Escort Natalia - 3500812449

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ANAGRAFE DELL'ANNUNCIO
Numero di telefono: 3500812449
Riferimento internet (link): 3500812449 a Venezia
Conformità dell'annuncio: Si, è Lei
Città dove è avvenuto l'incontro: Mestre

Premessa: guardando tra i vari post di Venezia, anche quelli più datati, non ho trovato alcuna discussione riconducibile a Natalia; forse per poca attenzione da pare mia o perché l'esercente negli anni ha utilizzato vari numeri di telefono nei suoi annunci, rendendo anche la ricerca per index (a me) complicata. Nel caso sarà una recensione RELOAD; lascio agli Admin la decisione se considerarla "nuova" o da accodare ad una discussione già iniziata.


DATI DELL'INSERZIONISTA:
Nome della girl/escort: Natalia
Nazionalità: Europa dell'est
Età apparente: verso i 50
Descrizione fisica: Robusta ma soda, seno grande e naturale
Attitudine: Tranquilla e simpatica
Reperibilità: Discreta

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 70
Compenso concordato: 70+10
Servizi offerti: Dipende da quanto si vuole spendere
Servizi usufruiti: BJ - Daty - Rai 1
Durata dell'incontro: 45 minuti door to door

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Facilità di parcheggio: non sono pratico, mi muovo coi mezzi pubblici; scusatemi
Igiene dei locali: Ambiente pulito
Presenza di barriere architettoniche: Non ho controllato se ci fosse un ascensore, ero distratto da altro quando sono entrato (ne parlo durante la recensione). Sono salito a piedi di un piano.

