Nuova procedure d'accesso al porno

Ciao a tutti.
La situazione è decisamente complessa, con ogni stato (sia in EU che USA) che fa le sue regole, chi più stringenti, chi meno.
Al momento FR e UK sono già sul piede di guerra, mentre in Italia l'obbligo di verifica partirà da metà novembre.
Per capirci:

Noi stiamo valutando varie opzioni, tra cui quella di un software open source, già certificato in DE, che garantisce l'anonimato non salvando alcun dato da nessuna parte.

Se volete iniziare a dare un occhio a come potrebbe diventare navigare su siti per adulti, il progetto open source è su github: GitHub - Godotcam/goCamOpenSource: Open source implementation of go.cam

Speriamo tutti che non sia troppo un casino, per nessuno.

Ma indubbiamente qualcosa s'ha da fare per limitare l'accesso ai minori a contenuti a cui non dovrebbero accedere.

Buona serata/giornata/settimana
 
Per chi invece volesse divertirsi a leggere proprio la delibera, questo è il link


come si legge, la pubblicazione è avvenuta il 12 maggio, pertanto le regole saranno attive a partire dal 12 novembre 2025
 
Ciao a tutti.
La data dell'armageddon si avvicina.
Con alcuni colleghi / competitor stiamo cercando di capire come muoverci, ma vi garantisco che è un bel casino.
L'idea generale è che il testo dovrebbe essere "libero" da censura, mentre per le immagini ci sono varie ipotesi sul tavolo:
  • blur totale se l'utente non è Age Verified (con un semplice css per semplificare, renderizzato sull'immagine per evitare estensioni e trucchetti js/css per rimuovere il filtro)
  • blur parziale sulle parti intime
  • attivare l'age verification solo sulla pagina del dettaglio annuncio e tenere "libere" le pagine dei listati
  • pregare padre pio (che pure è una soluzione)
Per il momento non pare esserci una linea comune, nemmeno internamente a Megaescort, quindi prepariamoci tutti, gestori e utenti, a soluzioni "creative"

Vi terrò aggiornati.

😘
 
Ciao a tutti.
La data dell'armageddon si avvicina.
Con alcuni colleghi / competitor stiamo cercando di capire come muoverci, ma vi garantisco che è un bel casino.
L'idea generale è che il testo dovrebbe essere "libero" da censura, mentre per le immagini ci sono varie ipotesi sul tavolo:
  • blur totale se l'utente non è Age Verified (con un semplice css per semplificare, renderizzato sull'immagine per evitare estensioni e trucchetti js/css per rimuovere il filtro)
  • blur parziale sulle parti intime
  • attivare l'age verification solo sulla pagina del dettaglio annuncio e tenere "libere" le pagine dei listati
  • pregare padre pio (che pure è una soluzione)
Per il momento non pare esserci una linea comune, nemmeno internamente a Megaescort, quindi prepariamoci tutti, gestori e utenti, a soluzioni "creative"

Vi terrò aggiornati.

😘
Ci manca solo l'inquisizione spagnola, Torquemada e un'invasione aliena... Aggiungerei un paio di punti:

  • blur totale se l'utente non è Age Verified (con un semplice css per semplificare, renderizzato sull'immagine per evitare estensioni e trucchetti js/css per rimuovere il filtro)
  • blur parziale sulle parti intime
  • attivare l'age verification solo sulla pagina del dettaglio annuncio e tenere "libere" le pagine dei listati
  • pregare padre pio (che pure è una soluzione)
  • seghe a memoria
  • abbonamento a Postalmarket
 
c é un altra basterà fare un VPN e che i vari siti porno o di annunci facciano mi pare come yahoo sede in Irlanda od altri
 
dehh sui siti delle scommesse sara da ridere gli italiani sono quelli che scommettono di piu,esempio io mesi fa scommisi addirittura 3000 su Biden che batteva trump e ci vinse 4500 su williamhill
 
