Numero di telefono: 3331351536
Link (collegamento) alla pagina dell'annuncio:
L'incontro è avvenuto Più di un mese fa
Località e provincia dove è avvenuto l'incontro: Roma
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 100 % - Foto realistiche
Nome della trans/trav: Laverr
Nazionalità: Brasiliana
Età: 40/45
Altezza: 1,90 circa
Descrizione fisica: Magra e femminile
Dotazione: XL
Reperibilità: Facile con messaggeria
Compenso concordato: 150
Durata dell'incontro: fino a 60 minuti
Servizi usufruiti: BBJ (rapporto orale scoperto dato o ricevuto), Anal Sex Passivo (rapporto anale ricevuto), Anal Rimming (dato), Fetish, BDSM, Sex Toys
Attitudine: Simpatica e accondiscendente
Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio Si, molto facile
Presenza di barriere architettoniche: Si
La mia recensione:
Questa Trans è sulla scena da almeno vent’anni ma in suo fascino dominante, nonché la sua famosa dotazione sembrano restare immutati nel tempo. La chiamo di pomeriggio e prendo appuntamento per il dopo cena.
Devo contrattare sul prezzo perché lei spara subito cifre astronomiche, per fare con calma e per usufruire di tutti i servizi, ma dopo le esose richieste riesco ad ottenere il solito trattamento a 150. Le chiedo un trattamento da schiavo, da sottomesso (BDSM soft) ma senza la sua venuta, che avrebbe significato un sovrapprezzo. Riceve in zona EUR e arrivo in zona parcheggiando senza problemi.
Lei è alta, imponente ed elegante, ha una tutina nera in pelle, con scarpe lucide tacco12, è davvero un bel vedere, con le sue forme sinuose e la sua bellissima pelle ambrata. Mi porge la mano per farle il baciamano, eseguo. Effettuo il pagamento anticipato, come da accordi. Poi mi dice di seguirla e mi porta in una stanzetta in fondo a destra quindi mi dice di spogliarmi “adesso torno, fatti trovare nudo e in ginocchio, stasera sarai il mio schiavo”. Sono nudo in un batter d’occhio e aspetto, con ansia, un tempo che mi sembra interminabile.
Arriva con una sigaretta in bocca ed un piccolo frustino in mano. Mi dice di mettere le braccia dietro le spalle e di restare in quella posizione finché non mi ordinerà di cambiare posizione. Finisce la sigaretta e poggia il frustino.
Mi benda, mi mette un collare e mi applica due pinzette sui capezzoli.
Pronti via. “Inizia a baciare i piedi della tua padrona” e così faccio. La cosa mi piace molto e mi eccito, lei mi rimprovera, mi offende ripetutamente e mi ricorda che io potrò venire solo quando lei me lo consentirà. Mi rimprovera ripetutamente “lecca bene, stupido” ma, certo, con le braccia dietro la schiena, la mia impresa non è facile.
Dopo un po’ mi prende per il collare e porta la mia testa tra le sue gambe dove trovo un bel bastone bello in tiro, “lecca, con calma, senza fretta, ma per bene” e mi dedico con passione a quel tarello che mi arriva in gola e quasi mi soffoca, a volte ho conati di vomito, per il fastidio, così lei molla la presa per farmi respirare. Me lo sbatte sulle guance, a destra e a sinistra, più volte. Per farmi riposare mi fa fermare, aprire la bocca e mi sputacchia un paio di volte. Poi riprende di nuovo a riempire la mia bocca con la sua verga.
Lei è imponente, austera, partecipe ma con fare distaccato, diciamo da dominante. “Se desideri la mia crema la devi pagare” ma io, seppur sottomesso, confermo di restare nei limiti di spesa degli accordi presi (non ne avevo portati di più perché temevo che avrei potuto cedere con facilità). Lei stizzita allontana la mia testa dal suo ventre con il palmo della mano. Poco dopo sento arrivare sulla mia schiena un altro colpo del frustino.
Mi toglie la benda, mi fa alzare e mi porta verso una gabbia. “Non ti lego ma devi stare fermo come se lo fossi” a me non resta che annuire. Mi fa sdraiare, pancia in sotto, sulla gabbia. Prende una crema o forse la vaselina e inizia a massaggiarmi il buchino che, piano piano, si allarga senza difficoltà, lei ha il guanto, entra con un dito, poi due, poi tre si sente che è soddisfatta ma all’improvviso si ferma.
