mio cugino fatdar

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I piedi puzzolenti di mio cugino Fatdar

Due mesi fa mi chiama mi madre e mi fa: amato Fevdar, devo chiederti una cosa importante. Mia sorella Slebona vorrebbe che suo figlio Fatdar venisse a stare un po’ lì da te. Sai che ci vogliamo molto bene e non ho potuto dirle di no.
‘Fanculo, la casa è di mia madre, neppure io potevo dire di no. Così, dopo qualche giorno quel cretino di Fatdar viene a stare da me. Anche lui studia metafora applicata qui a Daronia, ma è solo una matricola. Vabbé, mi dico, cercherò di sopportarlo.
Ma c’è niente da fare. ‘Sto cazzo di cugino Fatdar mi sta enormemente sui coglioni. Intanto, cucca da matti. Già la prima settimana si è fatto la mia ragazza Wakepipa e le altre mie amiche Wakebrogna e Waketeti. Faccio finta di niente, dai. Ma fosse solo quello!
Trova il tempo di studiare e fa sempre domande imbarazzanti. E scopre che sono due anni che non do esami. Bastardo. Se non fosse il figlio di mia zia Slebona e se mia madre non si fosse raccomandata di trattarlo bene, l’avrei già piantato sulla strada.
Ma la settimana dopo, lo stronzo si fa praticamente tutte le altre mie ragazze preferite: Wakeboka, Wakegamby e Wakekul. E se la intende persino con la bellissima Wakefiga. A questo punto, non ci vedo dalla rabbia. Ma non posso mica cacciarlo, avevo promesso.
Vabbé, mi dico, memore di aver letto l’opera completa di Massimo Baffino, c’è modo.
Il giorno dopo, vado a trovare una vecchia amica, Wakesema, e le dico: non ti sei accorta che a Fatdar puzzano i piedi?
Ma va? Fa lei interessata. Non si chiama mica Wakesema per niente.
So bene che la pupa è figlia di un’amica della zia Slebona. E le nostre vecchie fanno sempre un casino di chiacchiere tra loro. Essì, hanno studiato tutte a Daronia, da giovani.
Due giorni dopo, Fatdar riceve una telefonata. Io sono in salotto e, anche se non sento tutto, vedo come reagisce: arrossisce. Dalla voce, la zia Slebona sembra piuttosto inviperita. Mannò, prova a giustificarsi lui, non è vero. Mi lavo i piedi tutte le sere, giuro! E ho messo le solette antiodore.
Bugiardo, penso io, al massimo te li lavi tre volte la settimana.
Ma la zia Slebona sembra infuriata. Perché non sei bravo, educato e studioso come tuo cugino Fevdar? Sbraita.
Lui mette giù contrito la cornetta e va in bagno a lavarsi i piedi.
Bene, mi dico, siamo a posto. Ora basta aspettare.
Il giorno dopo vengono a trovarmi Wakenasopia e Wakenari, due delle ragazze più porche dell’ateneo. Le faccio accomodare, già ingrifato, offro qualcosa e loro sorridono indifferenti. Mi chiedono impazienti se c’è mica per caso mio cugino Fatdar. Falsamente sorpreso, rispondo che sì, è nello studio che, appunto, studia.
Loro sorridono e si fiondano da lui. Cazzo di cane, lo sapevo che ci sarebbero cascate. Mentre trombano rumorosamente, decido di passare alla seconda parte del piano. E richiamo Wakesema.
Quando se ne vanno, mi accorgo che la casa puzza di piedi. Non di quelli di Fatdar, ovviamente, di quelli delle due porcone. Ma posso sopportare questo piccolo sacrificio.
Il giorno dopo arriva puntuale la telefonata della zia Slebona. Non sei più mio figlio! Urla al telefono, non solo ti puzzano i piedi, frequenti anche le cercatrici di piedi puzzolenti! Smettila immediatamente, se non vuoi che ti diserediti. Perché non sei pulito, rispettoso e obbediente come tuo cugino Fevdar?
Ma, cerca invano di obiettare lui, mi lavo i piedi in continuazione…
Bugiardo, sorrido io sotto i baffi, solo due volte al giorno.
Così, in men che non si dica casa mia diventa un vero casino. È tutto un viavai di Wakecosce, Wakenatiche e Wakepé. Persino l’ormai stagionata Wakepanza viene a trovarlo. Ogni tanto lui esce dallo studio e viene a fumarsi una sigaretta in salotto sbuffando. Io mi lavo, scuote la testa, ma queste vengono lo stesso.
Praticamente, tutte le porcone nel raggio di 20 km fanno la fila per incontrare il mio adorato, si fa per dire, cugino Fatdar. Durerà poco, mi consolo pregustando. Anche se la puzza di piedi delle signorine è davvero disgustoso.
Per questo, invece di riceverle a casa, vado io dalle mie amiche. Tutte, infatti, hanno smesso di frequentarlo sdegnate e sono tornate da me. E tutte sparlano di lui e delle loro, si fa per dire, amiche cercatrici di piede nero. Anche se sospetto che qualcuna, Waketopa e Wakepasara, qualche volta vadano a trovarlo di nascosto.
Tutte uguali, sorrido tra me e me. Tra non molto, l’avrò vinta.
Con tutto quel casino, non passano due giorni che la zia Slebona chiama incazzata come una bestia. Ti hanno messo sul giornale! Grida al limite del colpo apoplettico, che vergogna per la nostra famiglia. Hanno scritto che hai i piedi che puzzano e che te ne vanti pure.
Ma, borbotta lui, non è vero. Mi lavo tutte le volte che mi tolgo le scarpe!
Bugiardo, ridacchio io compiaciuto, t’ho visto ben due volte camminare a piedi nudi sul tappeto ieri e dopo non lavarti.
Se non la smetti subito, insiste la madre severa, sarò costretta a tagliarti i soldi e a chiedere al mio nipote preferito Fevdar di cacciarti da casa sua, altrimenti lo disonori. Ma perché non sei accattivante, bello e igienico come lui?
Lui è sconvolto. Mentre le 4 ragazze piedineriste lo stanno aspettando impazienti nello studio, gli dico diabolico: devi trovare una soluzione per l’odore, perché non provi con il borotalco?
Lui annuisce senza capire e torna al suo duro lavoro. Sembra veramente scoraggiato.
E il giorno dopo viene da me, si scusa per i casini che ha combinato. Promette di non farlo mai più, di riferire a sua madre che non è colpa sua, ma i suoi piedi puzzano anche se li lava in continuazione. Lui vorrebbe lavarseli più spesso, certo, ma tutti ormai sanno di questo suo difetto, e le sue amiche fanno di tutto per impedirgli di andare in bagno a rinfrescarsi.
E che lui non si capacita proprio, perché la puzza dei suoi piedi lui non la sente proprio.
E se ne va, triste e sconsolato. Ahimé, sospira con la schiena ingobbita dall’umiliazione.
Ok, sospiro di sollievo e soddisfazione. So che presa quella china, ben presto dovrà tornarsene a casa. Perché con tutte quelle cercatrici di puzza di piedi la sua vita sarà un inferno.
Finalmente posso starmene da solo e farmi i cazzi miei. Ho battuto la concorrenza, mi dico senza alcun rimorso. Ben presto, per stare con le ragazze dovrà cercarle per strada, perché nessuna andrà a trovarlo. A parte le puzzofile inveterate.
Infatti, adesso sta con quella vaccona sfatta della Wakepanza e frequenta solo piedi neri. Praticamente non se lo fila più nessuna, sua madre non gli passa soldi e dovrà per forza smettere di studiare e trovarsi un lavoro da contabile o da geometra, se vuole rimanere a Daronia. Ben gli sta, anche se devo ammettere che i piedi non gli puzzavano per niente.
 
