Alias: Gioa e altri
Link: Miriam Massaggi Bologna
Nazionalità: Italiana
Foto: Originali 100% , Utilizzo di ritocco fotografico
Età: Maggiore di 40 anni
Descrizione: Modella , Milf
Costo: 70 - 150 Euro
Riceve in zona: Bologna
Telefono : 3209408557
Ho avuto modo anche io di incontrare la signorina soggetto di questo topic. E l'avrei anche reincontrata volentieri, se non fosse che.... bè, faccio prima a postarvi la mia esperienza e mezzo così come le ho scritte allora, in luglio 2006 e in settembre 2007. Ok, le cose cambiano, ma possono servire a confermare l'umoralitÃ* della persona
I esperienza
Che bello affidarsi alle sensazioni…
(… specialmente quando poi c’azzecchi. Uno dei miei regali di compleanno)
Antefatto: Dicevo di sensazioni… Visto che il giorno 11 ho spento 43 candeline, e dato che il 2006 al momento è stato un anno, diciamo così, di guano, pensavo di meritarmi un bel regalo scopo innalzamento del morale e dell’autostima. Anche desiderio di novitÃ*, perché no? Sicchè, un po’ come quando si sceglie la meta delle vacanze puntando a caso l’indice sul mappamondo, ma comunque sempre con un pizzico di “grano salisâ€, avevo individuato il mio “soggetto del desiderioâ€. Riduttivo dire che mi avevano colpito le foto. Fisicamente le ragazza ci sta tutta, ma ce ne sono molte altre di analogo impatto visivo. C’era un certo non so chè che mi colpiva, particolari poco visibili, come la conformazione delle labbra ad esempio. Ripeto, sensazioni. Bulgakov non aveva ancora narrato nulla e io procedevo con una e-mail informativa….
Dopo la sua risposta stabilisco anche un doveroso contatto telefonico. Spigliata conversazione, molto amichevole ma la telefonata rimane solo informativa. Ne segue un’altra pochi giorni dopo in cui fissiamo un appuntamento per sabato 15, restando intesi che per dettagli ci si sarebbe aggiornati al giorno prima. Purtroppo, per un suo più che giustificabile motivo personale l’appuntamento viene rimandato. Non tutti i mali vengono però per nuocere, dato che ho modo di scambiare più di quattro chiacchiere e rafforzare un’empatia che comunque sentivo giÃ* presente, sempre a proposito di sensazioni. Mi chiede di sentirsi intorno a giovedì, non può ancora darmi la certezza di essere libera il sabato seguente. Arriva giovedì e telefono. Ormai ci siamo sentiti diverse volte e le telefonate sembrano quelle fra amici di vecchia data. Ok, per sabato, e, dato che provengo da Camelot, mi propone di incontrarci ad Altedo, uscita autostradale fra Ferrara Sud e Bologna. Prima sorpresa positiva, very nice. Fissiamo per le 21, e il giorno stesso arriva la seconda sorpresa positiva, mi propone di anticipare di una mezzora, in modo da fare le cose con più calma, dato che avevo impostato la serata comprensiva di una cena propedeutica all’innalzamento del feeling.
Mi preparo e convoco Carlo Rambaldi e George Lucas per gli effetti speciali. Sono come me maghi ma i miracoli non li fanno, alla fine però mi rendono quasi umano e presentabile.
