CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Natasha
RIFERIMENTO INTERNET: http://messina.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/~~~b-del-est-foto-dvu494846847
CITTA DELL'INCONTRO: Milazzo
NAZIONALITA': Non ho chiesto
ETA': Poco sopra la ventina
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Conforme
SERVIZI OFFERTI: BJ e BBJ, Rai1 e Rai2, Massaggio
SERVIZI USUFRUITI: BJ, Rai1 e Rai2
COMPENSO RICHIESTO: 50 (BJ e Rai1) - 70 (BBJ e Rai1) - 100 (BJ o BBJ, Rai1 e Rai2)
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: Una mezz'ora
DESCRIZIONE FISICA: Altezza media, carina. È quella delle foto ma ora è poco più in carne
ATTITUDINE: Nella media
REPERIBILITA': Facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Una rampa di scale
INDEX RICERCHE: 34990256xx
LA MIA RECENSIONE: Capita di tutto in questa vita troia, si sa, e a me è capitato di essere spedito a Messina. Il lavoro. E come se non bastasse pure di avere una selva di colleghi che sembrano usciti fuori da un film di Tod Browning. Uno più freak dell’altro. Dal collega ossessivo-compulsivo a quello con stampata in faccia sempre un’espressione perennemente supplichevole, come uno seduto sulla tazza del cesso che cerca di cagare e non ci riesce; al collega che sembra lo scemo del villaggio di un racconto dei fratelli Grimm: una di quelle storielle allegre, tipo ‘Il ginepro’, fatte per dispensare felicità ai pargoli con episodi di cannibalismo e omicidi di bambini; a lui, su tutti, il misconosciuto eroe di questa recensione, il collega Palla di lardo. Non perché sia grasso, che sia chiaro, ma perché il capoccia sta tutto il tempo lì a martirizzarlo. È un patimento continuo, da mattina a sera. Per un niente c’è il supplizio. L’ecce homo. Sì che, l’ho sempre detto, il capoccia è un figlio di troia che non vi dico, e a guardare Palla è davvero come vedere un vecchio che cerca di scopare, ma si resiste più così. Ogni mattina son lì che mi dico: ecco, ci siamo! Oggi Palla viene e fa secco qualcuno! Ma niente. Non accade mai...
Ma veniamo a noi. Vi starete certamente dicendo: ma che ce ne fotte a noi della tua miserabile e patetica vita! E c’avete pure ragione, per carità...
S’era al lavoro, dicevo. Una di quelle giornate cominciate con le fustigazioni e finite con le fustigazioni. La passione di Palla. Io soffro per lui. Vorrei portare la sua croce. Aiutarlo nella via Crucis, ma pure palla è un po’ stronzo, non credete. Si salva nessuno in quel posto. A fine giornata ho le palle tipo l'Hindenburg. So che devo per forza fare qualcosa per me o finisco per mettere sotto qualcuno, bestemmiando come un Caino. Son lì lì per diventare psicotico. Un altro freak in una selva di freak. È deciso quindi. Imbocco l’autostrada, il casello. Vado.
Si trova dalle parti che da Marina Garibaldi si va al Capo. Un appartamento che è un po’ una topaia, o meglio, mi spiego: tipo quelle soffitte della Parigi di fine Ottocento dove il poeta maledetto di turno si strafogava d’assenzio per poi morire, pazzo e solo, divorato dalla sifilide terziaria, o dove il pittore squattrinato di turno dipingeva e s’insifonava salopes tisiche, nella miseria più fottuta, per poi tagliarsi un orecchio o morire impiccato a una trave, o dove la prostituta di turno finiva i suoi giorni abbandonata da tutti e come se non bastasse pure sfigurata dal vaiolo (Si apre qui la caccia alla citazione: in palio c’è una trombata. Non col me medesimo, non pensate male!..) Più che una topaia è molto trascurato: ante rotte, pittura vecchia di cent’anni, la borsa della spazzatura davanti la porta del bagno (che sembra un’area bombardata), i vestiti un po’ ovunque...
Ma comunque...
