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Chiedo scusa e ringrazio per l'integrazione. Questi cambiamenti anagrafici a volte non aiutano. Spero comunque che la rece torni utile
JAMILE - BOLOGNA - BAKECA
- Creatore Discussione tirella
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Re: alice Bologna
anche Lesly su cercoincontri.com
obiwan ha scritto:Già presente qui Collegamento alla pagina web non disponibile
si fà chiamare anche Jamile o Alicia. Ragazzona simpatica,tanta e cordiale. Già debitamente recensita e visitata + volte.Io unirei i thred...
anche Lesly su cercoincontri.com
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sudomagodo ha scritto:
Macchè chiedi scusa, Dovere caro collega.Nella "selva oscura" bolognese è facile perdere talvolta la via.Siamo qui anche per questo no??
Intanto abbiamo imparato che la suddetta si fà chiamare Jamile,Alicia,Alice e Leslie...speriamo si fermi qui... 
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- Creatore Discussione
- #24
Il cambio di nome di solito è indice di fregatura nell'aria, invece nel caso della nostra amica pare non essere così.
Il mio sospetto è che una ragazza sia fissa e altre si alternino, cambiando le foto e i nomi non sai mai veramente con chi avrai a che fare ma perlomeno bisogna dire che dalle rece si evince una uniformità nel servizio che mi pare di poter definire buona.
Il mio sospetto è che una ragazza sia fissa e altre si alternino, cambiando le foto e i nomi non sai mai veramente con chi avrai a che fare ma perlomeno bisogna dire che dalle rece si evince una uniformità nel servizio che mi pare di poter definire buona.
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Visitata sabato nel preserale. Esperienza che devo catalogare come un'autentica delusione. E mi dispiace: le premesse per un grande incontro c'erano tutte. Invece mi trovo a rimembrare queste fresche sequenze con un senso di avvilimento: come non mi capitava ormai da un'infinità di tempo. Io credo che la bella venezuelana (che bella lo è davvero, molto bella) fosse di cattivo umore, o scoglionata per qualcosa... Magari semplicemente non le sono piaciuto io: cosa che mi capita piuttosto di rado (dico anche nel free), eppure mi va a capitare proprio con la hermosissima chica venezuelana. Registro che non è scattato nessun tipo di feeling. E il resto di conseguenza. Le colpe sono sempre da dividere a metà. Mi prendo tutte le mie, e metto in conto quelle di Jamile a un destino dispettoso. Anche se lei c'ha messo del suo. Basti che arrivo in zona b.s.p. come da accordi, ma la prima telefonata dura solo il tempo di informarmi che sta impegnata ("appena sono libera ti richiamo"). Qui la cosa si farà lunga, penso io: per fortuna sono un punter flemmatico, posso prendermi un aperitivo e scrutare passeggio e vetrine fra via Irnerio e Mascarella. Dopo tre quarti d'ora, comincio ad avvertire un tantinello di noia: sento che le palle mi si stanno fracassando e ammosciando. Richiamo, ma suona a vuoto. Nessuna controchiamata. Maledetti telefoni. Ancora un quarto d'ora di vagabondaggio nei dintorni, richiamo... se non mi risponde, prendo cappello e me ne vado.
"Ammore, ma io ero libera...".
"... aspettavo il tuo squillo!".
"... è vero, scusa, è che avevo perso il tuo numero" (lascio perdere i commenti, la mia inveterata devozione per il mondo tibetano e la sua millenaria sapienza mi consente di non battere ciglio. Me ne frego e salgo imperturbato).
