l'arte...della menzogna.

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In genere non racconto BALLE. Preferisco dire la verità, anche perché bisogna poi ricordare quanto si è detto e non cadere in facile contraddizione.
Mi riesce abbastanza bene a individuare chi le racconta grosse.
Se mi torna utile, lascio poi credere di essermi bevuto quanto falso raccontatomi, facendoli così annegare nel loro brodo.

ben detto.
due cose l'ho imparate dalla vita.

1. non raccontare mai balle, tanto prima o poi ti beccano o perché ti scordi di quello che hai detto oppure perché in un modo o nell'altro la verità viene sempre a galla;
2. mai chiedere favori, perché nella migliore delle ipotesi, un giorno chi te l'ha fatto verrà a batter cassa; nella peggiore delle ipotesi, diventi ricattabile.
 
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Polentonia
ma come pero'?? li scruti?? li esplori nelle movenze nel "non detto"??
o vai solo sulla conoscenza?
Ti faccio un esempio, se a me raccontassero che il mar tirreno è a i Caraibi, la sgamerei anche io come cazzata, ma è una cazzata che si basa SOLO sulla conoscenza dei fatti.
Altra storia è saper individuare un interlocutore che ci mente, su cose di cui sappiamo ..non dico nulla ..ma poco...
Sono in genere uno che DIFFIDA molto.
Il Trombone in genere lo scopri subito: troppo pieno di se, troppa sicurezza. Grande predisposizione ad esternare. Sempre pronto a rilanciare su ciò che dici aumentandosene esperienze e profitti.
In genere mi suona un campanellino nell'orecchio, e mi metto in difensiva, vagliando di molto ciò che dice. La conferma la ottengo quando mi esterna una cosa di cui sono a conoscenza del proprio contrario.
Dipende poi naturalmente dal contesto in cui questo avviene. Mi si presentasse uno che parla di "Grande Fratello", "Legione straniera", "Abitudini mongole o polinesiane" naturalmente non potrei accorgermene subito, metto in banca e aspetto di coglierlo sull'argomento di cui c'acchiappo anch'io.
In campo professionale invece sono poche le volte che mi bevo le balle dettemi. Qui è la voce che tende al tremulo, il batter nervoso delle ciglie, lo sguardo preoccupato che tende ad allontanarsi, gli elementi più evidenti.
 
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Vabbè ma il trombone è anche un caso estremo.
Il problema è magari quando uno racconta balle e/o scuse medio-piccole. Alla prima gli credi.... poi prendi le misure.

Mi viene più che altro da dire che il problema è che molto spesso il trombone trova al giorni d'oggi successo in tv.
Tu pensa al caso "mafia Roma".
Tutti stanno a dire che Carminati è il Signore di Roma.
Con gli immigrati si parla di guadagni per 20-40 milioni di euro l'anno.... ma nessuno dice che il fatturato del Comune supera 1,5 miliardi.
Ecco, se uno soppesa le parole e le cifre... si rende conto che metà delle cose dette dagli intercettati sono frasi che escono dalla bocca di tromboni. E che questa storia della mafia a Roma è una stronzata. (Il problema è che se lo dice un politico, passa per bugiardo anche quando non lo è)
 
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fabxpiace

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Nel mio piccolo sono convinto che bene o male qualche palla la si dice tutti. Quale che sia la ragione, è un fatto assodato che chi lavora nel commercio o ha un predisposizione naturale, o ci arriva dopo anni di pratica. Personalmente non mi fido molto degli altri, ma la tendenza si è acuita quando ho avuto a che fare con commerciali, ma soprattutto banchieri e qualche commercialista; magari non sono balle palesi o esagerate, non tengono l'atteggio del Trombone, descritto sopra dal collega Bungalow, ma di fatto sono verità "diverse", artificiosamente create per interesse personale.
 
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