Inflazione nella vita "normale" e nel mondo escort

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Definizioni varie dal dizionario. "Inflation is the decline of purchasing power of a given currency over time" (Inflazione è il declino del potere di acquisto di una valuta nel tempo).
Il processo è in due passi:
1) l'inflazione inizia da una banca centrale che crea denaro dal nulla, direttamente o indirettamente attraverso le banche locali.
2) Dopo un po' quel denaro entra in circolazione, la gente lo spende, e coloro che vendono tendono ad aumentare i prezzi. E' una legge non scritta del mercato, domanda e offerta. Il denaro, così come ogni altra merce, quando è in abbondante quantità vale di meno.

Per il passo uno, per esempio la Federal reserve negli Stati Uniti ha stampato più dollari negli ultimi 15 mesi che nei 100 anni precedenti. Questo come risposta alla pandemia per pagare decine di milioni di persone costrette a restare a casa in lockdown.
Stessa cosa per la Bank of England e il Regno Unito, dove vivo.
Un po' di meno per i paesi dell'Unione Europea, mi pare che la ECB sia stata un po' più cauta nella politica monetaria (correggetemi se sbaglio).

Per il passo due, l'entrata in circolazione del denaro, si sta iniziando a vedere solo ora mano a mano che noi (intendo noi come paesi del mondo occidentale) iniziamo a riaprire dopo un estenuante pandemia, e la gente ricomincia ad andare nei pub, nei ristoranti, a viaggiare. Ci vuole "money velocity", denaro che circola, per avere inflazione. Se tutti noi abbiamo un sacco di soldi in tasca, ma nessuno li va a spendere i prezzi non aumentano.
Ma pare che stia arrivando. Sia qua nel Regno Unito, che negli Stati Uniti, nelle ultime settimane i notiziari continuano a parlare di elevata inflazione in arrivo.
Ho un eccellente memoria numerica, e in un anno, nei supermercati, ho visto prezzi alimentari aumentare anche del 10-20% (alla faccia del governo britannico che ci dice che sarà solo un inflazione del 4%).
Per la roba elettronica è ancora peggio, con tutti i componenti prodotti in Asia Orientale (soprattutto a Taiwan) che non arrivano per la pandemia, e la gente rimasta a casa per oltre un anno ad acquistare PC su Amazon. Alcune componenti del computer hanno visto inflazioni del 30-40%.

Quando l'inflazione è elevata non vuoi tenerti i soldi in banca, o in tasca troppo a lungo, perchè il prezzo di tutto aumenta, e con il tuo gruzzolo puoi comprare sempre meno.
I tuoi soldi o vuoi investirli, o vuoi spenderli il prima possibile e goderti un po' la vita. L'inflazione è una tassa subdola e silenziosa che ti consuma lentamente i risparmi.
L'infiazione lentamente erode e abbassa il livello di vita dei più poveri e della classe media, ed è sempre stato così in secoli di storia.
Basta un inflazione annuale del 3% (magari) e il tuo denaro perde metà del potere di acquisto (prezzi raddoppiano) in 23 anni.
Il dollaro ha perso il 96% del potere di acquisto in un secolo, la sterlina ne ha perso oltre il 99%.

Tutto questo preambolo c'entra poco e nulla col il tema centrale del nostro forum e di questa comunità. Fino al prossimo punto. Qua a Londra, sto iniziando a vedere un inflazione allucinante con i prezzi delle escort.
Questa ragazza (Camille, LINK) che ho incontrato 3 settimane fa, nel frattempo ha già aumentato il rate minimo da 600£ per 2h a 700£ per 2h, così come tutte le altre donzelle della sua agenzia.
Volevo incontrare questa splendida ragazza russa (LINK), prima della pandemia quando riceveva a 300£ all'ora. Oggi è riapparsa qua nella capitale, rate quasi raddoppiato a 500£ all'ora :cautious:. E lo stesso si dice per tante altre russe delle agenzia che sono passate dai 250£ ai 400 all'ora, se non peggio. Na roba assurda.
Sul forum britannico per il punting c'è pieno di utenti che si lamentano e parlano del trend inflazionario.
Alla fine agenzie e ragazze bisogna capirle, ora che la gente viene vaccinata e tolgono restrizioni, si va più spesso a escort, la paura del covid19 diminuisce. Molti hanno più soldi in tasca che non hanno speso durante le chiusure. E le donzelle che hanno fatto per un anno incontri col contagocce ora si trovano soverchiate di appuntamenti. Chi gli e lo fa fare di ciucciare 7-8 cazzi al giorno, quando possono raddoppiare i rate, scremare la clientela, e incontrarne la metà facendo gli stessi soldi?
E' il mercato, e alla fine il "free market" ha sempre ragione e mai torto, anche quando è distorto da un trend inflazionario dovuto alle banche centrali che pensano di poter stampare denaro all'infinito senza conseguenze.

Ora, se tu che stai leggendo segui la filosofia del "si vive una volta sola", e spendi sempre tutte le risorse finanziarie che hai a disposizione, è una scelta che rispetto perfettamente, e l'inflazione non ti affligge minimamente.
Quelli come me invece, perennemente combattuti tra il "metti responsabilmente da parte per il futuro" e il "goditi la vita", stanno iniziando a cambiare politica, indirizzandosi verso la seconda opzione.
Come dice Robert Kiyosaki "Savers are losers", "I risparmiatori sono dei perdenti".
Il denaro tenuto sul conto inizia a scottare, e prima di vedere l'infiazione schizzare ulteriormente, credo che inizierò a svuotare le mie finanze sempre più spesso.
Le mie passioni dispendiose sono i viaggi oltreoceano e le donne. Con i viaggi fuori questione (maledetto coronavirus) credo che intensificherò e mi butterò a capofitto sulle donne.
E recensirò, non faccio il lurker.

E voi, colleghi in italia, si vede inflazione per il mondo escort da quelle parti?
Se si, quali sono i vostri pareri?
 
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No, la crisi ha generato piuttosto dei ribassi.