Jamile è splendida: bikini rosso, un viso che sembra dipinto da un Gauguin caraibico, un seno esplosivo a nobilitare un corpo flessuoso e ambrato. Giunonica, amabilissima: sembrerebbe anche simpatica. Ma su questo maturerò alcuni dubbi. La trattativa di partenza si rivela surreale: lei chiede settanta a salire, parimenti palesemente schifata da questa opzione entry-level. Credo di fiutare gli umori e le ammollo dopo brevissimo mercato ciento denari, non so nemmeno io perché, onesta e magnificente regalìa... No, il motivo lo so anch'io, almeno vagamente: è un tentativo di disponibilità, un tacito pegno per sciogliere ogni diffidenza. Povero illuso, mal me ne incoglierà: blowjob coperto, e passi: così dichiarai di volere, così ella fece. Ma il bacio alla francese lascerà il posto a un bacio alla siberiana, anzi peggio. Bocca serrata ermeticamente: sigillata a tenuta stagna. Indisponente. Saltiamo già alla fine: dopo una trombata difficile, stentata e scazzata (allietata persino da una bella telefonata di un cliente, mentre l'energia erotica era talmente torrida che er cazzo mi si era pressoché smosciato). Ogni pagina fa storia a sé, e questa è cosa nota: certo che rimango allibito quando sento magnificare doti di cimmatrice a me (nemmeno quelle!) NON tributate. Mi ha concesso bontà sua, sempre sottilmente colma di ripugnanza, l'uso di una tetta a mo' di superficie d'annaffio. Letteralmente terrorizzata dall'idea che qualche schizzo dovesse o potesse raggiungerla in viso. Per la cronaca, credo di avere eiaculato il corrispettivo di una lattina di redbull: continuavo a esplodere fiotti ormai grottescamente, mentre la giovine... mi scosta l'uccello come a deviare un tiro di acqua gelata. Desolante, per me e per lei. Eiaculo a oltranza copiose quantità di bianco seme, mentre Jamile mi scosta letteralmente l'uccello da dosso, si direbbe terrorizzata dalla prospettiva che qualche filamento le sfiori il viso. Poi mi porge i complimenti per la fiorita abbondanza della venuta. Fossi io un torello, e parlando da un punto di vista meramente zootecnico-riproduttivo, i complimenti potrebbero aver senso. Essendo io molto prosaicamente "un uomo", e avendo colei ampiamente fatto mostra di schifare il mio seme, non si capisce la ragione delle gentili espressioni di lode, che suonano fuoriluogo e malinconica, rattristante presa per il culo. Non salvo nulla? Gli è che, l'ho scritto spesso, a me piace inventare in ogni punt(er)ata le ragioni di un "incontro". Qui l'incontro si è risolto in un bluff, il budino smontato è una sbobba quasi insulsa e poco mangiabile. Stare a disquisire su peculiarità estetiche della ragazza, e sue competenze nella nobile arte amatoria, mi sembrerebbe una computistica da miseri ragionieri (senza offesa per i ragionieri). Con equanimità, torno a dire: Jamile ha un viso che può lasciare senza fiato. Le basta un filo di mascara azzurrino intorno al taglio degli occhi per apparire l'incarnazione di una dea caraibica. Ha un corpo invitante che una bella panzetta non riesce a deturpare (né lo deturpa la pelle a buccia d'arancia del suo distinto culito ). Impressionante saporosità del suo enorme seno: almeno una quinta misura, larghissimo, morbido, reattivo. Silicon-free, oppure non c'è più certezza al mondo: nessun chirurgo può additivare un paio di tettone e lasciarle così morbide. Nel delirio, azzardo persino un sospetto: che le cicatrici che ho intravisto sotto, se cicatrici sono, siano da addebitare a una mastoriduzione... Non sarebbe la prima volta che ne sono (tattile) testimone. Pulita, cortese (troppo!), potenzialmente seduttiva (se le va). La sensazione di un copione, recitato però con professionalità. Graditissimo (l'unico momento positivo della serata) il mio daty prolungato. Mi inchioda la testa dentro le gambe e la sento non lontana dall'apice del piacere (ci siam capiti... si vede anche a occhio). Già quando cambiamo posizione, e digitalizzo da sdraiato, gli umori non sono tutta natura, si avverte una pregressa e lungimirante lubrificazione