Difende una prostituta, massacrato di botte
L'aggressione
In gravi condizioni magrebino
Una prostituta
San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), 31 luglio 2012 - Sanguinosa aggressione ai danni di un extracomunitario che si trova ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Teramo. E’ accaduta intorno all’una della notte fra domenica e lunedì proprio all’interno della rotatoria sul fiume Tronto, lungo la statale Adriatica. I carabinieri di Colonnella non escludono alcun movente, anche se le ipotesi più probabili potrebbero essere legate allo sfruttamento della prostituzione o allo spaccio di droga.
Di certo gli investigatori si stanno muovendo negli ambienti delle prostitute che la notte lavorano nel primo tratto della Bonifica ed un paio di loro, che avrebbero assistito al pestaggio, sono state già ascoltate. Qualche parola l’ha pronunciata anche il giovane aggredito, un cittadino nord africano le cui generalità sono ancora al vaglio dei militari dell’arma. Il magrebino è stato in un primo momento accompagnato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Sant’Omero ed in seguito trasferito all’ospedale di Teramo con una prognosi di 30 giorni, salvo eventuali complicazioni.
A ridurlo quasi in fin di vita sono stati alcuni extracomunitari, secondo indiscrezioni forse dell’Est. Tutta da ricostruire anche la dinamica dell’aggressione. Pare che una delle due prostitute, in precedenza, si era rivolta al conoscente, (il giovane che è stato poi aggredito), chiedendogli di starle vicina perché aveva timore di essere picchiata da qualcuno che l’aveva minacciata. Quando questo qualcuno è arrivato, in compagnia di altri presunti delinquenti, c’è stato un tentativo di fuga. Mentre le due ragazze sono riuscite a scappare, il nord africano ha cercato di difendersi, ma è stato colpito con calci e pugni ed il pestaggio è proseguito anche quando era disteso a terra. Sulla statale diversi automobilisti si sono fermati, hanno chiesto aiuto alle forze dell’ordine, mentre gli aggressori si davano alla fuga.
Anche sul modello dell’auto e la targa della stessa c’è confusione da parte dei testimoni e tutto questo rende ancora più complesso il lavoro dei carabinieri. La prima tesi fornita ai militari da parte di una delle due ragazze sarebbe stata subito dopo confermata dalla vittima del pestaggio, prima che le sue condizioni si aggravassero. Col passare delle ore ha preso corpo l’ipotesi, che convincerebbe maggiormente gli investigatori dell’arma, di una piccola partita di droga non pagata.
di Marcello Iezzi
L'aggressione
In gravi condizioni magrebino
Una prostituta
San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), 31 luglio 2012 - Sanguinosa aggressione ai danni di un extracomunitario che si trova ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Teramo. E’ accaduta intorno all’una della notte fra domenica e lunedì proprio all’interno della rotatoria sul fiume Tronto, lungo la statale Adriatica. I carabinieri di Colonnella non escludono alcun movente, anche se le ipotesi più probabili potrebbero essere legate allo sfruttamento della prostituzione o allo spaccio di droga.
Di certo gli investigatori si stanno muovendo negli ambienti delle prostitute che la notte lavorano nel primo tratto della Bonifica ed un paio di loro, che avrebbero assistito al pestaggio, sono state già ascoltate. Qualche parola l’ha pronunciata anche il giovane aggredito, un cittadino nord africano le cui generalità sono ancora al vaglio dei militari dell’arma. Il magrebino è stato in un primo momento accompagnato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Sant’Omero ed in seguito trasferito all’ospedale di Teramo con una prognosi di 30 giorni, salvo eventuali complicazioni.
A ridurlo quasi in fin di vita sono stati alcuni extracomunitari, secondo indiscrezioni forse dell’Est. Tutta da ricostruire anche la dinamica dell’aggressione. Pare che una delle due prostitute, in precedenza, si era rivolta al conoscente, (il giovane che è stato poi aggredito), chiedendogli di starle vicina perché aveva timore di essere picchiata da qualcuno che l’aveva minacciata. Quando questo qualcuno è arrivato, in compagnia di altri presunti delinquenti, c’è stato un tentativo di fuga. Mentre le due ragazze sono riuscite a scappare, il nord africano ha cercato di difendersi, ma è stato colpito con calci e pugni ed il pestaggio è proseguito anche quando era disteso a terra. Sulla statale diversi automobilisti si sono fermati, hanno chiesto aiuto alle forze dell’ordine, mentre gli aggressori si davano alla fuga.
Anche sul modello dell’auto e la targa della stessa c’è confusione da parte dei testimoni e tutto questo rende ancora più complesso il lavoro dei carabinieri. La prima tesi fornita ai militari da parte di una delle due ragazze sarebbe stata subito dopo confermata dalla vittima del pestaggio, prima che le sue condizioni si aggravassero. Col passare delle ore ha preso corpo l’ipotesi, che convincerebbe maggiormente gli investigatori dell’arma, di una piccola partita di droga non pagata.
di Marcello Iezzi