Io sono d'accordo sulla protezione dei minori ma credo che i genitori debbano fare il loro lavoro e non demandarlo agli altri.
Sono anni che esistono app/router che permettono di bloccare siti non ritenuti appropiati.
Se vuoi fare il genitore nel 2025 devi stare al passo con i tempi e non demandare la cosa sempre agli altri.
È come quando era uscita la cosa dei videogiochi violenti di cui volevano limitare la produzione, sui giochi sono anni che viene riportata l'eta consigliata e poi sta a te genitore decidere se acquistarlo o meno, ovvio che se poi te ne sbatti perché tuo figlio ti sta stracciando i Maroni poi non ti puoi lamentare.
Idem per la TV quando era partita la crociata contro i film ritenuti non adeguati per i un pubblico di minori che andavano limitati invece di utilizzare gli strumenti che ci sono oppure banalmente guardare la TV con i propri figli invece di parcheggiarli li davanti come se fossero con una tata.
Questo perlomeno è il mio pensiero e non una accusa.
 
Buongiorno, il tema è decisamente complesso.
Concordo sul fatto che la questione vada spostata sul ruolo del tutore del minore, ma poter intervenire sia sui siti che sugli ISP (cioè i fornitori di accesso alla rete) è di sicuro uno dei modi più diretti per applicare queste restrizioni. Non è niente di nuovo: in diversi Paesi, soprattutto quelli che hanno fatto la storia di internet come gli USA, queste misure esistono da anni. Lì si muovono i colossi del porno che con i miliardi che fanno girare hanno voce in capitolo e infatti tra governi, lobby e tribunali è un continuo tira e molla: si blocca, si denuncia, si sblocca, e si ricomincia da capo senza una direzione chiara né obiettivi concreti. Il punto è che il problema non è tanto nei gestori, ma nel livello culturale di chi usa la rete. Come ha fatto notare @zioclaudio, chi vuole accedere a certi contenuti lo fa comunque, blocco o non blocco.

Arrivando al punto, il cuore della questione è la certificazione dell’età. Solo dell’età, nient’altro. Serve quindi un ente che la garantisca. Il più ovvio? Lo SPID. E qui partono già i malumori, perché molti lo associano a Stato, Anagrafe, Inps, Inail e via dicendo. Ma in realtà SPID è solo un sistema di riconoscimento "riconosciuto", motivo per cui viene usato dalla Pubblica Amministrazione. I dati restano a SPID, che li fornisce solo su richiesta, con le dovute informative. Nei siti per adulti invece, non passerebbe l’identità, ma solo il dato “ha più o meno di 18 anni”. Tutto qui.

Lo stesso decreto Caivano indica SPID come lo strumento più efficiente, ma non l’unico: ci sono alternative come Yoti, Persona o Sumsub, già usate dalle banche per aprire conti online. Anche in quel caso, l’unico dato che passa è la conferma dell’età, niente di più.

A questo punto l’utenza si dividerà, inevitabilmente, in tre gruppi: chi capirà che non ci sono rischi reali per la privacy (almeno non più di quelli che già esistono), chi cercherà comunque di aggirare la verifica e i soliti complottisti che daranno la colpa a Stato e gestori.

Per quanto riguarda i sistemi alternativi, dovranno comunque essere riconosciuti ufficialmente. E dubito fortemente che un software gratuito possa essere una vera soluzione, anche perché ogni verifica di età ha un costo per il sito che la implementa.

Questo, in sintesi, è il quadro.

E noi? Beh, di certo non ci spaventiamo. Ci viene chiesto di adeguarci e lo faremo, con la solita professionalità, cercando di trovare la soluzione più leggera possibile per tutti. Va detto che il 90% di punterforum ruota intorno ai testi e solo in parte alle immagini, quindi l’impatto sarà limitato. La vedo più dura per i portali di annunci, i siti porno, quelli di scommesse e diciamolo anche per piattaforme come IG, FB, Reddit, Discord, Telegram o X, dove circola davvero di tutto senza alcun controllo.