Arrivo come mio solito in anticipo di qualche minuto e lei arriva con soli 3-4 minuti di ritardo. Rispetto alle mie precedenti esperienze un record. Purtroppo non esiste parcheggio fuori dal casello e le presentazioni sono rinviate. La seguo fino all’hotel scelto da lei, dove lasciamo la sua auto e finalmente posso apprezzarla “liveâ€. Carinissima. Indossa una gonna bianca appena sotto il ginocchio, bella stretta, scarpe sabò con tacco a spillo e canottiera come per la gonna adatta a farne risaltare la fisicitÃ*. Capelli biondi lunghi e mossi mashati. Del viso ne parlerò meglio dopo. Ci dirigiamo verso il ristorante. Posto simpatico. Bisogna suonare per entrarci, è piccolo, e, appena entrati, sembra di essere nelle cucine. E, effettivamente, è quasi così. Ci sono pochi tavolini e si vede chiaramente come e dove preparano i vari piatti. Uno dei cuochi è un vero artista a spadellare le patate e condiziona la scelta del menù. Optiamo per una tagliata di manzo con, appunto, patate.Scegliamo però anche però un antipasto molto semplice ma gustosissimo, una piadina con crudo e rucola come richiamo alla Romagna. Il gentilissimo oste (il ristorante infatti si fa chimare Osteria) mi snocciola la carta dei vini. Dopo il Sangiovese di prammatica mi sento elencare una serie ben conosciuta. Ora, proporre ad un mezzo friulano che però vive nel Veneto da 35 anni vini come il Taroldego, il Merlot, il Cabernet e il Refosco è come dare un’aspirina ad un farmacista. E allora decido per un Chianti Morellino di Frescobaldi, morbido ma nel contempo ben strutturato. Concludendo la digressione eno-gastronomica: piatti semplici ma gustosi, atmosfera familiare, accoglienza molto gentile. Come ristorante ve lo posso suggerire.
Parliamo di Lei. Il viso non nasconde l’etÃ* che lei dichiara tranquillamente. Non è una ragazzina, è una bella donna. Niente di particolare, tutto molto regolare e semplice. Gli occhi sono castani, non troppo profondi ma molto molto vivi. E’ l’espressione il suo punto di forza. Alterna attimi di dolcezza ad altri carichi di perversione, ma di quella giusta. Parafrasando una definizione sua, una tigre di panna. Il tempo passa velocemente, si conversa molto facilmente. Non è per nulla banale, è sveglia ma ti lascia i tuoi spazi, ti ascolta attenta e interessata. Siamo alla fine della veloce cenetta. Le sto accarezzando le mani e i nostri visi sono via via più vicini. Appoggio le mie labbra alle sue, ne apprezzo la morbidezza. Lei le avvicina al mio orecchio e sussurra: “Il tipo del tavolo accanto ci sta osservando e ascolta i nostri discorsi, cioè, in sintesi, si sta facendo i cazzi nostri†“Ah si’†rispondo io “facciamolo schiattareâ€. Cerco nuovamente la sua bocca, e stavolta la bacio con passione. Lei non si sottrae, però ritorna a sussurarmi “Usciamo di qua, voglio baciarti in maniera meno pudicaâ€. “Il conto, per favore!â€
Ebbene si, ho mangiato la foglia, e, di seguito, anche la pianta, le radici ed il vaso. Siamo all’esterno, una scalinata conduce al parcheggio, scalinata che lei, complici i tacchi, percorre dal Mago aiutata, ma non completamente, in quanto la blocco sull’ultimo scalino per pareggiare l’altezza e la agevolo nel proposito espresso a tavola. Non è un bacio, è un fiume in piena che rompe gli argini. Dolce, lungo, umido. Che bello quando trovi una persona che parla la stessa lingua. Mi devo fermare, rischio di volermi congiungere a lei lì, in una calda e umida serata della terra Emiliana, laddove “Frara†ha appena ceduto territorio a “Bulagnaâ€.
Meglio raggiungere la nostra alcova. L’albergo è discreto, pulito e poco caro, 42 palanche. La stanza ha l’aria condizionata, il bagno è provvisto di box doccia. Meno male, odio le tendine e ne approfitto, in modo da porgermi alla mia compagna della serata nel miglior modo possibile.
