Nonostante la sola recensione sul locale di Leone Selvaggio fosse, diciamo così, “interlocutoria”, ho deciso di provare ugualmente il locale, dandogli una chance.
E’ nuovo e quantomeno il beneficio del dubbio bisognava concederlo.
Diciamo che posso dire che è buono per passarci un due/tre d’ore, più o meno il tempo che ci siamo soffermati noi, manon da trascorrervi l’intera giornata come al GT o al FunPalast.
L’ingresso è stato di 40 euro,avendo usufruito dello sconto 50% applicato per il mese di novembre, e questo fattore devo dire che ha giocato non poco sulla scelta se vederlo o meno, dato che con un biglietto verde potevo entrare e farmi una camera.
Il gioco quindi valeva la candela.
Direi che 80 euro, pur essendo inlinea con i prezzi austriaci, sarebbero meglio spesi in altri FKK e personalmente non credo tornerò al Fresh, o non a quella cifra.
Posso però inserirlo nel palmares personale di quelli visitati.
All’ingresso una bella signora,bionda nel nostro caso, ci illustra il funzionamento.
Si entra poi negli spogliatoi.
Non molto grandi ma nuovi e ben disposti. Come per il GT sono abbastanza piccoli gli armadietti, e le docce sono prima di fare ingresso nel locale.
All’ingresso c’è subito un corridoio che porta alle camere lungo i lati dello stesso.
Se invece si gira verso destra si trova la porta del ristorante, con arredamento moderno ed un grande tavolo di legno, stretto e allungato, con le sedie attorno allo stesso (diciamo come all’Atlantis di Kufstein).
Cibo devo dire di buona qualità, sia caldo che le solite cose fredde.
Se non si vuole entrare nel ristorante ci si trova già nell’arena. Sempre sulla destra c’è un bel bar. Bevande non annacquate. E al centro della sala (i perimetri sono liberi per camminare) una serie di bei divanetti bianchi e tavolini.
Seduti sugli sgabelli del bar si domina e si vede tutta la situazione.
Dall’altra parte della sala sinota la sauna e doccia con diverse luci. Sulla destra le casseforti a muro ed un paio di tavolini circolari con sgabelli.
Balza subito all’occhio la statua di un Budda poco prima di salire le scale di ferro che portano al piano superiore dove insiste il cinema, che altro non è che un maxischermo led, due bei lettoni separati con poggiaschiena in legno, dietro i quali ci sono alcuni divanetti ed un “ovetto” come quello che c’è a Villach nell’angolo della piscina interna.
Mi è particolarmente piaciuta la moquette blu scuro con le stampe del logo del locale su tutto il pavimento.
Le camere sono ampie, con lettoni in similpelle rossa, senza doccia, munite dell’occorrente per una rapida pulizia.
C’è nche un palo da lap su un soppalco in legno dalla parte opposta delle scale, dove qualche ragazza hacercato di esibirsi con esiti alquanto deludenti.
Tutto molto bello e curato nel locale, ad ogni modo.
E si vede che personale e Direzione si fanno in quattro per cercare di far funzionare le cose e assecondare i clienti.
Veniamo alle note dolenti.
Il livello delle ragazze è indubbiamente infimo. Neppure al CC ho trovato esseri umani di sesso femminile di questo livello.
Sono stato infrasettimana e devo dire che c’erano una ventina di orsi bianchi (come al GT per lo più cingalesi,asiatici o attempati tedeschi) e – a differenza di Leone Selvaggio, che ne hatrovate una mezza dozzina – c’erano almeno una ventina di ragazze, ma il livello lasciava alquanto a desiderare.
Siamo stati attaccati a turno praticamente da tutte, con modi anche maleducati e irridenti, e si che siamo persone presentabili, educate e a posto.
Ma ho notato che “l’offesa” e lo sfottò verso il cliente era rivolta un po’ a tutti, e qui sta alla Direzione porre un freno alla cosa.
L’etnia predominante non serve neppure dirla.
Francamente dopo un po’ di relax e di sta solfa, anche perché l’ambiente è alquanto smorto e non succede nulla,a differenza del GT (o del FP che recensirò...) stavo per andarmene senza consumare. Per fortuna dal nulla sono apparse due ragazze.