Noi comunque ci siamo già mossi e a breve comunicheremo la modalità che riteniamo più corretta e meno invasiva per gli utenti del sito.
 
...hai preso l'articolo del più complottista del web. Manca il terrapiattismo, il finto sbarco sulla Luna e il falso attacco alle torri gemelle dell'11/9.

NDR: è una battuta.
 
Capisco perfettamente che l’idea di introdurre un sistema di verifica possa sembrare una scocciatura. Ogni volta che sentiamo parlare di “autenticazione” o “certificazione” ci viene quasi spontaneo storcere il naso. È normale: dietro quelle parole pensiamo subito a burocrazia, passaggi in più, complicazioni. Ma trovo poco coerente preoccuparsi tanto della sicurezza dello SPID o dell’ente certificatore riconosciuto, quando poi la maggior parte delle persone naviga in rete senza la minima precauzione. Ci colleghiamo a Wi-Fi pubblici come se nulla fosse, clicchiamo su link sconosciuti, scarichiamo allegati misteriosi e a volte ci facciamo pure truffare dal primo che si spaccia per la nostra banca. E poi ci si spaventa per il sistema più controllato e verificato che abbiamo? È un po’ come mettere il casco per camminare in salotto e poi uscire in moto senza.

Il punto è che SPID e gli enti certificatori non sono perfetti, certo, ma vivono sotto una lente di ingrandimento continua. Subiscono test, controlli, audit, verifiche e se qualcosa non funziona viene segnalato e corretto. Non stiamo parlando di improvvisati, ma di strutture che investono tempo e denaro per garantire che le nostre identità digitali restino al sicuro. Paradossalmente mi verrebbe da dire che forse sono persino più tutelanti di certi database pubblici, perché dietro c’è un interesse economico e reputazionale fortissimo: se perdono credibilità, perdono tutto. Gli errori possono capitare, ovviamente, nessuno è immune e la perfezione non esiste, ma pensare che siano un rischio maggiore rispetto a una normale navigazione online è davvero difficile da sostenere.

E poi, come poco sopra dal "collega" webmaster sento dire che sarebbe meglio affidarsi a un sistema “open source”, così da non dipendere da enti certificatori a pagamento (ndr: la richiesta di avere la certificazione dell'età dell'utente non è pagata da quest'ultimo ma dal sito/piattaforma). Ma qui entra in gioco una riflessione un po’ più pragmatica: l’open source è gratuito sì, ma la sicurezza non si improvvisa. Dietro un sistema certificato c’è un lavoro costante di aggiornamento, di gestione, di controllo. Dietro la gratuità spesso, c’è invece il rischio di un “ognuno per sé”, dove la responsabilità è diffusa e la qualità dipende da chi ci mette le mani. E' possibile anche scegliere di non fidarci dei certificatori, ma allora dovremmo smettere di usare Internet, il telefono e forse anche di confidare i nostri segreti a qualcuno. Se la paura diventa il criterio principale, finisce che ci chiudiamo in casa… e pure lì magari, Alexa ascolta.
 
Il gestore dello SPID potrebbe essere soggetto ad un attacco o ad una fuga di notizie con rischio di divulgazione dei nomi o dei dati di chi segue i siti porno?
...se intendi con "gestore dello SPID" il sito che riceve la conferma dell'età, ti posso rasserenare: viene trasmesso solo il dato "maggiorenne SI/NO" e null'altro. I dati, come sopra meglio specificato, vengono trattati dall'ente certificatore (SPID, Yoti, Sumsub, Persona, etc.).
 
Si potrà entrare con la CIE? E se si è più sicuro SPID o la CIE?
Non so cosa risponderti ed in parte mi trovi impreparato.
Ribadisco: è necessario utilizzare un "certificatore".
Propendo per strumenti come Yoti (usato da bakecaincontrii ad esempio) piuttosto che Persona o Sumsub (banche e istituti finanziari).
Quello che i siti necessitano è solo la certificazione della maggiore età, null'altro.
 
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