Non so cosa abbia in mente, “non voltarti, resta immobile e rilassato” temo una nuova frustata e resto in attesa: invece lei stava oleando un dildo, me lo appoggia, piano piano, per introdurmelo e avendo in precedenza preparato il mio orifizio il dildo entra con facilità, provo piacere ma non posso farlo vedere, cerco di stare fermo il più possibile. Gioca per un bel po’ di tempo con il mio corpo, poi si ferma di nuovo, e io resto di nuovo in suspense. Stavolta è lei a penetrarmi, incappucciata.
Mi stantuffa per un po’, inizia pian piano, poi accelera, quindi rallenta di nuovo, poi riprende un buon ritmo, sono in sua balia, può fare di me ciò che vuole. Mi schiaffeggia le chiappe, ripetutamente, sputa sulla mia schiena, in silenzio senza fermi sentire ma sento le gocce di saliva cadere su di me.
A un certo punto si ferma e mi dice “il tempo per scadere, adesso puoi venire”. In realtà ero nel pieno dell’enfasi e, sinceramente, non ero pronto, lei mi guarda e dice “ti devo far venire come desidero io”. Mi porta in bagno e mi fa poggiare la guancia sulla tazza: “inizia a masturbarti e verrai solamente quando ti avrò regalato il mio champagne, capito?”.
Inizio a masturbarmi, piano piano, altrimenti sarei venuto subito, e la mia eccitazione cresce vistosamente, la sua pioggia non arriva quindi rallento, lei mi rimprovera e mi dice di continuare, offendendomi con il turpiloquio che ci ha accompagnato per tutto l’incontro. Non potevo più resistere, chiudo gli occhi e la bocca e finalmente arriva un fiotto, bello caldo, sulla mia guancia, sul mio orecchio sul mio naso: scende e cola dal mio viso nel water, in quel momento raggiungo l’orgasmo e vengo nelle salviettine che Laver aveva predisposto, per non farmi sporcare il suo bagno.
Rapida pulizia personale, veloce chiacchierata e via verso nuove avventure.
Laver resta un must per gli amanti della sottomissione, hard o soft che sia.
Tanto dovevo. Saluti, Felixer.
Link (collegamento) alla pagina dell'annuncio:
3331351536 Trans - LAVERR
Spettacolare trans, alta 1.89, decolleté generosissimo con 25 buoni motivi per venirmi a conoscere! Una vera Imperatrice con un fisico da urlo che ti trascinerà in un mondo fantastico e lussurioso…
escorthub.info
Località e provincia dove è avvenuto l'incontro: Roma
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 100 % - Foto realistiche
Nome della trans/trav: Laverr
Nazionalità: Brasiliana
Età: 40/45
Altezza: 1,90 circa
Descrizione fisica: Magra e femminile
Dotazione: XL
Reperibilità: Facile con messaggeria
Compenso concordato: 150
Durata dell'incontro: fino a 60 minuti
Servizi usufruiti: BBJ (rapporto orale scoperto dato o ricevuto), Anal Sex Passivo (rapporto anale ricevuto), Anal Rimming (dato), Fetish, BDSM, Sex Toys
Attitudine: Simpatica e accondiscendente
Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio Si, molto facile
Presenza di barriere architettoniche: Si
La mia recensione:
Questa Trans è sulla scena da almeno vent’anni ma in suo fascino dominante, nonché la sua famosa dotazione sembrano restare immutati nel tempo. La chiamo di pomeriggio e prendo appuntamento per il dopo cena.
Devo contrattare sul prezzo perché lei spara subito cifre astronomiche, per fare con calma e per usufruire di tutti i servizi, ma dopo le esose richieste riesco ad ottenere il solito trattamento a 150. Le chiedo un trattamento da schiavo, da sottomesso (BDSM soft) ma senza la sua venuta, che avrebbe significato un sovrapprezzo. Riceve in zona EUR e arrivo in zona parcheggiando senza problemi.
Lei è alta, imponente ed elegante, ha una tutina nera in pelle, con scarpe lucide tacco12, è davvero un bel vedere, con le sue forme sinuose e la sua bellissima pelle ambrata. Mi porge la mano per farle il baciamano, eseguo. Effettuo il pagamento anticipato, come da accordi. Poi mi dice di seguirla e mi porta in una stanzetta in fondo a destra quindi mi dice di spogliarmi “adesso torno, fatti trovare nudo e in ginocchio, stasera sarai il mio schiavo”. Sono nudo in un batter d’occhio e aspetto, con ansia, un tempo che mi sembra interminabile.