Mentre è il suo turno preparo l’atmosfera. Lettore mp3 con diffusori portatili, playlist di musica straniera mista melodico - veloce. Pezzo d’apertura la versione acustica di Hotel California, quella dove John Walsh e Don Felder arpeggiano con le chitarre classiche, mascherando la normale intro. La bimba ascolta rapita gli arpeggi e, quando arriva l’attacco classico riconosce la canzone. In quel momento sferro il mio attacco frontale e re inizia il duello di baci e di carezze. La spoglio, togliendole il bell’intimo rosa con reggiseno a balconcino che evidenziano l’altrettanto bel seno che si vede nelle foto. E’ ovviamente frutto della chirurgia estetica ma da un serio e famoso professionista, veramente un lavoro fatto a regola d’arte. I capezzoli e le aureole sono piccoli ma molto reattivi, a giudicare dall’inturgidimento dopo il mio rendere omaggio ad essi. Omaggio che prosegue mentre esploro tutto il resto del suo proporzionatissimo corpo fino ad arrivare alla sorellina. Nel frattempo il mio, di fratellino, diventa sveglio, vigile e volitivo. Lei se ne accorge e ricambia la cortesia, con passione. Passione che compensa la tecnica, che non è proprio perfetta, ma è anche vero che, come dicevo in altre sedi, ho avuto la fortuna di trovare delle vere artiste nella nobile arte del bj. Comunque si fa perdonare in maniera più che egregia quando bacia. Appassionate così nel french kiss ne ho trovare poche.
E ora arriva il bello. Micaela è appassionata ed esibizionista nella migliore delle accezioni dei termini. Mugola in maniera spettacolare, ma non è una tenica per innalzare l’arrapamento del partner, è piuttosto funzionale al suo, anche se le cose sono correlate. Durante il rapporto parla, ti incita, fa abbondante uso di espressioni colorite, che, nonostante tutto, non riescono in nessun modo a renderla volgare. Potremo dire una “porca di classeâ€, ma assolutamente non in termini dispregiativi. E’ un gioco di ruolo dove è permesso tutto, dove la fantasia si scatena anche in questo turpiloquio soft. Qualche esempio? “Fammi sentire il tuo cazzoâ€, “Senti come la mia fighetta ti vuole†“Sono la tua zoccola, porco!†Oh, intendiamoci, non sono stato lì con carta e penna a prendere appunti, avevo di meglio da fare. Il senso comunque era quello. Con qualche risata per ricondurre il tutto ad un gioco gioioso.
Ci fermiamo, fa molto caldo. E’ merito e colpa tutta nostra. Merito in quanto l’impegno effettivamente non manca, colpa perché, da babbei non abbiamo acceso l’aria condizionata…
Ma il meglio sta arrivando, sempre a proposito di esibizionismo. Siamo alacremente impegnati nella posizione che i puristi chiamano “smorzacandela†e il destino ci posiziona trasversalmente sul letto, fronte all’armadio che è munito di specchi a figura intera. La sento escalamare: “Si, che bello vedermi mentre ti cavalco, vedere il mio ventre piatto†(precisazione ovvia, poteva essere solo suo il ventre piatto, il mio…). Rovescio la testa all’indietro e vedo la scena descritta, riflessa e al contrario. Spettacolare. Memore dell’accaduto, più tardi, mentre la sto prendendo da dietro, faccio in modo di essere ancora fronte specchio, e vi assicuro che vederla mentre si guarda allo specchio è veramente coadiuvante all’amplesso in senso stretto.
