Premesso che ho chiaramente specificato anch'io che la considero in sostanza una "pay",ritengo purtuttavia che la definizione "no-prof" non sia "stonata" per i seguenti motivi :
a)Non pubblica annunci sui media ne ' fa alcuna azione di "promotion" di se' stessa.
b)I suoi "uomini"(intendo quelli oltre il marito)li ha "ingaggiati in situazioni del tutto comuni,come potrebbe capitare a qualsiasi "free":e parlo del proprietario dell'azienda dove lavora,forse il capufficio,e di altri non sono a conoscenza,pur non potendo escludere altre "presenze".
Anch'io l'ho conosciuta per caso viaggiando in treno.
c)Essendo eclettica,raccoglie il meglio cola' dove lo trova:dal proprietario dell'azienda riceve la sicurezza del posto di lavoro,dal capufficio probabilmente viene facilitata nelle mansioni,nei turni etc....,e da me ,che ero un semplice compagno di viaggio,ha accettato volentieri qualche regalino.
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Mi sembra quindi che ci sia una sensibile differenza tra lei e una loft.....o no ?
A me questa pare una buona, seppur parziale, descrizione del termine "no prof", termine sul quale tempo fa cercai di ragionare un pochino. Punto fondamentale credo che sia il fatto che non si pubblicizzi, cosa che rende occasionale la sua attività e quindi, a mio parere, fa della ragazza una non professionista.
In termini scrupolosamente letterali invece è corretto dire che chi viene pagato per un servizio è - stricto sensu - un professionista.
Quindi se domani andassi a casa di Tizio e dietro compenso aggiustassi una presa elettrica, diventerei automaticamente un elettricista di professione?
Mi sembra evidente che guardando le cose con gli occhiali del burocrate si veda una realtà deformata.
Invece nell’uso comune, professionista è il contrario di dilettante ovvero si intende, lato sensu, colui o colei che svolge con carattere di continuità (in modo non occasionale per capirci) un’attività nella quale manifesta abilità e competenza. Così come quando si dice ad esempio: “ Mario è un muratore professionista”, si rimarca il fatto che la competenza e l’abilità acquisite nel tempo siano maggiori rispetto ad un muratore improvvisato, nonostante entrambi siano remunerati.
Oppure: “Saverio è un gran professionista” è chiaro che non ci si riferisca all’eventualità che si faccia pagare tanto, ma al fatto che abbia maturato l’esperienza necessaria per svolgere il suo lavoro egregiamente.
Vista la particolare natura del servizio di cui stiamo trattando, le parole "non professionista" sottintendono uno sporadico esercizio della prostituzione tale che non si manifesti la tipica assuefazione dovuta alla pratica quotidiana e che non si perda quella spontaneità che preferibilmente dovrebbe accompagnare, in modo
non professionale, il servizio stesso.
Più che altro una speranza.