Il problema è che fare la escort, a mio avviso, è una professione "full time": è come quando fai il carabiniere o il poliziotto, é una "forma mentis", e non si riesce a smontare completamente al termine dell'orario di lavoro.
Le ragazze dell'Est che conosco cercano di tenere ben separate le loro due vite parallele, ma non c'è niente da fare la prima prevale sempre sulla seconda, è un qualcosa che hanno dentro di loro e le fa porre il lavoro davanti a tutto.
Lo dico per esperienza personale, e molte volte sono stato ferito da comportamenti incomprensibili.
Questa loro condizione le fa spesso rinunciare anche a rapporti sentimentali del tutto sinceri da entrambe le parti.
Le ragazze straniere più fortunate riescono ad arrivare al termine della carriera ancora relativamente giovani e con un bel gruzzoletto, e ritornano definitivamente nei paesi di origine, alla loro vita "normale", e staccano completamente la spina, e spesso con questa staccano anche noi medesimi, che pensavamo magari di valere qualche cosa di più per loro.
Io ho rapporti molto stretti con le mie fidelizzate, troppo stretti, ed esco spesso fuori dal lavoro, e con una ragazza mi sono legato veramente fino nel profondo dell'anima, perché abbiamo trascorso insieme momenti bellissimi e momenti bruttissimi, e certe cose ti legano per sempre.
Ma non mi illudo, loro sono persone sfortunate, che hanno subito spesso soprusi e angherie di ogni genere, e spesso hanno patito la fame e la miseria, ed è giusto e normale che si prendano da noi tutto quello che riescono (e non intendo solo i soldi), e che si affezionino a chi le tratta con i guanti, con rispetto, e le aiuta nei momenti più difficili, e magari per loro, che qui in Italia sono profondamente sole, rappresenta anche l'unica spalla su cui piangere, l'unica persona su cui fare affidamento, l'unico amico sincero su cui contare.
Le ragazze dell'Est che conosco cercano di tenere ben separate le loro due vite parallele, ma non c'è niente da fare la prima prevale sempre sulla seconda, è un qualcosa che hanno dentro di loro e le fa porre il lavoro davanti a tutto.
Lo dico per esperienza personale, e molte volte sono stato ferito da comportamenti incomprensibili.
Questa loro condizione le fa spesso rinunciare anche a rapporti sentimentali del tutto sinceri da entrambe le parti.
Le ragazze straniere più fortunate riescono ad arrivare al termine della carriera ancora relativamente giovani e con un bel gruzzoletto, e ritornano definitivamente nei paesi di origine, alla loro vita "normale", e staccano completamente la spina, e spesso con questa staccano anche noi medesimi, che pensavamo magari di valere qualche cosa di più per loro.
Io ho rapporti molto stretti con le mie fidelizzate, troppo stretti, ed esco spesso fuori dal lavoro, e con una ragazza mi sono legato veramente fino nel profondo dell'anima, perché abbiamo trascorso insieme momenti bellissimi e momenti bruttissimi, e certe cose ti legano per sempre.
Ma non mi illudo, loro sono persone sfortunate, che hanno subito spesso soprusi e angherie di ogni genere, e spesso hanno patito la fame e la miseria, ed è giusto e normale che si prendano da noi tutto quello che riescono (e non intendo solo i soldi), e che si affezionino a chi le tratta con i guanti, con rispetto, e le aiuta nei momenti più difficili, e magari per loro, che qui in Italia sono profondamente sole, rappresenta anche l'unica spalla su cui piangere, l'unica persona su cui fare affidamento, l'unico amico sincero su cui contare.