Diana, che si proclamava russa (si schatzi…russa di Chisinau) e l’altra cui ho fatto cenno di venire appena è entrata in arena, di nome Victoria, veramente notevolissima.
Rumena di Timisoara, parlava un eccellente italiano avendo praticato la professione da noi, in una delle isole,così come l’amica Diana lo aveva fatto nel nord-est.
Lunghi capelli biondi con mechesnere, viso molto bello con lineamenti perfetti, così come perfetta è la dentatura. Neo sul naso, abbronzatissima, magra con una seconda abbondante da urlo, lunghe gambe affusolate in reggicalze nero.
Una bomba. Beviamo e parliamo un po’ e decido di farle una breve intervista al cinema, dove non c’era nessuno, se non un anziano orso che dormiva nell’altro lettone.
Le impressioni sono positive ed io consumerei lì, ma si vergogna e chiede di portarla in camera (il mio amico frattanto si era già imboscato con Diana).
Non fa FK o extra, ma si muove alla grande, compreso un eccellente BBJ.
Stanza veramente notevole, che salva la giornata.
Si dice contenta perché lavora molto. “Vorrei vedere! Non hai avversari! Farai man bassa di clienti” penso tra me e me, ma evito di esternarlo.
Avendo consumato, posso omologare il locale.
Onoro la prestazione e trovo il mio amico che si sta docciando.
Decidiamo che è sufficiente per noi e che possiamo goderci un po’ la Vienna by night, quindi usciamo.
Che dire.
Data la concorrenza di colossi come il FP e il GT, la vedo dura.
Il locale è anche bello, seppur piccolo, ma il problema è sempre quello. Se non hai ragazze belle e ch esanno lavorare, sei destinato a soccombere. A meno che, come il CC, non fai concorrenza sui prezzi.
Diversamente, sarà ardua, specie con l’offerta di sesso che c’è a Vienna.
Ora passo a buttare giù la rece sul FP, che posso già definire un Monte Everest per ogni punter, atteso il compito arduo che m iaspetta, visto che non so neppure da che parte cominciare a scrivere su quel delirante (in senso positivo...) locale!
E’ nuovo e quantomeno il beneficio del dubbio bisognava concederlo.
Diciamo che posso dire che è buono per passarci un due/tre d’ore, più o meno il tempo che ci siamo soffermati noi, manon da trascorrervi l’intera giornata come al GT o al FunPalast.
L’ingresso è stato di 40 euro,avendo usufruito dello sconto 50% applicato per il mese di novembre, e questo fattore devo dire che ha giocato non poco sulla scelta se vederlo o meno, dato che con un biglietto verde potevo entrare e farmi una camera.
Il gioco quindi valeva la candela.
Direi che 80 euro, pur essendo inlinea con i prezzi austriaci, sarebbero meglio spesi in altri FKK e personalmente non credo tornerò al Fresh, o non a quella cifra.
Posso però inserirlo nel palmares personale di quelli visitati.
All’ingresso una bella signora,bionda nel nostro caso, ci illustra il funzionamento.
Si entra poi negli spogliatoi.
Non molto grandi ma nuovi e ben disposti. Come per il GT sono abbastanza piccoli gli armadietti, e le docce sono prima di fare ingresso nel locale.
All’ingresso c’è subito un corridoio che porta alle camere lungo i lati dello stesso.
Se invece si gira verso destra si trova la porta del ristorante, con arredamento moderno ed un grande tavolo di legno, stretto e allungato, con le sedie attorno allo stesso (diciamo come all’Atlantis di Kufstein).
Cibo devo dire di buona qualità, sia caldo che le solite cose fredde.
Se non si vuole entrare nel ristorante ci si trova già nell’arena. Sempre sulla destra c’è un bel bar. Bevande non annacquate. E al centro della sala (i perimetri sono liberi per camminare) una serie di bei divanetti bianchi e tavolini.
Seduti sugli sgabelli del bar si domina e si vede tutta la situazione.
Dall’altra parte della sala sinota la sauna e doccia con diverse luci. Sulla destra le casseforti a muro ed un paio di tavolini circolari con sgabelli.
