La ripresa di incontri e recensioni : un'occasione per la gogna?

Permettimi di correggerti, Tommaso.
Il fatto che il nickname non rinvii a una persona visibile non rende affatto anonimo il forum, come sembra tu voglia suggerire.
Un nickname, specie se unico e insostituibile come nel nostro caso, rimanda anch'esso a un'identità non meno consistente, precisa e soggettiva di quella che distingue una persona nel mondo real.
E questa identità deriva, esattamente come nel real, dallo scarto tra feedback e immagine che uno da di sé.
E' sempre un gioco di specchi.
 
Un nickname, specie se unico e insostituibile come nel nostro caso, rimanda anch'esso a un'identità non meno consistente, precisa e soggettiva di quella che distingue una persona nel mondo real.

È un'identità parziale, parzialissima, e per di più ininfluente su ciò che accade nel mondo reale. Nessuno di noi si illude, spero, che ciò che scriviamo qui abbia più che un'importanza minima e passeggera. Al massimo incoraggeremo o scoraggeremo qualcuno dall'andare da una esercente. Non siamo influencer, nemmeno micro. Viceversa, loggato out la mia vita continua esattamente come prima, fino al momento in cui mi viene voglia di aprireaprirlo il forum di nuovo. Se qualcuno fa dipendere l'immagine di sé dall'esito di questi scontri di farfalle, ripeto, dovrebbe riflettere su questa sua fragilità.
 
È un'identità parziale, parzialissima

Certo, un'identità relativa: parziale, parzialissima. Come parziali parzialissimi sono i contesti in cui si manifesta, inclusi quelli del mondo 'reale' (che io preferisco chiamare real).
O vuoi dire che quando vai a puttane la tua identità relativa è la stessa di quando vai in ufficio o sei in famiglia?
 
Certo, un'identità relativa: parziale, parzialissima. Come parziali parzialissimi sono i contesti in cui si manifesta, inclusi quelli del mondo 'reale' (che io preferisco chiamare real).
O vuoi dire che quando vai a puttane la tua identità relativa è la stessa di quando vai in ufficio o sei in famiglia?

Io semplicemente trovo che ciò che accade in questo forum sia una parte talmente piccola della mia identità, e talmente disconnessa dal resto, da essere approssimabile a zero. Una parte per di più interamente ludica. Prendersela per ciò che accade qui è comportarsi come quelli presi in giro da Jannacci, che quando perde la squadra picchiano i figli. Ma almeno questi hanno l'attenuante di dover sopportare le sfottiture del lunedì.
 
Che poi, quale gogna? Gogna su un forum in cui si opera solo tramite nickname? Nickname che quasi certamente non verrà associato da nessun altro a una persona esistente? Se uno si sente sminuito per gli insulti a un suo alias magari si faccia due domande sul proprio atteggiamento verso la vita.
Basta che i moderatori, che in questo forum sono giustamente stretti, mantengano un po' d'ordine, specialmente tra le recensioni, e il problema non esiste.
Questo è un argomento molto interessante.
In realtà se in una comunità, benché virtuale, si pongono delle regole è anche perché perfino l'identità virtuale soffre, in quanto identità sociale ed emanazione dell'identità individuale.
Sembra strano, eppure ci si accapiglia, si scherza, si interagisce, si provano insomma emozioni perfino in una comunità virtuale, nascosti dietro un nick. Fossimo indifferenti non ci sarebbe interazione.
In realtà di strano credo ci sia poco.
 
è un'osservazione che è stata riportata ormai millemila volte nel forum, nell'ottica del nonsisamai anche con schemi e disegnini ?
Personalmente non la trovo di arguzia irresistibile e neppure tecnicamente così indispensabile.
La trovo però una manifestazione interessante sul piano antropologico: ci vorrebbe la penna di Pirandello per evidenziare il mix levantino di amore per il formalismo, la tendenza al guizzo anarchico a fronte di qualsivoglia regoletta, ed il sempre sorprendente impegno speso primariamente nel cercare il sistema, più o meno legittimo, per aggirare la norma.
Parimenti leggo (dalla mia ottica paranoica s'intende) l'allegra irrisione per etica e pragmatismo, roba da calvinprotestanti resi strani e tristi da cause di natura meteorologica.

Già che ci sono dico la mia: sono stati mesi complicati e verosimilmente ne seguiranno ancora parecchi. E' molto improbabile che si possa rinunciare all'attività sessuale, è molto stupido pensare che 98 centimetri garantiscano l'infezione o che 102 siano invece salvifici. Una cosa utile che posso (possiamo) fare, punteristicamente parlando, risiede nel diminuire la probabilità di fungere da diffusori, diminuendo per quanto si può la frequenza degli incontri.
 
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