Morto Robin Williams

Il mal-de-vivre che pare abbia accompagnato la sua esistenza me lo fa sentire molto vicino. Spero gli sia possibile trovare altrove la serenità che gli è mancata qui.
Un suo non estimatore.
 
Se ne è andato un grandissimo attore e, per quel che ho conosciuto di lui tramite i mass media, una brava persona. Quando usciva un film con Robin Williams come interprete lo andavo quasi sempre a vedere...mi dispiace tantissimo. RIP.
 
Dire che l'ho scoperto praticamente (io) ragazzino come Mork, è quasi scontato.
Dire che è stato un grande attore (e non saprei cosa non citare, tra Insomnia, L'attimo fuggente, Good morning Vietnam, Will Hunting, One Hour Photo, The final cut), è quasi banale.

Ma ricordare che è stato protagonista di Al di là dei sogni, riconferma che Tu insegni meglio ciò che più hai bisogno di imparare.
 
L'attimo non lo cogliamo più. E del resto non lo abbiamo praticamente mai colto. Ma tu, quando hai voluto, sì. Ciao Capitano. E grazie di tutto.
A. Scanzi.
 
Addio "uomo bicentenario" , anche se nella via reale hai deciso di lasciarci prima, rimarrai nella storia per molto più tempo.
 
il suo capolavoro: "l'attimo fuggente"...ma me lo ricorderò sempre con affetto nella serie televisiva: "Mork & Mindy"

NANO NANO!

rip
 
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i soldi non danno la felicità .. concedono solo una certa agiatezza fino a quando riusciamo a tenere i piedi per terra ..
un attore trasforma la sua dote naturale per la recitazione in un mestiere .. niente di più ..
è facile che la gente cada nell'identificazione attore-personaggio-mito .. mentre invece è tutta un'altra storia ..
in ogni caso dispiace anche a me quando qualche persona se ne va per sempre .. sia essa nota o meno ..
 
è facile che la gente cada nell'identificazione attore-personaggio-mito .. mentre invece è tutta un'altra storia ..

la differenza tra lui e molti altri credo che sia nel fatto che non ha mai dato l'impressione di essere o di sentirsi un VIP .
a differenza di molti e altrettanto bravi suoi colleghi non faceva trasparire quell'aura da " io conto" .
ovviamente rimane una mia impressione per quel poco che di lui vedevo al di fuori delle opere cinematografiche .
 
era veramente un grande mi ricorderò sempre di lui anche per la sua splendida interpretazione in insomnia con il grande Al Pacino
 
http://www.corriere.it/esteri/14_ag...lo-38b74710-23e1-11e4-8bd0-72e8ca625ba5.shtml
La moglie rivela che era affetto da un principio di parkinson che ne aveva acuito la già profonda depressione, da lì presumibilmente l'estremo gesto. Tanta gente, una volta scoperto d'aver queste patologie degenerative, son portati a queste decisioni estremi (o tentativi). In questi casi si pensa: "prima di diventare un vegetale, un peso per me e per i miei cari, tolgo il disturbo prima". Naturalmente son supposizioni e non credo così lontane dalla realtà. Molto probabilmente farei la stessa cosa, se dovessi trovarmi in una situazione simile. Ci vuol solo il coraggio di compiere un gesto così estremo e definitivo. So che forse potranno sembrare discorsi un pò da vigliacchi, ma tant'è.
 
Lo sò che giunti al termine di questa nostra vita tutti noi ci ritroviamo a ricordare i bei momenti e dimenticare quelli meno belli, e ci ritroviamo a pensare al futuro. Cominciamo a preoccuparci e pensare: "io che cosa farò? chissà dove sarò da qui a dieci anni?" Però io vi dico: "Ecco guardate me!" Vi prego, non preoccupatevi tanto, perché a nessuno di noi è dato soggiornare tanto su questa terra. La vita ci sfugge via e se per caso sarete depressi, alzate lo sguardo al cielo d'estate con le stelle sparpagliate nella notte vellutata, quando una stella cadente sfreccerà nell'oscurità della notte col suo bagliore, esprimete un desiderio e pensate a me. Fate che la vostra vita sia spettacolare.​
Jack Charles Powell (Robin Williams)
dal film "Jack" di Francis Ford Coppola
 
“Mi dispiace, piccola, ci sono delle cose che devo dirti e mi restano solo pochi momenti. Mi dispiace per tutto ciò che non potrò mai darti, non ti comprerò mai un hamburger gigante a 4 piani, niente supermega. Non ti farò mai sorridere. Volevo soltanto invecchiare insieme a te come due vecchie tartarughe che ridono contandosi le rughe insieme, al capolinea, sul lago del tuo dipinto, quello era il nostro Paradiso. Abbiamo molto da perdere: libri, pisolini, baci e litigi, o Dio ne abbiamo avuti di straordinari dei quali ti ringrazio e grazie di ogni gesto gentile. Grazie per i nostri figli, per la prima volta che li ho visti e per avermi sempre fatto sentire orgoglioso di te. Per la tua forza, per la tua dolcezza, per come eri e come sei, per come ho sempre desiderato toccarti, Dio eri tutta la mia vita! E ti chiedo scusa per tutte le volte che ho fallito con te, specialmente questa.”

ROBIN WILLIAMS - Chris
 
http://www.corriere.it/esteri/14_ag...lo-38b74710-23e1-11e4-8bd0-72e8ca625ba5.shtml
La moglie rivela che era affetto da un principio di parkinson che ne aveva acuito la già profonda depressione, da lì presumibilmente l'estremo gesto. Tanta gente, una volta scoperto d'aver queste patologie degenerative, son portati a queste decisioni estremi (o tentativi). In questi casi si pensa: "prima di diventare un vegetale, un peso per me e per i miei cari, tolgo il disturbo prima". Naturalmente son supposizioni e non credo così lontane dalla realtà. Molto probabilmente farei la stessa cosa, se dovessi trovarmi in una situazione simile. Ci vuol solo il coraggio di compiere un gesto così estremo e definitivo. So che forse potranno sembrare discorsi un pò da vigliacchi, ma tant'è.

posso pensare che sia vero sai? anni fà vidi un uomo gettarsi dalla finestra, anche lui aveva la malattia di Parkinson. non dimenticherò mai quel giorno, nemmeno la sua lucidità....
 
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