Siamo comunque felici per i colleghi che possono andare con un'ex contadinotta russa pagandola €7 al minuto: dove c'è gusto, non c'è perdenza.
 
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mmm io sono per pianificare il futuro il piu possibile e coprirmi le spalle, per cui tendenzialmente rispetto il budget escort e ho una forte propensione al risparmio. se mi scappa una escort in piu rinuncio che so a dei libri nuovi o ad altra hobbistica, anche se me lo imponessi non riuscirei a essere irresponsabile.... investire su se stessi/per il futuro va bene, tenerli in banca meh, non rendono cmq nulla, farli fuori tutti proprio no ?

dicevano che la qualità della vita di oggi (e la sua frustrazione) sta nel fatto che sacrifichiamo il presente per il futuro, che è vero, e per bilanciare meno male che ci sono le pay e gli hobby che rendono il presente vivibile ?

Londra credo abbia un costo della vita altissimo (o sbaglio?) e poi punti anche a fighe top ??
 
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Una esercente in effetti mi diceva che lavorando a Londra non vedeva mai inglesi. Solo immigrati, magari facoltosi, ma immigrati. Qualcosa vorrà dire
 
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Personalmente ho notato che alcune agenzie russe/ucraine/polacche hanno portato il compenso orario da 200 euro a 250 euro. Di solito sopra i 200 notavo solo italiane, adesso invece c'è anche qualche ragazza dell'est. Per quanto riguarda il mondo loft indipendenti negli ultimi tempi ho visto un progressivo passaggio dai 70 euro per la mezz'ora ai classici 100 euro per la mezz'ora, che possono essere un pelo ammortizzati chiedendo un'ora completa (e anche qui dipende dalla tipa, alcune non fanno sconti e semplicemente raddoppiano la cifra).
Questo è quello che posso dire in base alla mia limitatissima esperienza...

In ogni caso continuo ad invidiare le grandi piazze tipo milano dove ci sono ragazze incredibili a 130 euro l'ora, in provincia è praticamente impossibile trovare prezzi di questo tipo a parità di prestazione/bellezza :ROFLMAO:
 
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È la manifestazione di un’intenzione già paventata in piena pandemia nel loro forum di zoccolette russe. Si leggeva “appena torniamo in Europa fissiamo il rate a 500 all’ora”. Temo che la nostra nazione sia precorritrice di un fenomeno che vedremo altrove: a 500 all’ora si sbanda e ci si schianta contro la miseria. Mi auguro che si ravvedano prima che accada.

Se fossi una pay prenderei in esame il numero di avventori e il rate richiesto in valore assoluto. In una rappresentazione analitica di queste due grandezze disegnerei una curva. Successivamente individuerei il punto che mi garantisca un sostanziale equilibrio tra il numero di avventori (massimizzato) e il rate richiesto (massimizzato). Ma siccome di geometria analitica non ci capisco un tubo, chiedo l’aiuto da casa. @Dr.Grunf (vediamo di non far uscire un cazzo dalla curva…metti bene ascisse e ordinate ??)​
 
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@Teo22dj il tuo post è interessante, tuttavia mi permetto di fare un paio di puntualizzazioni perché a mio parere rischia di passare qualche concetto sbagliato, che purtroppo viene poi spesso strumentalizzato. Nella tua spiegazione dai quantomeno per scontate alcune cose che possono portare a capire male la situazione attuale.
Come ci sono capitato io su questo vecchio thread, così può farlo qualcun altro.

1) l'inflazione inizia da una banca centrale che crea denaro dal nulla, direttamente o indirettamente attraverso le banche locali.
Non proprio. L'inflazione si genera in vari modi. Se definiamo come prezzo di equilibrio il punto di incontro tra curva di domanda e offerta, l'inflazione (di cui hai già riportato la definizione) si può generare per un aumento della domanda o per un restringimento (calo) dell'offerta. Le due cose possono anche verificarsi contemporaneamente generando un effetto maggiore.
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Dunque l'inflazione è un fenomeno che si genera naturalmente al modificarsi delle condizioni dei mercati.
Le banche centrali non generano inflazione. Uno dei principali obiettivi delle banche centrali è proprio preservare la stabilità dei prezzi. Nel corso del tempo è stato stabilito che il livello "ottimale" di inflazione detto "target" si aggiri intorno al 2% annuo. Le banche centrali si sforzano per mantenere questo livello. Non sopra (un'alta inflazione è una tassa su chi percepisce un salario fisso) e non sotto per dare sufficiente margine di manovra ad un'economia che cresce in maniera salutare.

la Federal reserve negli Stati Uniti ha stampato più dollari negli ultimi 15 mesi che nei 100 anni precedenti. Questo come risposta alla pandemia per pagare decine di milioni di persone costrette a restare a casa in lockdown.
Stessa cosa per la Bank of England e il Regno Unito, dove vivo.
Un po' di meno per i paesi dell'Unione Europea, mi pare che la ECB sia stata un po' più cauta nella politica monetaria (correggetemi se sbaglio).
Abbastanza vero. Il problema reale è che queste politiche monetarie espansive (e successivamente fiscali con bonus vari) sono arrivate in un momento in cui c'era contemporaneamente una mancanza dal lato dell'offerta data proprio dalle chiusure in Italia e in altri paesi come Cina (vedasi mancanza di microchip e simili). Quindi si è verificato quello che menzionavo sopra: aumento della domanda (la gente ha più soldi in tasca) e restringimento dell'offerta (mancanza di beni disponibili sul mercato).
A questo aggiungiamo che quando si è iniziato a parlare di inflazione in arrivo la FED ha derubricato tutto dicendo che non era vero per poi sminuire dicendo che sarebbe stata transitoria. Il tutto perché avevano paura di chiudere i rubinetti e far scendere il mercato azionario, con conseguenti impatti di gradimento politico per l'attuale presidenza.
Non per niente sono anni che nell'ambiente gira questo meme dove il presidente della FED stampa soldi come con un mitra.
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Essendosi mossi in ritardo l'inflazione è arrivata ed è/è stata peggio di quello che poteva essere. Oltretutto per contrastarla sono state prese misure molto severe che hanno portato/porteranno ad una recessione, che purtroppo è necessaria se vogliamo evitare spirali super inflazionistiche che distruggono il reddito dei lavoratori.
In UK la situazione è simile ma diversa. Evitiamo di entrare nel dettaglio di quello che hanno fatto recentemente la BOE e il governo britannico. Un errore da dilettanti, lo hanno ammesso loro stessi, compresa la Truss.
In Europa discorso ancora diverso anche se con simili punti di contatto. Anche noi abbiamo dato bonus (PNRR e qui in Italia i vari 110% ecc.). Tuttavia qui erano 10 anni che facevamo politica monetaria espansiva con il QE per mantenere sotto controllo il costo del debito dei paesi più fragili come l'Italia (il famoso "whatever it takes"). Si stava riducendo ma poi è arrivato il covid. A questo si è aggiunta la guerra che ha fatto aumentare il prezzo dei combustibili fossili e di conseguenza di molti beni e servizi.
Quindi no, in Europa non siamo più cauti, semplicemente avevamo e abbiamo meno margine di manovra.

