KAMILLA DEE

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Da qualche mattina mi sveglio con fastidio, rabbia e tristezza, che permangono durante tutto l’arco della giornata, facendosi sentire in certi momenti più forti.
La ragione? Domenica scorsa la mia favorita, rispondendo an un mio messaggio, con il quale la invitavo ad un caffè, mi fa sapere che il Kamilla Dee chiuderà a fine maggio. Solo a leggere ciò che mi ha scritto mi sento raggelare, mi fiondo al loro sito e vedo la notizia, con tanto di spiegazione. Per farla breve, bisogna ringraziare l’imbecillità di due senatori, Hans-Otto Gröhler (cristiano-democratico) e Marc Schulte, socialdemocratico (della serie: l’imbecillità bipartizan), i quali hanno decretato che i bordelli debbano essere limitati alle zone miste della città (vale a dire zone con presenza di attività commerciali), e vietati nelle zone puramente residenziali. Tanto per fare un esempio, l’Artemis è salvo, perchè si trova in una di queste zone miste. La spiegazione tecnica può annoiare, ma il succo del discorso è il seguente: com questo provvedimento sarà certamente più difficile creare bordelli di qualità come il Kamilla Dee, mentre ne spunteranno parecchi, nelle zone miste, di bassa qualità. Tutto ciò non gioverà ne ai punters ne alle pays. Questi due dementi giustificano la loro battaglia contro i bordelli in area residenziale additando il pretesto di voler combattere le attività illegali che i bordelli portano.
A Berlino ci sono certamente zone di illegalità nel mondo della prostituzione, ma nessun posto ne potrebbe essere più lontano del Kamilla Dee, un posto di classe, discreto e con un'ottima clientela. Chiunque di voi l'abbia visitato può confermare che da fuori non si vede nulla che potrebbe far pensare ad un bordello, mentre vicino a casa mia ce ne sono alcuni con scritte od immagini da fuori inequivocabili; bordelli di qualità molto inferiore, che rimangono (e non vivo affatto in una pessima zona).
Ma c'è di più: Kamilla Dee era un posto dove tutti si sentivano speciali, pays e clienti.La mia favorita mi ha scritto che lei e le sue colleghe si sentivano delle principesse, e non stento a crederlo. Kamilla Dee rappresentava il modello perfetto della prostituzione: clienti educati e rispettosi, ragazze con attitudine GFE e che esercitano non solo volontariamente, ma anche con passione. Quasi tutte loro hanno una seconda attività, e moltissime sono studenti o madri di famiglia. Il bordello, super-discreto, si trovava in un complesso residenziale, introvabile a chi non ne conosceva l’esistenza. Molte delle pays erano specializzate per clienti portatori di handicap. Insomma, la prostituzione come un lavoro normale e rispettabile, una professione come le altre; ed è proprio questo che la canaglia proibizionista non può sopportare. Uso il termine CANAGLIA PROIBIZIONISTA a proposito, avendoci pensato parecchio. Va bene la libertà di pensiero, ma perchè dovrei applicarla a persone che si battono per privare quelle ragazze del diritto di lavorare, e per privare noi della ricerca di un po’ di piacere? Fanculo la loro libertà di parola, I’m fucking done being nice!
Per me non ci saranno grossi problemi, continuerò a vedere la mia fidelizzata, dovunque andrà a lavorare. Certo mi mancherà non incontrarla in quella bellissima alcova di Wilmersdorf, che era diventato il mio posto preferito di tutta Berlino. Ogni volta che guidavo guidavo per la Uhlandstrasse sentivo l'adrenalina salire; parcheggiare poi dietro la Blissenstrasse, suonare il campanello e salire le scale per incontrare la mia bella, tutto ciò mi mancherà. Spero che la mia favorita trovi un posto altrettanto buono e con distinta clientela dove esercitare, così come spero possano fare tutte le altre pays di KD, le cui condizioni lavorative rischiano di peggiorare. Ma la mia favorita vuole continuare (perchè -parole sue- "faccio il mio lavoro bene e volentieri").
Ciò che mi fa andare il sangue in testa è il fatto che, con motivazioni tecniche risibili, si chiude uno dei bordelli migliori d’Europa, e questo rappresenta una vittoria degli abolizionisti. Gröhler, Schulte, due facce di merda, come Francesca Puglisi, Massimo Lizzi, le femministe abolizioniste e tutti gli altri che ci vedono come schiavizzatori o violentatori, e si battono per abolire un’attività che, se esercitata volontariamente e legalmente, è assolutamente GIUSTA e MORALE.
Con il Kamilla Dee se ne va una parte dell’anima liberale di Berlino. Non è che ora si chiudano tutti i bordelli, ma si lasciano i più scadenti e si colpisce il migliore, perchè il KD era la dimostrazione che argomentazioni degli abolizionisti erano solo cialtronate!
Mi sono trasferito in una città liberale, spero solo che non diventi come l’Iran di Khomeini.
 
