NOME INSERZIONISTA: Monika
RIFERIMENTO INTERNET: http://civitanovamarche.dbakeca.com/contacts/contact_ad/400521
http://civitanovamarche.dbakeca.com...ella-dolce-senzualechiama-a-3891657498/400521
CITTA DELL'INCONTRO: Civitanova marche
NAZIONALITA': Rumena
ETA': 22 circa di fisico, per quanto a testa circa 8-10
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: totale
SERVIZI OFFERTI: bj rai1
SERVIZI USUFRUITI: bj rai1 daty
COMPENSO RICHIESTO: 50 / 30 in otr
COMPENSO CONCORDATO:40 in loft, 30 in otr
DURATA DELL'INCONTRO:neanche 30 min in loft
DESCRIZIONE FISICA: alicetta, pochissime tette
ATTITUDINE: estremamente passiva, assolutamente incapace, un ottimo frigo della miglior classe
REPERIBILITA': buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: poche scale
INDEX RICERCHE 38916574xx
LA MIA RECENSIONE:
E' con grande rammarico che mia accingo a scrivere questa recensione, e ciò non solo per quanto andrò a dire, ma anche perché i fatti di cui parlerò rappresentano, a mio vedere, una ulteriore conferma, se mai ce ne fosse ancora necessità, che con le rumene si può combinare proprio ben poco, anzi pochissimo, e se provi a trattarle con un pizzico di umanità è la volta buona che si rivoltano come serpenti.
Ancora premetto che quanto segue è la recensione di ben quattro incontri e pertanto è un po' lunghetta, ma credo valga la pena di leggerla…..
Ho conosciuto questa tipa circa due mesi fa e non ho voluto recensirla subito perché qualcosa non mi quadrava.
La tipa lavora anche in otr: passato Civitanova andando verso sud, si supera il bivio per il centro commerciale e si arriva al distributore agip: di fronte al distributore, quindi sull’altro lato della strada, 30 metri più a nord si trova il suo ufficio ove è sempre da sola.
La prima sera, salita in auto, mi conduce in un posto inaccettabile, praticamente sulla strada stessa, non troppo distanti dal suo ufficio; vista la situazione, mi rifiuto fermamente, ma lei, senza scomporsi, anzi con molta grazia, mi invita a dirigermi verso un altro posto risultato poi ben differente dal primo.
La cosa mi ha colpito veramente perché di solito in tali situazioni l'aria si fa già un po' tesa, mentre qui tutto è andato come nulla fosse accaduto, lei non badava al tempo. Durante il tragitto mi ha parlato di se dicendomi diverse cose, tra cui di essere stata recentemente aggredita: mentre era appartata con un cliente, dal bagaglio dell'auto sarebbe uscito un secondo uomo che insieme al cliente stesso l'avrebbero derubata di diversi soldi e dei documenti, motivo per cui sarebbe dovuta tornare in patria per rifare gli stessi e le spese di quel viaggio non programmato le stavano inficiando la possibilità di tornare a casa per natale, situazione che mi ha toccato e non poco, sempre però a voler creder alle sue parole……
Comunque, il mio tornare da lei per ben 4 settimane consecutive è stato dettato anche dalla volontà di aiutarla un po' per fare i soldi necessari per tornare a casa per natale.
Essendo in prima serata, certo di essere il primo cliente, così come da lei confermato, approfitto per un po' di daty, ma al momento di gommarmi proprio non sa che deve fare. Veramente io non ero affatto pronto, ma la sua incapacità è stata davvero sconcertante, per cui ho fatto da solo. Quando si passa al bj siamo di nuovo al peggio: un po' su, un po' giù come peggio non si può, ma io mi concentro bene, tutto ok, quindi si passa ad una missio normale ma senza fretta, il tutto senza alcunissima partecipazione da parte sua, ma alla fine convengo con me stesso che la cosa è stata molto migliore di tante altre volte, almeno lei è stata graziosa, paziente, forse ha gradito qualcosa, comunque mi ha fatto fare tutto con massima calma, anche se purtroppo ha le tette davvero minuscole, la misura di un piccolo mandarino o due noci messe insieme. Anche le sue incapacità col gommino e nel fare il bj, pur grandissime ed imperdonabili, non pesano più di certi comportamenti volgari e grossolani che si incontrano spesso, quindi riportandola in ufficio mi faccio dare il telefono.
Dopo una settimana mi trovo ancora lì e la carico di nuovo, soddisfatto di poterla aiutare a far due soldi in più per poter tornare a casa a natale.