Ci vuole "money velocity", denaro che circola, per avere inflazione. Se tutti noi abbiamo un sacco di soldi in tasca, ma nessuno li va a spendere i prezzi non aumentano.
Non proprio, basta anche solo l'aspettativa. E' principalmente l'aspettativa sui prezzi futuri ad alimentare l'inflazione. La velocità di circolazione centra ma è un po' più complicato di così.
Quando l'inflazione è elevata non vuoi tenerti i soldi in banca, o in tasca troppo a lungo, perchè il prezzo di tutto aumenta, e con il tuo gruzzolo puoi comprare sempre meno.
I tuoi soldi o vuoi investirli, o vuoi spenderli il prima possibile e goderti un po' la vita
E qui entra in gioco l'aspettativa. Più ti aspetti i prezzi salgano, più compri oggi anziché domani, più gonfi la domanda, più gonfi l'inflazione. E' un cane che si morde la coda (o meglio un serpente ;)). Una profezia auto avverante.
Il dollaro ha perso il 96% del potere di acquisto in un secolo, la sterlina ne ha perso oltre il 99%.
Questo non è di per se un problema a fronte di un'economia che cresce, anzi è necessario e salutare.

Per concludere il discorso inflazione possiamo dire che:
  • L'alta inflazione che stiamo sperimentando si è originata da una concatenazione di eventi, alcuni controllabili (come le politiche monetarie e fiscali dei vari stati/continenti) altri non facilmente prevedibili come covid e guerra.
  • L'inflazione è arrivata ad essere peggio di quello che poteva essere perché non si è avuto il coraggio di affrontarla subito, tagliando un dito anziché i due/tre che sarà necessario sacrificare
  • Per correggere l'inflazione (che come è stato detto anche da Teo è una tassa sui più fragili) bisogna indurre un rallentamento dell'economia. Visto dove si arrivati una recessione più che rallentamento (vedremo quanto sarà grave). Questo per ridurre i soldi a disposizione della gente che consumerà meno, riducendo la domanda e dando tempo (si spera) all'offerta di riprendersi.
Diffidate da chi propone come soluzione l'indicizzazione dei salari all'inflazione. E' la cosa PEGGIORE che si possa fare. Se avete capito il meccanismo spiegato prima, questo non farebbe altro che alimentare l'offerta, generando una spirale super inflattiva. E' già stato fatto in passato e non ha funzionato, anzi. Al massimo si sostiene chi è davvero in difficoltà ma gli altri devono fare dei sacrifici, altrimenti non se ne esce.
Se proprio volete fare qualcosa di utile, riducete i vostri consumi (di qualsiasi bene o servizio vogliate), è l'unica cosa che funziona, proprio per questo si cerca di far rallentare l'economia.

Per la moderazione: mi rendo conto che quello che ho scritto in questo post sia potenzialmente OT. Ho cercato di mantenermi il più possibile sul tecnico ed evitare opinioni politiche. Tuttavia mi rendo conto possa essere percepito parzialmente come una discussione politica. Avrei volentieri evitato ma credo che quello che era stato scritto potesse (in maniera involontaria) dare adito a tesi strampalate e anti scientifiche, che già circolano e che purtroppo circoleranno sempre di più. Nel caso fatemi sapere cosa vorreste che io modifichi se vi pare ci sia qualcosa di inadeguato ma vi chiedo gentilmente di non cestinare il messaggio in toto.
 
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Diffidate da chi propone come soluzione l'indicizzazione dei salari all'inflazione. E' la cosa PEGGIORE che si possa fare. Se avete capito il meccanismo spiegato prima, questo non farebbe altro che alimentare l'offerta, generando una spirale super inflattiva. E' già stato fatto in passato e non ha funzionato, anzi. Al massimo si sostiene chi è davvero in difficoltà ma gli altri devono fare dei sacrifici, altrimenti non se ne esce.
Se proprio volete fare qualcosa di utile, riducete i vostri consumi (di qualsiasi bene o servizio vogliate), è l'unica cosa che funziona, proprio per questo si cerca di far rallentare l'economia.
Perfettamente d'accordo,io credo inoltre che principalmente i fattori scatenanti questa inflazione sono due,tutti i bonus edilizi,industria 4.0 ecc e aver mantenuto il costo del denaro (tassi d'interesse) praticamente a zero fino a qualche mese fa. La gente si è indebitata perchè i tassi erano convenienti,e ha aumentanto a dismisura la domanda di materiali,aumentando i prezzi logica conseguenza.
 