geppettogianni ha scritto:
..ma questa grande famiglia quindi è di origine.. frarese...? :rtfm: :spiteful:
....come evidenziava bene pure il Farlatton..
Mi an so mina ad Frara....
ma a la Slebona sle bona na fugnadina...
 
eh, la puzza. delle volte non basta neppure l'arbre magique.
la sentono persino da ferrara :dance:

a proposito, raga. qui mi sembra che i colleghi di modena, parma, reggio etc, ci stiano surclassando di quel po'.
sarebbe mica ora di dare una piccola sferzatina al forum? perché di attività mi sa che ce n'è tanta a bologna, ma di rece ne vedo pochissime (a parte gli amici otr warriors che sono sempre attivissimi...).
voi senatori dovreste saperne qualcosa.

arvedrass zent
 
fevdar ha scritto:
eh, la puzza. delle volte non basta neppure l'arbre magique.
la sentono persino da ferrara :dance:

a proposito, raga. qui mi sembra che i colleghi di modena, parma, reggio etc, ci stiano surclassando di quel po'.
sarebbe mica ora di dare una piccola sferzatina al forum? perché di attività mi sa che ce n'è tanta a bologna, ma di rece ne vedo pochissime (a parte gli amici otr warriors che sono sempre attivissimi...).
voi senatori dovreste saperne qualcosa.
arvedrass zent
Geppetto, sta parlando con te....
 
fevdar ha scritto:
eh, hai ragionem caro far.
solo che io sono tanto tonto...
:sorry:
Ma non fare quella faccia mortificata... so bene che ti rivolgevi al Gep...e non solo...
 
mannò, amico farl. è che io sono giovane (di forum) e ingenuo.
mi rivolgo solo a chi ha più esperienza e talento, dai.
e spero sempre di venire edotto e guidato in questo labirinto di sottigliezze e distinguo.

(per quanto riguarda la zia slebona, se credi ci metto una buona parola :lol: mandami un MP)
 
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