Recatici al posto che già ci conosceva, a parte qualche particolare di scarso rilievo, il tutto è andato come la volta precedente, con una sua leggerissima miglior partecipazione, comunque nulla di speciale e sempre sotto il minimo accettabile, una classica svuotata, ma fatta in santa pace.
Riportandola in ufficio conviene con me che con i gommini non ci sa fare, mentre per quanto al bj disdegna ogni mio suggerimento, si crede davvero molto brava….
La settimana ancora successiva realizzo che verso sera mi troverò di nuovo dalle sue parti e mi arride il pensiero di incontrarla di nuovo senza rischiare un salto nel buio con altre, ma la sua esasperante passività al tutto mi impone di chiamarla preventivamente per cercare di smuoverla un po’. Così faccio nel pomeriggio, preannunciando l’incontro che, le dico, sarebbe avvenuto soltanto se lei avesse cercato di esser meno gelida; la risposta è confusa, quindi la invito a farmi un sms entro le 19 se avesse avuto intenzione di applicarsi un po’, ma per tutta risposta mi fa un sms verso le 19,30 dicendo che entro circa 30 minuti si sarebbe trovata in ufficio.
Con molta larghezza di vedute ho voluto considerare questo suo fare come buon auspicio e così vado a caricarla appena arriva. Subito mi propone di andare a casa sua, mi farebbe anche uno sconto, ma ritengo che ancora non sia il caso; per varie esperienze passate mi è ben noto che le romene che in strada vanno bene, una volta portate in casa non fanno più nulla, e non voglio rischiare. Recatici al solito posto, ecco la sorpresa; mentre si sveste mi annuncia di non star bene, quindi il tutto sarebbe stato poco buono.
Ma cazzo, dico, non me lo poteva dire prima, quando pure l’ho chiamata per aver certezza del contrario di quanto mi sta annunciando?
Però non dico nulla e procedo col solito fare, un po’ di daty, un bj da pena, ma proprio da pena, ma alla fine il tutto è stato molto migliore delle altre volte, tanto che, complice la pressione che mi opprimeva, finisco non con un colpo di fucile come al solito, ma con una cannonata, una di quelle che veramente ti fanno star bene, ed anche lei è visibilmente molto più soddisfatta, oltre che coinvolta, delle volte precedenti tanto che il tutto lascia entrambi molto meravigliati- ribadisco però che anche questa volta il minimo era ancora molto distante-.
Purtroppo però in auto è molto freddo, e noto che anche per lei la situazione non è facile, da questo punto di vista.
Riportandola in ufficio le parlo del suo annuncio che nei giorni precedenti avevo avuto modo di trovare, e le indico che quanto lei propaganda è assolutamente falso, perchè la sua esperienza davvero minimale non le consentono di proporsi alla grande come fa nell’annuncio. Mi parla così del suo lavoro che è molto scarso, dei pochi clienti che ha, del suo voler cambiare lavoro, del non poter andare a casa a natale x via dei pochi soldi che fa, ma ciò su cui non è d’accordo è la sua esperienza e il suo fare che, sostiene, non sono così scarsi e penosi come a mio vedere.
Ci lasciamo con buona intenzione di rivederci.
Dopo qualche giorno posso conoscere che sarò di nuovo dalle sue parti una settimana dopo l’ultimo incontro e mi chiedo se possa piacermi rivederla per la 4° settimana consecutiva, ma stavolta c’è qualcosa di diverso; infatti potrò esser li molto tardi, verso mezzanotte e mezzo, quando lei termina alle 2, e mi viene così da progettare un piano.
Si potrebbe andare a casa sua, offrendole più del richiesto potrei proporle di fermarci di più così da poter lei finire la serata senza tornare in ufficio; per lei sarebbe ok, tanto sul tardi non fa nulla, incasserebbe da me più del solito e non starebbe al freddo.
Dopo averci pensato un po’ il tutto mi sembra debba funzionare con buon vantaggio reciproco, così la chiamo il giorno prima per proporle il tutto; conosciuto che per dopo mezzanotte non ha impegni prefissati le propongo di non prenderne tranne offerte particolari in quanto ho un progetto interessante da proporle, senza però esporlo. Si dimostra d’accordo e interessata alla proposta, e così ci diamo appuntamento per dopo mezzanotte del giorno successivo.
In quella giornata ho avuto molto da fare, ma ho trovato il tempo, strada facendo, per comprare una bottiglia, qualche pasticcino e un po’ di dolciumi, un minimo x un incontro non troppo breve.
