Re: Eurochiamami: non c'e' limite al fake
Power, diciamo però anche un’altra cosa. Sono d’accordo con te che la pubblicazione di fake sia gesto odioso e passibile, se mai la prostituzione divenisse legale, di denuncia da parte dei consumatori per pubblicità ingannevole. E ricordo anche di averne discusso con qualcuna delle nostre amichette (che erano di quelle in buonafede, va da sé), più che altro perché mi chiedevo: metti che una ragazza-pay è un po’ un cessetto (capita, avrà altre qualità), e invece posta per l’annuncio un servizio fotografico di Anna Kournikova. Quando suona alla porta il cliente, non si vergogna come una cagna ad aprire e farsi vedere bassina, rotondetta, con i denti gialli, il mento sporgente, gli occhi tagliati in giù, la panzella, i chiapponcini atticciati e il seno floscio? (E il cliente, poi, non le chiederà dove nasconde la racchetta?)
Tutto questo è molto vero: però è anche vero che noi - che qui ci scambiamo pareri e analisi sulle ragazze incontrate, sui loro usi e costumi, sul metodo migliore per incappare nelle migliori ragazze, e cicì e ciciò - siamo un po’ la crème dei puttanieri. Non lo dico per lodarci e imbrodarci, sia chiaro, ma per ragioni oggettive: se non altro perché abbiamo il desiderio, e troviamo il tempo, di discutere e argomentare su questo oneroso passatempo che ci rallegra o ci angustia, spesso da anni. Esiste una lunga fila di puttanieri assai più basici, magari meno abituati a frequentare, o magari invece assai più compulsivi, che di questo nostro discutere, interrogare, riflet-tere e analizzare se ne sciacquerebbero i coglioni. E questi nostri colleghi che fanno? Vanno da una ragazza perché nelle foto hanno visto una stragnocca, incontrano il sanitario o il boiler, e bestemmiano come turchi… Però sono lì, e dato che ci sono un colpo glielo dànno. Colpo a colpo di questi clienti qui, la ragazza e il suo amichetto manager fanno i bei soldoni. Evidentemente si tratta di ragazze, e di amichetti manager, che non hanno voglia di farsi una clientela sicura e seria, e che non hanno vocazione stanziale. Ma siamo proprio sicuri che la fretta, gli obblighi del lavoro, la tirella tirannica non inducano molti puttanieri (e anche tra noi: lo si legge spesso, in fondo) a fottersene del fatto che la ragazza non ha nulla a che fare con quella che si è vista in foto? Il trucco evidentemente paga, e non credo che la maggior parte delle volte sia giustificabile dal sacrosanto desiderio di proteggere la privacy. Semmai è lo stesso di quelle pizzerie immonde dove si mangia un pezzetto spianato di sterco, condito con segatura bianca e rossa: sono in una certa città, su una certa piazza, tengono aperto in certe stagioni per cui di riavere il clienti una volta dopo la prima gliene fotte una bella sega. Chiudo in finezza, pardon!
Power ha scritto:Lukretia ha scritto:Thanks for your suggestion (del resto gia' messo in pratica da tempo).
Il problema e' che c'e' una pressione incredibile da parte delle inserzioniste a pubblicare foto false.
Inoltre rinfacciano sempre che:
a) ci sono altre foto false sul tuo portale
b) sugli altri portali le pubblicano comunque
UFFAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Vorrei, se non l'hai gia' fatto, sapere il motivo. Perche' una ragazza vuol mettere per forza le foto false ? Capisco vecchie ma false. E poi, in molti casi, quando arrivi trovi lo stesso una bella ragazza, perche' mettere foto non proprie ?
Se potessi rispondere a questa mia curiosita' te ne saro' grato.
Power, diciamo però anche un’altra cosa. Sono d’accordo con te che la pubblicazione di fake sia gesto odioso e passibile, se mai la prostituzione divenisse legale, di denuncia da parte dei consumatori per pubblicità ingannevole. E ricordo anche di averne discusso con qualcuna delle nostre amichette (che erano di quelle in buonafede, va da sé), più che altro perché mi chiedevo: metti che una ragazza-pay è un po’ un cessetto (capita, avrà altre qualità), e invece posta per l’annuncio un servizio fotografico di Anna Kournikova. Quando suona alla porta il cliente, non si vergogna come una cagna ad aprire e farsi vedere bassina, rotondetta, con i denti gialli, il mento sporgente, gli occhi tagliati in giù, la panzella, i chiapponcini atticciati e il seno floscio? (E il cliente, poi, non le chiederà dove nasconde la racchetta?)
Tutto questo è molto vero: però è anche vero che noi - che qui ci scambiamo pareri e analisi sulle ragazze incontrate, sui loro usi e costumi, sul metodo migliore per incappare nelle migliori ragazze, e cicì e ciciò - siamo un po’ la crème dei puttanieri. Non lo dico per lodarci e imbrodarci, sia chiaro, ma per ragioni oggettive: se non altro perché abbiamo il desiderio, e troviamo il tempo, di discutere e argomentare su questo oneroso passatempo che ci rallegra o ci angustia, spesso da anni. Esiste una lunga fila di puttanieri assai più basici, magari meno abituati a frequentare, o magari invece assai più compulsivi, che di questo nostro discutere, interrogare, riflet-tere e analizzare se ne sciacquerebbero i coglioni. E questi nostri colleghi che fanno? Vanno da una ragazza perché nelle foto hanno visto una stragnocca, incontrano il sanitario o il boiler, e bestemmiano come turchi… Però sono lì, e dato che ci sono un colpo glielo dànno. Colpo a colpo di questi clienti qui, la ragazza e il suo amichetto manager fanno i bei soldoni. Evidentemente si tratta di ragazze, e di amichetti manager, che non hanno voglia di farsi una clientela sicura e seria, e che non hanno vocazione stanziale. Ma siamo proprio sicuri che la fretta, gli obblighi del lavoro, la tirella tirannica non inducano molti puttanieri (e anche tra noi: lo si legge spesso, in fondo) a fottersene del fatto che la ragazza non ha nulla a che fare con quella che si è vista in foto? Il trucco evidentemente paga, e non credo che la maggior parte delle volte sia giustificabile dal sacrosanto desiderio di proteggere la privacy. Semmai è lo stesso di quelle pizzerie immonde dove si mangia un pezzetto spianato di sterco, condito con segatura bianca e rossa: sono in una certa città, su una certa piazza, tengono aperto in certe stagioni per cui di riavere il clienti una volta dopo la prima gliene fotte una bella sega. Chiudo in finezza, pardon!