con creme profumiere. Notevole balls-licking, e notevole inventiva nel baciamento del mio petto e del corpo. Scenografica nello squadernarsi delle sue pose autoerotiche. Lascia suggere e carezzare e vellicare quel seno deliziosamente tanto, senza ombra di ribellione o insofferenza. Ecco, già un po' finisce che la rivaluto. Vorrei, ho voluto credere a lungo in questa beltade. Persino quando mi pianta uno schiocco di chewing-gum nel pieno delle attività erotiche, mentre la sintonia del telefilm di italiauno non ci lascia un momento (italiauno dev'essere un vizio). Però "affettazione" – ecco la parola giusta –, affettazione non fa rima con sensualità. Persino quando mi chiede il nome del profumo, o mi dice una cosa gentile su muscoli e forme del mio corpo... potrebbe essere vero, ma ormai è come se fosse tutto finto. O forse la verità è che, a esser gentile e vedermi lungamente rimpallato, mi erano onestamente girate ormai le palle. Socialtime inesistente (Italiauno la risucchia sempre di più a voragine). Passo per buon conversatore, ma stavolta lo scroto è arrossato: mi rivesto contraccambiando indifferenza. Non so, non sappiamo che cosa dirci (non abbiamo proprio nulla da dirci, che assoluta tristezza). A mia unica domanda, mi confessa che sta lavorando poco, "la crisi si sente eccome!". Continuo a fissarla, e non mi capacito di questa alchimia non scattata, davanti a cotanto nobile avvenenza. Poi fra latinos dovremmo persino intenderci. Ma noi uruguagi padani non siamo latini veri. E Jamile mi è sfuggita, mi sfugge. Non basta una caramella che mi regala nel congedo a farmi illudere di reincontrarla.
In Gomez style: 40'/100/6 [la salvo - nonostante tutto - per l'avvenenza]
"Ammore, ma io ero libera...".
"... aspettavo il tuo squillo!".
"... è vero, scusa, è che avevo perso il tuo numero" (lascio perdere i commenti, la mia inveterata devozione per il mondo tibetano e la sua millenaria sapienza mi consente di non battere ciglio. Me ne frego e salgo imperturbato).
Jamile è splendida: bikini rosso, un viso che sembra dipinto da un Gauguin caraibico, un seno esplosivo a nobilitare un corpo flessuoso e ambrato. Giunonica, amabilissima: sembrerebbe anche simpatica. Ma su questo maturerò alcuni dubbi. La trattativa di partenza si rivela surreale: lei chiede settanta a salire, parimenti palesemente schifata da questa opzione entry-level. Credo di fiutare gli umori e le ammollo dopo brevissimo mercato ciento denari, non so nemmeno io perché, onesta e magnificente regalìa... No, il motivo lo so anch'io, almeno vagamente: è un tentativo di disponibilità, un tacito pegno per sciogliere ogni diffidenza. Povero illuso, mal me ne incoglierà: blowjob coperto, e passi: così dichiarai di volere, così ella fece. Ma il bacio alla francese lascerà il posto a un bacio alla siberiana, anzi peggio. Bocca serrata ermeticamente: sigillata a tenuta stagna. Indisponente. Saltiamo già alla fine: dopo una trombata difficile, stentata e scazzata (allietata persino da una bella telefonata di un cliente, mentre l'energia erotica era talmente torrida che er cazzo mi si era pressoché smosciato). Ogni pagina fa storia a sé, e questa è cosa nota: certo che rimango allibito quando sento magnificare doti di cimmatrice a me (nemmeno quelle!) NON tributate. Mi ha concesso bontà sua, sempre sottilmente colma di ripugnanza, l'uso di una tetta a mo' di superficie d'annaffio. Letteralmente terrorizzata dall'idea che qualche schizzo dovesse o potesse raggiungerla in viso. Per la cronaca, credo di avere eiaculato il corrispettivo di una lattina di redbull: continuavo a esplodere fiotti ormai grottescamente, mentre la giovine... mi scosta l'uccello come a deviare un tiro di acqua gelata. Desolante, per me e per lei. Eiaculo a oltranza copiose quantità di bianco seme, mentre Jamile mi scosta letteralmente l'uccello da dosso, si direbbe terrorizzata dalla prospettiva che qualche filamento le sfiori il viso. Poi mi porge i complimenti per la fiorita abbondanza della venuta. Fossi io un torello, e parlando da