Come per molti altri lavori, l'anno e mezzo di restrizioni pandemiche, ha portato anche le nostre amiche pay ad avere un periodo di crisi riguardante i mancati introiti, più o meno accentuata a seconda dei casi.
C'era, tra le pay, chi mi diceva di poter resistere 6 o più mesi senza lavorare, per i soldi che aveva in "cassa", c'era chi non aveva problemi perché stava con la famiglia ma anche chi invece andava in crisi da subito e non sapeva come fare. E infatti non sono state poche quelle che hanno continuato a lavorare nonostante tutto quello che stava succedendo.
Nel mio piccolo ho visto succedere diverse cose. La pay che si è ritirata e si è messa a scrivere libri (e a venderli online) su filosofie orientaleggianti, e anche quella che si è messa a fare l'estetista e la cosa ha funzionato. Ho visto anche la pay che si stava preparando ad aprire un bar che la pandemia ha costretto, spero per lei, solo a rinviare, ma nel frattempo è tornata a calcare i materassi di diverse città.
Alcune si sono "accasate", ma questo succede sempre, pandemia o non pandemia.
La stragrande maggioranza sono tornate all'opera. Non che mi dispiaccia questo loro ritorno, ma a volte cerco di guardare anche oltre. Queste ragazze che a 20, 25 o più anni, oltre ad avere spesso un bel Lato B, non hanno nessun piano B, mi intristiscono. Il lavoro di per se è usurante, gli anni passano e se non cominci a far funzionare anche il cervello oltre ad allargare le gambe, gli anni (la vita?) ti scivolano via.
I soldi che guadagnano (facilmente?) sono una droga che a qualcuna oscura una visione più ampia di quello che sta loro succedendo e della loro vita.
C'era, tra le pay, chi mi diceva di poter resistere 6 o più mesi senza lavorare, per i soldi che aveva in "cassa", c'era chi non aveva problemi perché stava con la famiglia ma anche chi invece andava in crisi da subito e non sapeva come fare. E infatti non sono state poche quelle che hanno continuato a lavorare nonostante tutto quello che stava succedendo.
Nel mio piccolo ho visto succedere diverse cose. La pay che si è ritirata e si è messa a scrivere libri (e a venderli online) su filosofie orientaleggianti, e anche quella che si è messa a fare l'estetista e la cosa ha funzionato. Ho visto anche la pay che si stava preparando ad aprire un bar che la pandemia ha costretto, spero per lei, solo a rinviare, ma nel frattempo è tornata a calcare i materassi di diverse città.
Alcune si sono "accasate", ma questo succede sempre, pandemia o non pandemia.
La stragrande maggioranza sono tornate all'opera. Non che mi dispiaccia questo loro ritorno, ma a volte cerco di guardare anche oltre. Queste ragazze che a 20, 25 o più anni, oltre ad avere spesso un bel Lato B, non hanno nessun piano B, mi intristiscono. Il lavoro di per se è usurante, gli anni passano e se non cominci a far funzionare anche il cervello oltre ad allargare le gambe, gli anni (la vita?) ti scivolano via.
I soldi che guadagnano (facilmente?) sono una droga che a qualcuna oscura una visione più ampia di quello che sta loro succedendo e della loro vita.