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Ottimo post @Circuito , hai spiegato tutto quanto in maniera razionale, bilanciata, sicuramente meglio di quanto avrei mai potuto farlo io. Grazie.
Permettimi però di sollevare un dubbio. Non come critica, ma come dibattito e per sentire l'opinione tua.
per dare sufficiente margine di manovra ad un'economia che cresce in maniera salutare.
Permettimi di chiederti se questo sia un paradosso o meno. Continuo a sentire che l'economia deve crescere, quindi possibilmente all'infinito. Ma è possibile?
Nazioni e imperi hanno sempre storicamente avuto il loro picco e successivamente sono andati in declino, se non collassati. Storicamente nulla di umano sale all'infinito. Non è possibie che alcune nazioni (come il Regno Unito o l'Italia), per vari motivi tra i quali la demografia, abbiano già raggiunto il loro picco in decenni passati e ora si trovino inesorabilmente in declino, quindi con difficltà strutturali a far crescere le loro economie?
Inoltre il paradosso riguarda anche il nostro pianete. Stiamo in oltre 7 miliardi, consumando le risorse naturali, spogliando mari e oceani, occupando gli spazi aitabili e tutte le terre coltivabili. Non è che forse abbiamo raggiunto, o stiamo raggiungendo, il picco di ciò che il pianeta può offrirci?
Perchè parecchi economisti e politici continuano a dirci che l'economia deve continuare a crescere (magari all'infinito) in un pianeta finito e con risorse e spazi limitati?
 
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tra il Tevere e i loft.
Tirando da subito una riga sulle russe di agenzia, categoria della quale non ho mai usufruito, ( e di cui credo mai usufruiro' col mio stipendio statale ) posso dirti che il detto " chi semina raccoglie" vale anche in questo campo ...semina in tutti i sensi :)

Mi tengo ormai le mie 3/4 fidelizzate, alcune delle quali conosco da 6/8 anni, ..un matrimonio quasi, alla media di 70, quella mezz'ora che diventa spesso anche di più.

Ogni tanto qualche esplorazione nel range 50/70...ma bisogna stare bene attenti perché a quei livelli i missili sono tanti. Ma ad avere occhi per cercare, e esperienza per scremare ( evitare annunci onnipresenti e martellanti, foto fake, promesse mirabolanti ecc ecc ) qualcosa di decente c'è e ci sarà sempre .

Per il cibo, mangio poco ed 1 volta al giorno ...ma da molti anni, da molto prima dell'inflazione.

Queste le mie ricette.
 
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Io non sono molto ferrato di economia, magari sbaglio, ma trovo certi aumenti veramente stupidi, perché sembrano partire dal presupposto a) che l'unico ad aumentare sei tu e b) che il consumatore sia a capacità infinita.
Soprattutto nei beni non di prima necessità.
Restando un pelo IT, io un budget mi do per le operazioni sporche, e in quello resto. Anche perché di più non ne ho senza rovinarmi nel lungo periodo la vita, mica per cattiveria. Supponendo che sia 1200 euro all'anno, se mi viene chiesto 100 vado una volta al mese, se mi viene chiesto 200 vado ogni due,oppure cerco chi fa ancora 100 compatibilmente con un minimo livello di servizio. Se il desiderio della ragazza è di guadagnare di più sbaglia, se è quello di lavorare meno prendendo lo stesso può andare bene come no, dipende da cosa trovo di alternativa, ma è sempre un gioco rischioso perché può trovarsi con un pugno di mosche in mano.
Idem per bar, ristoranti, pizzerie... Un budget ho e quello rispetto. Il loro rischio è tra l'altro che io scopra di stare bene anche senza, che in fondo organizzare serate con amici in casa sia pure più divertente, o che l'espresso della macchinetta sia buono uguale e perda pure meno tempo, e a quel punto hanno un bel problema... Dovessero anche decidere di abbassare i prezzi potrei anche non tornare più a verificarlo.
Poi c'è chi pur di non cedere su certe abitudini si indebita, ma sono comunque giochi destinati giocoforza a finire nel breve medio periodo, tempo di rendersi conto un minimo.
 
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smith

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Diffidate da chi propone come soluzione l'indicizzazione dei salari all'inflazione. E' la cosa PEGGIORE che si possa fare. Se avete capito il meccanismo spiegato prima, questo non farebbe altro che alimentare l'offerta, generando una spirale super inflattiva. E' già stato fatto in passato e non ha funzionato, anzi. Al massimo si sostiene chi è davvero in difficoltà ma gli altri devono fare dei sacrifici, altrimenti non se ne esce.
Se proprio volete fare qualcosa di utile, riducete i vostri consumi (di qualsiasi bene o servizio vogliate), è l'unica cosa che funziona, proprio per questo si cerca di far rallentare l'economia.

Post interessante, su il resto scritto non intervengo, tant'è che ho editato ma mi interessa discutere sull'ultimo punto.
Premetto che ne voglio discutere in modo neutrale senza essere cripticamente o al contrario evidentemente nè pro nè contro. Nè polemizzare.
Procedo.
Quello di cui parli è la cosiddetta scala mobile. Non nascondiamoci dietro un dito e chiamiamo le cosa col suo nome.
Non ho avuto il "privilegio" di viverla in quanto, pur essendo già nato, ero comunque lunghi d'aver conseguito l'età della ragione.
Ricordo solo le accese discussioni in merito negli anni ottanta, tipicamente in TV ma anche al bar in famiglia.
Virtualmente ricordo che la fine fu salutata con sollievo dalla maggioranza dell'opinione pubblica. Ma non è di questo che m'interessa principalmente discutere. Potrei aggiungere che ora, raggiunta una certa veneranda età, però che lo strumento, così come i risultati che produce, andrebbero sempre contestualizzato alla situazione storica, economica e polita.
In parole povere: la scala mobile è come la polvere da sparo e la nitroglicerina (oppure l'energia nucleare visto che siamo in periodo...). Nessuna delle tre è cattiva (oddio forse l'ultima...) a prescindere e va bandita a prescindere. Dipende sempre dall'uso che se ne fa e come vengono maneggiate, con che precauzioni ecc.