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Vedo che i politici tedeschi non sono da meno di quelli italiani a "intelligenza"
 
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Leggendo che ci sono sacche di illegalità nei bordelli tedeschi mi chiedo cosa potrebbe succedere in quelli italiani
 
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:unknw: che dire.... concordo in toto con FRIEDRICHderGrosse, più anonimo di cosī si muore... posto raffinato e pulito. Ma cosa vogliono adesso che i bordelli li aprano sul Ku'damm o Unter den Linden tra negozi di Chanel-Gucci-Prada etc.... :nea:
 
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  • #7
Hai tempo fino al 31 Maggio. Se penso a quanti bordelli di infima qualità ci siano a Berlino, e che si chiuda il migliore, mi piange in cuore. E mi viene anche in sangue in testa, a pensare al sig. Marc Schulte, il responsabile di questa decisione, giustificata con motivazioni risibili. Vorrei dire qui cosa penso di lui, ma finirei per trovarmi la polizia in casa
 
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  • #8
Da oggi, esattamente da un'ora e mezza, il Kamilla Dee ha cessato di esistere. Lo si sapeva già, ma lo stesso leggerlo ancora nel loro sito per me rappresenta un pugno nello stomaco. Ho già detto cosa rappresentava il KD per Berlino, ma vorrei aggiungere un paio di cose. Il KD era un posto dove tutte le pays erano felici di lavorare e si sentivano in famiglia(parole della mia fidelizzata). Uno di quelli dove loro venivano pagate meglio. Un posto nel cui sito (ancora attivo, potete leggerlo) si consigliavano le ragazze ad intraprendere questa carriera se si aveva passione per il mestiere, ed a non farlo se l'unico incentivo era quello economico. Essendo l'unico bordello con attitudine GFE, era frequentato da ottimi clienti, che andavano lì per la ricerca di un'emozione (non sto dicendo affatto che tutti i bordelli debbano essere GFE orientated, ma certo in una clientela alla ricerca di questi la probabilità di trovare clienti balordi è molto bassa). Gli incontri erano definiti "sessioni amorose", e le ragazze Lustbeglaiterinnen, ossia "accompagnatrici del piacere"; termini bellissimi, che illustrano qual'era la loro filosofia del sesso a pagamento, filosofia nella quale mi riconosco appieno. Fino all'ultimo il KD ha funzionato come un'orologio svizzero: ogni settimana si indicava in quali giorni le varie pays fossero presenti. Non solo: è tuttora possibile contattare il KD, affinchè i clienti possano mettersi in contatto con le loro pays favorite, se loro sono d'accordo.
Ora le ragazze, all'incirca una trentina, se non erro, sono rimaste senza un posto per esercitare (qualcuna l'ha già trovato). Che vadano a finire in uno dei bordelli che hanno a che fare con papponi e criminalità, lo escluderei, le ragazze del KD non sono delle sprovvedute. Ma potrebbero finire in bordelli dove le condizioni sono molto peggiori che non al KD. Molti bordelli fanno pagare alla pay la stanza ogni giorni, molti licenziano chi chiama assente 3 o 4 volte (il KD non lo faceva mai, una poteva cancellare quanto voleva), e in molti la paga è decisamente inferiore (tutte cose dettemi dalla mia fidelizzata). Un sentito grazie a quel maiale di Marc Schulte, l'artefice della chiusura del KD (voglio evitare problemi legali sia a me che agli amministratori di PF, ma escluderei che Herr Schulte legga Punterforum). E tutto perchè il KD si trovava in una zona residenziale (normalmente i bordelli situati in tali zone vengono tollerati, se non creano problemi; ma il municipio di Charlottemburg-Wilmersdorf non ha voluto fare eccezioni)! Il KD non ha mai creato problemi di alcun tipo, era in attività da 26 anni, ben prima che i bordelli berlinesi venissero legalizzati.
Ho ancora una piccola speranza che un bordello simile rinasca; e chissà che le proprietarie non stiano pensandoci già. Una loro frase nel messaggio d'addio, postato nel sito ("chissà che non ci rivedremo presto), mi fa un po' sperare. Ma forse è il mio cuore che non vuole accettare la realtà.
Rimane comunque una perdita immensa per Berlino, e rimane il fatto che sia moralmente criminale chiudere senza ragione il bordello dove le ragazze lavoravano in condizioni decisamente migliori rispetto agli altri. La rabbia che sento contro Schulte è immensa (in realtà il sentimento che provo è un altro, ma mi sto pesantemente auto-censurando).
Addio, Kamilla Dee, te ne vai a testa alta. Avevate creato un posto ideale alle pays per esercitare, ed avete fatto sognare migliaia di punters. LEB WOHL!
 