LA MIA RECENSIONE

Incontro avvenuto qualche giorno fa; complice la bella giornata, il tempo a disposizione, l'allineamento dei pianeti oltre all'immancabile voglia di sesso, decido di spulciare il solito sito di riferimento per vedere le proposte della giornata.
Il solito dribbling degli annunci di mio scarso interesse e la spasmodica attesa di quello "giusto", mi sono d'aiuto per la scelta della situazione desiderata.
Ho voglia di ciccia; niente modelle o veline mancate, la pura e semplice ciccia.
Al netto della cernita ho il risultato di mio gradimento; Natalia, eterna rimandata da parecchi anni a questa parte. Penso sia arrivato il momento di testarla, soprattutto per motivi anagrafici; mi piacciono le donne mature.
Nei suoi annunci dichiara di essere sulla quarantina... ma lo fa da sempre, quindi è perfetta! La contatto per la solita intervista di rito; disponibilità, indirizzo e contributo.
Ci accordiamo per un incontro da lì a mezz'ora ad un numero civico sulla lunga Via Cappuccina.
Mi dice che per un incontro vuole 70, ma alla mia richiesta se l'orale è scoperto mi risponde che di queste cose ne discute di persona.
A tale dichiarazione ho avuto un breve momento in cui avrei voluto lasciare perdere, ma se avessi fatto così avrei ridotto drasticamente la mia comunque scarna attività di "trasgressore" ... e l'idea di finire la giornata con una sega non mi piaceva.
Mi presento nel luogo concordato e telefono per avvisare del mio arrivo. Da lì comincia la caccia al tesoro, perché il sito non è quello ma ad una via adiacente. Che palle!
Vabbè, prendo la situazione per quello che è ed assecondo la signora. Guidato dalla voce amica arrivo davanti al portone, dove stazionava un nero in apparente attesa di... (?)
proprio nel mentre che stavo pronunciando frasi ad alto rischio di sgamo: "Si, sono qui davanti al portone al numero (...); aspetto che apri".
Entro ed il nero mi dice che voleva entrare anche lui. Lo accontento (per evitare diatribe o discussioni, vista la situazione e la mia "missione"), ma con circospezione; guardandomi un poco alle spalle vedo che non mi sta seguendo ma che è andato ad un'altra scala rispetto a quella di mia destinazione.
Salgo le scale fino al piano concordato e si apre una delle porte sul pianerottolo.
"Entra" mi dice una voce da dietro la porta. "Si comincia col giochino della donna invisibile" penso subito. Entro.
Al mio cospetto trovo una Signora sul metro e sessantacinque circa, corpulenta ma non flaccida, il seno che si tiene con difficoltà dentro il dressed da lavoro (i capezzoli salteranno fuori da lì a due minuti)... ed una bocca grande impreziosita da un magnifico sorriso. Sono piacevolmente colpito.
Mi accoglie e ci presentiamo. Parliamo un poco prima di entrare in camera da letto; mi invita a lasciare le scarpe nell'ingresso ed io nel contempo domando se posso utilizzare il bagno per lavarmi le mani (ormai è abitudine qualsiasi posto io vada).
Entriamo nella stanza continuando a chiacchierare un poco. Saldato il dovuto mi invita a spogliarmi; un qualcosa ai piedi del letto mi consente di poggiare comodamente i miei abiti.
Nudo mi stendo e lei seduta al mio fianco, ancora mezza vestita (dice di avere freddo) mi accarezza a due mani il petto, senza smettere mai di sorridere; parliamo ancora, sembra non ci sia fretta.
Voglio ammirarla e le chiedo di spogliarsi; lei esegue, restando sempre seduta al mio fianco. Comincia a trastullarmi delicatamente con la mano e mentre prendo consistenza mi chiede cosa vorrei fare.
Le chiedo se posso leccarle la figa; mi risponde che per quello dovrei darle di più (...). "E quanto di più?", domando con distaccata curiosità? "Dieci", mi risponde. "Va bene, dai; andata per dieci".
Mi chiede come si deve mettere; la invito al 69. Incappuccia "el duro" (a quel punto non desideravo una nuova contrattazione sulla prestazione) e si posiziona sopra di me.
Subito impegnata nell'interrogazione orale eseguita con qualche "rigatone al dente" a me non troppo gradito, ma sopportato in silenzio mentre mi stavo chiedendo "Ma non aveva la bocca grande?", ho notato una certa stranezza nella sua figa; apparentemente priva di "labbra", una semplice, ma carnosa, fessura verticale.
Non aveva alcun sapore particolare, anzi nessuno. Un tantino deluso da questa mancata esperienza sensoriale, ma meglio così piuttosto del pesce marcio di altre, vado alla ricerca a colpi di lingua del prezioso bottone magico... che non trovo... anzi si... piccolo, piccino e un poco nascosto. "Sei mio e non mi scappi", penso fra me, mentre Natalia, che sembra accorgersi del mio entusiasmo, comincia una serie di affondi sempre più insistiti e veloci. "Eh cara mia, mi hai incappucciato; vestito e con i rigatoni duro fino a domani", penso fra me mentre slinguazzo il suo clitoride (o LA clitoride? Che cavolo di domande mi pongo mentre lecco una figa...) in maniera progressivamente sempre più forsennata.
Geme ma continua a succhiare; geme ancora e cerca di divincolarsi, ma la tengo duro per un bel po' fino a quando gemendo ancora smette di ciucciare e mi chiede di smettere, che le basta. La lascio e lei girandosi verso di me mi domanda come voglio prenderla.
Trovando comoda la posizione che ho assunto da quando sono salito sul letto, le chiedo di mettersi sopra di me; l'idea di scoparla ed avere le sue tettone a portata di bocca mi allettava alquanto.
Monta su e si introduce l'amico incappucciato, ancora bello duro, dentro di se cominciando a muoversi.
Prendo con entrambe le mani i suoi seni e comincio a leccarli e a succhiare i suoi capezzoli, belli turgidi e tendenti al colore scuro.. come piacciono a me.
Poco dopo, restando in quella posizione, comincio io a pomparla. Qualche minuto condito di gemiti e mugolii e vengo così, con la lingua ancora avida sui suoi seni.
Si alza da me e mentre faccio per togliere il profilattico mi dice di lasciare, lo farà lei ... ma dopo.
Continuiamo a stare sul letto, io sempre nella stessa posizione e lei seduta al mio fianco ad accarezzarmi ancora con entrambe le mani il petto.
Parliamo ancora, di varie cose, con tranquillità e senza fretta. Restituisco qualche carezza, anche intima ma senza indugiare troppo; non vorrei strafare e rovinare il momento.
Lei ha sempre il suo bellissimo sorriso che trasmette serenità.
Comunque è ora di andare, non solo le esercenti del piacere guardano l'orologio, ma anche chi ne usufruisce.
Ci rivestiamo, sempre parlando del più e del meno, verso il piccolo extra che prontamente mi ricorda e la saluto abbracciandola come fosse un'amica, ringraziandola.
Le considerazioni sono molteplici; a quella cifra si può trovare parecchio se non di meglio. Naturalmente è sempre il lato umano che fa la differenza; a mio avviso è meglio una scopata senza lode ne infamia (al netto che certe esperienze sono puramente soggettive) con una donna piacevole soprattutto nei modi, piuttosto che il mero svuotamento testicolare con una bella figa che esercita in stile catena di montaggio.
 

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