Non sono nessuno, ma sento una contrazione ai coglioni ogni volta che vedo (anche su questo Forum) il pronome personale maschile gli usato per il femminile ('a lei') quando in italiano esiste il confortevole le, oltretutto graficamente più corto e fonicamente più fluido.
Va bene che l'uso sia ormai virale nei social, va bene che anche in francese si dica lui tanto per il maschile che il femminile (ma non in inglese!), va bene che gli sia ormai invalso come plurale bisex invece del vecchio e scomodo 'a loro', va bene che ormai viviamo in un epoca di identità di genere liquida, ma che proprio in questo Forum, dove abbondano gli etero duri e puri che mai andrebbero con una trans e che storcono il naso dinanzi a ogni forma di ambiguità sessuale, che proprio qui si indulga a tanto macroscopica transessualità grammaticale non lo riesco a capire.
Oltretutto gli è un maschile per il femminile: le starnazzanti femministe per una volta non hanno nulla da dire?
Scusate lo sfogo.
E se non lo scusate me ne fotto.
Va bene che l'uso sia ormai virale nei social, va bene che anche in francese si dica lui tanto per il maschile che il femminile (ma non in inglese!), va bene che gli sia ormai invalso come plurale bisex invece del vecchio e scomodo 'a loro', va bene che ormai viviamo in un epoca di identità di genere liquida, ma che proprio in questo Forum, dove abbondano gli etero duri e puri che mai andrebbero con una trans e che storcono il naso dinanzi a ogni forma di ambiguità sessuale, che proprio qui si indulga a tanto macroscopica transessualità grammaticale non lo riesco a capire.
Oltretutto gli è un maschile per il femminile: le starnazzanti femministe per una volta non hanno nulla da dire?
Scusate lo sfogo.
E se non lo scusate me ne fotto.
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