Ma non è che affermare di essere “universitaria”, qualche volta debba intendersi come un’operazione di marketing?
Assolutamente sì, anche se questo non toglie che esistano. Sicuramente questa cosa porta a sovrastimare il fenomeno, soprattutto tra chi, in fin dei conti, vuole credere a quello che gli viene presentato.
Ho concluso solo da qualche anno il mio percorso universitario, che si è svolto in tre paesi diversi. Tra le mie conoscenze e frequentazioni attuali ci sono anche persone che studiano ancora, perché più giovani o perché hanno continuato a frequentare direttamente l'ambiente in quanto dottorandi.
Ho avuto compagni di corso di molte nazionalità e frequentazioni con studenti di estrazioni sociali diversissime. Credo quindi di avere una visione abbastanza realistica del fenomeno, ovviamente nel limite di quello che si può raggiungere tramite l'esperienza personale, diretta ed indiretta.
Di ragazze che all'università arrotondano in questo modo ce ne sono, ma sono decisamente molto ma molto più rare di quanto verrebbe da credere guardando i vari siti di incontri/annunci. Questo per una ragione ovvia: chi è su certe piattaforme fa parte di un campione particolare e non di uno rappresentativo della totalità delle studentesse. Questo quando quelle che si pubblicizzano come studentesse lo sono poi realmente.
Confermo che tra le ragazze dell'est Europa (Russia, Ucraina, Rep Ceca, Polonia) è considerata più normale la possibilità di fare una cosa del genere per poi proseguire abbandonando totalmente questo mondo. Per alcune può proprio far parte di un progetto preciso di una fase della loro vita. Rimangono comunque una ristrettissima minoranza del totale.
Nella mia esperienza invece se si tratta di Italiane, Francesi, Tedesche, Inglesi ecc. , la situazione è diversa. L'italiana che fa la escort o simili all'università, soprattutto a Milano o Londra, poi si trova tempo zero a frequentare un certo tipo di ambienti e, assaggiate certe cose, sposta il suo focus. Magari può anche finire gli studi, ma raramente chiude il tutto dopo la laurea, cambiando drasticamente vita e proseguendo sullo stesso percorso professionale di chi certe cose non le ha fatte. Se c'è uno shift pesante è magari perché incominciano una storia con qualcuno di totalmente estraneo a certi ambienti e quindi cambiano binario.
Qualcuno potrebbe pensare che molte lo facciano senza destare il minimo sospetto in chi sta loro intorno. Ni, è complicato.
Sicuramente qualcuna che incontra in totale segretezza potrà anche esistere. Ma se una fa davvero la SB, uscendo abbastanza regolarmente con uomini più grandi e frequentando certi contesti, è difficile che riesca a tenere la cosa esclusivamente per se.
Se non hai le fette di salame sugli occhi di certe cose te ne accorgi. Anche perché non è che le cose funzionino a compartimenti stagni. Una può mettersi su qualche piattaforma ma non è che nello stesso posto dove guarda il potenziale SD non guardi anche chi magari la conosce perché la frequenta in altri contesti.
Non è che nel ristorante, club o evento dove potrebbe andare con lo SD avrà la certezza di non incrociare un compagno di corso o un suo coetaneo che ha conosciuto magari ad una festa. La capacità di spesa dello SD e i luoghi conseguentemente frequentati con lui, specialmente in certe città, non sono assolutamente una garanzia di evitare di incrociare coetanei che possono benissimo avere, grazie alle famiglie, le stesse capacità di spesa di un uomo maturo che si è realizzato professionalmente. Quindi da quel punto di vista è difficile mantenere una vera segregazione tra le vite.
Quindi il mondo è vario, esistono situazioni di tutti i tipi ma quelle che lo fanno con una certa regolarità non sono poi molte e posso dirlo con una ragionevole certezza, proprio perché queste sono quelle che più difficilmente possono farlo senza che lo sappia nessuno.
Poi esiste la vastissima platea di quelle che fingono di essere studentesse o che in uni ci avranno messo piede sì e no cinque volte in un semestre.
Non che cambi poi molto che una sia davvero un'universitaria, in fin dei conti.