Quando la notte arrivo al suo ufficio, un altro me la soffia sotto il naso e così mi viene l’idea di seguire quell’auto per vedere se almeno è vero che la location si trova in centro a P.S.Elpidio così come la tipa mi aveva sempre detto; purtroppo, nonostante la confidenza ormai raggiunta, qualcosa mi diceva che la tipa barava, non la sentivo sincera.
Scopro così che la location è si dove mi aveva detto, ma mentre lei entra in casa col cliente, un'altra ragazza esce dallo stesso portone con un altro tizio, quindi comprendo che in casa lavorano in due, mentre Monika mi aveva sempre detto di esser in casa da sola; ma ancor più, però, noto che sono passati si e no 20 minuti dal loro ingresso nel portone quando di nuovo sono fuori, quindi quel tizio ha appena fatto in tempo a fare una dannata sveltina che per 50 cipolle è davvero poco…. e la cosa mi piace sempre meno, né, mi sfiora l’idea che quella velocità sia dovuta al voler tornare presto in ufficio per incontrarmi.
Quindi, convengo con me stesso, questa è una classica lancia missili, ma con me era sempre stata diversa…comunque qualche dubbio mi assale.
Senza farmi scorgere attendo che rientri in ufficio e quindi la carico.
Subito mi dice che ha già fatto 2 clienti e mi propone di andare in casa, senza nulla accennare al progetto che le avevo preannunciato. Acconsento, ma dico di voler stare di più; lei è d’accordo e mi propone un’oretta per neanche una T.U., a condizione che per le 2, erano le 1, l’avessi riportata a recuperare la sua amica per condurla a casa perché abitano insieme.
Obietto che mi aveva sempre detto di abitare da sola e qui mi risponde in modo molto evasivo, si comprende che imbroglia, comunque si fa come detto, a casa per un’oretta. Percorrendo il tragitto parliamo di molte cose private che non riporto, ma comprendo che non è aria di far festa come pensavo, tra l’altro lei è giù, il lavoro non c’è, ha molto pochi clienti.
Scendendo dall’auto volutamente lascio lì bottiglia ed altro che avevo preparato per l’incontro, ed appena entrati nella location rimango davvero di merda: un appartamento minimo, una piccola cucina con qualcosa che assomiglia a un letto, nell’altra stanza, davvero piccola, un letto matrimoniale, uno stendino con roba ad asciugare. Il tutto è ordinato e pulito, ma della frutta su un comodino mi fa supporre che la loro vita si svolge in quella stanza, forse senza neanche impegnare troppo la cucina, magari per risparmiare sul riscaldamento; sul letto una copertina per non sporcare le coperte, il letto ben fatto.
Lei si siede sul letto e mi chiede di fumare una sigaretta, mi dice che per strada le mani sono talmente gelate che non ci riesce.
Mentre fuma le faccio un consuntivo dei nostri incontri e lei dimostra di aver ben chiaro che ci si vede per la 4 volta in 4 settimane e si dimostra soddisfatta, ma alla mia proposta di impegnarsi un po’ di più affinchè io possa considerarla un riferimento sicuro in quella zona, comprende che mi sto proponendo per essere il suo uomo.
Avevo già chiaro si trattasse di una persona dalla testa corta, ma questa, mi dico, è proprio deficiente. Però mi fa un po’ pena, anzi molta pena davvero, e così mi applico al meglio per illustrare il valore effettivo della mia proposta di cui però non sa che farne, tanto cambierà lavoro a breve, pur non avendo neanche una idea di dove poterlo trovare, insomma discorsi davvero a cazzo.
Alla fine inizia a svestirsi volendo però lasciarsi maglia e reggiseno, ma mi oppongo fermamente riuscendo ad ottenere reggiseno slacciato e maglia alzata. Si siede sul letto e vuole incappucciarmi subito ma di nuovo mi oppongo distendendola ed iniziando un po’ a toccarla, ma le mie mani le danno fastidio; si battaglia un po’ così, finchè le chiedo se sia cosciente del suo fare che sta di fatto inficiando ogni futura possibilità di incontro, ma lei non sente ragione.
Per me tale situazione non è nuova, e da sempre la definisco la sindrome delle romene: se te le fai in auto come animali vanno, se le porti in casa e provi a trattarle da persona umana, si ribellano.
In breve, scazzato dal suo fare, in una situazione in cui con altre me ne sarei già andato da un pezzo, tanto che ancora non le avevo nulla dato, lascio che mi gommi, anzi mi gommo da solo a causa del suo non saper neanche maneggiare un gommino, e poi le intimo una pecos; si posiziona ed inizio a scassarla per bene.
