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ANCONA FALCONARA
Impazza il supermarket del sesso
Prostitute e trans sulla Statale. Nazionalità, prezzi e storie: “Mi serve denaro per curare mia madre”
Montemarciano
Sesso a pagamento per ogni età. Ogni sera, all'imbrunire ragazze e trans di ogni nazionalità da anni affollano la statale Adriatica tra Falconara e Senigallia. Montemarciano è il crocevia del piacere a pagamento. Un fenomeno conosciuto, che le varie amministrazioni da Cingolani fino alla Serrani hanno provato con impegno e assiduità a debellare con interventi che per rischiano però di risolversi in cure tampone temporanee. I cittadini continuano ad attendere dalle istituzioni soluzioni efficace. E le istituzioni ci provano.
Ordinanze, pattugliamenti notturni a più riprese da parte di Polizia Municipale e Forze dell'Ordine fino a retate massicce, hanno lo scopo di affrontare e mettere fine al fenomeno prostituzione. Proteste e tentativi si susseguono, passano gli anni ma le prostitute ed i trans restano sempre lì al loro posto in attesa di clienti. Alcuni ricevono i clienti in casa, in abitazioni situate il quartieri dove la microcriminalità riesce a infilarsi come il Gelso o la Forcella. E' facile individuarle le loro abitazioni, ti aspettano alla finestra o lasciano il lumino acceso sulla porta, il segnale di riconoscimento delle “alcove di piacere.
Quartieri ad alta presenza di turisti in estate e poco abitati d'inverno. Negli appartamenti vuoti, si offrono lucciole e trans. Adescano i clienti alle finestre e ammiccano per vendere sesso. Ma gran parte delle professioniste dell’amore pagato affolla la strada. Si dividono la Statale a seconda della nazionalità. A sud la stragrande maggioranza sono transessuali di origine brasiliana, a Marina nei pressi del supermercato Famila ci sono le italiane, a nord nei pressi della Forcella o del villaggio Gelso ragazze dell'Est Europa: romene ed ucraine. Tutte in abiti succinti rapiscono gli sguardi, e chiedono cifre che spaziano dai 30 ai 100 euro. Il prezzo degli eccessi. “I clienti pretendono sempre di più senza protezioni come il preservativo”, fanno notare.
Alcune accettano di prostituirsi senza precauzioni, altre no. Battono il ciglio della strada per necessità come Lilli, 27 anni di Bologna, con una sua concittadina in strada da 5 mesi. “Faccio il mestiere più antico del mondo, dicono così, per pagare le spese di cura della mamma malata”. C’è chi deve onorare debiti contratti negli anni. Vite difficili ma molto remunerate con gli acquirenti di sexy incontri sempre a caccia di perversioni fantasiose a letto. Un lavoro come afferma Lilli che sente la crisi, tutti cercano sempre lo sconticino. Le ragazze vanno al soldo. Le avvicini, e la prima cosa che ti dicono è il prezzo che varia anche da dove si vuole consumare. In macchina costa meno rispetto alla casa: la comodità non è gratis. Incontri ragazzine romene appena maggiorenni che scappano dal loro paese. Accettiamo di fare questo lavoro perchè si guadagna molto di più in una sera che in un mese a fare le badanti nelle case degli italiani, ammette Julia. Oppure svolgono questo mestiere ( perchè per loro non c'è differenza e considerano il tutto un vero e proprio lavoro ndr) perchè con i soldi che si guadagnano vendendo il loro corpo aiutano le famiglie in Romania o Ucraina. E allora vale la pena. Tutte affermano di essere libere e non avere protettori che le tengono in ostaggio. I trans fuggono dal Brasile in cerca di una vita migliore, pure loro provano a mettere insieme un po’ di soldi per sostenere i familiari. A volte il nero della notte si confonde con quello del lutto. “Qualcuno ha perso la vita attraversando la strada”, è l’improvvisato omaggio ai colleghi che non ci sono più. “I clienti non si fanno scrupoli, con noi trans vogliono la trasgressione”. Gente sposata, padri di famiglia che giungono fino a Montemarciano dall'entroterra, da Jesi, Fabriano, Urbino. Ma anche da San Benedetto, Porto San Giorgio, persino dall’Umbria. Per il mercato del piacere.
mercoledì, 30 maggio 2012
samuele simoncioni
http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1310214
Impazza il supermarket del sesso
Prostitute e trans sulla Statale. Nazionalità, prezzi e storie: “Mi serve denaro per curare mia madre”
Montemarciano
Sesso a pagamento per ogni età. Ogni sera, all'imbrunire ragazze e trans di ogni nazionalità da anni affollano la statale Adriatica tra Falconara e Senigallia. Montemarciano è il crocevia del piacere a pagamento. Un fenomeno conosciuto, che le varie amministrazioni da Cingolani fino alla Serrani hanno provato con impegno e assiduità a debellare con interventi che per rischiano però di risolversi in cure tampone temporanee. I cittadini continuano ad attendere dalle istituzioni soluzioni efficace. E le istituzioni ci provano.
