Fermato a parlare con otr

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Un mio amico era in auto, fermo a un benzinaio, di notte, e stava parlando con una prostituta.
Poi se ne è andato, senza che la prostituta salisse in auto, e quando si è girato ha visto un auto della polizia.
Il mio amico è partito lungo la strada e la polizia lo ha seguito e lo ha fermato dopo 500 metri.
Panico del mio amico, ma il controllo si è svolto con tranquillità, come un normale controllo di routine, con la differenza che gli hanno controllato il portabagagli e gli hanno fatto qualche domanda generica.
Il mio amico è stato sincero su tutto e ha detto la verità su quello che voleva fare, senza inventare scuse.
Dopo che i poliziotti hanno finito di controllare i documenti, hanno salutato il mio amico e se ne sono andati.
Fine.

Dice che è stato davvero come un normalissimo controllo di routine, ma è preoccupato che possa arrivargli una contestazione o qualcosa a casa.

Io non vedo nessuna violazione, non c'è nemmeno sosta vietata o intralcio o robe cosi e i poliziotti erano tranquilli e non hanno accennato a niente e non hanno contestato nulla sul momento.

Cosa dite? Si deve preoccupare?
Grazie
 
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Lo sappiamo già, perché fanno molti controlli e almeno uno al giorno viene a dircelo.
Il controllo aveva finalità anticrimine, che in una zona dove sono le prostitute significa tener fuori i papponi.
Hanno accertato che il tuo amico non avesse con se generi utili all'esercizio del meretricio e strumenti atti ad offendere, quindi l'han lasciato perdere.
 
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  • #4
Lo sappiamo già, perché fanno molti controlli e almeno uno al giorno viene a dircelo.
Il controllo aveva finalità anticrimine, che in una zona dove sono le prostitute significa tener fuori i papponi.
Hanno accertato che il tuo amico non avesse con se generi utili all'esercizio del meretricio e strumenti atti ad offendere, quindi l'han lasciato perdere.

Perfetto, grazie!
Quindi non ci sarà nessuna sorpresa nella cassetta della posta? Giusto??
Anche perché, dico io, non c'è stata nessuna contestazione immediata, quindi è improbabile che spediscano una multa a casa!

Ps. Incredibile ma vero, è davvero per un mio amico.
Io non ci vado con le otr.
 
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smith

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Se avessero avuto qualcosa da notificargli lo avrebbero dovuto fare subito, con apposito verbale.
Se non lo hanno fatto, amen, vuol dire che era tutto regolare (anche se non lo fosse stato).

Quanto ai controlli anticrimine mi permetto di precisare che non era un controllo anticrimine.
O almeno non lo era se si intende che i controlli anticrimine siano un'attività extra, comandata come "qualcosa in più" da prefetto o sindaco.

Il controllo, per come si è svolto, rientra appieno nelle normali procedure dei controlli sulla circolazione stradale.
E' abitudine pensare ai più che il controllo alla circolazione stradale "debba" limitarsi al controllo dei documenti di circolazione, eventuale controllo delle condizioni del veicolo (frecce, luci, gomme, chi più ne ha più ne metta) ed eventuali sanzioni da notificare (eccesso di velocità, stato di ebbrezza, ecc.).

Ma non è così.
Le autorità di polizia hanno tutto il "diritto" di chiedere, gentilmente, di controllare l'auto e/o eventuali informazioni "accessorie e personali" ai conducenti e trasportati.
Queste informazioni servono sì anche per attività anticrimine, ma inteso nella normale attività che ogni forza di polizia espleta quotidianamente ogni volta che una pattuglia, un equipaggio, una squadra, prende servizio.

E non tutti sanno che, loro chiedono gentilmente se tu per esempio puoi aprirgli il baule, ma tu puoi rispondere di no.
E qui eventualmente scatterebbe il braccio di ferro. Perchè loro a quel punto possono importelo ma poi devono (o dovrebbero) redigere un verbale di perquisizione (e per farlo a occhio e croce devono anche portarti in stazione. Non so se sempre gli convenga "perdere tempo" con uno che si vede che non ha fatto nulla).
Idem se chiedono "Cosa stava facendo qui?" la risposta potrebbe essere benissimo "Preferirei non rispondere se posso".

Ovvio che son tutti comportamenti al pari di una medaglia a due facce. Se ci rifiutiamo di rispondere o collaborare diventiamo un tantino "sospetti", se fino a quel momento non lo eravamo sembrati.
Quindi sempre meglio essere sinceri e collaborativi.
Però, formalmente, entro certi limiti, non sarebbe obbligatorio esserlo.
 
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Un mio amico era in auto...
Era più cvredibile se dicevi mio cugggino....
in realtà hai omesso quello che sempre fanno quando e se ti chiedono i documenti, la telefonata in questura per il controllo di eventuali precedenti.
In quanto alla perquisizione, mai, mai successo. Ben strano.
Ed anche il fermo "post colloquio", mai successo.
Poi per fermare e controllare una persona ci vuole uno straccio di motivazione, non si può farlo a cazzo ed infatti non lo fanno. Amico sfortunato,
deve avere proprio una faccia da deliquente questo amico.
in somma questo amico strano, era meglio il cugggino.....
 
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