Ilona o Astra - Cagliari - Siti vari

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CARATTERISTICHE GENERALI

NOME INSERZIONISTA: Ilona o Astra
RIFERIMENTO INTERNET:http://cagliari.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/donna-polacca-miss-stra-6svg65121375
http://www.magichenotti.com/scheda/28897
http://www.escortforumit.xxx/accompagnatrici/Astra-43541?from=regular_list
CITTA DELL'INCONTRO: Cagliari
NAZIONALITA': Russa
ETA': 35/40
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: zero
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): tutto tranne cim
SERVIZI USUFRUITI: bbj. rai1, rai2, cob
COMPENSO RICHIESTO: da 50 a 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: 30 minuti
DESCRIZIONE FISICA: 1,75, imponente con diversi kg in eccesso; tette enormi misura non quantificabile, dalla quinta in su; bel viso, bionda e occhi azzurrissimi
ATTITUDINE: simpatica, gentile, professionale
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: sì
INDEX RICERCHE: 36629512xx – 36627716xx – 32088861xx

LA MIA RECENSIONE:

Questa tettona mi ha ispirato subito fiducia: simpatica, chiara nei servizi e fruibile fino a tardi. Si è dimostrata disponibile anche per l’anale, sempre che le misure lo permettessero.
A notte fatta mi dirigo verso il suo palazzone e col telefono incollato all’orecchio mi trascina letteralmente al videocitofono. Mi guarda, passo il test con un complimento esagerato e salgo.
Apre la porta una donna vicino ai quaranta dal fisico imponente ed un bel viso, di quelli che però non invitano al bacio. Alta e massiccia, biondissima, i capelli raccolti con una coda e due occhi azzurri molto belli. Chili in eccesso un po’ ovunque accuratamente occultati ad eccezione delle tette che sbucano maestose. Una cosa mostruosa, bianche, enormi, pesanti, naturali, morbide. Il culo mi sembra un po’ piatto e fuori forma.
Decido di rimanere sganciando la tariffa intermedia e riservandomi di integrare in caso usufruissi del suo culo.
Non si spoglia completamente ma libera le bocce e mi sommerge sbattendomele in tutto il corpo dopo un tentativo di soffocamento. Meraviglioso.
Mi lecca ovunque e l’orale è ottimo, lento, bagnato e profondo. Si applica con dedizione non trascurando l’hinterland. Le chiedo se posso venirle in bocca e si caga addosso. Si spaventa e mi copre subito, convinta che stessi già per sbroffare. Pazienza.
Poi mi offre una pecorina gigantesca. Il culo è grande, bianco e burroso, forse un po’ troppo morbido tant’è che separo le chiappe con due dita, senza alcuno sforzo: tenero che si taglia con un grissino. Incredibile a dirsi ma riesco a spostare tutta quella massa di carne ed a mettere a nudo il nocciolo della faccenda con un micromovimento di due falangi.
Le chiedo di appiattirsi sul letto e le natiche si aprono da sole mentre le tette si sparpagliano sul lenzuolo.
Ipnotizzato dal suo buchino rosa, dopo due spinte le chiedo il culo. Evidentemente le misure sono compatibili con la sua apertura perché accetta, d’altra parte a prima vista mi è sembrato un ingresso abbastanza vissuto.
Si spalma il gel e manovrando il cazzo come uno stuzzicadenti se lo infila dentro senza grossi patemi. Considerate le dimensioni di questo donnone mi chiedo quali siano le misure che non sopporta, vallo a sapere.
Evidentemente non le mie visto che nel suo caso non è lungo che tocchi, non è nemmeno largo che turi ma almeno per stasera facciamo in modo che sia duro che duri.
Incastrato dietro di lei dirigo il traffico a mio piacimento, cambio inclinazioni, vario le traiettorie, apro e chiudo l'apertura riuscendo a durare effettivamente un bel po’. Ogni tanto mi sdraio sulla sua schiena larga per arrivare alle tette e pastrugnargliele. Sono comodissimo e posso perfino provare a staccare le ginocchia dal letto che quella tiene botta.
Aspetto i suoi segnali di insofferenza che non tardano ad arrivare ed allora le propongo una doverosa spagnola.
Si sistema sul bordo del letto ed afferrandomi per i fianchi come un bambino mi trascina davanti a lei. Lo avviluppa totalmente con le tettone che in quel momento mi sono sembrate due braccia suppletive.
Letteralmente scomparso in mezzo a quei due soffici maternoni vedo ogni tanto sbucare la cappella che come un pesce boccheggiante risale in superficie in cerca di ossigeno. La tipa ad un certo punto afferra meglio le tette schiacciandole contro il mio cazzo riuscendo perfino a massaggiarmi le palle. Sono in estasi.
Poco prima di venire lo affoga definitivamente inibendo anche i tentativi di risalita e regalandomi una sensazione sublime; lascia solo una piccola apertura al centro del petto, lo spazio sufficiente per far zampillare due piccoli fiotti. Poi copre tutto, cazzo e sperma, bianco su bianco, soffocando i miei spasmi, zittendo i miei vagiti nel suo morbido seno.
 

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