un punto di vista meramente zootecnico-riproduttivo, i complimenti potrebbero aver senso. Essendo io molto prosaicamente "un uomo", e avendo colei ampiamente fatto mostra di schifare il mio seme, non si capisce la ragione delle gentili espressioni di lode, che suonano fuoriluogo e malinconica, rattristante presa per il culo. Non salvo nulla? Gli è che, l'ho scritto spesso, a me piace inventare in ogni punt(er)ata le ragioni di un "incontro". Qui l'incontro si è risolto in un bluff, il budino smontato è una sbobba quasi insulsa e poco mangiabile. Stare a disquisire su peculiarità estetiche della ragazza, e sue competenze nella nobile arte amatoria, mi sembrerebbe una computistica da miseri ragionieri (senza offesa per i ragionieri). Con equanimità, torno a dire: Jamile ha un viso che può lasciare senza fiato. Le basta un filo di mascara azzurrino intorno al taglio degli occhi per apparire l'incarnazione di una dea caraibica. Ha un corpo invitante che una bella panzetta non riesce a deturpare (né lo deturpa la pelle a buccia d'arancia del suo distinto culito ). Impressionante saporosità del suo enorme seno: almeno una quinta misura, larghissimo, morbido, reattivo. Silicon-free, oppure non c'è più certezza al mondo: nessun chirurgo può additivare un paio di tettone e lasciarle così morbide. Nel delirio, azzardo persino un sospetto: che le cicatrici che ho intravisto sotto, se cicatrici sono, siano da addebitare a una mastoriduzione... Non sarebbe la prima volta che ne sono (tattile) testimone. Pulita, cortese (troppo!), potenzialmente seduttiva (se le va). La sensazione di un copione, recitato però con professionalità. Graditissimo (l'unico momento positivo della serata) il mio daty prolungato. Mi inchioda la testa dentro le gambe e la sento non lontana dall'apice del piacere (ci siam capiti... si vede anche a occhio). Già quando cambiamo posizione, e digitalizzo da sdraiato, gli umori non sono tutta natura, si avverte una pregressa e lungimirante lubrificazione con creme profumiere. Notevole balls-licking, e notevole inventiva nel baciamento del mio petto e del corpo. Scenografica nello squadernarsi delle sue pose autoerotiche. Lascia suggere e carezzare e vellicare quel seno deliziosamente tanto, senza ombra di ribellione o insofferenza. Ecco, già un po' finisce che la rivaluto. Vorrei, ho voluto credere a lungo in questa beltade. Persino quando mi pianta uno schiocco di chewing-gum nel pieno delle attività erotiche, mentre la sintonia del telefilm di italiauno non ci lascia un momento (italiauno dev'essere un vizio). Però "affettazione" – ecco la parola giusta –, affettazione non fa rima con sensualità. Persino quando mi chiede il nome del profumo, o mi dice una cosa gentile su muscoli e forme del mio corpo... potrebbe essere vero, ma ormai è come se fosse tutto finto. O forse la verità è che, a esser gentile e vedermi lungamente rimpallato, mi erano onestamente girate ormai le palle. Socialtime inesistente (Italiauno la risucchia sempre di più a voragine). Passo per buon conversatore, ma stavolta lo scroto è arrossato: mi rivesto contraccambiando indifferenza. Non so, non sappiamo che cosa dirci (non abbiamo proprio nulla da dirci, che assoluta tristezza). A mia unica domanda, mi confessa che sta lavorando poco, "la crisi si sente eccome!". Continuo a fissarla, e non mi capacito di questa alchimia non scattata, davanti a cotanto nobile avvenenza. Poi fra latinos dovremmo persino intenderci. Ma noi uruguagi padani non siamo latini veri. E Jamile mi è sfuggita, mi sfugge. Non basta una caramella che mi regala nel congedo a farmi illudere di reincontrarla.
In Gomez style: 40'/100/6 [la salvo - nonostante tutto - per l'avvenenza]
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Bellissima rece, Danton!
Complimenti anche per il grande self control, specie durante lo schiocco di chewing-gum. :sarcastic_hand:
A leggerla bene, non è neanche andata così male, però è chiara la delusione data dalla grande aspettativa: quando la magia non scatta, si resta male.