Balza subito all’occhio la statua di un Budda poco prima di salire le scale di ferro che portano al piano superiore dove insiste il cinema, che altro non è che un maxischermo led, due bei lettoni separati con poggiaschiena in legno, dietro i quali ci sono alcuni divanetti ed un “ovetto” come quello che c’è a Villach nell’angolo della piscina interna.
Mi è particolarmente piaciuta la moquette blu scuro con le stampe del logo del locale su tutto il pavimento.
Le camere sono ampie, con lettoni in similpelle rossa, senza doccia, munite dell’occorrente per una rapida pulizia.
C’è nche un palo da lap su un soppalco in legno dalla parte opposta delle scale, dove qualche ragazza hacercato di esibirsi con esiti alquanto deludenti.
Tutto molto bello e curato nel locale, ad ogni modo.
E si vede che personale e Direzione si fanno in quattro per cercare di far funzionare le cose e assecondare i clienti.
Veniamo alle note dolenti.
Il livello delle ragazze è indubbiamente infimo. Neppure al CC ho trovato esseri umani di sesso femminile di questo livello.
Sono stato infrasettimana e devo dire che c’erano una ventina di orsi bianchi (come al GT per lo più cingalesi,asiatici o attempati tedeschi) e – a differenza di Leone Selvaggio, che ne hatrovate una mezza dozzina – c’erano almeno una ventina di ragazze, ma il livello lasciava alquanto a desiderare.
Siamo stati attaccati a turno praticamente da tutte, con modi anche maleducati e irridenti, e si che siamo persone presentabili, educate e a posto.
Ma ho notato che “l’offesa” e lo sfottò verso il cliente era rivolta un po’ a tutti, e qui sta alla Direzione porre un freno alla cosa.
L’etnia predominante non serve neppure dirla.
Francamente dopo un po’ di relax e di sta solfa, anche perché l’ambiente è alquanto smorto e non succede nulla,a differenza del GT (o del FP che recensirò...) stavo per andarmene senza consumare. Per fortuna dal nulla sono apparse due ragazze.
Diana, che si proclamava russa (si schatzi…russa di Chisinau) e l’altra cui ho fatto cenno di venire appena è entrata in arena, di nome Victoria, veramente notevolissima.
Rumena di Timisoara, parlava un eccellente italiano avendo praticato la professione da noi, in una delle isole,così come l’amica Diana lo aveva fatto nel nord-est.
Lunghi capelli biondi con mechesnere, viso molto bello con lineamenti perfetti, così come perfetta è la dentatura. Neo sul naso, abbronzatissima, magra con una seconda abbondante da urlo, lunghe gambe affusolate in reggicalze nero.
Una bomba. Beviamo e parliamo un po’ e decido di farle una breve intervista al cinema, dove non c’era nessuno, se non un anziano orso che dormiva nell’altro lettone.
Le impressioni sono positive ed io consumerei lì, ma si vergogna e chiede di portarla in camera (il mio amico frattanto si era già imboscato con Diana).
Non fa FK o extra, ma si muove alla grande, compreso un eccellente BBJ.
Stanza veramente notevole, che salva la giornata.
Si dice contenta perché lavora molto. “Vorrei vedere! Non hai avversari! Farai man bassa di clienti” penso tra me e me, ma evito di esternarlo.
Avendo consumato, posso omologare il locale.
Onoro la prestazione e trovo il mio amico che si sta docciando.
Decidiamo che è sufficiente per noi e che possiamo goderci un po’ la Vienna by night, quindi usciamo.
Che dire.
Data la concorrenza di colossi come il FP e il GT, la vedo dura.
Il locale è anche bello, seppur piccolo, ma il problema è sempre quello. Se non hai ragazze belle e ch esanno lavorare, sei destinato a soccombere. A meno che, come il CC, non fai concorrenza sui prezzi.
Diversamente, sarà ardua, specie con l’offerta di sesso che c’è a Vienna.
Ora passo a buttare giù la rece sul FP, che posso già definire un Monte Everest per ogni punter, atteso il compito arduo che m iaspetta, visto che non so neppure da che parte cominciare a scrivere su quel delirante (in senso positivo...) locale!
