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Ospite
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Oggi vi parlerò della chilomba…
La chilomba, o palombella, è il percorso tracciato da un grave quando lanciato nello spazio libero e si contraddistingue per una traiettoria ellittica, quasi un semicerchio…
Nel gioco del calcio… “Il tiro a chilomba dovrà essere innanzitutto scagliato dal Campione all’improvviso, da distanza notevolissima e con potenza eccezionale, colpendo il pallone di collo pieno e regolando la mira verso la porta avversaria, cercando di far volare via il pallone così che la sua parabola sia la più alta possibile e termini a non più di un paio di metri dai piedi della vittima designata, il portiere avversario. La gamba impetuosa andrà quindi come scagliata contro il cielo…” (cit.)
Nel sesso… Lo schizzo a chilomba dovrà essere espulso dal campione, parimenti, all’improvviso, o meglio ancora, senza alcun preavviso: anche qui il grave percorrerà una distanza decisamente superiore alla media e sarà caratterizzato da una potenza inconsueta, tale da rendere ben visibile il getto per buona parte della sua traiettoria, inattesa e imprevedibile, che terminerà, a seconda delle reciproche posizioni, di volta in volta, nei capelli della ricevente, in bocca al lanciatore, che è restata aperta per il suo stesso stupore, nell’occhio della ricevente o del lanciatore, o, infine, tipicamente, sul reggiseno di Victoria Secret, incautamente lasciato a bordo campo…
Sono momenti di grande sport.
Momenti che gratificano il lanciatore.
È un gesto atletico di gran classe, e non per tutti.
Infatti, è prerogativa dei ggggiovani atleti, dotati di pubenda toniche e ipertrofiche e di prostata ancora nel pieno delle migliori performance.
Per tale motivo, quando la chilomba si realizza ad opera di un punter attempato, è motivo di grossa soddisfazione… Nonché di stupore della partner abituale, o, più probabilmente, della pay fidelizzata, giacché, in letteratura, i casi osservati di chilomba tra moglie e marito sono decisamente rari, scarsamente documentati e, nella maggior parte dei casi, da ricondursi ai primi amplessi tra fidanzati in epoca tipicamente prematrimoniale…
Va detto che la chilomba si accompagna spesso con le fasi finali del massaggio prostatico…
Parliamo di chilomba indotta, o eterogenerata, in quanto la performance del lanciatore è, in qualche modo, esasperata dalla pressione esercitata sulla prostata dal di lei dito, o dal di lei cazzo, se parliamo di donna dotata di appendice, volgarmente detta trans…
Ma resta comunque un evento non comune e infrequente nella categoria dei lanciatori senior…
Purtroppo, la chilomba è ribelle. Imprevedibile. Non addomesticabile… Peccato. Potrebbe essere usata a comando, per superare quella manina impertinente della pay, quando scherma il glande proprio sul più bello, superando, col lancio a pallonetto, l’ostacolo, e centrando un canestro da tre punti… Ma pochi, e invero nessuno che io conosca, è capace di tanto…
C’è poi la chilomba performata dalla trans, Questa è particolarmente insidiosa: vuoi perché tende, per una legge fisica mai abbastanza studiata, a centrare la pupilla dell’avventore, vuoi perché particolarmente rara, vuoi perché, a causa della sua estemporaneità e della abitudini conservatrici delle pay pizzute, essa si manifesta a fine turno, in condizioni di pieno carico, e spesso non è nemmeno voluta: lo schizzo è violento, improvviso, incontrollato e può colpire la vittima ovunque, tipicamente all’incrocio dei peli, spiazzando completamente il portiere…
Una volta rappresa, la chilomba trans, resta indelebilmente affezionata alla cute o al pelo, e poiché può atterrare ovunque, è assai comune che la stessa sfugga alle abluzioni di fine coito, concentrate quasi sempre intorno ai soli noti, rappresentando un pericoloso indizio di tradimento che difficilmente passerà inosservato all’occhio attento della fidanzata, moglie, o anche mamma di turno… Con imbarazzanti conseguenze per il portatore…
Ricordo con affetto una splendida estemporanea chilomba che mi fu perpetrata da una giovine e esuberante topa pizzuta agli inizi della sua carriera… Nicol di Manhaus… Peccato sia emigrata all’estero. Ormai gioca in premier leaugue… Credo nel Paris Saint Germain…
Eh si… Allora era solo una campionessa in erba… (anche perché si faceva discrete e frequenti canne, a dirla tutta)…
E poi, sono momenti di gloria, sportivamente parlando, perché in questi casi il tripudio non è solo della lanciatrice, ma anche del ricevitore, che si sente a pieno titolo promotore del gesto atletico…
E ancora, ricordo con grande orgoglio, un goal di chilomba che praticai all’Argentina… L’argentina si chiamava Sophia, e riceveva in Via Cortina D’Ampezzo… Estrassi la pistola dalla sua fondina, sfinterica, ancora carica, forbendola a gommino, e sparai il tiro del secolo… In realtà fu una tripletta… I primi due lanci a chilomba colpirono Sophia al seno e alla guancia, mentre il terzo lancio, corto, si perse a bordo pube…
Scattò l’applauso.