Però anche qui sto divagando.
Quello di cui volevo parlare è invece del fatto che sempre più però, specie nel dibattito pubblico/politico europeo di fatto, ultimamente, pur senza nominarla esplicitamente, vengono nuovamente nominate misure che di fatto corrispondono a meccanismi di scala mobile.
Mi piacerebbe riflettere su questo.
Evidentemente sta cadendo un po' il tabù che si era creato trentacinque anni fa (cadendo non del tutto perchè come ripeto, si vede benissimo che qualunque politico o economista che nomina tali strumenti, si guarda bene dal nominarlo col loro vecchio nome).
Inoltre vedo che nelle nuove generazioni e anche in quelle di mezza età (non quelle dei boomer che evidentemente l'hanno vissuta), nelle classiche discussioni "da bar", più di uno tira fuori o pensa a strumenti e soluzioni che di fatto sono meccanismi d'indicizzazione automatica dei prezzi. E lo fanno spontaneamente in modo "autentico e ingenuo" (nel senso che si capisce che non sanno cosa sia (stata) la scala mobile).
Oppure il tabù non è caduto ma si sta riscoprendo il fatto che forse, lo strumento non era così esecrabile così come si finì di dipingerlo in ultimo e, quantomeno una revisione critica, la merita.

Di tutto questo mi "stupisce" anche un'altra cosa: dopo quarant'anni di dottrina liberista che predicava il minor intervento statale possibile nell'economia, si inizia invece da ogni parte ad invocare ingerenze e correttivi sia degli stati nazionali che delle organizzazioni sovranazionali nell'economia al fine di puntellare un edificio che sembra stia diventando pericolosamente pericolante.
Sono pochi i duri e puri che ancora invocano "Nessun intervento dello stato nell'economia. Il mercato deciderà e autoregolerà per il meglio. Vedrete che la legge della domanda e dell'offerta riequilibrerà abbastanza velocemente ed efficacemente gli squilibri e gli accumuli che si stanno producendo".
O almeno, a me ultimamente di gente che predice ciò, sembra di non aver sentito più nessuno. Sicuramente ci sono e ci saranno, ma mi sembrano tutti muti.
 
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Ottimo post @Circuito , hai spiegato tutto quanto in maniera razionale, bilanciata, sicuramente meglio di quanto avrei mai potuto farlo io. Grazie.
Permettimi però di sollevare un dubbio. Non come critica, ma come dibattito e per sentire l'opinione tua.

Permettimi di chiederti se questo sia un paradosso o meno. Continuo a sentire che l'economia deve crescere, quindi possibilmente all'infinito. Ma è possibile?
Nazioni e imperi hanno sempre storicamente avuto il loro picco e successivamente sono andati in declino, se non collassati. Storicamente nulla di umano sale all'infinito. Non è possibie che alcune nazioni (come il Regno Unito o l'Italia), per vari motivi tra i quali la demografia, abbiano già raggiunto il loro picco in decenni passati e ora si trovino inesorabilmente in declino, quindi con difficltà strutturali a far crescere le loro economie?
Inoltre il paradosso riguarda anche il nostro pianete. Stiamo in oltre 7 miliardi, consumando le risorse naturali, spogliando mari e oceani, occupando gli spazi aitabili e tutte le terre coltivabili. Non è che forse abbiamo raggiunto, o stiamo raggiungendo, il picco di ciò che il pianeta può offrirci?
Perchè parecchi economisti e politici continuano a dirci che l'economia deve continuare a crescere (magari all'infinito) in un pianeta finito e con risorse e spazi limitati?
Mi fa piacere tu abbia apprezzato.

Specifico che quello che ho scritto è relativo all'attuale funzionamento della nostra società e del nostro sistema economico, le regole del gioco attuale insomma, come funziona la macchina. Se decidi di cambiare gioco e andare in bicicletta quello è un altro discorso, con una sua dignità ma che poco ha a che fare con quello che stavo cercando di spiegare.

Riguardo il tuo quesito diciamo la tua è una domandina da niente 😂. C'è giusto qualche secolo di letteratura e dibattiti accademici in merito. Ovviamente la maggior parte delle cose che sono state scritte nel corso del tempo sono state superate o integrate in qualcosa di più completo ma rimane comunque una questione molto ampia, esistono interi corsi universitari sulla materia e accademici che dedicano la loro ricerca nel tentativo di mettere una parola fine alla questione. Per quanto io abbia studiato (mai abbastanza) e avuto la fortuna di parlare direttamente con persone riconosciute a livello internazionale per il contributo che hanno dato al dibattito economico, non ho un dottorato in materia e non sono un accademico, tantomeno un accademico specializzato sul tema.
Sarebbe incredibilmente arrogante da parte mia pensare di poter sintetizzare la questione in un post e sinceramente, sempre per la questione che ci possono leggere in tanti nel corso del tempo, non mi sentirei la persona giusta per farlo. Se conosci l' Effetto Dunning-Kruger - Wikipedia diciamo che ne so abbastanza da aver ampiamente scavallato il picco iniziale ma questo mi fa rendere conto di quanto io non sappia. Non c'è una verità scolpita nella pietra al riguardo, solo teorie che per la mia comprensione, la mia formazione e per quello che mi hanno spiegato persone enormemente più competenti di me, mi sembrano più robuste e realistiche di altre. Non stiamo discutendo di fluidodinamica o di questioni definite nettamente. Con questo non vorrei dare l'impressione che la questione sia talmente astratta che chiunque dica qualcosa possa aver ragione. Non è così, semplicemente è un tema complesso.
Oltretutto la questione rischia facilmente di sfociare nel politico e vorrei evitare. Sia perché qui la cosa giustamente non è gradita, sia perché per farlo dovrei avere una robustezza di argomentazioni che mi manca in merito. Ripeto, per quanto questa cosa sia attinente al mio campo, non sono un esperto. Sarebbe facile darti la rispostina banale e fingere di avere la verità in tasca ma sarebbe sbagliato e contrario a tutto quello in cui credo e per il quale spendo parte delle mie risorse. Diffidate sempre da chi dà risposte semplici a questioni complesse.

Fatta questa premessa, provo a darti giusto un minimo spunto.
Una questione fondamentale, se non addirittura il tema dirimente in merito è l'avanzamento tecnologico. Lo scontro e il dibattito, che purtroppo, anche in ambito accademico (in Italia moltissimo), è fortemente macchiato di ideologia, si concentra molto su questo. Tralasciando chi rimane aggrappato a teorie vecchie di secoli e oramai ampiamente superate da chiunque affronti la questione in maniera seria, la discussione si distingue in base a cosa si pensa del progresso tecnologico e in base a dove pensiamo possa arrivare e quanto in fretta.

