Escort universitarie

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Io un paio le ho proprio aspettate fuori dal liceo 😁
Un'altra mi ha descritto con dovizie di particolari la facoltà di giurisprudenza di tor vergata, quasi me la voleva fare visitare ... eravamo lì sotto ...
Ripeto, sono giovani in età universitaria, è normale che la maggior parte siano iscritte
Poi se frequentano, se sono brave, se sono iscritte a Pegaso ...se nella vita prenderanno una strada o quell'altra... penso siano questioni un po' irrilevanti
 
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Conosco una "sugar babe" che è una studentessa fuorisede.
Studia, lavora part-time, e qualche volte incontra uno sugar daddy.
Direi che rispetto a una escort che lavora a tempo pieno, fare la SB è totalmente compatibile con gli studi, soprattutto se non hai genitori intorno che controllano dove e quando vai.
Contando poi che gli incontri SD/SB sono di solito lunghi e remunerativi, basta dedicarvi un pomeriggio a settimana e si paga l'affitto e si fanno esperimenti ed esperienze nuove.
Non è per tutte certo, ma se una su cento lo fa, sono comunque un numero enorme in giro..
 
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Si diciamo che nel range di età 19-22 per lo più si predilige fare le sugar, o fare roba online. Certo, se il livello di promiscuità è elevato, sicuramente si faranno anche degli incontri, ma a prescindere da questo, per gli incontri c'è sempre tempo e si possono iniziare a fare in un secondo momento.
 
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@nautilus 70 comunque resta una leggenda metropolitana,mi darai ragione?
Concordo se vuoi sostenere che tra escort le laureate sono una piccola minoranza, ma i laureati od universitari sono nella media italiana il 30% circa contro una media ue 46% , molte sono straniere.
Anni fa stavo in Romania, Timisoara, un cliente per ringraziare del lavoro, chiama due ragazze, per due ore, eravamo già al ristorante dell'hotel.
Alina e Oana, una rossa e l'altra bionda
Era il mio primo threesome...
E non me la sono sentita 😳
Prendo solo Alina la Rossa
Ma dopo 1h in camera, rotto il ghiaccio preso sicurezza di me stesso, chiedo dov'è amica?
In macchina che aspetta 🤔
Fa freddo chiamala e falla salire se vuole....
Morale restano con me fino al giorno dopo, senza soldi extra, ma certo pranzo cena drink serata in disco etc
Mi sono e ci siamo divertiti...
Notte in hotel assieme...
Al mattino sveglia alle 5 taxi le ho accompagnate a casa, abitavano abbastanza vicino tra di loro, le ho aspettate in taxi si sono cambiate, preso le cose che serviva e accompagnate sempre in taxi colazione per strada ma alla rumena e via all'università, dovevano fare pure qualcosa di importante perché ne parlarono molto tra di loro, ma in rumeno perciò ricordo di sicuro Alina studiava giurisprudenza e non mancava molto alla fine, e Oana non ricordo più,
Al pomeriggio partiva il mio volo di rientro.....

Cosi mi sento, anzi sono una leggenda metropolitana.
 
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Steve

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ma da alcune cose che leggo sembra che l'università l'abbiano vista da lontano,non scrivono e non sanno scrivere,non sanno intrattenere una discussione interessante
Questo è un problema che non c'entra con la disponibilità della universitarie ad effettuare incontri, quanto più del livello generale di preparazione degli universitari. Il web è pieno di interviste a studenti che non sanno neanche se sono in piedi o seduti senza entrare nel merito dell'adult entertainment. Ovvio non è una regola, ma non è così infrequente trovare universitari che hanno limiti importanti dal punto di vista della comunicazione.
Poi perché una universitaria dovrebbe rovinarsi la reputazione ,perché poi nessuno lo sa ma poi tutti sanno,quando può appunto darsi al virtuale senza bisogno di aprire le gambe a nessuno.
In passato non avendo riferimenti se non discoteche e locali in genere, molte sculettavano sui cubi salvo poi avere l'amichetto che le suggeriva a quale tavolo sedersi. Esistono poi le "profumiere" che fanno parte dei team di intrattenimento spesso presenti nei locali e nelle discoteche. Molte sono solo di presenza scenica, si siedono al tavolo, ti fanno compagnia, chiaccherano, ballano ma nulla più (stile entreneuse). Altrettante se adeguatamente stimolate, non esitano a fare il passo.

