Ultimo giro a inizio marzo, quando ancora nella mia regione tutto era (quasi) come sempre, ed eravamo ancora increduli che potesse succedere in Italia e in queste dimensioni; e la pandemia era una dura realtà televisiva, che toccava solo alcune zone di alcune regioni del nord Italia.
Ora sto in apnea da un mese, in attesa che tutto torni come sempre; anche se ormai è chiaro che ciò non sarà, e la normalizzazione non avverrà in un giorno.
Quanto mi secca vedere ancora numerosi annunci sui siti, diverse centinaia in tutta Italia; in questi ultimi giorni addirittura aumentati. Segno che la prostituzione, pur in scala ridotta, non è mai cessata.
Mi chiedo con quale animo queste donne e trans siano disposti a rischiare così tanto, per se stesse oltre che per gli altri; e questi "colleghi", che non hanno neanche la scusa di dover guadagnare per mangiare. Scusa che comunque non vale per le diverse scafate professioniste degli annunci, che non sembrano povere donne alla canna del gas.
E non comprendo perché gli organi di Polizia non esercitino un controllo in questo ambito, che a me sembra facile da compiere, e fra l'altro sarebbe strettamente legato al controllo della diffusione dell'epidemia.