Vedi, le risorse possono anche essere finite ma in base a quanto siamo avanzati, da una data quantità di risorse possiamo generare 1 oppure un milione o un miliardo in termini di valore. Inoltre certe risorse nel corso del tempo vengono abbandonate e sostituite da altre. Oggi una determinata cosa la produci con determinati materiali e un determinato processo, domani potresti usare materiali diversi, metodi di produzione diversi e fonti di energia diverse.
Anni fa si diceva che il petrolio sarebbe finito. In realtà oggi ce n'é sempre di più perché se ne scopre di nuovo o si riesce a estrarne da giacimenti prima irraggiungibili. Però comunque stiamo giustamente cercando di abbandonarlo gradualmente, spostandoci su altre fonti.
Ieri per mandare un messaggio spedivi una lettera che doveva essere smistata, trasportata e recapitata da qualcuno. Oggi mandi una mail, scrivi su whatsapp o fai una chiamata.
Poi sul tema spesso si banalizza e si pensa che l'unica cosa che crea valore aggiunto siano cose tangibili, oggetti concreti ma questa è una visione ottocentesca. Pensa anche solo a questo forum nel suo "piccolo". Questo genera valore, sociale ed economico a fronte di risorse finite: il tempo di chi ci lavora, i server/pc e l'energia che essi consumano. Però l'esistenza di un forum come questo 30 anni fa sarebbe stata impensabile. Domani i server saranno meno energivori e i software più avanzati, permettendo di fare molto di più a chi ci lavora, a parità di sforzo.
Pensa a che impulso hanno dato l'avvento dei computer o di internet. Hanno creato mondi prima inimmaginabili, prodotti e servizi sempre nuovi. Chissà cosa ci sarà tra 5/10/20 anni. Metaverso, intelligenze artificiali che faranno cose che oggi non consideri nemmeno. La crescita non è data dal consumo o dalla produzione di più cose ma anche dalla produzione e dal consumo di cose diverse, di maggior valore aggiunto. Semplificando, un paese che produce solo tramite agricoltura è molto meno ricco e cresce meno di un paese che produce computer, automobili o nel quale viene creato un social network come facebook.
Nella storia ci sono state diverse rivoluzioni che hanno permesso di fare dei salti incredibili all'umanità. Pensa all'agricoltura, all'invenzione dell'aratro, al motore a vapore. Quello che prima richiedeva sforzi enormi in seguito all'avvento di nuove tecnologie diventa un compito leggero e banale, che quindi richiede meno risorse. Prima della rivoluzione industriale la popolazione non cresceva perché le risorse che esistevano bastavano appena per chi esisteva già, poi è cambiato tutto, dove c'è stato questo salto. E così con i successivi salti.

Poi c'è il tema degli scarti. Le risorse sono finite ma è finita anche la quantità di scarti che il pianeta può assorbire in una data unità di tempo. E gli scarti sono il prodotto della nostra attività. Tuttavia anche su questo il progresso ha un impatto. Gli scarti impariamo a riciclarli o a emetterne infinitamente meno per fare la stessa identica cosa o molto di più. Pensa a cosa emetteva un treno a vapore e a cosa emette un Frecciarossa per fare la stessa tratta, in una frazione del tempo. Pensa a cosa emette produrre la stessa quantità di energia elettrica bruciando carbone o bruciando gas o tramite impianti eolici, fotovoltaici, nucleari, idrici o geotermici.
A volte purtroppo però le nostre società si muovono più lentamente di quello che permette il progresso tecnologico, questo per motivazioni del tutto umane come le emozioni, le lotte più o meno grandi tra gruppi di individui o l'ignoranza.

Per quanto riguarda la demografia non continueremo a crescere all'infinito. Proprio chi è più tecnologicamente avanzato si riproduce di meno e cresce meno demograficamente o addirittura decresce. Siamo secondo le previsioni a qualche decina di anni dal picco. Per chi invece pensa che la tecnologia toglierà lavoro e sostentamento a qualcuno basta che pensi che questo si dice da sempre. Da quando secoli fa venivano distrutti i telai che "toglievano lavoro" a chi prima tesseva a mano. E' una questione vecchia come il mondo ma la realtà è che per un lavoro che scompare ne compaiono altri che prima non esistevano. La società deve essere in grado di compiere questi cambiamenti, come è sempre stato. Magari oggi lo si deve fare con un'attenzione in più a tutte le parti coinvolte ma opporsi è tanto antistorico quanto inutile.

Dopo aver detto tutto questo quindi, possiamo affermare che la questione rimane principalmente aperta in base alla visione che si ha del progresso tecnologico. Bisogna pensare alle risorse e agli scarti da un lato e al progresso dall'altro.
Se il progresso sarà sufficiente, questo permetterà crescita mantenendosi entro i limiti delle risorse che abbiamo e degli scarti che il pianeta può assorbire. Quindi crescita e risorse finite non sono in contrasto.
Se invece si crede che il progresso sarà insufficiente, le risorse finiranno o si emetteranno troppi scarti rispetto a quello che può essere assorbito dal nostro pianeta. In quel caso si dovrebbe totalmente cambiare il funzionamento della nostra società e della nostra economia limitandosi a produrre quello che "serve" per andare avanti.
Sono due visioni diverse del mondo e del futuro e ognuno cerca di portare prove a sostegno di quello che succederà e di conseguenza di cosa dovremmo fare.
Se escludiamo gli estremi da un lato e dall'altro diciamo che c'è chi sostiene che dovremmo rivedere il nostro sistema economico e la nostra società e chi sostiene che dobbiamo continuare a svilupparci, dando la giusta direzione al progresso e tenendo conto di temi che purtroppo sono stati ignoranti per parecchio tempo.

Qui mi fermo, oltre non voglio andare perché si entra nel politico e in discussioni tecniche che, anche se si potessero affrontare qui, non ritengo di voler fare.




