Firenze, prima denuncia cliente prostituta

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puglia
nessuno mai impugnerà l'infrazione vista la stragrande maggioranza di punters sposati e padri di famiglia, nessuno vorrà ricevere l'invito a casa di presentarsi al processo anche se con alta probabilità di essere archiviato (intanto le scartoffie dovranno fare il loro corso), ogni punters che prenderà una multa si metterà una mano sul cuore e l'altra nella tasca pagherà le 206 euro e chi si è visto si è visto
 
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Ovvero e' illegittima, e' in contrasto alle Leggi sia italiane che UE, non e' giuridicamente valida
Questo lo deve dire un Tribunale e non io, ma in caso di ricorso e' evidentissimo.

Esattamente. In questo Paese soltanto tre soggetti hanno il potere di legiferare. Lo Stato, le Regioni (e le due Province autonome di Trento e Bolzano) e l'Unione europea.
Nessun altro lo può fare. Sindaci inclusi.
Quindi un Sindaco "anti-prostituzione" non può certo minacciare sanzioni anti-prostituzione, ma al massimo emanare ordinanze che "coprano" il vero fine con qualcosa che rientri nei poteri che la legge attribuisce agli enti locali.
 
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praticamente Milano
Se non ho capito male l'ordinanza vieta di contrattare le prestazioni sessuali e chi viene beccato viene denunciato per "inosservanza a un ordine dell'autorità" ed è qui che la pena arriva ai famosi tre mesi... Materia per contestare mi pare che ce ne sia solo la situazione è imbarazzante
 
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Reggio nell'Emilia
Innanzitutto grazie a tutti gli intervenuti, ho piacere che l'argomento abbia destato il vostro interesse.
ritenuto di contrastare lo sfruttamento della prostituzione vietando di chiedere o accettare prestazioni sessualia pagamento, al fine di impedire la consumazione del rapporto sessuale, pregiudicando, in tal modo, laconvenienza economica derivante dallo sfruttamento.
Quindi per il sindaco sarebbe una buona idea anche vietare di andare a lavorare per combattere il lavoro nero e magari vietare le elezioni cosicché nessuno potrebbe tentare brogli. Forse si potrebbe impugnare per illogicità ma l'esito mi sembra incerto perché di logica ciascuno ha la propria e anche perché letteralmente non fa una piega, è una cazzata per altri motivi: perché per raggiungere lo scopo impedisce due diritti fondamentali della persona: il diritto di relazione e quello economico.
Questa ordinanza (*) mi ha preoccupato per la sua invasività; con gli stessi criteri un sindaco potrebbe imporre il coprifuoco o il divieto di ingresso nel territorio comunale.
(*) Ha destato il mio interesse anche perché a Firenze ho incontrato la mia prima OTR, anzi due per la verità, in fila perché della prima fui insoddisfatto e anche perché è stato tanti anni fa ed ero tanti anni più giovine.
 
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Toscana
Colleghi,nella sostanza si cerca di limitare la prostituzione stradale.da parte mia,nonostante ne sia fruitore sporadico,trovo giusto il fine.a me piacciono tutte quelle signorine svestite ai margini della strada,ma capisco anche un residente di quelle zone.ora personalmente,per me il problema non si porra' più ed eviterò il puttantour.e molti faranno come me.magati mi sposterò nei comuni limitrofi.ma una soluzione al "problema" va trovata.anche la politica forse se ne accorgerà adesso.magari sarà la volta buona che cu faranno le case chiuse.vediamo
 
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Reggio nell'Emilia
Il problema è un altro. Ho capito che tu sei favorevole ad una soluzione all'americana per cui quando qualcuno lamenta un problema nella comunità locale se ne occupa la stessa comunità locale che idea una soluzione. Da noi però non funziona così, i regolamenti sono una fonte sussidiaria delle leggi e ci stiamo chiedendo, ancora un'altra volta, se vietare una cosa che a livello generale è permessa sfrutta il principio di sussidiarietà oppure va contro la legge di grado superiore.
 
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smith

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Da profano dico che la risposta sarebbe "semplice": il principio di sussidiarietà non può in alcun modo andare contro una legge di grado superiore e quindi vietare (o anche consentire) una cosa che sia in generale permessa (o al contrario vietata).

Questo, in teoria, quello che mi insegnavano in Diritto a scuola.
Altrimenti una legge ordinaria potrebbe addirittura legiferare in senso contrario alla Costituzione Italiana o a Direttive Europee.

Di fatto, la cosa non è così "cristallina" in realtà.

Perchè "credo di sapere" anche che, per esempio, una legge di grado inferiore può altrettanto in generale essere "lecita" se regolamenta in senso più "severo" della legge di grado superiore (ma non può essere invece più "permissiva").

Secondo, se anche una legge di grado inferiore è in palese o anche ambiguo contrasto con una legge di grado superiore, non è che la prima "automaticamente" decade. Di fatto la questione deve essere sollevata in sede opportuna e, penso, la Corte Costituzionale si deve esprimere in merito. Finchè qualcuno non porta la questione in Corte Costituzionale e finchè quest'ultima non si esprime, la legge di grado inferiore (ma magari anche di grado superiore tranne forse la Costituzione stessa) "viziata" rimane in vigore.
Cosa succede quando poi la legge viene dichiarata illegittima, a parte decadere, non lo so: nel senso, come vengano "risarciti" gli eventuali ex trasgressori, non lo so.
 
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