Partendo dall'inizio, cioè dal casus belli:
della ragazza licenziata non ne farei né un martire (persone vengono licenziate in ogni momento, in ogni ambito lavorativo. E nei casi più ghiotti mediaticamente ne parlano pure giornali e tv), ma neppure farei, nel dubbio, dell'agenzia un esempio di virtù (magari la ragazza è stata licenziata perché ha rifiutato servizi gratis al titolare).
Più agenzie ci sono e meglio è, altrimenti ognuna fa quel che c*** le pare. Provate a mettere dei dipendenti d'azienda in un azienda senza capi/supervisori e vedrete in quanto tempo fallisce l'azienda. L'essere umano in generale se non è controllato tende a fregarsene.
Questa tesi invece non la trovo per nulla condivisibile.
L'esempio è poco azzeccato: non solo le cronache sono piene di casi di proprietari e/o dirigenti che usano le aziende come vacche da mungere e poi scappano col malloppo lasciando solo i debiti, ma sono anche tutt'altro che rari i casi opposti di dipendenti che prendono in gestione le aziende e queste funzionano meglio di prima. Vedi:
https://inchieste.repubblica.it/it/...autogestite_ripartono_senza_padrone-61256995/
Ma a parte questo, da che mondo è mondo, in ogni luogo, epoca, e contesto, quasi sempre un servizio è tanto migliore quanto più è svolto da persone che provano soddisfazione nel farlo. O che comunque hanno motivazioni diverse dalla semplice costrizione. A me pare un assioma (realtà talmente evidente da non richiedere neppure una dimostrazione).
Per quel che riguarda "agenzie sì / agenzie no", devo ammettere che io sono "agenzie forse".
Di principio la penserei come Submale: mi stanno istintivamente antipatiche, e a tutt'oggi non vi ho mai fatto ricorso.
Però devo riconoscere che non so esattamente come funzionino (come poi tutti), e che sicuramente ce ne sono di migliori e di peggiori (sia per i clienti che per le ragazze).
Di principio riterrei ideale un rapporto alla pari e senza intermediazione fra cliente e prostituta.
All'atto pratico però questa cosa presenta minori difficoltà per l'aspirante prostituta italiana. Difficoltà che invece possono essere insormontabili soprattutto per una extracomunitaria. L'ovvia necessità di un budget iniziale per viaggio, alloggio, annunci, vitto, ecc.; l'assenza di agganci in loco; a cui magari si aggiunge una conoscenza nulla o quasi della lingua, non sono problemi da poco.
Non possono certo chiedere un prestito in banca dando la figa come garanzia! (Anche se in realtà sarebbe una garanzia migliore di tante altre). E temo che le possibili alternative siano spesso peggio delle agenzie. Forse, un periodo iniziale come ragazza d'agenzia, è una possibilità non certo ideale, ma migliore di tante altre. Quanto meno il male minore