Lei geme, sento che non gradisce affatto, ma è di corporatura talmente minuta che riesco a posizionarla al meglio come voglio e continuo di brutto a sottometterla pur quanto è evidente che se la passa male davvero, sotto i miei colpi, ma continuo senza alcuna pietà, finchè concludo.
La botta non è stata forte, non mi serve di riprendermi e mentre mi pulisco le chiedo il motivo di tale osceno comportamento; lei adduce dolori alle ovaie, ma io rispondo che me ne avrebbe dovuto parlare prima, anziché offrire una prestazione talmente scarsa, e lei non ha risposta.
Forse debbono venirti le mestruazioni? le chiedo. No, le ho già avute, mi risponde, ma poiché la conosco da 4 settimane e non me ne ha mai parlato le chiedo quando le avesse avute, ed ecco la sorpresa.
Con un ghigno beffardo, e con un tono di massima sfida mi risponde: una volta che eravamo insieme. Ora, dato che nelle volte precedenti si era sempre fatto anche un daty, la sua risposta ha un valore particolare e davvero rimango senza parole, e ciò non perché la cosa mi producesse schifo od altro, tanto nella carriera di punter se ne son fatte ben di peggio, ma ciò che mi meraviglia è il tono di sfida, il suo voler buttare all’aria il rapporto con un cliente che ormai era fidelizzato, sicuro.
Beh, non me ne sono accorto, le dico. Certo, io ho un metodo particolare, mi risponde, ed inizia ad illustrarmi il metodo, ma la interrompo e termino io, ad illustrare il metodo che usano tutte le romene sozzone, e sono davvero tante, per scopare anche con le mestruazioni ad insaputa del cliente, perché quel metodo lo conosco da tempo.
Alla mia descrizione lei rimane allibita e mi chiede come posso conoscere il tutto. Le faccio notare la grande differenza tra le nostre età ed aggiungo di avere come grandissima amica, la mia migliore, quasi una sorella, una donna di Galati.
Allora io la conosco di certo, dice lei, dimmi chi è, di certo la conosco, abito a soli 5 km da Galati….ma così dicendo si accorge di essersi tradita in quanto mi aveva sempre detto di abitare a Costanza.
La misura è colma, ed inizio a rivestirmi, chiedendole se comprende appieno il suo fare; lei non ha parole, si veste ad occhi bassi, prova soltanto a dire di aver compreso di avermi trattato molto male, di aver sbagliato, ma per via del suo stato di malessere che io però non giustifico ed a cui non credo affatto.
Le sbatto sul letto 40 cipolle, un omaggio alla nostra conoscenza, specifico, non un pagamento per una prestazione di merda, ma le faccio vedere anche quanto avevo preparato per lei, una somma molto più alta che la lascia senza parole, non sa più che dire.
Ancora, aggiungo, ti farò vedere in auto cosa avevo preparato per stasera, le dico, ma a questo punto le prende un terrore inatteso, è convinta che in auto ci sia qualcuno pronto a bastonarla.
A fatica riesco a condurla in strada, si avvicina all’auto guardinga, pronta a scappare, ma io la precedo, apro la borsa di cui le avevo già accennato, estraendo bottiglia e tutto il resto, lei non ha parole, si è davvero vergognata.
Saliti in auto le faccio notare che da quando siamo scesi è passata appena mezz’ora, contro un’ora che si era pattuito, e ciò compresi sigaretta e discorsi vari; accompagnandola in ufficio non le risparmio le critiche più acerbe, ma lei è convinta di essere una gran professionista.
Nei giorni successivi, quando pure doveva andare a casa per le feste l’ho rivista lì, sempre al solito posto, ed anche lei mi ha notato passare, evidentemente non è riuscita neanche a trovare i soldi per il viaggio, perché anche per fare la strada è necessario avere un po’ di testa….
Una storia squallida, si direbbe, ma secondo me è la stessa che si ha con tutte le rumene.
Prima della Bossi-Fini c’erano ragazze di tante nazionalità con le quali si riusciva ad avviare un rapporto sia pure del tipo venditore/cliente, niente di più, ma pur sempre un rapporto che ti portava a tornare con piacere dalla stessa tipa che cercava di trattarti sempre meglio della volta prima, conscia del fatto che un cliente fidelizzato è una certezza di guadagno, ma con le romene ciò è impossibile, meglio le tratti peggio è, un po’ come certa nostra gente che si sente contenta solo dopo aver in qualsiasi modo cercato di incularti, indipendentemente dal tuo aver fatto nei loro confronti.