Per la fredda cronaca, oltre alle due posizioni citate vi sono state anche un normalissima mission e un’altra smorza di spalle, con lei a tenermi le caviglie nella figura che qualcuno chiama “il cobra incatenatoâ€. Posizione questa molto gradita da lei e, di conseguenza, anche dal Mago. Il suo orgasmo finale è anchesso spettacolare, con lei che tenta di stritolarti la testa fra le cosce, ma, ricordando quanto avevo letto, ho interposto le braccia, in modo da prolungarle il piacere mentre usavo la lingua. Ecco, si, è molto scenografica anche nell’orgasmo, con urletti vari, sempre ad uso e consumo principalmente suo. Ci ho anche pensato, durante. Ma, ho realizzato fra me e me, chi se ne frega se ci sentono, che schiattino dall’invidia o che si impegnino a superarci nel rumore…
Cosa aggiungere? Micaela è nata per fare sesso e per farlo bene. E’ dolce, appassionata, scatenata e fantasiosa nello stesso tempo. Ha un fisico tonico e le foto, seppure non recenti, sono realistiche. Di viso a me è piaciuta moltissimo, ma questo è personale. Come persona mi è piaciuta, se possibile, ancora di più. E’ estremamente corretta, ha sentito di doversi sdebitare per il mancato appuntamento (e non era dovuto perché il motivo era comprensibile), mi è venuta incontro per quanto riguarda la location e l’orario e, senza sovrapprezzo rispetto al rate di 300 palanche mi ha concesso l’extra time della cena, cosa che non fanno tutte le escort. Ecco, diciamo che in questo caso si può proprio parlare di Escort con la E maiuscola, nella accezione originale del termine, in quanto può essere una validissima accompagnatrice per tutte le occasioni in quanto io l’ho trovata molto fine come persona, elegante, buona conversatrice, simpatica, spiritosa e anche umile, nel senso che non se la tira in nessun modo quando avrebbe tutti i numeri per farlo. Va detto che grazie alle svariate telefonate eravamo entrati in empatia e avevamo stabilito il giusto feeling. Ho per mia fortuna e paziente selezione una ristretta lista di amichette che rivedo volentieri e penso proprio che in questa lista da ora in poi rientrerÃ* anche Micaela.
Ci salutiamo prima che salga in macchina con l’ultimo dei tanti ed interminabili baci. Il suo bel sorriso mi fa compagnia mentre ritorno a Camelot…
E ora il rovescio della medaglia...
Scherzi a parte, a malincuore e in ritardo, aggiorno con una non-esperienza, risalente alla scorsa primavera, allorquando pensavo di bissare l'incontro precedente. Telefono nel pomeriggio di sabato e la trovo subito. Mi riconosce e si mostra pure contenta di sentirmi. Domando se per caso fosse libera la sera stessa (la fortuna aiuta gli audaci) ma mi risponde che ora di sera non esce più. Tra l'altro era pure nervosa in quanto c'era stata la chiusura temporanea di Oasi2000 ed in più aveva dovuto cambiare location. Però mi dice che per la domenica pomeriggio ci si sarebbe potuto incontrare ad Altedo, come l'altra volta, pretendendo però una conferma assoluta, visto che aveva giÃ* un "mezzo appuntamento", parole sue. Io posso confermare tranquillamente e lei mi dice che va bene, che l'impegno di cui mi parlava non era sicuro. Restiamo quindi d'accordo per le 16 di domenica. L'indomani mattina, verso le 11.30, per essere sicuro, la contatto via sms per la conferma, la cosa le risulta gradita e mi conferma ulteriormente per lo stesso pomeriggio. Sennonchè, una volta in auto alla volta di Bologna mi arriva un sms in cui mi dice che l'altro "mezzo impegno" si è incazzato e che non può litigarci perchè lo vede ogni settimana, dicendosi sicura che avrei capito la cosa.
In veritÃ*, in veritÃ* vi dico che mi sono girati un attimino, e le ho semplicemente risposto, sempre via sms, che avrebbe potuto dirmelo direttamente la mattina, visto il mio scrupolo nel cercare una conferma ulteriore della quale lei stessa asseriva non ce ne fosse bisogno, in sede di accordo.
Posso capire la volontÃ* di non "bidonare" un cliente fidelizzato e affezionato (sempre che esista), però, dato che anche la volta precedente c'era stato uno slitttamento (anche se il motivo sembrava plausibile), e dato che comunque, leggendo qua e lÃ*, sembra che le eccezioni siano più numerose della regola, il suo numero di telefono è stato derubricato nella sezione "inaffidabili".