[FONT="]Tempo fa ho letto un articolo in cui si diceva che le serie televisive stanno battendo (o hanno battuto) i film targati Hollywood, in quanto a pubblico e apprezzamento. Deduzione molto ovvia se si considera lo stato in cui si è ridotto il cinema, sempre più pieno di film inutili, quali supereroi (i vari Thor, Ironman, Avengers ecc...), film/videogiochi (il più inguardabile di tutti è forse ‘Pacific rim’: dinosauri venuti dallo spazio/tempo da combattere su mega-robot guidati da baldi giovani il cui requisito è quello di essere in simbiosi tra di loro... Santoddio che stronzata!), commediole inutili ecc...[/FONT]
[FONT="]Ovviamente esistono ancora i bei film, ma chissà perché di questi non se ne parla mai, o comunque molto meno rispetto alle boiate di cui sopra.[/FONT]
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[FONT="]Partendo dal presupposto che le serie televisive italiane sono una cagata pazzeca, tutte incentrate sul perbenismo più becero, con gli eroici poliziotti senza macchia e senza paura, con l’astuto prete rompiballe e con la paresi facciale che risolve i crimini nemmeno fosse Sherlock Holmes in gita a Caracas, coi i cesaroni (e non dico altro), conosco un bel po’ di serie (tutte straniere) davvero, ma davvero bella. Molte altre ovviamente le sconosco. Per chi fosse interessato quindi ad approfondire l’argomento, e contribuire con segnalazioni, recensioni, trame, post, messaggi, amarcord o quant’altro... si può accodare qui sotto...[/FONT]
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[FONT="]OZ[/FONT][FONT="]. Telefilm targato HBO che racconta la vita di un gruppo di detenuti imprigionati in un braccio speciale (detto ‘Il paradiso’) di un carcere di massima sicurezza, tra risse, complotti, tradimenti, violenze, alleanze ecc... Decine di personaggi intrecciati in una trama mai banale. Un telefilm davvero, ma davvero, ma davvero bello.[/FONT]
[FONT="]Six feet under.[/FONT][FONT="] Ossia come fare una serie televisiva stupenda tutta incentrata su una famiglia che gestisce un’impresa di pompe funebri. Cinque serie una più bella dell’altra.[/FONT]
[FONT="]Mad men.[/FONT][FONT="] Per molto tempo è stato il mio telefilm preferito (prima di vedere ‘House of cards’). Ambientato nel mondo della pubblicità dell’America degli anni ’60, racconta le vicende di Don Draper e dell’agenzia dove lavora, nello sfondo gli avvenimenti che hanno caratterizzato quegli anni (la segregazione razziale, l’omicidio Kennedy, il Vietnam, la guerra fredda, il movimento hippie...) Telefilm bellissimo.[/FONT]
[FONT="]House of cards[/FONT][FONT="]. Senza ombra di dubbio uno dei telefilm più belli di tutti i tempi. Telefilm molto serio, a tratti lento (le prime puntate della seconda seria), che ha un ché di shakespiriano: Frank Underwood e Claire alle volte sembrano tanto MacBeth e Lady Macbeth (mio personale punto di vista). Anche la trama è degna del grande bardo: Frank Underwood è il capogruppo di maggioranza dei Democratici alla Camera, che doveva diventare segretario di stato una volta che il candidato democratico veniva eletto presidente, ma così non è. Deciderà allora di tramare nell’ombra per riprendersi quello che gli è stato negato (e forse anche di più). Frank Underwood e Iago sono gemelli separati alla nascita![/FONT]
[FONT="]Poi ovviamente i classici: I Soprano, Dr. House o Dexter (anche se Dexter a lungo andare è diventato ripetitivo)[/FONT]
[FONT="]The americans.[/FONT][FONT="] Nell’America dell’amministrazione Reagan (quindi anni ’80, prima della caduta del muro) vivono un gruppo di spie sovietiche (il Direttorato S.) perfettamente ambientati nello stile di vita americano: hanno identità supersegrete, parlano inglese perfettamente, hanno un lavoro, una famiglia, amici... e nel frattempo compiono missioni su ordine del KGB. L’FBI indaga. Telefilm fatto alla perfezione.[/FONT]
