La scuola è messa male, gli insegnanti non ne hanno voglia (è vero che sono pagati poco, ma questo non li esime dall'insegnare bene!) e visto che lo stipendio e gli scatti di anzianità arrivano comunque, non gliene frega nulla di insegnare. Naturalmente c'è anche chi si dà da fare, ma sono in pochi.
La scuola sarà anche messa male, ma hai mai valutato con quale materiale umano gli insegnanti hanno a che fare?
Piccolo esempio, ma se ne possono trovare a centinaia.
http://www.sostenitori.info/?p=33186
Ecco, questa è la brodaglia primordiale con cui gli insegnanti si devono rapportare, tempo qualche anno ed i figli diventeranno la loro triste copia.
In ogni caso il sistema educativo è sempre e solo di competenza della famiglia, vorrei proprio vedere che fine farebbero fare questi solerti genitori al povero insegnante che si permettesse di trasmettere un insieme di valori e principi (scelti da chi poi...?) o delle semplici regole comportamentali.
D'altra parte come sarebbe possibile esigere il rispetto di tali regole e principi quando nelle aule non si riesce nemmeno a tenere spenti gli smartphone di ultima generazione che sempre quei solerti genitori hanno regalato ai loro brillanti marmocchi?
Generalmente il sistema educativo appreso nell'alveo familiare si manifesta prepotente fin dalla prima adolescenza con tutto il suo carico di disastri irreversibili: classi composte da animaletti di sesso maschile, portatori di creste ed orecchini che ornano scatole craniche in cui alberga il vuoto cosmico, Bosoni di Higgs (noti anche come particelle di Dio o particelle maledette!) presuntuosi, prepotenti, duri come la pietra, confusionari, recidivi, ribelli; e poi ci sono delle informi entità femminili, future serial killer, manichini bloccati in una posizione che ricorda il rigor mortis, sempre zitte, ordinate a livello maniacale, timide. Bisognerebbe avere licenza di prenderli a sberle: i primi per placare la loro vivacità, le seconde per scuoterle dal torpore che le avvolge.
Fortunatamente ci sono anche tanti elementi validi e, a quanto mi risulta, spesso il cognome non è italiano.