Come già detto è quella delle foto, solo che ora ha messo su qualche chilo, nella zona cosce, pancia e culo, ma è comunque carina. E pure simpatica. Non mette fretta, il carattere è allegro. Un po’ scarsa di pompino, ma si può mica avere tutto. Mi accoglie in perizoma casalingo e maglietta. Mi sciorina il menù, cominciamo. Come detto il pompino è scarsicello, troppo, troppo frettoloso. Non ho mai succhiato un cazzo ma da qui ad essere l’Usain Bolt della fellatio ce ne corre. Ma pazienza! La smorza va già meglio. Mugugna un po’, ovviamente fingendo, ma non da fastidio. Le palpo quel bel culo morbido (le tette sono piccole), mi ci riempio le mani. Lei si muove, il letto scricchiola. Finita la smorza busso al rai2, quindi si unge con un po’ di saliva e si mette su di un fianco. Niente pecos per il ted. Entro dentro che quasi mi scortico l’uccello (non è che sia Rocco intendiamoci, ma sarà la posizione, sarà la scarsa lubrificazione, sarà quel che sarà... l’entrata è stata un po’ come fare il fuoco. Un altro po’ mi andava in fiamme l’uccello.)
Ma come sempre esagero...
«Cavaliere egli era assai valente, e anche il quel frangete d’onor si ricoprì...» cantava il poeta. E giunto alla fin della tenzone, con camicia e pantalone il ted si riverstì...
Che il poeta mi perdoni.
Ovviamente in linea di massima.
Il fucile non è il migliore amico di Palla. Ce ne sono tanti al mondo, ma lui...
NOTE A PIE' DEL PUNTER: La ragazza divide l'appartamento con tal Isabella (http://messina.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/~~~i-favolosa-del-est-rctc94837291). Le foto di questo annuncio sono state fatte nel trombodomo descritto poco sopra.
NOME INSERZIONISTA: Natasha
RIFERIMENTO INTERNET: http://messina.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/~~~b-del-est-foto-dvu494846847
CITTA DELL'INCONTRO: Milazzo
NAZIONALITA': Non ho chiesto
ETA': Poco sopra la ventina
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Conforme
SERVIZI OFFERTI: BJ e BBJ, Rai1 e Rai2, Massaggio
SERVIZI USUFRUITI: BJ, Rai1 e Rai2
COMPENSO RICHIESTO: 50 (BJ e Rai1) - 70 (BBJ e Rai1) - 100 (BJ o BBJ, Rai1 e Rai2)
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL'INCONTRO: Una mezz'ora
DESCRIZIONE FISICA: Altezza media, carina. È quella delle foto ma ora è poco più in carne
ATTITUDINE: Nella media
REPERIBILITA': Facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Una rampa di scale
INDEX RICERCHE: 34990256xx
LA MIA RECENSIONE: Capita di tutto in questa vita troia, si sa, e a me è capitato di essere spedito a Messina. Il lavoro. E come se non bastasse pure di avere una selva di colleghi che sembrano usciti fuori da un film di Tod Browning. Uno più freak dell’altro. Dal collega ossessivo-compulsivo a quello con stampata in faccia sempre un’espressione perennemente supplichevole, come uno seduto sulla tazza del cesso che cerca di cagare e non ci riesce; al collega che sembra lo scemo del villaggio di un racconto dei fratelli Grimm: una di quelle storielle allegre, tipo ‘Il ginepro’, fatte per dispensare felicità ai pargoli con episodi di cannibalismo e omicidi di bambini; a lui, su tutti, il misconosciuto eroe di questa recensione, il collega Palla di lardo. Non perché sia grasso, che sia chiaro, ma perché il capoccia sta tutto il tempo lì a martirizzarlo. È un patimento continuo, da mattina a sera. Per un niente c’è il supplizio. L’ecce homo. Sì che, l’ho sempre detto, il capoccia è un figlio di troia che non vi dico, e a guardare Palla è davvero come vedere un vecchio che cerca di scopare, ma si resiste più così. Ogni mattina son lì che mi dico: ecco, ci siamo! Oggi Palla viene e fa secco qualcuno! Ma niente. Non accade mai...
Ma veniamo a noi. Vi starete certamente dicendo: ma che ce ne fotte a noi della tua miserabile e patetica vita! E c’avete pure ragione, per carità...
