LA LINEA D'OMBRA

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Alabai ha scritto:
favola73 ha scritto:
Be caro Alabai...
.......
Parte b come farà quella manica di debosciati senza la tua guida spirituale?
:bye:

CARO FAVOLA73

Quando uno comincia a scrivere come una persona,
incomincia a parlare come una persona;
quando uno incomincia a parlare come una persona,
incomincia a ragionare come una persona.
Mi sa tanto che,
più o meno,
un solo-inside-alabai
ci sarà sempre all'Andiamo:
le parole tracciano dei solchi,
ho seminato in un fertile terreno,
il verbo si può fare carne,
e saranno le parole
la guida spirituale...
Brindando con loro,
brinderai anche con me!
P.S: Sto da Dio!!!
:bye:
 
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favola73 ha scritto:
A parte tutto io sono felice per tè che hai raggiunto la pace.
..........

Se un giorno troverò la pace dei sensi,giuro che vado col culo di fuori,pitturato color giallo canarino,fino a San Luca a piedi :biggrin: :biggrin:

Ti dedico questa Alabai.....
:bye:

[youtube:2mxaw706]http://www.youtube.com/watch?v=-19cWCWWuxY&feature=related[/youtube:2mxaw706]
 
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Land of Romagna...
Alabai ha scritto:
roberto1964 ha scritto:
Alabai ha scritto:
...............
Un saluto...
CARO ROBERTO1964

Mi sa tanto che leggerai anocora qualche mia rece,
se tanto mi dà tanto; :sorry:
ho detto qualche mia rece,
non me direttamente;
qualche punter-inside
si sta trasformando in un
alabai-inside... :unknw:

Un saluto... :bye:

Ok Alabai....anche se non sarà proprio la stessa cosa.....
Non sò se ti rendi conto che da quando hai aperto questo 3d che ti riguarda c'e più gente che scrive a te che in quello dedicato all'Andiamo !!! Complimenti davvero significa che hai lasciato una vera "traccia"......un nuovo caro saluto....
 
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Ciao Alabai.

Un bivio che si presenta davanti alla propria strada è sempre una grande occasione.
Avere la possibiltà di scegliere a volte è un privilegio che non tutti possono avere, e chi sceglie è artefice del proprio destino.

Non ci siamo mai conosciuti, ma mi sento di dirti grazie per le emozioni che regalavano le tue recensioni, che magari arrivavano solo dopo averle lette e rilette, per capirne lo spirito più profondo.

Buona vita.

Ilbancario
 
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Fra la via Emilia e la Svetlania...
solo-whore ha scritto:
favola73 ha scritto:
A parte tutto io sono felice per tè che hai raggiunto la pace.
..........

Se un giorno troverò la pace dei sensi,giuro che vado col culo di fuori,pitturato color giallo canarino,fino a San Luca a piedi :biggrin: :biggrin:

Ti dedico questa Alabai.....
:bye:

CARO SOLO-WHORE, HAI SBAGLIATO STRADA: IO INTENDEVO QUESTA...

[youtube:r8o0vk49]http://www.youtube.com/watch?v=9QJNUx145bI[/youtube:r8o0vk49]

LA CATTIVA STRADA
"La cattiva strada" è la prima traccia di "Volume VIII", uscito nel 1975. Il brano è stato scritto a quattro mani con Francesco De Gregori come altri quattro dell'album: "Oceano", "Giugno '73", "Dolce Luna" e "Canzone per l'estate". A completare il vinile "Nancy" (di Leonard Cohen), "Le storie di ieri" (del solo De Gregori) e "Amico fragile" (di Fabrizio De Andrè).

E' una semplice, perfetta, ballata costruita su tre accordi (come dice un caro amico "Quelli che servono, con una chitarra acustica ed un basso"), nella quale la classica ripetizione delle frasi musicali, strofa dopo strofa, sottolinea il viaggio, attraverso situazioni diverse, di uno strano personaggio. Ad ogni strofa l'introduzione di qualche accordo in più o l'entrata di un altro strumento che, in lontananza, aggiunge la propria voce, accompagna l'evolversi di questa specie di sogno surreale e tratteggia la storia (o la parabola?) che nasce davanti ai nostri occhi. Ma le situazioni non sono mai definite e sembrano piuttosto immagini che compaiono dinnanzi ai nostri occhi e immediatamente si dissolvono, lasciandoci il sapore dell'incompiuto in bocca, come se non fossimo riusciti a cogliere un particolare essenziale.

La voce di Faber, come sempre, fà il resto: incisiva, dolcissima, disincantata, ironica eppure traboccante di umanità.

Già il titolo dovrebbe farci sospettare fortemente: il termine "cattiva" usato da Faber e De Gregori non può che significare esattamente il contrario. Cattiva, certo! Ma per i benpensanti... Non certo per coloro che cercano di guardare oltre...

