Volevo condividere con voi l’esperienza che ho vissuto circa tre settimane fa sull’Aurelia. Scaduto il 12-esimo giorno dalla seconda dose di vaccino e in astinenza forzata (causa covid e salute cagionevole) da gennaio 2020 (quando dopo tempo immemore, e a causa di fine di relazione matrimoniale, avevo ricominciato l’attività), passando per l’Aurelia in direzione Roma, al distributore prima dell’uscita di Castel di Guido, vedo una fanciulla molto carina (mi sembra si chiamasse Maria) ben vestita, sui 25 anni. Mi fermo e la carico per un lavoretto orale da 20€. Mi porta su una strada sterrata proprio nella carreggiata opposta all’altezza del benzinaio. Ci addentriamo nella campagna e ci fermiamo su uno slargo dopo circa 400 metri. Mi spoglio io, si scopre lei, mi incappuccia e comincia a lavorare. Mentre mi rilasso, ci viene incontro un’auto scura che passa e se ne va. La ragazza mi dice di stare calmo e di rilassarmi che il posto è tranquillo. Credo non sia passato neanche un minuto e l’auto scura ripassa e si ferma a circa 100 metri. Ormai la mia tranquillità si è andata a fare benedire. Mi rivesto io (senza concludere), si ricopre lei, giro l’auto e mi incammino verso l’aurelia. Arrivato all’imbocco della statale vedo una sbarra (che entrando non avevo notato) a chiudere la strada ed una panda parcheggiata al di là della sbarra. L’auto nera mi raggiunge da dietro. Dalla panda esce un uomo anziano e dall’auto nera uno più giovane, credo mio coetaneo (sui 45 anni). Il “vecchietto” comincia ad urlare e ad inveire contro la ragazza sfoggiando una conoscenza di tutte le parole più dispregiative per etichettare una donna. Quello più giovane, invece, si avvicina e in maniera più educata fa presente alla ragazza che la strada in cui ci eravamo appartati in realtà è proprietà privata e che non doveva più farsi vedere lì con i propri clienti a “scopare”. In tutto questo io cercavo di calmare il vecchietto e cercavo di chiarire con il più giovane la nostra posizione, che non credevamo fosse strada privata altrimenti ci saremmo appartati altrove. Per finire, dalla casa in prossimità della sbarra, esce un signora anziana (credo moglie del nonnetto) che venendo verso di noi urlava qualcosa come “porci, schifosi, a scopare e fare le porcherie”.. Una scena surreale e anche piuttosto imbarazzante. Chiarite le posizioni (avevo preso il cellulare e iniziato a comporre il numero di telefono delle guardie) e non prima di estorcere alla ragazza la promessa di non recarsi più in quella strada, dopo circa 10 minuti di discussioni siamo riusciti a farci liberare. La fanciulla ed io ci siamo fermati nel bar all’aperto in via del fontanile di mezzaluna a prendere una bibita rinfrancante dopo di che l’ho accompagnata a prendere il treno maccarese-fregene.
Devo dire che non mi era mai capitato nulla del genere e, per lo meno all’inizio, non nego di aver temuto per la nostra incolumità...
A voi sono mai capitate esperienze “ al limite “ tipo questa? Non nego che prima di appartarmi nuovamente “in camporella” ci vorrà un po’ di tempo....
Devo dire che non mi era mai capitato nulla del genere e, per lo meno all’inizio, non nego di aver temuto per la nostra incolumità...
A voi sono mai capitate esperienze “ al limite “ tipo questa? Non nego che prima di appartarmi nuovamente “in camporella” ci vorrà un po’ di tempo....