Immagino che tu non abbia proposto di spegnere la tv per evitare di spegnere il 97% dei suoi neuroni, ormai risucchiati da Italy1. Un trauma del genere rischiava di farla passare dall'affettazione all'affettattura.
Bisognerebbe provare portandosi un player portatile da attaccare alla tv con qualcosa di più coinvolgente.
Complimenti anche per il grande self control, specie durante lo schiocco di chewing-gum. :sarcastic_hand:
A leggerla bene, non è neanche andata così male, però è chiara la delusione data dalla grande aspettativa: quando la magia non scatta, si resta male.
Immagino che tu non abbia proposto di spegnere la tv per evitare di spegnere il 97% dei suoi neuroni, ormai risucchiati da Italy1. Un trauma del genere rischiava di farla passare dall'affettazione all'affettattura.
Bisognerebbe provare portandosi un player portatile da attaccare alla tv con qualcosa di più coinvolgente.
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Intanto, caro Germa, mi fanno piacere i tuoi applausi. Poi che dire, ritornando un attimo sulla questione a mente fredda... Le insufficienze della pagella di Jamile le vedo tutte, e ne ho scritto. Fra la bigbàbol schioccante e il filmetto di italiauno, poi i telefoni, la poca o inesistente brillantezza del dialogo... Concludere il trombaggio in un contesto di non-erotismo, non-desiderio, non-comunicazione (bla bla ecce e concetti simili) è stata un'impresa non banale: e sono quelle situazioni nevrotizzanti in cui ti salvi (se ti salvi) sulla scorta dell'esperienza. Nemmeno avere per le mani cotanta passera riesce a riaccendere un fuoco che prima ha bruciato impetuoso, e poi si è ridotto a un fuochetto "fatuo". Qualunque sia la natura di un problema, le nostre amanti non dovrebbero mai chiedere al loro cliente "... non si alsa, perché non si alsa?". Ma che domanda è?? Poi, dico io, la customer satisfaction dove va a finire? Domanda controproducente e mal fondata del resto, con quel tono da istitutrice svizzero-caraibica. Non dovresti chiedermi perché non si al(z)a, ma semmai "perché si è abbassato". Prima andava benissimo, poi a un certo momento "non so". Va bene, con la paglia e il fieno anche gli uccelli tornano a ruggire, o quantomeno si rimettono in dignitosa carreggiata.
Il quadretto di Italiauno va pure raccontato: una roba di canoe e inseguimenti nell'acqua, non credo "Un tranquillo weekend di paura" con Burt Reynolds, sembrava più una cagata melensa tipo i fessi di "Hazzard". Il telegiornale è più spassoso e coinvolgente. Lei rapita per un minuto secco (mi stavo risistemando gli abiti civili), poi si gira... "buffi, è vero?"
Ti chiedi: forse le è saltato il circuito neuronale. O, più plausibile, crede TE decerebrato. La terza ipotesi è più prosaica: sempre diciamo o balbettiamo un sacco di assurdità, solo per rompere l'assedio di un silenzio. Dunque la assolvo pienamente.
Nonostante tutto, mi assegno parecchie colpe: lo dico per onestà verso la ragazza che – ripeto – è bella e tutt'altro che ingannatrice. La lascivia del suo sguardo mentre si toglie reggiseno e mutandine, e si adagia morbida sul letto... sono fotogrammi che mi solletica rivedere. Gliene rendo volentieri giustizia. Sono persuaso che avesse la luna storta: più sensitivo di giucas casella io, difficile che mi sbaglio... L'ho sgamata al telefono, la risgamo dalla faccia nei primi dieci secondi delle presentazioni, poi dimmi che ne penseresti di una loftgirl che subito – quasi d'amblè - ti pianta un "c'hai mica una sigaretta?". Ora, tre indizi fanno una prova (non fosse che io non sono né Giucas Casella né Sherlock Holmes: magari la prossima volta mi fo i cazzi miei con tanto guadagno e sollievo): ma quando le chiedo "di là c'è la tua amica?", Jamile conferma, e non per questo mi accenna alla proposta di rito (threesome uberalles ). Sta a vedere che avevano discusso, e c'era rimasto un po' di scoglionamento in giro. Da vero merlo fessacchiotto, glielo son pure andato a domandare: "è tutto a posto, oggi sembravi un po' triste...". Ci son quelle che – al profilarsi di consimile domanda – ti srotolano il tappeto di un biopic con saga multifamigliare annessa. Lei pensa: "ma che ti frega, ma chi sei... potrai ben farti i cazzi tuoi!!". E mi prorompe col nervosismo di una vera fèmmena: " ... io triste?? quando, perché, e a che ora??? .. son tranquillissima ed allegra io". Ecco, appunto, un altro indizio: come volevasi dimostrare. E bravo pistolone, se me ne stavo zitto.