Sophia credo si sia ormai ritirata dall’attività sportiva. Dopo un certo numero di stagioni al Perugia, ha appeso le balle al chiodo, e credo ormai si limiti a fare telecronache sulle reti minori… Triste destino per una sportiva…
L’ultima chilomba?
Solo qualche giorno fa, è stata in una sessione di Italia Brasile… L’avversaria, come potete immaginare, non era una che puoi spiazzare con un tiro sparacchiato malamente
Alta come donnarumma, bella come il sole, ambrata come i più famosi centravanti verdeoro, Bruna mi ha fatto tornare indietro di un ventennio…
Si, d’accordo, era una chilomba indotta, eterogenerata… Avevo la gamba carica a retrospinta, e il valore del gesto atletico è stato in qualche modo drogato dalla condizione… Ma, alla mia età, vi garantisco, so’ grandissime soddisfazioni.
Soddisfazioni che si amplificano quando osservi lo stupore della ricevente. Quella bella boccuccia a cuore che si chiude in una OH di stupore e poi in un sorriso soddisfatto, non solo per aver schivato il colpo, ma per essere stata co-artefice del lancio: “…ma di solito… tu… non fai così…”.
Mai sottovalutare il vecchio punter.
…La chilomba… Che bella cosa.
____________jul
La chilomba, o palombella, è il percorso tracciato da un grave quando lanciato nello spazio libero e si contraddistingue per una traiettoria ellittica, quasi un semicerchio…
Nel gioco del calcio… “Il tiro a chilomba dovrà essere innanzitutto scagliato dal Campione all’improvviso, da distanza notevolissima e con potenza eccezionale, colpendo il pallone di collo pieno e regolando la mira verso la porta avversaria, cercando di far volare via il pallone così che la sua parabola sia la più alta possibile e termini a non più di un paio di metri dai piedi della vittima designata, il portiere avversario. La gamba impetuosa andrà quindi come scagliata contro il cielo…” (cit.)
Nel sesso… Lo schizzo a chilomba dovrà essere espulso dal campione, parimenti, all’improvviso, o meglio ancora, senza alcun preavviso: anche qui il grave percorrerà una distanza decisamente superiore alla media e sarà caratterizzato da una potenza inconsueta, tale da rendere ben visibile il getto per buona parte della sua traiettoria, inattesa e imprevedibile, che terminerà, a seconda delle reciproche posizioni, di volta in volta, nei capelli della ricevente, in bocca al lanciatore, che è restata aperta per il suo stesso stupore, nell’occhio della ricevente o del lanciatore, o, infine, tipicamente, sul reggiseno di Victoria Secret, incautamente lasciato a bordo campo…
Sono momenti di grande sport.
Momenti che gratificano il lanciatore.
È un gesto atletico di gran classe, e non per tutti.
Infatti, è prerogativa dei ggggiovani atleti, dotati di pubenda toniche e ipertrofiche e di prostata ancora nel pieno delle migliori performance.