Le leggende vanno confutate e in questo caso, trattasi di un dato di fatto non di sentito dire.
Le escort in tour ,specialmente le più giovani ,parlano perfettamente inglese,come potrebbero essere studentesse univertarie come essere in tour perennemente e l'inglese lo imparano sul campo,o con corsi a hoc per fare questo mestiere.
All'estero c'è più apertura verso determinati argomenti anche se (esperienza personale di gestione della community) soprattutto nell'est Europa pensano di venire in Italia a fare cose senza avere un riscontro reputazionale in patria. Non è necessario essere iscritti a determinati siti: basta un giusto mix fra i vari social network.
 
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Steve

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Ciao sd ed sa ??

Su che siti .

Anche io mai trovato studentesse disponibili a ciò ☺️
Ci sono approfondite discussioni su questi siti, proprio in questa community.
Quello che posso dire è che in un buon 80% dei casi, è proprio l'utente interessato che fa allontanare la materia prima per non essere in grado di trattarla. Per essere vincenti è importante l'approccio, la modalità, la capacità economica e soprattutto non avere timore di essere respinto. Queste ragazze lo fanno sì per soldi e quindi per necessità (le più varie e anche discutibili) ma comunque si riservano alcuni diritti di scelta sull'avventore. Ecco perchè chi racconta le proprie esperienze in questo ambito è un soggetto che non si limita alla "svuotata".
 
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Ma non è che affermare di essere “universitaria” oppure di avere “cultura universitaria”, qualche volta debba intendersi come un’operazione di marketing?
Un po’ come quando scrivono ungherese e invece sono rumene o quando si definiscono milf ed hanno cinquant’anni per gamba.
Purtroppo la mia esperienza è limitatissima, d’altra parte valutare il livello culturale mentre sono a pecora non mi ha mai intrigato più di tanto.
L’unica che mi sono fatto l’ho trovata ovviamente su Bakeca (opportunamente recensita) e da quello che mi risulta dovrebbe essere al dodicesimo anno fuori corso. Credo che ormai sbocchini solo per pagarsi la retta.
 
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Ma non è che affermare di essere “universitaria” oppure di avere “cultura universitaria”, qualche volta debba intendersi come un’operazione di marketing?
Un po’ come quando scrivono ungherese e invece sono rumene o quando si definiscono milf ed hanno cinquant’anni per gamba.
Purtroppo la mia esperienza è limitatissima, d’altra parte valutare il livello culturale mentre sono a pecora non mi ha mai intrigato più di tanto.
L’unica che mi sono fatto l’ho trovata ovviamente su Bakeca (opportunamente recensita) e da quello che mi risulta dovrebbe essere al dodicesimo anno fuori corso. Credo che ormai sbocchini solo per pagarsi la retta.
A proposito di nazionalità false, dopo febbraio 2022 il numero di russe che si spacciano per lituane, ungheresi, bulgare, è aumentato parecchio. Comunque anche io credo che scrivere nel profilo "studentessa" sia marketing, un modo per stimolare più voglia verso la clientela.
 
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Resta il fatto che non ci sono su questo forum o altri siti recensioni di universitarie che escorteggiano. Escludendo le SB e HW ovviamente (la cui affidabilità è discutibile).
Al momento, non ho trovato contatti di ragazze che fanno l'università la cui attività di escort resta occasionale (non professioniste del settore diciamo).
 
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Steve

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Resta il fatto che non ci sono su questo forum o altri siti recensioni di universitarie che escorteggiano. Escludendo le SB e HW ovviamente (la cui affidabilità è discutibile).
Al momento, non ho trovato contatti di ragazze che fanno l'università la cui attività di escort resta occasionale (non professioniste del settore diciamo).
Non ci sono perchè non sono "ufficialmente" delle escort ovvero soggetti che pubblicizzano i propri servizi su portali o supporti dedicati.
 
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Esatto, anche la tipa che ho conosciuto io non era una pay ufficiale, semplicemente una volta tanto, quindi come fosse una part time, ma anche meno, si faceva pagare, diciamo che era entrata all'interno di un gruppo chiuso e assai riservato. Le universitarie, come ho già scritto, non si inquadrano come professioniste, semplicemente monetizzano la tanta voglia di cazzo che hanno, detta proprio in francese.
 