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Non conosco la legge che sarà in vigore dal 1/07/2017, ma oggi mi ha chiamato una amica che lavora/ava al Magnum di Dusseldorf e intende traferirsi in Carinzia con una collega.
Sembra che la cosa stia per gettare nel panico la maggioranza delle ragazze ROM che lavorano in Germania.
1) obbligo di residenza
2) obbligo di locare un appartamento e divieto di dormire nel FKK
:sad:
 
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Oltre a questo per le ragazze ho letto che ci dovrebbe essere anche l'obbligo di essere registrate in comune come prostitute per tanto la loro professione in teoria verrà riportata sui loro documenti, cosa che ovviamente nessuna vuole.
 
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Oltre a questo per le ragazze ho letto che ci dovrebbe essere anche l'obbligo di essere registrate in comune come prostitute per tanto la loro professione in teoria verrà riportata sui loro documenti, cosa che ovviamente nessuna vuole.

Confermo... E da quanto ho raccolto nella mia ultima visita qualche giorno fa, questa imminente novità sta costringendo moltissime lavoratrici negli FKK della NRW a far domanda al di fuori dei confini tedeschi (Yin Yang e Sixsens in primis) per evitare di trovar scritto "prostituta" sul proprio libretto di lavoro...
 
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Oltre a questo per le ragazze ho letto che ci dovrebbe essere anche l'obbligo di essere registrate in comune come prostitute per tanto la loro professione in teoria verrà riportata sui loro documenti, cosa che ovviamente nessuna vuole.
Il comandante della polizia nazionale ha commentato come da medioevo e stupida questa norma.
 
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immenso

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Oltre a questo per le ragazze ho letto che ci dovrebbe essere anche l'obbligo di essere registrate in comune come prostitute per tanto la loro professione in teoria verrà riportata sui loro documenti, cosa che ovviamente nessuna vuole.

La registrazione presso il Comune come prostituta è pratica che si applica nei Lander in Austria da anni. È obbligatoria per la carta verde e i conseguenti adempimenti sanitari. Non vedo il problema. E di certo non glielo scrivono sulla carta d'identità rumena la professione. Quindi quando tornano a casa possono continuare a dire che fanno le badanti e/o parrucchiere e/o lapdance.In Carinzia, per chi vi si trasferirà, non cambierà la musica. Se non che non ci saranno problemi con il bbj. Sulla bontà o meno della normativa poi si può discutere, ma non mi sembra che si creino ostacoli insormontabili per chi vuole esercitarla. Anzi, neppure difficilmente scavalcabili.
 
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Non sto qui a quotare, perchè per certi post non mi compare la funzione "quote", Comunque:

@Immenso. Se da quanto si legge in rete molte ragazze sono nel "panico" per questa nuova legge tedesca avranno i loro motivi.
Mi vien da pensare che probabilmente ci saranno dei cavilli (che noi non conosciamo) diversi dalla legge austriaca.

Sinceramente dei documenti che devono avere le ragazze non è che mi interessi molto, la tragedia a mio avviso sono le eventuali chiusure di flatrate, gang bang, RTC (AO Club) e dover magari pagare un extra per il BBBJ.

@Entratel. Certo una legge del cazzo, per molti versi inapplicabile ma che da additto a comportamenti sconvenienti ed "illegali", lo dicono in tanti nel sindacato di polizia. Ma i furbetti al governo sembrano non sentir ragione.

@SPunter. Ho sempre letto che Yin Yang e Six Sense sono due gran bei locali ma con line up scadenti. Magari molte si trasferiscono là e sto autunno è la volta buona che vado in Olanda.... Chi lo sa, ho letto della Spagna ma non mi ispira molto.
 