Lo "strano personaggio" si muove silenziosamente, di scena in scena, ed in ogni scena compie un'azione scioccante, dirompente, di una "cattiveria" addirittura gratuita: senza spiegazioni, senza parole... forse perchè le parole sono troppo usate, ormai, e l'atto sferzante spesso riesce a far nascere più domande di un intero discorso.

Sputa negli occhi ad un ragazzo di leva che sfila ad una parata militare: gesto incomprensibile quanto violento ed offensivo...

"Perchè?"
chiede il ragazzo... risposta:

"Questo è niente..."
... Eppure il ragazzo (come gli altri personaggi che si succederanno) comprende .... lascia le armi e lo segue sulla sua "cattiva strada".

Metafora: un ragazzo di leva, innocente, che sta compiendo solo il suo "dovere". Un ragazzo che, innocentemente, se dovesse trovarsi in guerra continuerebbe a fare il suo "dovere", ammazzando altri ragazzi innocenti come lui ....e davanti alla morte uno sputo è davvero "niente"...

La "vittima" successiva è una prostituta alla quale lo strano, violento, personaggio ruba l'incasso della serata ed alla sua domanda

"(Ma) Come?!"
(credi che per me sia facile ed indolore vivere in questo modo?), lui le risponde:

"forse (così) è meglio (forse) è come prima"..
Certamente non peggio.

Io ci leggo un sottinteso "tu vali di più. Il tuo stesso dolore vale di più".

Ed anche la prostituta comprende e lo segue, col suo dolore, sulla "cattiva strada".

Lo strano personaggio rimarrà senza nome, fino alla fine ed oltre. Rimarrà una metafora impressa nella nostra mente, o un sassolino nella nostra scarpa, che ci impedirà di camminare "comodamente" (queste erano le "cattiverie" che De Andrè amava fare). Ma il sospetto che quello strano personaggio sia Gesù può cominciare a farsi strada nelle nostre coscienze. "Il più grande filosofo dell'amore", come venne definito dallo stesso De Andrè, è tornato tra gli uomini e parla la lingua violenta della nostra società, evitando accuratamente le parole (ormai consunte dall'inutile uso).

Continuerà a raccogliere adepti, "svegliando" violentemente coloro che incontrerà. Truccherà le stelle (come fossero dadi su un tavolo da gioco) ad un pilota, facendo sfracellare ....

"E' colpa di chi muore..."
dirà...

Cosa significa?

Che abbiamo una scelta sempre e comunque?

Che il fidarsi dell'apparenza (le stelle) spesso può far sbagliare e che abbiamo "occhi" con i quali "vedere" oltre le apparenze?

Forse che semplicemente alla fine c'è la morte, per ognuno di noi...

"Sappiate che la morte vi sorveglia"
ci ammonisce De Andrè nel "Recitativo" di "Tutti morimmo a stento"...

"....potevo barattare la mia chitarra e il suo elmo,
con una scatola di legno che dicesse 'Perderemo' "
sfida in "Amico fragile" dello stesso album.

Potrei continuare a portare esempi per finire con "Non al denaro, non all'amore nè al cielo" (tratto da "Spoon River" di Edgard Lee Master) album che dà voce a coloro che "dormono sulla collina", ma forse, più di tutte, il parallelo che mi viene istintivo con "Suzanne" del rarefatto e criptico Leonard Cohen, tradotta in italiano da Fabrizio..

"E Gesù fu marinaio
finché camminò sull'acqua,
..............................
e poi quando fu sicuro
che soltanto agli annegati
fosse dato di vederlo,
disse: 'Siate marinai
finché il mare vi libererà' ".
E' la volta poi di un diciottenne alcolizzato. Come scuoterlo? Forse versandogli ancora da bene ... Né Faber né De Gregori sono (concedetemi il presente per entrambi gli autori...) tipi da far prediche, niente di meglio, allora, che porre l'uomo (o il ragazzo alcolizzato) davanti alla dura realtà: "Va bene, bevi ancora... E poi?", ben sapendo che ....

"Amico ci scommetto stai per dirmi
adesso è ora che io vada "
Inutile girar le spalle, annegare gli occhi in un bicchiere o

"... costruirsi il vuoto nell'anima e nel cuore"
(da "Il cantico dei drogati" di "Tutti morimmo a stento")
il mondo continua a girare, con le sue ingiustizie ed i suoi dolori, ma anche con cieli tersi ed amore.

E il diciottenne alcolizzato sceglie di "vedere" e di vivere ... ed anche lui lo segue...

