Mi consenta qualche precisazione: il limite di fatturato è 65k euro, l’imponibile netto dipende dal cod Ateco, quindi si moltiplica il fatturato per la percentuale del codice e sul risultato si applica il 5% per i primi 5 anni, poi il 15E' un argomento che ha sempre incuriosito anche me, e non per farmi gli affari degli altri quanto per l'argomento in sè, per le procedure tributarie, che trovo interessante ecc...
Premetto che non sono convinto che quello della escort sia un mestiere che consente a tutte di percepire un reddito alto. Molte iniziano (o si fanno convincere ad iniziare da amiche, agenzie ecc...) con questa convinzione, sapendo che c'è una grande domanda. (Ma c'è anche una grande concorrenza). In più basta poco per capire che è un mestiere difficile e non basta essere fighe e/o porche. Non è facile entrare tra le top (anche se sei top figa) e non è facile far soldi facendo numeri perché ci vuole il fisico, l'attitudine ecc...
Venendo al tema come ha detto Capitan America (post # 62.1) c'è il codice ateco dei servizi alla persona, tipo massaggiatrice? Nail artist? parrucchiera a domicilio?
A memoria ricordo che alcuni centri massaggi cinesi, anni fa, rilasciavano ricevuta (di metà della spesa).
Quindi ipotizzando di avere un buon commercialista la professionista può aprire una p.iva, come servizi alla persona, optare per il regime forfettario (come detto nel post # 88.1), e denunciare una parte del reddito a seconda di quel che le conviene. Come noto nel forfettario se denuncio 10k, 2,2k (il 22%) sono considerate spese appunto forfettarie (che non devo dimostrare) e, sul resto, si pagano le tasse a percentuale: quant'è 15%, 20%?
Il tetto massimo del forfettario, se non ricordo male, è 65K annuali.
Il rovescio della medaglia è, ovviamente, pagare le tasse in percentuale all'importo che una decide di denunciare.
La escort in questione sceglierà in che misura denunciare i propri compensi in modo da assicurarsi un reddito pulito che, negli anni, le consentirà di avere un conto corrente e fare acquisti di beni che non si possono comprare cash.
Il resto lo terrà in cash.
Poi ovviamente una è libera di scegliere in che misura denunciare il proprio reddito e in che misura mantenerlo in cash.
In teoria, ma è una mia supposizione, è logico denunciare
Se la escort è straniera si apre un altro capitolo perché potrebbe decidere di portare i soldi nel suo paese d'origine, che magari ha normative fiscali più leggere, non mi sorprenderei se nazioni extra UE che sono fornitrici di professioniste non abbiano una legislazione favorevole ad assicurare le rimesse, soprattutto se versate in banca in contanti. Qui si apre però il capitolo controlli alle dogane via terra e negli aeroporti.
Poi ci sono i parenti, gli amici molto fidati ecc....
Queste ovviamente sono solo speculazioni alla base di quanto letto sopra ma se una "si sbatte" per trovare un bravo commercialista secondo me un reddito pulito in questo modo se lo potrebbe assicurare (pagando, come giusto che sia per ogni attività che produce reddito, le tasse).
Non si possono detrarre le spese sostenute, non è previsto
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