S’era al lavoro, dicevo. Una di quelle giornate cominciate con le fustigazioni e finite con le fustigazioni. La passione di Palla. Io soffro per lui. Vorrei portare la sua croce. Aiutarlo nella via Crucis, ma pure palla è un po’ stronzo, non credete. Si salva nessuno in quel posto. A fine giornata ho le palle tipo l'Hindenburg. So che devo per forza fare qualcosa per me o finisco per mettere sotto qualcuno, bestemmiando come un Caino. Son lì lì per diventare psicotico. Un altro freak in una selva di freak. È deciso quindi. Imbocco l’autostrada, il casello. Vado.
Si trova dalle parti che da Marina Garibaldi si va al Capo. Un appartamento che è un po’ una topaia, o meglio, mi spiego: tipo quelle soffitte della Parigi di fine Ottocento dove il poeta maledetto di turno si strafogava d’assenzio per poi morire, pazzo e solo, divorato dalla sifilide terziaria, o dove il pittore squattrinato di turno dipingeva e s’insifonava salopes tisiche, nella miseria più fottuta, per poi tagliarsi un orecchio o morire impiccato a una trave, o dove la prostituta di turno finiva i suoi giorni abbandonata da tutti e come se non bastasse pure sfigurata dal vaiolo (Si apre qui la caccia alla citazione: in palio c’è una trombata. Non col me medesimo, non pensate male!..) Più che una topaia è molto trascurato: ante rotte, pittura vecchia di cent’anni, la borsa della spazzatura davanti la porta del bagno (che sembra un’area bombardata), i vestiti un po’ ovunque...
Ma comunque...
Come già detto è quella delle foto, solo che ora ha messo su qualche chilo, nella zona cosce, pancia e culo, ma è comunque carina. E pure simpatica. Non mette fretta, il carattere è allegro. Un po’ scarsa di pompino, ma si può mica avere tutto. Mi accoglie in perizoma casalingo e maglietta. Mi sciorina il menù, cominciamo. Come detto il pompino è scarsicello, troppo, troppo frettoloso. Non ho mai succhiato un cazzo ma da qui ad essere l’Usain Bolt della fellatio ce ne corre. Ma pazienza! La smorza va già meglio. Mugugna un po’, ovviamente fingendo, ma non da fastidio. Le palpo quel bel culo morbido (le tette sono piccole), mi ci riempio le mani. Lei si muove, il letto scricchiola. Finita la smorza busso al rai2, quindi si unge con un po’ di saliva e si mette su di un fianco. Niente pecos per il ted. Entro dentro che quasi mi scortico l’uccello (non è che sia Rocco intendiamoci, ma sarà la posizione, sarà la scarsa lubrificazione, sarà quel che sarà... l’entrata è stata un po’ come fare il fuoco. Un altro po’ mi andava in fiamme l’uccello.)
Ma come sempre esagero...
«Cavaliere egli era assai valente, e anche il quel frangete d’onor si ricoprì...» cantava il poeta. E giunto alla fin della tenzone, con camicia e pantalone il ted si riverstì...
Che il poeta mi perdoni.
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Il giorno dopo, quando arrivo al lavoro, c’è già il capoccia, il tipo supplichevole e Palla. Parlano di famiglia. In un misto di voglia di riscatto e autolesionismo più estremo Palla tira fuori la foto della figlia. «Ma può mica essere figlia tua! Ma ti somiglia per niente! – il capoccia è tutto in orgasmo – Contento tu che ne sei certo! Io lo sono affatto! Mi sa proprio che alla tua signora piace da matti darla in giro qua e la! Sarà forse quella che batte la notte sulla tangenziale? C’avrai mica un bel palco di corna, eh, il mio bel caribù! Perlaputtana... giuro che la bamboccia ha un che di camionista... e nemmeno tanto italiano... mi sbaglio per niente, sui miei coglioni!..»
Ovviamente in linea di massima.
Il fucile non è il migliore amico di Palla. Ce ne sono tanti al mondo, ma lui...
NOTE A PIE' DEL PUNTER: La ragazza divide l'appartamento con tal Isabella (http://messina.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/~~~i-favolosa-del-est-rctc94837291). Le foto di questo annuncio sono state fatte nel trombodomo descritto poco sopra.
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