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kalbo

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A me sembra una legge più che giusta e dovrebbe essere applicata in tutti i paesi dell'unione.Perché mai gridare allo scandalo o a chissà quale discriminazione.Se una sceglie di far la prostituta e guadagnare una montagna di soldi,allora accetti lo status che le consente di far questo_Obbligo di residenza e registrazione come tali è il minimo...oltre a pagare le giuste tasse sull'attività,cosa ora come ora improbabile nella quasi totalità dei paesi EU.E pure la collocazione dei bordelli in zone non residenziali non mi sembra un'eresia.
 
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La legge che voi citate è la cosidetta legge Schwesig, dal nome della ministra che l'ha elaborata. Non è perfetta, ma ha il meriti di non scimmiottare lo schifoso "modello svedese", e di proporsi di combattere lo sfruttamento della prostituzione. Ma che sia chiaro: non è la legge Schwesig che ha ucciso il Kamilla Dee, che da tale legge non aveva nulla da temere. Come già detto, il KD era li da più di 20 anni, addirittura prima della liberalizzazione del bordelli, era legale non aveva nulla fuori posto. Il KD non c'è più per l'imbecillità di Schulte, il quale ha arbitrariamente deciso che non ci debbano essere bordelli in zone residenziali. E, per rispondere a Kalbo, tale regola non sarebbe un'eresia, ma lo diventa se applicata alla lettera, senza alcuna distinzione tra bordello e bordello. Come ho già scritto, i bordelli in zone puramente residenziali sono tollerati, se non creano alcun fastidio di ordine pubblico. E' la prassi in tutta Berlino, ma (da ora) non nel municipio di Charlottemburg-Wilmersdorf, guidato da quel demente! Resta comunque il fatto che se vogliamo che la prostituzione sia considerato un lavoro normale, non dobbiamo relegare i bordelli nelle zone "meno buone" della città
 
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A me sembra una legge più che giusta e dovrebbe essere applicata in tutti i paesi dell'unione.Perché mai gridare allo scandalo o a chissà quale discriminazione.Se una sceglie di far la prostituta e guadagnare una montagna di soldi,allora accetti lo status che le consente di far questo_Obbligo di residenza e registrazione come tali è il minimo...oltre a pagare le giuste tasse sull'attività,cosa ora come ora improbabile nella quasi totalità dei paesi EU.E pure la collocazione dei bordelli in zone non residenziali non mi sembra un'eresia.

Tralasciando la parte sopra, forse ti è sfuggita la parte dove chiuderanno varie tipologie di locali come i flatrate e i gang bang parties. meno locali = più disoccupazione e più illegalità perchè questi posti magari si ricicleranno in qualche postaccio di periferia per fare le cose di nascosto con meno sicurezza per le ragazze e i clienti.

Poi una legge che mette l'obbligo del preservativo anche per i pompini con multe fino a 50.000€ per il cliente è un assurdità. Chi lo sa cosa succede dietro ad una porta chiusa tra due adulti consenzienti? Nessuno lo può sapere!
Però la ragazza si potrà appigliare al fatto che ora questa pratica è illegale (e di conseguenza niente più CIM) e richiederti un extra per il BBBJ.

Chissà, magari dal 1/7 tante ragazze diranno "amore con 50€ solo CBJ e scopata, se vuoi che te lo succhio senza mi devi pagare di più...."

Comunque staremo a vedere come si evolverà la situazione, purtroppo nessuno di noi ha la sfera di cristallo per vedere il futuro.
 