[FONT="]E per ultimo True detective. Nella Louisiana dei primi anni novanta viene ritrovato il cadavere di una prostituta in quello che è a tutti gli effetti un omicidio rituale. Il telefilm, che si snoda nel corso di svariati anni, racconta le vite dei due detective incaricati del caso. Già dalla prima puntata è diventato il mio telefilm preferito.[/FONT]
[FONT="]Ovviamente esistono ancora i bei film, ma chissà perché di questi non se ne parla mai, o comunque molto meno rispetto alle boiate di cui sopra.[/FONT]
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[FONT="]Partendo dal presupposto che le serie televisive italiane sono una cagata pazzeca, tutte incentrate sul perbenismo più becero, con gli eroici poliziotti senza macchia e senza paura, con l’astuto prete rompiballe e con la paresi facciale che risolve i crimini nemmeno fosse Sherlock Holmes in gita a Caracas, coi i cesaroni (e non dico altro), conosco un bel po’ di serie (tutte straniere) davvero, ma davvero bella. Molte altre ovviamente le sconosco. Per chi fosse interessato quindi ad approfondire l’argomento, e contribuire con segnalazioni, recensioni, trame, post, messaggi, amarcord o quant’altro... si può accodare qui sotto...[/FONT]
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[FONT="]OZ[/FONT][FONT="]. Telefilm targato HBO che racconta la vita di un gruppo di detenuti imprigionati in un braccio speciale (detto ‘Il paradiso’) di un carcere di massima sicurezza, tra risse, complotti, tradimenti, violenze, alleanze ecc... Decine di personaggi intrecciati in una trama mai banale. Un telefilm davvero, ma davvero, ma davvero bello.[/FONT]
[FONT="]Six feet under.[/FONT][FONT="] Ossia come fare una serie televisiva stupenda tutta incentrata su una famiglia che gestisce un’impresa di pompe funebri. Cinque serie una più bella dell’altra.[/FONT]
[FONT="]Mad men.[/FONT][FONT="] Per molto tempo è stato il mio telefilm preferito (prima di vedere ‘House of cards’). Ambientato nel mondo della pubblicità dell’America degli anni ’60, racconta le vicende di Don Draper e dell’agenzia dove lavora, nello sfondo gli avvenimenti che hanno caratterizzato quegli anni (la segregazione razziale, l’omicidio Kennedy, il Vietnam, la guerra fredda, il movimento hippie...) Telefilm bellissimo.[/FONT]
[FONT="]House of cards[/FONT][FONT="]. Senza ombra di dubbio uno dei telefilm più belli di tutti i tempi. Telefilm molto serio, a tratti lento (le prime puntate della seconda seria), che ha un ché di shakespiriano: Frank Underwood e Claire alle volte sembrano tanto MacBeth e Lady Macbeth (mio personale punto di vista). Anche la trama è degna del grande bardo: Frank Underwood è il capogruppo di maggioranza dei Democratici alla Camera, che doveva diventare segretario di stato una volta che il candidato democratico veniva eletto presidente, ma così non è. Deciderà allora di tramare nell’ombra per riprendersi quello che gli è stato negato (e forse anche di più). Frank Underwood e Iago sono gemelli separati alla nascita![/FONT]
[FONT="]Poi ovviamente i classici: I Soprano, Dr. House o Dexter (anche se Dexter a lungo andare è diventato ripetitivo)[/FONT]
[FONT="]The americans.[/FONT][FONT="] Nell’America dell’amministrazione Reagan (quindi anni ’80, prima della caduta del muro) vivono un gruppo di spie sovietiche (il Direttorato S.) perfettamente ambientati nello stile di vita americano: hanno identità supersegrete, parlano inglese perfettamente, hanno un lavoro, una famiglia, amici... e nel frattempo compiono missioni su ordine del KGB. L’FBI indaga. Telefilm fatto alla perfezione.[/FONT]
[FONT="]E per ultimo True detective. Nella Louisiana dei primi anni novanta viene ritrovato il cadavere di una prostituta in quello che è a tutti gli effetti un omicidio rituale. Il telefilm, che si snoda nel corso di svariati anni, racconta le vite dei due detective incaricati del caso. Già dalla prima puntata è diventato il mio telefilm preferito.[/FONT]