E' la volta delle persone "dabbene", pronte a giudicare con il metro dell'apparenza, del perbenismo o forse solo per abitudine, le azioni degli altri. Felici di scordare (come tutti noi...) "la trave conficcata nel loro occhio per cercare la pagliuzza nell'occhio del vicino".

"Ad un processo per amore
baciò le bocche dei giurati"
Perchè Faber ha scelto di parlare di un processo per amore?

Perchè "l'amore" è ricco di tabù per la nostra società? Perchè può portare ad infrangere la legge degli uomini (il tradimento) o quella della nostra stessa natura (l'omicidio)?

Poter giudicare gli altri spesso ci fa sentire parte del branco, della maggioranza, dei "buoni" e dei "giusti", mentre forse dovrebbe farci sentire semplicemente "inadeguati"

Forse un semplice bacio sulla bocca riesce a far saltare, di colpo, i giurati dall'una all'altra parte della barricata, mettendoli fuori dal branco, in minoranza, tra i cattivi e tra coloro che "sbagliano". E, forse, avrà fatto capire loro com'è facile trovarsi dall'altra parte di quella barricata, a volte senza neppure comprenderne il motivo

E i giurati lo seguono......

Alla fine Gesù scompare e, come se una luce si spegnesse, la gente è nuovamente pervasa dal dubbio.........

"è stato un male " .... " è stato un bene "....
Non ci rassicura, non ci fornisce soluzioni....

" non vi conviene
venir con me dovunque vada..."
perchè, seguendolo, dovremo fare scelte scomode, pensate; soprattutto pensare per scegliere, senza lasciarci trasportare dalla corrente.

E' la voce narrante da dare una speranza ... un "ma" che apre uno spiraglio

".. c'è amore un po' per tutti..."
... sulla "sua cattiva strada" ognuno di noi potrà trovare amore e comprensione se, a sua volta, saprà amare e comprendere. E non è mai troppo tardi per imboccare quella strada sconnessa e confusa; non è mai troppo tardi per aprire gli occhi e vedere veramente.

P.S: non é farina del mio sacco...

Odio lasciare le cose non chiare, incomplete.
Per questo,
spero che queste vi possano aiutare.
Come hanno aiutato me.
Quando vorrete spiegazioni,
parlate con lui.
Ora ha chiuso e non metterò più piede qui:
odio gli addii...
 
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Mai dire mai, Alabai! Non si puó mai sapere cosa capita nella vita....
:)
 
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Una piuma, forse quello che tutti inconsciamente stiamo aspettando,
felici di evadere e quindi non felici nell'essere,
questo spero di aver capito sia il tuo messaggio.

Il tuo aver trovato la via della vera felicita';
forse quella che tutti inconsciamente stiamo cercando.

Il mondo e' piccolo, ma infinite sono le vie che si possono percorrere,
magari un giorno ad un incrocio ci si incontrera' o sulla retta via si camminera'.
 
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Caro Mister E (alias Alabai versione 2.0 o...3.0...o 4.0?), forse era meglio se io avessi letto questo thread prima di ieri sera o forse no, comunque ritengo saggio e naturale evolversi come stai facendo tu.
L'esperienza punteristica, insegna una cosa utile: è possibile vivere identità diverse contemporaneamente.
Per i nativi digitali è scontato, ma l'esperienza punteristica resta una storia a parte.
A differenza delle mille identità digitali che uno si può costruire, l'identità punteristica è dannatamente reale.
Dov'è l'utilità? Semplice: ci si può evolvere e "riprogettare" come e quando si vuole.
Non mi sorprende quindi che un Alabai versione x.y sparisca e ne nasca uno x+1.0
Quanto durerà? Fino alla prossima versione.
Sarà felice? Mha? Te lo auguro, ma non è importante. Se sarà necessario ci sarà pronta un'altra identità parallela (es.: l'Alabai versione Andiamo.0), capace di raccogliere ampie dosi di felicità e trasferirla alle altre, perchè in fondo sono tutte collegate come vasi comunicanti.

Come dice il grande Bhaktisiddhānta Sarasvatī Ṭhākura: "Quando pensi, non guardare il tuo Guru negli occhi, perchè egli capisce quello che vuoi dire prima che tu parli...a meno che si sia già scolato il secondo grappino barricato!".

Manico
:drinks:
 
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Fra la via Emilia e la Svetlania...
Caro Mister E
...
Manico
:drinks:

Caro Manico,
hai capito esattamente la questione...
Semplicemente a 'sto giro
ritengo saggio e naturale
non solo fare un update,
ma cambiare anche
il sistema operativo:
caro germanico,
a 'sto giro ci vuole un bel manico...

So bye Alabai
and welcome Mister E...

Cosa vuol dire?
Sarò un po' meno attivo
perché sto cambiando il sistema operativo:
per giungere dove il tuo pensiero conduce
(naturale per uno avanti me anni luce)
e non vivere come replicanti
grazie la teoria dei vasi comunicanti...