Arriva con una sigaretta in bocca ed un piccolo frustino in mano. Mi dice di mettere le braccia dietro le spalle e di restare in quella posizione finché non mi ordinerà di cambiare posizione. Finisce la sigaretta e poggia il frustino.
Mi benda, mi mette un collare e mi applica due pinzette sui capezzoli.
Pronti via. “Inizia a baciare i piedi della tua padrona” e così faccio. La cosa mi piace molto e mi eccito, lei mi rimprovera, mi offende ripetutamente e mi ricorda che io potrò venire solo quando lei me lo consentirà. Mi rimprovera ripetutamente “lecca bene, stupido” ma, certo, con le braccia dietro la schiena, la mia impresa non è facile.
Dopo un po’ mi prende per il collare e porta la mia testa tra le sue gambe dove trovo un bel bastone bello in tiro, “lecca, con calma, senza fretta, ma per bene” e mi dedico con passione a quel tarello che mi arriva in gola e quasi mi soffoca, a volte ho conati di vomito, per il fastidio, così lei molla la presa per farmi respirare. Me lo sbatte sulle guance, a destra e a sinistra, più volte. Per farmi riposare mi fa fermare, aprire la bocca e mi sputacchia un paio di volte. Poi riprende di nuovo a riempire la mia bocca con la sua verga.
Lei è imponente, austera, partecipe ma con fare distaccato, diciamo da dominante. “Se desideri la mia crema la devi pagare” ma io, seppur sottomesso, confermo di restare nei limiti di spesa degli accordi presi (non ne avevo portati di più perché temevo che avrei potuto cedere con facilità). Lei stizzita allontana la mia testa dal suo ventre con il palmo della mano. Poco dopo sento arrivare sulla mia schiena un altro colpo del frustino.
Mi toglie la benda, mi fa alzare e mi porta verso una gabbia. “Non ti lego ma devi stare fermo come se lo fossi” a me non resta che annuire. Mi fa sdraiare, pancia in sotto, sulla gabbia. Prende una crema o forse la vaselina e inizia a massaggiarmi il buchino che, piano piano, si allarga senza difficoltà, lei ha il guanto, entra con un dito, poi due, poi tre si sente che è soddisfatta ma all’improvviso si ferma.
Non so cosa abbia in mente, “non voltarti, resta immobile e rilassato” temo una nuova frustata e resto in attesa: invece lei stava oleando un dildo, me lo appoggia, piano piano, per introdurmelo e avendo in precedenza preparato il mio orifizio il dildo entra con facilità, provo piacere ma non posso farlo vedere, cerco di stare fermo il più possibile. Gioca per un bel po’ di tempo con il mio corpo, poi si ferma di nuovo, e io resto di nuovo in suspense. Stavolta è lei a penetrarmi, incappucciata.
Mi stantuffa per un po’, inizia pian piano, poi accelera, quindi rallenta di nuovo, poi riprende un buon ritmo, sono in sua balia, può fare di me ciò che vuole. Mi schiaffeggia le chiappe, ripetutamente, sputa sulla mia schiena, in silenzio senza fermi sentire ma sento le gocce di saliva cadere su di me.
A un certo punto si ferma e mi dice “il tempo per scadere, adesso puoi venire”. In realtà ero nel pieno dell’enfasi e, sinceramente, non ero pronto, lei mi guarda e dice “ti devo far venire come desidero io”. Mi porta in bagno e mi fa poggiare la guancia sulla tazza: “inizia a masturbarti e verrai solamente quando ti avrò regalato il mio champagne, capito?”.
Inizio a masturbarmi, piano piano, altrimenti sarei venuto subito, e la mia eccitazione cresce vistosamente, la sua pioggia non arriva quindi rallento, lei mi rimprovera e mi dice di continuare, offendendomi con il turpiloquio che ci ha accompagnato per tutto l’incontro. Non potevo più resistere, chiudo gli occhi e la bocca e finalmente arriva un fiotto, bello caldo, sulla mia guancia, sul mio orecchio sul mio naso: scende e cola dal mio viso nel water, in quel momento raggiungo l’orgasmo e vengo nelle salviettine che Laver aveva predisposto, per non farmi sporcare il suo bagno.
Rapida pulizia personale, veloce chiacchierata e via verso nuove avventure.
Laver resta un must per gli amanti della sottomissione, hard o soft che sia.
Tanto dovevo. Saluti, Felixer.