Io non sono molto ferrato di economia, magari sbaglio, ma trovo certi aumenti veramente stupidi, perché sembrano partire dal presupposto a) che l'unico ad aumentare sei tu e b) che il consumatore sia a capacità infinita.
Soprattutto nei beni non di prima necessità.
Restando un pelo IT, io un budget mi do per le operazioni sporche, e in quello resto. Anche perché di più non ne ho senza rovinarmi nel lungo periodo la vita, mica per cattiveria. Supponendo che sia 1200 euro all'anno, se mi viene chiesto 100 vado una volta al mese, se mi viene chiesto 200 vado ogni due,oppure cerco chi fa ancora 100 compatibilmente con un minimo livello di servizio. Se il desiderio della ragazza è di guadagnare di più sbaglia, se è quello di lavorare meno prendendo lo stesso può andare bene come no, dipende da cosa trovo di alternativa, ma è sempre un gioco rischioso perché può trovarsi con un pugno di mosche in mano.
Idem per bar, ristoranti, pizzerie... Un budget ho e quello rispetto. Il loro rischio è tra l'altro che io scopra di stare bene anche senza, che in fondo organizzare serate con amici in casa sia pure più divertente, o che l'espresso della macchinetta sia buono uguale e perda pure meno tempo, e a quel punto hanno un bel problema... Dovessero anche decidere di abbassare i prezzi potrei anche non tornare più a verificarlo.
Poi c'è chi pur di non cedere su certe abitudini si indebita, ma sono comunque giochi destinati giocoforza a finire nel breve medio periodo, tempo di rendersi conto un minimo.
Se tutti ragionassero così, non ci sarebbe la possibilità di cronicizzazione dell'inflazione. Un po' come in Giappone, dove l'inflazione culturalmente viene sempre considerata da tutti come al massimo temporanea. Qui le cose funzionano diversamente, quindi si prendono misure differenti.
 
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Quello di cui parli è la cosiddetta scala mobile. Non nascondiamoci dietro un dito e chiamiamo le cosa col suo nome.
Nessun dito. Tecnicamente si parla di indicizzazione all'inflazione, che si tratti di salari o di strumenti finanziari come ILB. La "Scala mobile" è un termine politico e giornalistico, nato in Francia, che quindi non aveva senso utilizzare visto che il mio obiettivo era dare una spiegazione tecnica.
In parole povere: la scala mobile è come la polvere da sparo e la nitroglicerina (oppure l'energia nucleare visto che siamo in periodo...). Nessuna delle tre è cattiva (oddio forse l'ultima...) a prescindere e va bandita a prescindere. Dipende sempre dall'uso che se ne fa e come vengono maneggiate, con che precauzioni ecc.
Infatti la mia spiegazione era relativa al contesto attuale. Se hai compreso il meccanismo delle curve di domanda e offerta che ho spiegato, allora capisci anche perché uno strumento simile è come gettare benzina sul fuoco in caso di inflazione in atto. Su questo il dibattito scientifico è chiuso, non c'è nulla da aggiungere.
Così come è scientificamente chiaro che l'energia nucleare è sicura, molto più di quasi tutte le altre fonti. Questa non è un'opinione, è una cosa condivisa da tutta la comunità scientifica. Il dibattito è aperto solo ed esclusivamente a livello politico e relativamente ai costi di quest'ultima. La sicurezza del mezzo, se parliamo di scienza e non di percezione dell'opinione pubblica, non è più argomento di discussione da un pezzo.
Inoltre vedo che nelle nuove generazioni e anche in quelle di mezza età (non quelle dei boomer che evidentemente l'hanno vissuta), nelle classiche discussioni "da bar", più di uno tira fuori o pensa a strumenti e soluzioni che di fatto sono meccanismi d'indicizzazione automatica dei prezzi. E lo fanno spontaneamente in modo "autentico e ingenuo" (nel senso che si capisce che non sanno cosa sia (stata) la scala mobile).
Oppure il tabù non è caduto ma si sta riscoprendo il fatto che forse, lo strumento non era così esecrabile così come si finì di dipingerlo in ultimo e, quantomeno una revisione critica, la merita.
Ecco, qui sta il punto, la discussione da bar. Non si può discutere di qualcosa se non si conosce la materia. O se lo si fa, la discussione in quel contesto deve rimanere, nel bar. Di domande spontanee, quando non si conosce una materia, ne vengono tante. Le stesse domande, dopo aver studiato, risultano avere risposte chiare e logiche.
Nessun tabu che cade, semplicemente dopo decenni che il fenomeno inflattivo era scomparso dai nostri orizzonti, tramite l'euro e le politiche monetarie espansive applicate dopo la crisi immobiliare in USA e del debito in Europa, la gente ha realizzato che l'inflazione può ancora esistere. E' ovvio che alcuni tirino fuori nuovamente certi strumenti di fronte a un momento di difficoltà. Per questo bisogna spiegare, a chi non ha sperimentato certi fenomeni, che certe cose come società le abbiamo già vissute e da esse abbiamo imparato. Sia cosa si dovrebbe fare che cosa è meglio non fare, perché empiricamente abbiamo visto che non funziona, anzi, e abbiamo anche capito a livello teorico cosa non ha funzionato. Altrimenti ogni volta che c'è un incendio ci comportiamo come gli uomini primitivi, pensando sia un segno divino e facendo riti propiziatori per scongiurare i danni. Fortunatamente la società va avanti, comprende e si evolve.
Non c'è nulla da rivedere, al massimo si può spiegare a chi ignora determinate cose. Non c'è nulla di male in questo, non si può conoscere tutto. Quindi si spiega che un incendio è un fenomeno di combustione dove l'ossigeno e altri componenti forniscono da comburente e da combustibili, alimentando le fiamme.
Di tutto questo mi "stupisce" anche un'altra cosa: dopo quarant'anni di dottrina liberista che predicava il minor intervento statale possibile nell'economia, si inizia invece da ogni parte ad invocare ingerenze e correttivi sia degli stati nazionali che delle organizzazioni sovranazionali nell'economia al fine di puntellare un edificio che sembra stia diventando pericolosamente pericolante.
Sono pochi i duri e puri che ancora invocano "Nessun intervento dello stato nell'economia. Il mercato deciderà e autoregolerà per il meglio. Vedrete che la legge della domanda e dell'offerta riequilibrerà abbastanza velocemente ed efficacemente gli squilibri e gli accumuli che si stanno producendo".
O almeno, a me ultimamente di gente che predice ciò, sembra di non aver sentito più nessuno. Sicuramente ci sono e ci saranno, ma mi sembrano tutti muti.
Quest'ultima parte è davvero troppo politica. Non credo abbia senso risponderti qui.
Ti dico solo una cosa: nessun accademico serio invoca eccessi, né da un lato, né dall'altro. Non confondiamo chi fa scienza scienza e accademia con chi fa dibattito pubblico da talk show. Ogni strumento ha un luogo e un momento per essere usato, chi predica ideologie e comunica per formulette, ricette semplici e slogan ha ben altri scopi che non cercare di capire o comunicare la realtà delle cose.
 