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Ma non è che affermare di essere “universitaria”, qualche volta debba intendersi come un’operazione di marketing?
Assolutamente sì, anche se questo non toglie che esistano. Sicuramente questa cosa porta a sovrastimare il fenomeno, soprattutto tra chi, in fin dei conti, vuole credere a quello che gli viene presentato.
Ho concluso solo da qualche anno il mio percorso universitario, che si è svolto in tre paesi diversi. Tra le mie conoscenze e frequentazioni attuali ci sono anche persone che studiano ancora, perché più giovani o perché hanno continuato a frequentare direttamente l'ambiente in quanto dottorandi.
Ho avuto compagni di corso di molte nazionalità e frequentazioni con studenti di estrazioni sociali diversissime. Credo quindi di avere una visione abbastanza realistica del fenomeno, ovviamente nel limite di quello che si può raggiungere tramite l'esperienza personale, diretta ed indiretta.

Di ragazze che all'università arrotondano in questo modo ce ne sono, ma sono decisamente molto ma molto più rare di quanto verrebbe da credere guardando i vari siti di incontri/annunci. Questo per una ragione ovvia: chi è su certe piattaforme fa parte di un campione particolare e non di uno rappresentativo della totalità delle studentesse. Questo quando quelle che si pubblicizzano come studentesse lo sono poi realmente.
Confermo che tra le ragazze dell'est Europa (Russia, Ucraina, Rep Ceca, Polonia) è considerata più normale la possibilità di fare una cosa del genere per poi proseguire abbandonando totalmente questo mondo. Per alcune può proprio far parte di un progetto preciso di una fase della loro vita. Rimangono comunque una ristrettissima minoranza del totale.
Nella mia esperienza invece se si tratta di Italiane, Francesi, Tedesche, Inglesi ecc. , la situazione è diversa. L'italiana che fa la escort o simili all'università, soprattutto a Milano o Londra, poi si trova tempo zero a frequentare un certo tipo di ambienti e, assaggiate certe cose, sposta il suo focus. Magari può anche finire gli studi, ma raramente chiude il tutto dopo la laurea, cambiando drasticamente vita e proseguendo sullo stesso percorso professionale di chi certe cose non le ha fatte. Se c'è uno shift pesante è magari perché incominciano una storia con qualcuno di totalmente estraneo a certi ambienti e quindi cambiano binario.

Qualcuno potrebbe pensare che molte lo facciano senza destare il minimo sospetto in chi sta loro intorno. Ni, è complicato.
Sicuramente qualcuna che incontra in totale segretezza potrà anche esistere. Ma se una fa davvero la SB, uscendo abbastanza regolarmente con uomini più grandi e frequentando certi contesti, è difficile che riesca a tenere la cosa esclusivamente per se.
Se non hai le fette di salame sugli occhi di certe cose te ne accorgi. Anche perché non è che le cose funzionino a compartimenti stagni. Una può mettersi su qualche piattaforma ma non è che nello stesso posto dove guarda il potenziale SD non guardi anche chi magari la conosce perché la frequenta in altri contesti.
Non è che nel ristorante, club o evento dove potrebbe andare con lo SD avrà la certezza di non incrociare un compagno di corso o un suo coetaneo che ha conosciuto magari ad una festa. La capacità di spesa dello SD e i luoghi conseguentemente frequentati con lui, specialmente in certe città, non sono assolutamente una garanzia di evitare di incrociare coetanei che possono benissimo avere, grazie alle famiglie, le stesse capacità di spesa di un uomo maturo che si è realizzato professionalmente. Quindi da quel punto di vista è difficile mantenere una vera segregazione tra le vite.

Quindi il mondo è vario, esistono situazioni di tutti i tipi ma quelle che lo fanno con una certa regolarità non sono poi molte e posso dirlo con una ragionevole certezza, proprio perché queste sono quelle che più difficilmente possono farlo senza che lo sappia nessuno.
Poi esiste la vastissima platea di quelle che fingono di essere studentesse o che in uni ci avranno messo piede sì e no cinque volte in un semestre.
Non che cambi poi molto che una sia davvero un'universitaria, in fin dei conti.
 
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Assolutamente sì, anche se questo non toglie che esistano. Sicuramente questa cosa porta a sovrastimare il fenomeno, soprattutto tra chi, in fin dei conti, vuole credere a quello che gli viene presentato.
Ho concluso solo da qualche anno il mio percorso universitario, che si è svolto in tre paesi diversi. Tra le mie conoscenze e frequentazioni attuali ci sono anche persone che studiano ancora, perché più giovani o perché hanno continuato a frequentare direttamente l'ambiente in quanto dottorandi.
Ho avuto compagni di corso di molte nazionalità e frequentazioni con studenti di estrazioni sociali diversissime. Credo quindi di avere una visione abbastanza realistica del fenomeno, ovviamente nel limite di quello che si può raggiungere tramite l'esperienza personale, diretta ed indiretta.

