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Cercavo una foto per introdurre l'argomento. Poi ho trovato un articolo del Corriere della Sera che mi pare avessi letto all'epoca in cui, prima di tornare a casa dopo una serata con gli amici, non mancavo mai un giro da quelle parti.
L'articolo, stranamente, era ben scritto, direi pionieristico, pur essendo solo la cronaca di un convegno scientifico...
A Perugia, nel settembre 1992 alcuni antropologi e studiosi si incontrarono per discutere il "mistero dell' androgino".
Se avete avuto la pazienza di leggere sin qui, avrete anche voglia di raccontare qualcosa di quei tempi... Ora ho un po' da fare... Ma quanto prima vi racconterò qualcosa.
Ciao______________________jul
L'articolo, stranamente, era ben scritto, direi pionieristico, pur essendo solo la cronaca di un convegno scientifico...
A Perugia, nel settembre 1992 alcuni antropologi e studiosi si incontrarono per discutere il "mistero dell' androgino".
Corriere della Sera: 26 settembre 1992
I trans? Figli della Luna
Per Platone erano esseri generati dal cielo, oggi nascono sotto i ferri del chirurgo. Dal mito alla prostituzione: un convegno ripercorre la storia dell' ermafroditismo
Anche gli dei hanno momenti di debolezza. Soprattutto quando si parla di sesso. Giove litigava con Giunone, perche' era convinto che fare l' amore fosse piu' bello nella parte dell' uomo: lei, naturalmente, sosteneva il contrario. L' Olimpo e' lontano dalla circonvallazione di Perugia, ma e' qui, come intorno allo stadio Flaminio di Roma o nei viali di San Siro a Milano, che i tempi moderni propongono la sintesi perfetta dei sessi in perenne combattimento. Androgino, lo chiamavano Platone e Ovidio, gli Gnostici e gli Alchimisti. Per i popolani di oggi sono i trans, abbreviazione di transessuale, reincarnazione in chiave mercantile del mito classico dell' androgino o dell' ermafrodita, che nasceva stravagante per un corto circuito della natura e non diventava rarita' costruita in sala operatoria. Anche oggi qualche follia cromosomica regala un' Eva Robbins ogni tanto, ma i quindicimila trans sono sbocciati tutti, o quasi, sotto i ferri del chirurgo plastico. La differenza tra l' androgino del mito, mezzo uomo e mezzo donna, e il trans della strada e' profonda. Platone descrive un essere originario sferico, figlio della Luna, in cui maschio e femmina erano congiunti. Passeggiando per i sentieri della notte, i trans sono riconoscibili per piani fisici differenti: parte superiore indiscutibilmente da donna, parte inferiore con grossi rischi. Sintesi arditissime e costruzioni anatomiche stupefacenti: "Cosi' il mito si degrada a merce e perde il suo contenuto sacrale e misterico" si lamenta Cecilia Gatto Trocchi, professoressa di antropologia e regista del convegno che a Perugia si occupa proprio de "Il mistero dell' androgino" raccontando come lo scorrere dei secoli abbia distrutto il mito, ispirato l' arte e poi trasformato il tutto in merce. Il "linguaggio dell' eros" impegna filologi e filosofi, psicoterapeuti e giuristi in tre giorni di dibattito faticoso, senza grande partecipazione popolare, almeno nella prima giornata. Le trenta persone che riempiono appena un decimo dell' Aula Magna della Facolta' di Magistero sono niente in confronto agli ingorghi di traffico che scatenano i trans "dal vivo": il simposio e' meno entusiasmante dello spettacolo. Pero' a sentire i dotti relatori si impara, per esempio, come il primato di SuperTrans d' ogni epoca spetti al sapiente Tiresia, che per 9 volte avrebbe cambiato sesso: un andirivieni nevrotico che per Monica Centanni, docente all' universita' di Urbino, dimostrerebbe "l' illusorieta' della netta e irrevocabile definizione primaria". A volte gli intellettualismi esasperati spaventano gli animi semplici, che sono senz' altro i piu' numerosi. Cosi' sembrano piu' comprensibili i racconti di Plinio quando informa che "anticamente gli ermafroditi erano considerati come apparizioni terrificanti e poi sono diventati soltanto oggetti di scherno". E perfino i Potok, gloriosa tribu' dell' Africa Orientale, appaiono in sintonia con il senso comune che ritiene androgini ed ermafrodii "puri e semplici errori". Usando un' immagine africana molto popolare, i Potok paragonano gli androgini a un vaso crepato, li considerano inutili perche' non possono riprodursi e crescere i figli ne' come veri uomini ne' come vere donne. Testi alla mano, e' grande battaglia tra chi ama l' ermafrodita e chi invece non lo apprezza troppo. Gli scrittori del Novecento e le avanguardie artistiche hanno ostentato la doppia identita' sessuale come una bandiera di liberta' e di rivolta contro l' establishment borghese e le sue convenzioni conformiste. Chi detiene il potere, al contrario, ha sempre cercato di emarginare il diverso che disturba le certezze: i Romani, ad esempio, abbandonavano gli ermafroditi nell' acqua perche' annegassero o li buttavano dalla Rupe Tarpea. Gli indiani Navajo, invece, hanno un' originale considerazione del bisessuale. Per loro ha la funzione del mediatore: traghetta le persone sui corsi d' acqua e mette pace tra moglie e marito che litigano. "Il suo essere doppio . spiega la professoressa Trocchi . lo lega allo sciamanesimo in cui la bisessualita' e il travestitismo sono l' emblema del transito tra il mondo umano e il mondo delle potenze spirituali". Chissa' , magari e' proprio per questo che Kaiser Franz, il grande Beckenbauer, tra i grandissimi del calcio, sta sorprendendo la Germania. Ha detto che e' sicuro di aver vissuto gia' una volta e che prima di essere un calciatore era una pianta. "Nella prossima vita . ha detto . mi piacerebbe nascere donna, per poter avere dei figli". Gli studiosi ripetono che la bisessualita' era condizione divina, con duplice significato: sia nel senso che era riservata agli dei, sia che era situazione molto piacevole. Ma ai margini del convegno c' e' pure chi racconta la vecchia barzelletta che sa, comunque, di razzismo: "E' meglio nascere negro o bisessuali?". "Negro, cosi' non lo devi dire ai genitori".
Corrado Ruggeri
Se avete avuto la pazienza di leggere sin qui, avrete anche voglia di raccontare qualcosa di quei tempi... Ora ho un po' da fare... Ma quanto prima vi racconterò qualcosa.
Ciao______________________jul