Accidenti a me e a tutti i punteri del sentimento. Poi si dice, "il feeling non scattato".
Il quadretto di Italiauno va pure raccontato: una roba di canoe e inseguimenti nell'acqua, non credo "Un tranquillo weekend di paura" con Burt Reynolds, sembrava più una cagata melensa tipo i fessi di "Hazzard". Il telegiornale è più spassoso e coinvolgente. Lei rapita per un minuto secco (mi stavo risistemando gli abiti civili), poi si gira... "buffi, è vero?"
Ti chiedi: forse le è saltato il circuito neuronale. O, più plausibile, crede TE decerebrato. La terza ipotesi è più prosaica: sempre diciamo o balbettiamo un sacco di assurdità, solo per rompere l'assedio di un silenzio. Dunque la assolvo pienamente.Nonostante tutto, mi assegno parecchie colpe: lo dico per onestà verso la ragazza che – ripeto – è bella e tutt'altro che ingannatrice. La lascivia del suo sguardo mentre si toglie reggiseno e mutandine, e si adagia morbida sul letto... sono fotogrammi che mi solletica rivedere. Gliene rendo volentieri giustizia. Sono persuaso che avesse la luna storta: più sensitivo di giucas casella io, difficile che mi sbaglio... L'ho sgamata al telefono, la risgamo dalla faccia nei primi dieci secondi delle presentazioni, poi dimmi che ne penseresti di una loftgirl che subito – quasi d'amblè - ti pianta un "c'hai mica una sigaretta?". Ora, tre indizi fanno una prova (non fosse che io non sono né Giucas Casella né Sherlock Holmes: magari la prossima volta mi fo i cazzi miei con tanto guadagno e sollievo): ma quando le chiedo "di là c'è la tua amica?", Jamile conferma, e non per questo mi accenna alla proposta di rito (threesome uberalles
). Sta a vedere che avevano discusso, e c'era rimasto un po' di scoglionamento in giro. Da vero merlo fessacchiotto, glielo son pure andato a domandare: "è tutto a posto, oggi sembravi un po' triste...". Ci son quelle che – al profilarsi di consimile domanda – ti srotolano il tappeto di un biopic con saga multifamigliare annessa. Lei pensa: "ma che ti frega, ma chi sei... potrai ben farti i cazzi tuoi!!". E mi prorompe col nervosismo di una vera fèmmena: " ... io triste?? quando, perché, e a che ora??? .. son tranquillissima ed allegra io". Ecco, appunto, un altro indizio: come volevasi dimostrare. E bravo pistolone, se me ne stavo zitto.Accidenti a me e a tutti i punteri del sentimento. Poi si dice, "il feeling non scattato".
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danton ha scritto:
anche con me l'ultima volta ci ha provato, fk inesistente e poi un rifiuto al cim, prontamente cancellato dopo mio sguardo fulminante. non credo mi rivedrà più.
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ragazza che merita...tettone eccezzionali...inizio buono ormai diventata macchinetta mangia soldi... 
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indioblu2002 ha scritto:ragazza che merita...tettone eccezzionali...inizio buono ormai diventata macchinetta mangia soldi...
Bella recensione! Capisco che dopo l'opera di danton fosse ifficile aggiungere qualche cosa di più, ma inserire messaggi come questo ha la stessa utilità che non inserirli. Non sarebbe brutta cosa iniziare a partecipare come si deve...
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