nelle varie sale e studiò molto i dipinti, che le piacquero parecchio.
Mentre stavamo davanti ad una tela di imponenti dimensioni, mi sentii dare una gran pacca sulla spalla.
Erano alcuni amici di famiglia, tutti contenti di avermi incontrato e decisamente interessati a conoscere la ragazza che era con me. Mi stupii io stesso della semplicità con la quale si sviluppò la situazione: con tranquillità feci le presentazioni, dicendo che era una mia amica, chiamandola con il suo vero nome (che mi aveva detto, data la confidenza tra noi) .
Restammo lì a parlare tutti insieme per un po': nessun imbarazzo, lei fu molto pacata e fece anche qualche bel commento su un paio di quadri che l'avevano colpita.
Poi gli amici di famiglia salutarono e si allontanarono.
La ragazza mi disse che si sarebbe voluta seppellire dall'imbarazzo, io invece le dissi che era stato tutto molto tranquillo e che lei era stata fantastica: c'era stato un incontro tra persone che si conoscevano e qualche presentazione, e lei mi aveva fatto fare una bellissima figura, un insieme di bellezza e cultura come poche volte accade.
Si mise a ridere, scuotendo la testa. Ma io mica avevo sbagliato. Qualche giorno dopo ero a pranzo dai miei: mi dissero di aver saputo dai loro conoscenti che frequentavo una gran bella ragazza straniera, preparatissima sull'arte classica, dunque probabilmente una restauratrice o una ricercatrice di qualche accademia .
Bene, io vi ho detto la mia: ho aperto questo thread come contrappasso dell'altro, quello sulle escort che ci hanno fatto fare una brutta figura.
Ora raccontate voi di quando una escort vi ha fatto fare una bella figura.
Un saluto.
lafayette
Parliamo di circa dieci anni fa, quando io non ero iscritto a questo forum ( che credo neppure esistesse).
Ero allora - come oggi - single e libero da impegni.
Ogni tanto frequentavo una ragazza pay straniera, che stava dalle mie parti.
Mi ci trovavo bene, era tranquilla ed assai generosa: concedeva senza problemi del tempo extra, dopo il rapporto ci scappava sempre o quasi la sigaretta e qualche chiacchiera.
Un giorno festivo andai da lei nel primissimo pomeriggio. Facemmo l'amore bene come al solito, ci fumammo la solita sigaretta. Le chiesi se nel resto del pomeriggio era impegnata. Ci pensò un po', mi disse di no. Poi però mi guardò negli occhi sospettosa e mi chiese : che hai in mente?
Le chiesi se le andava di andare a vedere una mostra di pittura, che era aperta quella domenica fino a tardi perchè era uno degli ultimi giorni utili.
Si mise a ridere come se fosse sollevata, si ricordò di avere visto i manifesti della mostra affissi per ogni dove.
Con fare quasi timido mi disse che sì, le andava; non le era mai capitato ma le sembrava una cosa simpatica. Ci facemmo una doccia, io mi rivestii.
Lei si preparò per bene: camicia bianca, pulloverino scuro, jeans griffato, scarpe con tacco importante ma non esagerato, cappottino blu, sciarpina in tinta, capelli raccolti a coda, occhialini che non le avevo mai visto portare ( saltò fuori che era un po' miope, ma che passando molto tempo in casa combinata da vamp non li usava praticamente mai).
Era un amore: carinissima.
Arrivammo alla mostra, c'era un po' di coda. Entrammo, fui ben lieto di fare due biglietti. Si disse d'accordo con me nel non prendere l'audioguida : io infatti trovo l'audioguida disturbante, preferisco avere un'emozione personale dalla tela senza nessuno che mi parla nelle orecchie.
Però lesse con cura le plance esplicative nelle varie sale e studiò molto i dipinti, che le piacquero parecchio.
Mentre stavamo davanti ad una tela di imponenti dimensioni, mi sentii dare una gran pacca sulla spalla.
Erano alcuni amici di famiglia, tutti contenti di avermi incontrato e decisamente interessati a conoscere la ragazza che era con me. Mi stupii io stesso della semplicità con la quale si sviluppò la situazione: con tranquillità feci le presentazioni, dicendo che era una mia amica, chiamandola con il suo vero nome (che mi aveva detto, data la confidenza tra noi) .
Restammo lì a parlare tutti insieme per un po': nessun imbarazzo, lei fu molto pacata e fece anche qualche bel commento su un paio di quadri che l'avevano colpita.
Poi gli amici di famiglia salutarono e si allontanarono.
La ragazza mi disse che si sarebbe voluta seppellire dall'imbarazzo, io invece le dissi che era stato tutto molto tranquillo e che lei era stata fantastica: c'era stato un incontro tra persone che si conoscevano e qualche presentazione, e lei mi aveva fatto fare una bellissima figura, un insieme di bellezza e cultura come poche volte accade.
Si mise a ridere, scuotendo la testa. Ma io mica avevo sbagliato. Qualche giorno dopo ero a pranzo dai miei: mi dissero di aver saputo dai loro conoscenti che frequentavo una gran bella ragazza straniera, preparatissima sull'arte classica, dunque probabilmente una restauratrice o una ricercatrice di qualche accademia .
Bene, io vi ho detto la mia: ho aperto questo thread come contrappasso dell'altro, quello sulle escort che ci hanno fatto fare una brutta figura.
Ora raccontate voi di quando una escort vi ha fatto fare una bella figura.
Un saluto.
lafayette