Tornarci? Non credo sarà facile: scopare con le mestruazioni non mi disturba, ma deve vessere una MIA scelta, dato che sono io a pagare, mentre le persone di testa corta ed i furbetti mi indispongono......
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CITTA DELL'INCONTRO: Civitanova marche
NAZIONALITA': Rumena
ETA': 22 circa di fisico, per quanto a testa circa 8-10
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: totale
SERVIZI OFFERTI: bj rai1
SERVIZI USUFRUITI: bj rai1 daty
COMPENSO RICHIESTO: 50 / 30 in otr
COMPENSO CONCORDATO:40 in loft, 30 in otr
DURATA DELL'INCONTRO:neanche 30 min in loft
DESCRIZIONE FISICA: alicetta, pochissime tette
ATTITUDINE: estremamente passiva, assolutamente incapace, un ottimo frigo della miglior classe
REPERIBILITA': buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: poche scale
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LA MIA RECENSIONE:
E' con grande rammarico che mia accingo a scrivere questa recensione, e ciò non solo per quanto andrò a dire, ma anche perché i fatti di cui parlerò rappresentano, a mio vedere, una ulteriore conferma, se mai ce ne fosse ancora necessità, che con le rumene si può combinare proprio ben poco, anzi pochissimo, e se provi a trattarle con un pizzico di umanità è la volta buona che si rivoltano come serpenti.
Ancora premetto che quanto segue è la recensione di ben quattro incontri e pertanto è un po' lunghetta, ma credo valga la pena di leggerla…..
Ho conosciuto questa tipa circa due mesi fa e non ho voluto recensirla subito perché qualcosa non mi quadrava.
La tipa lavora anche in otr: passato Civitanova andando verso sud, si supera il bivio per il centro commerciale e si arriva al distributore agip: di fronte al distributore, quindi sull’altro lato della strada, 30 metri più a nord si trova il suo ufficio ove è sempre da sola.
La prima sera, salita in auto, mi conduce in un posto inaccettabile, praticamente sulla strada stessa, non troppo distanti dal suo ufficio; vista la situazione, mi rifiuto fermamente, ma lei, senza scomporsi, anzi con molta grazia, mi invita a dirigermi verso un altro posto risultato poi ben differente dal primo.
La cosa mi ha colpito veramente perché di solito in tali situazioni l'aria si fa già un po' tesa, mentre qui tutto è andato come nulla fosse accaduto, lei non badava al tempo. Durante il tragitto mi ha parlato di se dicendomi diverse cose, tra cui di essere stata recentemente aggredita: mentre era appartata con un cliente, dal bagaglio dell'auto sarebbe uscito un secondo uomo che insieme al cliente stesso l'avrebbero derubata di diversi soldi e dei documenti, motivo per cui sarebbe dovuta tornare in patria per rifare gli stessi e le spese di quel viaggio non programmato le stavano inficiando la possibilità di tornare a casa per natale, situazione che mi ha toccato e non poco, sempre però a voler creder alle sue parole……
Comunque, il mio tornare da lei per ben 4 settimane consecutive è stato dettato anche dalla volontà di aiutarla un po' per fare i soldi necessari per tornare a casa per natale.
Essendo in prima serata, certo di essere il primo cliente, così come da lei confermato, approfitto per un po' di daty, ma al momento di gommarmi proprio non sa che deve fare. Veramente io non ero affatto pronto, ma la sua incapacità è stata davvero sconcertante, per cui ho fatto da solo. Quando si passa al bj siamo di nuovo al peggio: un po' su, un po' giù come peggio non si può, ma io mi concentro bene, tutto ok, quindi si passa ad una missio normale ma senza fretta, il tutto senza alcunissima partecipazione da parte sua, ma alla fine convengo con me stesso che la cosa è stata molto migliore di tante altre volte, almeno lei è stata graziosa, paziente, forse ha gradito qualcosa, comunque mi ha fatto fare tutto con massima calma, anche se purtroppo ha le tette davvero minuscole, la misura di un piccolo mandarino o due noci messe insieme. Anche le sue incapacità col gommino e nel fare il bj, pur grandissime ed imperdonabili, non pesano più di certi comportamenti volgari e grossolani che si incontrano spesso, quindi riportandola in ufficio mi faccio dare il telefono.
Dopo una settimana mi trovo ancora lì e la carico di nuovo, soddisfatto di poterla aiutare a far due soldi in più per poter tornare a casa a natale.
Recatici al posto che già ci conosceva, a parte qualche particolare di scarso rilievo, il tutto è andato come la volta precedente, con una sua leggerissima miglior partecipazione, comunque nulla di speciale e sempre sotto il minimo accettabile, una classica svuotata, ma fatta in santa pace.
