Salve a tutti,
ho deciso da poco, pur essendo impegnato in una relazione stabile , di provare ad avere dei rapporti che potessero soddisfare alcuni miei piccoli desideri, soprattutto quello di sperimentare il contatto fisico con donne ovviamente magnifiche ma distinte ognuna dalla propria unicità: esili e longilinee, giunoniche ed esperte, giovani, mature, provenienti da paesi diversi con culture diverse, e soprattutto con attitudini, caratteri e personalità molto differenti tra loro.
Non mi dilungherò oltre sui motivi per cui ho mancato queste opportunità nel corso della mia vita, ma certo è che ho intenzione di recuperare, sebbene attraverso dei rapporti "mercenari"!
Ho quindi deciso di cominciare il mio percorso intervistando una splendida fanciulla brasiliana, della quale ho accertato la conformità assoluta delle foto, descritta come una professionista con ottime attitudini, ho cercato cioè ,di fare in modo che la mia prima esperienza non fosse tra quelle qui annoverate come "missili".
E in effetti penso di avere fatto centro, tutto è andato benissimo: telefonata di primo contatto, arrivo sul posto, nessuna attesa, ottimo social, donna molto bella e simpatica, con canoni estetici per me molto gradevoli, bello scambio di baci, scambio reciproco di complimenti (lo so, lo fanno con tutti, ma saranno servite le migliaia di addominali fatte in tutti questi anni! :D) , eccitazione pronta senza alcuno stimolo....ma è qui che succede qualcosa di strano: il rapporto è lungo e variato, ma mentre si succedono posizioni e performance, mi accorgo di non riuscire ad abbandonarni, a provare reale piacere, nonostante la ragazza mi piaccia tantissimo e faccia tutto il possibile per soddisfarmi, assecondandomi in ogni mia richiesta.
Insomma dopo un ora sono ancora lì a stantuffare, con lei che dopo averle provate tutte cerca di farmi venire con la sua mano che si muove velocissima alternata a profondi risucchi delle sue morbide labbra, e alla fine si arrende un pò sconsolata, sussurrandomi che il tempo a nostra disposizione era finito, e che le dispiaceva non avermi visto godere.
Ebbene, proprio non ce l' ho fatta ad abbandonarmi al pacere, forse stato troppo concentrato nel mantenere il controllo e nel cercare di dare piacere piuttosto che riceverlo? o forse ci sono altre implicazioni psicologiche che attualmente ignoro? Fatto sta che la mia "prima volta" se da un lato mì ha regalato splendide sensazioni, dall' altro mi ha anche lasciato con l'amaro in bocca per questa incapacità di raggiungere il piacere e che, adesso, penso possa ripetersi nuovamente.
Spero che si tratti di una specie di ansia da prestazione della prima volta, ma il timore rimane....
A qualcuno di voi è già successo?
Grazie a chi vorrà rispondermi....
ho deciso da poco, pur essendo impegnato in una relazione stabile , di provare ad avere dei rapporti che potessero soddisfare alcuni miei piccoli desideri, soprattutto quello di sperimentare il contatto fisico con donne ovviamente magnifiche ma distinte ognuna dalla propria unicità: esili e longilinee, giunoniche ed esperte, giovani, mature, provenienti da paesi diversi con culture diverse, e soprattutto con attitudini, caratteri e personalità molto differenti tra loro.
Non mi dilungherò oltre sui motivi per cui ho mancato queste opportunità nel corso della mia vita, ma certo è che ho intenzione di recuperare, sebbene attraverso dei rapporti "mercenari"!
Ho quindi deciso di cominciare il mio percorso intervistando una splendida fanciulla brasiliana, della quale ho accertato la conformità assoluta delle foto, descritta come una professionista con ottime attitudini, ho cercato cioè ,di fare in modo che la mia prima esperienza non fosse tra quelle qui annoverate come "missili".
E in effetti penso di avere fatto centro, tutto è andato benissimo: telefonata di primo contatto, arrivo sul posto, nessuna attesa, ottimo social, donna molto bella e simpatica, con canoni estetici per me molto gradevoli, bello scambio di baci, scambio reciproco di complimenti (lo so, lo fanno con tutti, ma saranno servite le migliaia di addominali fatte in tutti questi anni! :D) , eccitazione pronta senza alcuno stimolo....ma è qui che succede qualcosa di strano: il rapporto è lungo e variato, ma mentre si succedono posizioni e performance, mi accorgo di non riuscire ad abbandonarni, a provare reale piacere, nonostante la ragazza mi piaccia tantissimo e faccia tutto il possibile per soddisfarmi, assecondandomi in ogni mia richiesta.
Insomma dopo un ora sono ancora lì a stantuffare, con lei che dopo averle provate tutte cerca di farmi venire con la sua mano che si muove velocissima alternata a profondi risucchi delle sue morbide labbra, e alla fine si arrende un pò sconsolata, sussurrandomi che il tempo a nostra disposizione era finito, e che le dispiaceva non avermi visto godere.
Ebbene, proprio non ce l' ho fatta ad abbandonarmi al pacere, forse stato troppo concentrato nel mantenere il controllo e nel cercare di dare piacere piuttosto che riceverlo? o forse ci sono altre implicazioni psicologiche che attualmente ignoro? Fatto sta che la mia "prima volta" se da un lato mì ha regalato splendide sensazioni, dall' altro mi ha anche lasciato con l'amaro in bocca per questa incapacità di raggiungere il piacere e che, adesso, penso possa ripetersi nuovamente.
Spero che si tratti di una specie di ansia da prestazione della prima volta, ma il timore rimane....
A qualcuno di voi è già successo?
Grazie a chi vorrà rispondermi....