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smith

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Ci sarebbe molto da discutere.
Non condivido alcune cose che hai scritto, anche alla luce di cose che so “scientificamente”, come hai giustamente detto tu, sia per formazione e competenza maturata a livello formativo, sia perché in seguito ho anche cercato di approfondire e tenermici aggiornato, non solo per lavoro ma anche per passione.

Ma la chiudo qui, ormai i contradditori, anche educatamente e decentemente mantenuti e svolti, mi annoiano.

Aggiungo solo che l’ideologia è propria dell’uomo e, ahinoi, anche senza volerlo c’è sia in me che in te, quindi in tutte le argomentazioni che possiamo derivare.

Peraltro guai al mondo se non fosse così.
 
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Ci sarebbe molto da discutere.
Non condivido alcune cose che hai scritto, anche alla luce di cose che so “scientificamente”, come hai giustamente detto tu, sia per formazione e competenza maturata a livello formativo, sia perché in seguito ho anche cercato di approfondire e tenermici aggiornato, non solo per lavoro ma anche per passione.

Ma la chiudo qui, ormai i contradditori, anche educatamente e decentemente mantenuti e svolti, mi annoiano.
Ci sta assolutamente che tu non abbia voglia di discutere ulteriormente della cosa, alla fine lo scopo principale del forum è altro.
Se avrai dei dubbi/argomentazioni riguardo a quello che ho scritto e affermato e vorrai riprendere la discussione pubblicamente sono pronto a fornire dati e paper relativamente a quello che ho dato per certo dal punto di vista scientifico. Ho evitato di appesantire un post già pesante con link vari anche perché sono temi oramai ben sedimentati e battuti.
 
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Impariamo dalle donne che la mollano quando ne hanno voglia loro ed alle loro condizioni.
Sui vari portali vedo un'esagerazione di escort nuove che si offrono ed altrettante che spariscono, ciò significa che non lavorano.
 
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Mariano Pomelli

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Nella vita di una nazione ci sono due miti da sfatare, si chiamano INFLAZIONE e PIL, a cui sembra che tutti dobbiamo essere devoti.

L'inflazione è un dato che viene "gestito alla fonte" perché si basa sul rilevamento dei prezzi di ALCUNI beni (non solo primari), quelli che stanno nel cosiddetto paniere. Quindi ha già una percezione limitata di quello che è davvero l'andamento dei prezzi.
(Esempio stupido) se io nel paniere ci tengo per esempio l'elettronica e i cellulari e non la farina e l'olio extravergine avrò un dato più basso ecc ecc.
Da anni è stata tenuta "artificiosamente" bassa, in quanto non rispecchiava il costo della vita, salvo poi quest'anno esplodere.

Le politiche neoliberiste hanno ormai mangiato quasi tutti i settori strategici facendoli passare dagli Stati ai privati (più che altro grossi fondi) che dominano le politiche mondiali.

Con la confluenza nell'euro l'Italia ha perso la sua autonomia monetaria e non è stata in grado, politicamente, di pesare in Europa, tanto che la trazione tedesca delle politiche di austerità ha fatto sì che negli ultimi vent'anni perdessimo in ogni campo, riducendosi a comprimari economici.
Bravi loro a fare i loro interessi, chapeau alla Merkel (che aveva anche stabilizzato una Europa quasi equidistante tra Usa e Russia pur mantenendo rapporti commerciali con entrambe, una volta uscita di scena lei il disastro a cui stiamo assistendo).

Il Pil e il mito della crescita: la crescita infinita esiste solo in matematica, non in natura. L'aver continuamente inseguito questo mito ha portato al paradosso di consumare per produrre e non produrre per consumare. Abbiamo già prodotto di tutto ed i mercati sono saturi, questo modello non funziona più e siamo in un circolo vizioso in cui sarà inevitabile il collasso, con le conseguenze pagate (come sempre) dalle fasce più deboli.
Tanto che negli ultimi anni, prima con la pandemia e ora con crisi energetica, i più ricchi diventano sempre più ricchi e la forbice si allarga sempre di più.
Colpevolmente le politiche degli stati non intervengono per bilanciare questa situazione (vedi mancata tassazione degli extraprofitti su energia, nessuna vera guerra all'evasione e mancanza di uno straccio di patrimoniale sui grandi capitali).

Poi per quanto riguarda il PIL credo che avesse detto già tutto quanto Robert Kennedy nel 1968(e subito dopo fece infatti una brutta fine): non è cambiato niente e non c'è niente da aggiungere, mi limito a mettere il link per chi avesse voglia di ascoltarlo.


Ps: Ai tecnicismi, alle complessità forzate per evitare soluzioni ragionevoli, agli economisti puntualmente smentiti dai fatti, alla verbosità politicante che vuole spiegare come gira il mondo dal suo dorato castello, preferite sempre la semplicità (se poi vi volete far fighi pure voi con qualche citazione vi consiglio "il rasoio di Occam").
E soprattutto leggete più Pasolini e meno Friedman.
 
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