Riportandola in ufficio conviene con me che con i gommini non ci sa fare, mentre per quanto al bj disdegna ogni mio suggerimento, si crede davvero molto brava….
La settimana ancora successiva realizzo che verso sera mi troverò di nuovo dalle sue parti e mi arride il pensiero di incontrarla di nuovo senza rischiare un salto nel buio con altre, ma la sua esasperante passività al tutto mi impone di chiamarla preventivamente per cercare di smuoverla un po’. Così faccio nel pomeriggio, preannunciando l’incontro che, le dico, sarebbe avvenuto soltanto se lei avesse cercato di esser meno gelida; la risposta è confusa, quindi la invito a farmi un sms entro le 19 se avesse avuto intenzione di applicarsi un po’, ma per tutta risposta mi fa un sms verso le 19,30 dicendo che entro circa 30 minuti si sarebbe trovata in ufficio.
Con molta larghezza di vedute ho voluto considerare questo suo fare come buon auspicio e così vado a caricarla appena arriva. Subito mi propone di andare a casa sua, mi farebbe anche uno sconto, ma ritengo che ancora non sia il caso; per varie esperienze passate mi è ben noto che le romene che in strada vanno bene, una volta portate in casa non fanno più nulla, e non voglio rischiare. Recatici al solito posto, ecco la sorpresa; mentre si sveste mi annuncia di non star bene, quindi il tutto sarebbe stato poco buono.
Ma cazzo, dico, non me lo poteva dire prima, quando pure l’ho chiamata per aver certezza del contrario di quanto mi sta annunciando?
Però non dico nulla e procedo col solito fare, un po’ di daty, un bj da pena, ma proprio da pena, ma alla fine il tutto è stato molto migliore delle altre volte, tanto che, complice la pressione che mi opprimeva, finisco non con un colpo di fucile come al solito, ma con una cannonata, una di quelle che veramente ti fanno star bene, ed anche lei è visibilmente molto più soddisfatta, oltre che coinvolta, delle volte precedenti tanto che il tutto lascia entrambi molto meravigliati- ribadisco però che anche questa volta il minimo era ancora molto distante-.
Purtroppo però in auto è molto freddo, e noto che anche per lei la situazione non è facile, da questo punto di vista.
Riportandola in ufficio le parlo del suo annuncio che nei giorni precedenti avevo avuto modo di trovare, e le indico che quanto lei propaganda è assolutamente falso, perchè la sua esperienza davvero minimale non le consentono di proporsi alla grande come fa nell’annuncio. Mi parla così del suo lavoro che è molto scarso, dei pochi clienti che ha, del suo voler cambiare lavoro, del non poter andare a casa a natale x via dei pochi soldi che fa, ma ciò su cui non è d’accordo è la sua esperienza e il suo fare che, sostiene, non sono così scarsi e penosi come a mio vedere.
Ci lasciamo con buona intenzione di rivederci.
Dopo qualche giorno posso conoscere che sarò di nuovo dalle sue parti una settimana dopo l’ultimo incontro e mi chiedo se possa piacermi rivederla per la 4° settimana consecutiva, ma stavolta c’è qualcosa di diverso; infatti potrò esser li molto tardi, verso mezzanotte e mezzo, quando lei termina alle 2, e mi viene così da progettare un piano.
Si potrebbe andare a casa sua, offrendole più del richiesto potrei proporle di fermarci di più così da poter lei finire la serata senza tornare in ufficio; per lei sarebbe ok, tanto sul tardi non fa nulla, incasserebbe da me più del solito e non starebbe al freddo.
Dopo averci pensato un po’ il tutto mi sembra debba funzionare con buon vantaggio reciproco, così la chiamo il giorno prima per proporle il tutto; conosciuto che per dopo mezzanotte non ha impegni prefissati le propongo di non prenderne tranne offerte particolari in quanto ho un progetto interessante da proporle, senza però esporlo. Si dimostra d’accordo e interessata alla proposta, e così ci diamo appuntamento per dopo mezzanotte del giorno successivo.
In quella giornata ho avuto molto da fare, ma ho trovato il tempo, strada facendo, per comprare una bottiglia, qualche pasticcino e un po’ di dolciumi, un minimo x un incontro non troppo breve.
Quando la notte arrivo al suo ufficio, un altro me la soffia sotto il naso e così mi viene l’idea di seguire quell’auto per vedere se almeno è vero che la location si trova in centro a P.S.Elpidio così come la tipa mi aveva sempre detto; purtroppo, nonostante la confidenza ormai raggiunta, qualcosa mi diceva che la tipa barava, non la sentivo sincera.