E come dice il grande Bhaktisiddhānta Sarasvatī Ṭhākura:
“A
'sto mondo gli sconfitti
non sono quelli che puntano in alto e sbagliano
ma quelli che puntano in basso e riescono,
é sbagliando che s'impara,
se vuoi volare devi nella vita rischiare,
non ci sono più le mezze stagioni,
certi Guru sarebbe meglio non alzassero troppo il gomito,
...e l'ultimo chiude sempre la porta!"

Besos, Mister E.
(O Mystère, se non si é capito una mazza...)
P.S:per maggnosbaraccate :drinks:od altro,
prego contattarmi:friends:...
Se qualche volta non verrò
é per salvare il lavoro fatto ed evitare,
se qualcuno attacca il ferro da stiro,
di perdere tutto il lavoro della mia tesi
sui vasi comunicanti:
ciò vuol dire,
che sono sotto inciucio free...
:bye:
 
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Fra la via Emilia e la Svetlania...
Una piuma...
... camminera'.

Caro Ale Undici FKK,
proprio il contrario:
non felici nell'evadere,
ma nell'essere
cioè nel voler crescere
cioè nel voler diventare...

Se guardi il film Forrest Gump,
ad un certo punto il protagonista
é fermo alla fermata di un autobus e,
fisicamente,
prende una piuma
che sta svolazzando per aria
e se la mette in mezzo al suo libro
alla mo' di quadrifoglio;
poi lui sale sull'autobus
e gli succede una vita
che non si sarebbe manco sognato...
La piuma, nei titoli di coda,
ritorna fuori, e, ingrandendosi,
"esce" dallo schermo.
Cosa vuol dire?
Io l'interpreto che,
seguendo la morale del film(prendendo la piuma che esce dallo schermo)
trovi la "felicità":
cioé la felicità nel voler vivere (cioé salendo sugli autobus che la vita ti presenta)
cogliendo al balzo le opportunità della fortuna(mettendosi nel libro la fortuna-piuma)
diventando cioè raggiungendo la felicità;
se fosse rimasto a terra non avrebbe vissuto(salito autobus, con relative conseguenze)
ma sarebbe "evaso"(cioé si sarebbe fermato nel percorso di crescita)
non diventando cioé non raggiungendo la felicità.
Almeno così la vedo io
e questo volevo comunicare...
:bye:
 
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Per quanto possa sembrare strano: tutto chiaro e messaggio ricevuto.
Vai sereno per la tua strada. Sebbene visto da dentro questo mondo sembri pieno di occasioni irripetibili, visto da fuori è statico e immutabile.
Ci sarà pur un ragione perché viene chiamato il mestiere più vecchio del mondo, no?

P.S:per maggnosbaraccate :drinks:od altro,
prego contattarmi:friends:...
Se qualche volta non verrò
é per salvare il lavoro fatto ...

Stanne certo. Ci saranno sempre occasioni, specie con un Guru illuminato che ci guida. E' lui ad essere anni luce avanti.
Anzi, è così avanti che per la curvatura dello spazio, ho l'impressione che stia arrivando da dietro e ciò mi desta qualche preoccupazione! :biggrin:
:bye:
 
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Ricevuta la spiegazione capisco cio' che avevo davanti,
ma che fino a poco prima non comprendevo.
Ora sembra evidente, ma prima evidentemente non lo era.:pardon:

Grande veramente, mi fan pensare ste tue riflessioni,
un illuminato in questo mondo oscuro..
mi ritiro a meditare un po'.
 
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Fra la via Emilia e la Svetlania...
Per quanto possa sembrare strano: tutto chiaro e messaggio ricevuto...

Ricevuta la spiegazione capisco cio' che avevo davanti,
ma che fino a poco prima non comprendevo...

Incredibile!!!
Forse ho capito come scrivere per farmi capire dall'interlocutore!!!

Vai vai Jeff, taca banda!!! :yahoo::yahoo::yahoo:

http://www.youtube.com/watch?v=y8AWFf7EAc4

(Naturalmente scelta, parole e significato della canzone non sono puramente casuali...)
 
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Fra la via Emilia e la Svetlania...
Un grosso in Bocca al Lupo............ma sono sicuro che te lo meriti...:ok: !!!

Quando uno é abituato
a solcare i mari della Venere,
più che un in bocca al lupo,
sarebbe meglio in culo alla balena!
Ed io rispondo:
"Non un grifonico cetaceo,
e speriamo che la Venere mi caghi*".
Se me lo meriterò sarà la vita a dirlo,
e grazie dell'augurio...
:bye:
(*Cagare: in slang italobolognese prestare attenzione, ascoltare, cercare empatia...)
 
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