Ordinanze, pattugliamenti notturni a più riprese da parte di Polizia Municipale e Forze dell'Ordine fino a retate massicce, hanno lo scopo di affrontare e mettere fine al fenomeno prostituzione. Proteste e tentativi si susseguono, passano gli anni ma le prostitute ed i trans restano sempre lì al loro posto in attesa di clienti. Alcuni ricevono i clienti in casa, in abitazioni situate il quartieri dove la microcriminalità riesce a infilarsi come il Gelso o la Forcella. E' facile individuarle le loro abitazioni, ti aspettano alla finestra o lasciano il lumino acceso sulla porta, il segnale di riconoscimento delle “alcove di piacere.
Quartieri ad alta presenza di turisti in estate e poco abitati d'inverno. Negli appartamenti vuoti, si offrono lucciole e trans. Adescano i clienti alle finestre e ammiccano per vendere sesso. Ma gran parte delle professioniste dell’amore pagato affolla la strada. Si dividono la Statale a seconda della nazionalità. A sud la stragrande maggioranza sono transessuali di origine brasiliana, a Marina nei pressi del supermercato Famila ci sono le italiane, a nord nei pressi della Forcella o del villaggio Gelso ragazze dell'Est Europa: romene ed ucraine. Tutte in abiti succinti rapiscono gli sguardi, e chiedono cifre che spaziano dai 30 ai 100 euro. Il prezzo degli eccessi. “I clienti pretendono sempre di più senza protezioni come il preservativo”, fanno notare.
Alcune accettano di prostituirsi senza precauzioni, altre no. Battono il ciglio della strada per necessità come Lilli, 27 anni di Bologna, con una sua concittadina in strada da 5 mesi. “Faccio il mestiere più antico del mondo, dicono così, per pagare le spese di cura della mamma malata”. C’è chi deve onorare debiti contratti negli anni. Vite difficili ma molto remunerate con gli acquirenti di sexy incontri sempre a caccia di perversioni fantasiose a letto. Un lavoro come afferma Lilli che sente la crisi, tutti cercano sempre lo sconticino. Le ragazze vanno al soldo. Le avvicini, e la prima cosa che ti dicono è il prezzo che varia anche da dove si vuole consumare. In macchina costa meno rispetto alla casa: la comodità non è gratis. Incontri ragazzine romene appena maggiorenni che scappano dal loro paese. Accettiamo di fare questo lavoro perchè si guadagna molto di più in una sera che in un mese a fare le badanti nelle case degli italiani, ammette Julia. Oppure svolgono questo mestiere ( perchè per loro non c'è differenza e considerano il tutto un vero e proprio lavoro ndr) perchè con i soldi che si guadagnano vendendo il loro corpo aiutano le famiglie in Romania o Ucraina. E allora vale la pena. Tutte affermano di essere libere e non avere protettori che le tengono in ostaggio. I trans fuggono dal Brasile in cerca di una vita migliore, pure loro provano a mettere insieme un po’ di soldi per sostenere i familiari. A volte il nero della notte si confonde con quello del lutto. “Qualcuno ha perso la vita attraversando la strada”, è l’improvvisato omaggio ai colleghi che non ci sono più. “I clienti non si fanno scrupoli, con noi trans vogliono la trasgressione”. Gente sposata, padri di famiglia che giungono fino a Montemarciano dall'entroterra, da Jesi, Fabriano, Urbino. Ma anche da San Benedetto, Porto San Giorgio, persino dall’Umbria. Per il mercato del piacere.
mercoledì, 30 maggio 2012
samuele simoncioni
http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1310214
In pratica lei ci stava ma mi chiese se una sera la portavo al Lola e passavamo una nottata insieme. Non sono un uomo di mondo ma non avrei proprio potuto andare al Lola con sta valkiria. In quei tempi mi sarei imbattuto in almeno 10 conoscenti e non ero single!