Di ragazze che all'università arrotondano in questo modo ce ne sono, ma sono decisamente molto ma molto più rare di quanto verrebbe da credere guardando i vari siti di incontri/annunci. Questo per una ragione ovvia: chi è su certe piattaforme fa parte di un campione particolare e non di uno rappresentativo della totalità delle studentesse. Questo quando quelle che si pubblicizzano come studentesse lo sono poi realmente.
Confermo che tra le ragazze dell'est Europa (Russia, Ucraina, Rep Ceca, Polonia) è considerata più normale la possibilità di fare una cosa del genere per poi proseguire abbandonando totalmente questo mondo. Per alcune può proprio far parte di un progetto preciso di una fase della loro vita. Rimangono comunque una ristrettissima minoranza del totale.
Nella mia esperienza invece se si tratta di Italiane, Francesi, Tedesche, Inglesi ecc. , la situazione è diversa. L'italiana che fa la escort o simili all'università, soprattutto a Milano o Londra, poi si trova tempo zero a frequentare un certo tipo di ambienti e, assaggiate certe cose, sposta il suo focus. Magari può anche finire gli studi, ma raramente chiude il tutto dopo la laurea, cambiando drasticamente vita e proseguendo sullo stesso percorso professionale di chi certe cose non le ha fatte. Se c'è uno shift pesante è magari perché incominciano una storia con qualcuno di totalmente estraneo a certi ambienti e quindi cambiano binario.

Qualcuno potrebbe pensare che molte lo facciano senza destare il minimo sospetto in chi sta loro intorno. Ni, è complicato.
Sicuramente qualcuna che incontra in totale segretezza potrà anche esistere. Ma se una fa davvero la SB, uscendo abbastanza regolarmente con uomini più grandi e frequentando certi contesti, è difficile che riesca a tenere la cosa esclusivamente per se.
Se non hai le fette di salame sugli occhi di certe cose te ne accorgi. Anche perché non è che le cose funzionino a compartimenti stagni. Una può mettersi su qualche piattaforma ma non è che nello stesso posto dove guarda il potenziale SD non guardi anche chi magari la conosce perché la frequenta in altri contesti.
Non è che nel ristorante, club o evento dove potrebbe andare con lo SD avrà la certezza di non incrociare un compagno di corso o un suo coetaneo che ha conosciuto magari ad una festa. La capacità di spesa dello SD e i luoghi conseguentemente frequentati con lui, specialmente in certe città, non sono assolutamente una garanzia di evitare di incrociare coetanei che possono benissimo avere, grazie alle famiglie, le stesse capacità di spesa di un uomo maturo che si è realizzato professionalmente. Quindi da quel punto di vista è difficile mantenere una vera segregazione tra le vite.

Quindi il mondo è vario, esistono situazioni di tutti i tipi ma quelle che lo fanno con una certa regolarità non sono poi molte e posso dirlo con una ragionevole certezza, proprio perché queste sono quelle che più difficilmente possono farlo senza che lo sappia nessuno.
Poi esiste la vastissima platea di quelle che fingono di essere studentesse o che in uni ci avranno messo piede sì e no cinque volte in un semestre.
Non che cambi poi molto che una sia davvero un'universitaria, in fin dei conti.

La tipa che ho conosciuto io infatti riusciva a mantenere nascosta la sua attività da pay part time perché bazzicava un ambiente BDSM, e quindi si ritrovava nel tipico contesto isolato, underground, dove la riservatezza è più facile da mantenere. Un po' come nel mondo dello scambismo o in qualsiasi altro gruppo ad alta promiscuità sessuale. In quel gruppo giravano marchettate (cioè pagano solo gli uomini ovviamente), e peraltro li ci trovò anche il ragazzo con cui ha avuto una storia per un certo periodo di tempo.
 
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Assolutamente sì, anche se questo non toglie che esistano.
A proposito di ambiente universitario, anche io c'ho bazzicato a lungo, fino a pochi anni fa.
Ricordo un esame dove il professore mi chiese di illustrare la differenza tra "possibile" e "probabile".
Avrei potuto parlargli del fenomeno delle universitarie che si prostituiscono.
 
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