Scopro così che la location è si dove mi aveva detto, ma mentre lei entra in casa col cliente, un'altra ragazza esce dallo stesso portone con un altro tizio, quindi comprendo che in casa lavorano in due, mentre Monika mi aveva sempre detto di esser in casa da sola; ma ancor più, però, noto che sono passati si e no 20 minuti dal loro ingresso nel portone quando di nuovo sono fuori, quindi quel tizio ha appena fatto in tempo a fare una dannata sveltina che per 50 cipolle è davvero poco…. e la cosa mi piace sempre meno, né, mi sfiora l’idea che quella velocità sia dovuta al voler tornare presto in ufficio per incontrarmi.
Quindi, convengo con me stesso, questa è una classica lancia missili, ma con me era sempre stata diversa…comunque qualche dubbio mi assale.
Senza farmi scorgere attendo che rientri in ufficio e quindi la carico.
Subito mi dice che ha già fatto 2 clienti e mi propone di andare in casa, senza nulla accennare al progetto che le avevo preannunciato. Acconsento, ma dico di voler stare di più; lei è d’accordo e mi propone un’oretta per neanche una T.U., a condizione che per le 2, erano le 1, l’avessi riportata a recuperare la sua amica per condurla a casa perché abitano insieme.
Obietto che mi aveva sempre detto di abitare da sola e qui mi risponde in modo molto evasivo, si comprende che imbroglia, comunque si fa come detto, a casa per un’oretta. Percorrendo il tragitto parliamo di molte cose private che non riporto, ma comprendo che non è aria di far festa come pensavo, tra l’altro lei è giù, il lavoro non c’è, ha molto pochi clienti.
Scendendo dall’auto volutamente lascio lì bottiglia ed altro che avevo preparato per l’incontro, ed appena entrati nella location rimango davvero di merda: un appartamento minimo, una piccola cucina con qualcosa che assomiglia a un letto, nell’altra stanza, davvero piccola, un letto matrimoniale, uno stendino con roba ad asciugare. Il tutto è ordinato e pulito, ma della frutta su un comodino mi fa supporre che la loro vita si svolge in quella stanza, forse senza neanche impegnare troppo la cucina, magari per risparmiare sul riscaldamento; sul letto una copertina per non sporcare le coperte, il letto ben fatto.
Lei si siede sul letto e mi chiede di fumare una sigaretta, mi dice che per strada le mani sono talmente gelate che non ci riesce.
Mentre fuma le faccio un consuntivo dei nostri incontri e lei dimostra di aver ben chiaro che ci si vede per la 4 volta in 4 settimane e si dimostra soddisfatta, ma alla mia proposta di impegnarsi un po’ di più affinchè io possa considerarla un riferimento sicuro in quella zona, comprende che mi sto proponendo per essere il suo uomo.
Avevo già chiaro si trattasse di una persona dalla testa corta, ma questa, mi dico, è proprio deficiente. Però mi fa un po’ pena, anzi molta pena davvero, e così mi applico al meglio per illustrare il valore effettivo della mia proposta di cui però non sa che farne, tanto cambierà lavoro a breve, pur non avendo neanche una idea di dove poterlo trovare, insomma discorsi davvero a cazzo.
Alla fine inizia a svestirsi volendo però lasciarsi maglia e reggiseno, ma mi oppongo fermamente riuscendo ad ottenere reggiseno slacciato e maglia alzata. Si siede sul letto e vuole incappucciarmi subito ma di nuovo mi oppongo distendendola ed iniziando un po’ a toccarla, ma le mie mani le danno fastidio; si battaglia un po’ così, finchè le chiedo se sia cosciente del suo fare che sta di fatto inficiando ogni futura possibilità di incontro, ma lei non sente ragione.
Per me tale situazione non è nuova, e da sempre la definisco la sindrome delle romene: se te le fai in auto come animali vanno, se le porti in casa e provi a trattarle da persona umana, si ribellano.
In breve, scazzato dal suo fare, in una situazione in cui con altre me ne sarei già andato da un pezzo, tanto che ancora non le avevo nulla dato, lascio che mi gommi, anzi mi gommo da solo a causa del suo non saper neanche maneggiare un gommino, e poi le intimo una pecos; si posiziona ed inizio a scassarla per bene.
Lei geme, sento che non gradisce affatto, ma è di corporatura talmente minuta che riesco a posizionarla al meglio come voglio e continuo di brutto a sottometterla pur quanto è evidente che se la passa male davvero, sotto i miei colpi, ma continuo senza alcuna pietà, finchè concludo.