Per tale motivo, quando la chilomba si realizza ad opera di un punter attempato, è motivo di grossa soddisfazione… Nonché di stupore della partner abituale, o, più probabilmente, della pay fidelizzata, giacché, in letteratura, i casi osservati di chilomba tra moglie e marito sono decisamente rari, scarsamente documentati e, nella maggior parte dei casi, da ricondursi ai primi amplessi tra fidanzati in epoca tipicamente prematrimoniale…
Va detto che la chilomba si accompagna spesso con le fasi finali del massaggio prostatico…
Parliamo di chilomba indotta, o eterogenerata, in quanto la performance del lanciatore è, in qualche modo, esasperata dalla pressione esercitata sulla prostata dal di lei dito, o dal di lei cazzo, se parliamo di donna dotata di appendice, volgarmente detta trans…
Ma resta comunque un evento non comune e infrequente nella categoria dei lanciatori senior…
Purtroppo, la chilomba è ribelle. Imprevedibile. Non addomesticabile… Peccato. Potrebbe essere usata a comando, per superare quella manina impertinente della pay, quando scherma il glande proprio sul più bello, superando, col lancio a pallonetto, l’ostacolo, e centrando un canestro da tre punti… Ma pochi, e invero nessuno che io conosca, è capace di tanto…
C’è poi la chilomba performata dalla trans, Questa è particolarmente insidiosa: vuoi perché tende, per una legge fisica mai abbastanza studiata, a centrare la pupilla dell’avventore, vuoi perché particolarmente rara, vuoi perché, a causa della sua estemporaneità e della abitudini conservatrici delle pay pizzute, essa si manifesta a fine turno, in condizioni di pieno carico, e spesso non è nemmeno voluta: lo schizzo è violento, improvviso, incontrollato e può colpire la vittima ovunque, tipicamente all’incrocio dei peli, spiazzando completamente il portiere…
Una volta rappresa, la chilomba trans, resta indelebilmente affezionata alla cute o al pelo, e poiché può atterrare ovunque, è assai comune che la stessa sfugga alle abluzioni di fine coito, concentrate quasi sempre intorno ai soli noti, rappresentando un pericoloso indizio di tradimento che difficilmente passerà inosservato all’occhio attento della fidanzata, moglie, o anche mamma di turno… Con imbarazzanti conseguenze per il portatore…
Ricordo con affetto una splendida estemporanea chilomba che mi fu perpetrata da una giovine e esuberante topa pizzuta agli inizi della sua carriera… Nicol di Manhaus… Peccato sia emigrata all’estero. Ormai gioca in premier leaugue… Credo nel Paris Saint Germain…
Eh si… Allora era solo una campionessa in erba… (anche perché si faceva discrete e frequenti canne, a dirla tutta)…
E poi, sono momenti di gloria, sportivamente parlando, perché in questi casi il tripudio non è solo della lanciatrice, ma anche del ricevitore, che si sente a pieno titolo promotore del gesto atletico…
E ancora, ricordo con grande orgoglio, un goal di chilomba che praticai all’Argentina… L’argentina si chiamava Sophia, e riceveva in Via Cortina D’Ampezzo… Estrassi la pistola dalla sua fondina, sfinterica, ancora carica, forbendola a gommino, e sparai il tiro del secolo… In realtà fu una tripletta… I primi due lanci a chilomba colpirono Sophia al seno e alla guancia, mentre il terzo lancio, corto, si perse a bordo pube…
Scattò l’applauso.
Sophia credo si sia ormai ritirata dall’attività sportiva. Dopo un certo numero di stagioni al Perugia, ha appeso le balle al chiodo, e credo ormai si limiti a fare telecronache sulle reti minori… Triste destino per una sportiva…
L’ultima chilomba?
Solo qualche giorno fa, è stata in una sessione di Italia Brasile… L’avversaria, come potete immaginare, non era una che puoi spiazzare con un tiro sparacchiato malamente
Alta come donnarumma, bella come il sole, ambrata come i più famosi centravanti verdeoro, Bruna mi ha fatto tornare indietro di un ventennio…
Si, d’accordo, era una chilomba indotta, eterogenerata… Avevo la gamba carica a retrospinta, e il valore del gesto atletico è stato in qualche modo drogato dalla condizione… Ma, alla mia età, vi garantisco, so’ grandissime soddisfazioni.
Soddisfazioni che si amplificano quando osservi lo stupore della ricevente. Quella bella boccuccia a cuore che si chiude in una OH di stupore e poi in un sorriso soddisfatto, non solo per aver schivato il colpo, ma per essere stata co-artefice del lancio: “…ma di solito… tu… non fai così…”.
Mai sottovalutare il vecchio punter.
…La chilomba… Che bella cosa.
____________jul