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immenso

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"Come ho già scritto, i bordelli in zone puramente residenziali sono tollerati, se non creano alcun fastidio di ordine pubblico. E' la prassi in tutta Berlino, ma (da ora) non nel municipio di Charlottemburg-Wilmersdorf..."
La normativa include un capitolo relativo la prossimità di tali strutture a luoghi particolari (centri storici, asili, scuole, luoghi di culto etc) ed è la medesima per l'Austria. In Carinzia si è discusso della chiusura dello storico Laufhaus in Lederergasse 20 proprio perchè i (miopi) vertici politici volevano un'applicazione stringente della norma, dimenticando che era stato aperto ed aveva un permesso che antecedeva l'entrata in vigore della normativa in discussione qui. Peraltro da fuori è stata rimossa ogni tipo di pubblicità (anche soft o ammiccante) ed oscurati i vetri, tanto che da fuori pare una delle tante residenze della strada, munita addirittura di ingresso posteriore lungo il fiume. Per ora è ancora aperto. Detto questo come sempre (Austria o Italia che sia) non è la norma - che in sè ha un senso, se ci si riflette un attimo - il problema, ma l'interpretazione che se ne fa.
In Austria vige già la "schedatura" (passatemi l'orribile termine) e non vedo questi problemi che si paventano in terra tedesca.
Certo che quando l'Austria ha cercato di far aprire la Partita Iva alle ragazze obbligandole a dotarsi di un commercialista, la malsana idea è affondata malamente dopo pochissimo, come chi l'ha proposta. La soluzione ottimale è l'attuale, con una tassa fissa ad ingresso. Punto. Il resto è fuffa e nessun controllo può essere attuato. Confido sarà lo stesso per il BBJ in Germania.
Sono norme di fatto inattuabili e che lasciano il tempo che trovano.
Mia opinione personale: il proibizionismo ha storicamente fallito. Tanto vale normare la materia in maniera semplice e chiara, specie un settore delicato come la prostituzione. Registrazione presso il Comune - Rilascio della Carta Verde - Esami periodici per il rinnovo della stessa mensilmente - Ingresso giornaliero maggiorato per le ragazze con quota da girare dal locale
all'Erario - Quello che guadagnano dentro se lo tengono.
Troppi adempimenti (specie se inattuabili o inutili) hanno lo stesso effetto di proibire il fenomeno, ossia spingere all'esercizio illegale dello stesso, e qui concordo con Dr.Axxx.
 
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Grazie, Immenso, per averci dato un resoconto della situazione in Austria. Perfettamente d'accordo con la critica al proibizionismo (e ci mancherebbe altro, in questo forum!); a tal proposito ho intenzione di aprire un thread a breve. Tornando al Kamilla Dee, ciò che colpisce è l'arbitrarietà di questa decisione. Io me ne sbatto i coglioni di ciò che dice la norma sui bordelli nelle zone residenziali (norma comunque raramente applicata alla lettera); se un bordello come il KD operava da anni senza problemi e senza lamentele da parte dei residenti, creando un ambiente sicuro e protetto per le pays, un amministratore politico ha il dovere morale di salvaguardare tale bordello, a prescindere da qualsiasi norma. Decidendo altrimenti, Schulte, attualmente una delle persone che odio di più al mondo, ha chiuso un ambiente di lavoro sicuro e privo di ogni illegalità, e peggiorato le condizioni di lavoro delle pays. E tutto per un suo capriccio! Dove abito io ci sono certi puttanai di dubbia qualità, con immagini da fuori inequivocabili. Ed io abito in una zona residenziale, tra l'altro a 10 min di macchina dal KD (ma in un municipio diverso, al di fuori della giurisdizione di quel figuro). Nel municipio di Charlottenburg- Wilmersdorf si sono salvati bordelli come Salon Prestige e Royal, che si trovano in zone abitate, ma considerate "miste" ( cioè con presenza di attività commerciali. Grossa differenza tra quelle zone e Blissestraße ( dove si trovava il KD) non ce ne sono, a parte un pò di traffico in più. E questi bordelli si stanno già avvantaggiando della chiusura del KD, dato che alcune delle ragazze hanno già trovato un nuovo lavoro lì. Preciso che non è mia intenzione accusare nè il Royal nè Salon Prestige, che non hanno nessuna colpa riguardo alla chiusura del KD; la colpa ricade unicamente su quell'essere immondo già citato. Il messaggio è chiaro: tolleriamo i bordelli, ma non li incoraggiamo. Ed invece bordelli come il KD dovrebbero essere incoraggiati, se fossero tutti così la prostituzione rappresenterebbe una realtà idilliaca.
Ho letto i messaggi di commiato nel sito di KD, scritti sia dai clienti che dalle signore che dirigevano il KD; credetemi, mi fa male al cuore leggerli. Qualcosa di bello e speciale è stato tolto per sempre, un'ingiustizia è stata commessa; e mi sento soffocato da rabbia e indignazione, mista a tristezza. Ora più che mai sono pieno di intolleranza verso coloro che invocano posizioni proibizioniste riguardo alla prostituzione. E che questa marmaglia abolizionista non osi venirci a dire: "È per il bene delle ragazze, siamo preoccupate per loro". Se lo foste stati davvero, avreste difeso il Kamilla Dee con le unghie e con i denti!
 
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Punterlandia
Ma se il problema del Kamilla Dee era solo ed esclusivamente l'ubicazione, direi che nulla gli impedisce di riaprire in un altra zona...
 
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