La botta non è stata forte, non mi serve di riprendermi e mentre mi pulisco le chiedo il motivo di tale osceno comportamento; lei adduce dolori alle ovaie, ma io rispondo che me ne avrebbe dovuto parlare prima, anziché offrire una prestazione talmente scarsa, e lei non ha risposta.
Forse debbono venirti le mestruazioni? le chiedo. No, le ho già avute, mi risponde, ma poiché la conosco da 4 settimane e non me ne ha mai parlato le chiedo quando le avesse avute, ed ecco la sorpresa.
Con un ghigno beffardo, e con un tono di massima sfida mi risponde: una volta che eravamo insieme. Ora, dato che nelle volte precedenti si era sempre fatto anche un daty, la sua risposta ha un valore particolare e davvero rimango senza parole, e ciò non perché la cosa mi producesse schifo od altro, tanto nella carriera di punter se ne son fatte ben di peggio, ma ciò che mi meraviglia è il tono di sfida, il suo voler buttare all’aria il rapporto con un cliente che ormai era fidelizzato, sicuro.
Beh, non me ne sono accorto, le dico. Certo, io ho un metodo particolare, mi risponde, ed inizia ad illustrarmi il metodo, ma la interrompo e termino io, ad illustrare il metodo che usano tutte le romene sozzone, e sono davvero tante, per scopare anche con le mestruazioni ad insaputa del cliente, perché quel metodo lo conosco da tempo.
Alla mia descrizione lei rimane allibita e mi chiede come posso conoscere il tutto. Le faccio notare la grande differenza tra le nostre età ed aggiungo di avere come grandissima amica, la mia migliore, quasi una sorella, una donna di Galati.
Allora io la conosco di certo, dice lei, dimmi chi è, di certo la conosco, abito a soli 5 km da Galati….ma così dicendo si accorge di essersi tradita in quanto mi aveva sempre detto di abitare a Costanza.
La misura è colma, ed inizio a rivestirmi, chiedendole se comprende appieno il suo fare; lei non ha parole, si veste ad occhi bassi, prova soltanto a dire di aver compreso di avermi trattato molto male, di aver sbagliato, ma per via del suo stato di malessere che io però non giustifico ed a cui non credo affatto.
Le sbatto sul letto 40 cipolle, un omaggio alla nostra conoscenza, specifico, non un pagamento per una prestazione di merda, ma le faccio vedere anche quanto avevo preparato per lei, una somma molto più alta che la lascia senza parole, non sa più che dire.
Ancora, aggiungo, ti farò vedere in auto cosa avevo preparato per stasera, le dico, ma a questo punto le prende un terrore inatteso, è convinta che in auto ci sia qualcuno pronto a bastonarla.
A fatica riesco a condurla in strada, si avvicina all’auto guardinga, pronta a scappare, ma io la precedo, apro la borsa di cui le avevo già accennato, estraendo bottiglia e tutto il resto, lei non ha parole, si è davvero vergognata.
Saliti in auto le faccio notare che da quando siamo scesi è passata appena mezz’ora, contro un’ora che si era pattuito, e ciò compresi sigaretta e discorsi vari; accompagnandola in ufficio non le risparmio le critiche più acerbe, ma lei è convinta di essere una gran professionista.
Nei giorni successivi, quando pure doveva andare a casa per le feste l’ho rivista lì, sempre al solito posto, ed anche lei mi ha notato passare, evidentemente non è riuscita neanche a trovare i soldi per il viaggio, perché anche per fare la strada è necessario avere un po’ di testa….
Una storia squallida, si direbbe, ma secondo me è la stessa che si ha con tutte le rumene.
Prima della Bossi-Fini c’erano ragazze di tante nazionalità con le quali si riusciva ad avviare un rapporto sia pure del tipo venditore/cliente, niente di più, ma pur sempre un rapporto che ti portava a tornare con piacere dalla stessa tipa che cercava di trattarti sempre meglio della volta prima, conscia del fatto che un cliente fidelizzato è una certezza di guadagno, ma con le romene ciò è impossibile, meglio le tratti peggio è, un po’ come certa nostra gente che si sente contenta solo dopo aver in qualsiasi modo cercato di incularti, indipendentemente dal tuo aver fatto nei loro confronti.
Tornarci? Non credo sarà facile: scopare con le mestruazioni non mi disturba, ma deve vessere una MIA scelta, dato che sono io a pagare, mentre le persone di testa corta ed i furbetti mi indispongono......
