No, volevo dire, se io vado a piedi, niente auto, e mi metto a chiacciherare con una OTR, non necessariamente di "lavoro", ma soltanto per scambiare qualche parola, come due semplici e comuni mortali, rischio ugualmente una multa?
riporto il caso di una mia amica italiana: multa per addescamento e foglio di via dalla citta'.(citta' di provincia nord toscana)
fa ricorso per entrambi: la multa va dal giudice di pace della citta' in questione, il giudice la condanna.
per il foglio di via va al tar di firenze, il tar la condanna e deve sborsare pure le spese giudiziare.
conclusione migliaia di euro spesi tra avvocati, multe e spese g.
la difesa era basata sul fatto che andava dimostrato che lei li' in auto per prostituirsi, dopotutto non era stata beccata con il cliente o nuda a "culo all'aria.."
Purtroppo può succedere ed in questi casi bisogna ricorrere in appello.si e' fatta assistere dall avvocato, convinta perlomeno di annullare il foglio di via, ma nulla...
la difesa era basata sul fatto che andava dimostrato che lei li' in auto per prostituirsi, dopotutto non era stata beccata con il cliente o nuda a "culo all'aria.."
Sì. Nonostante che non ci sia nulla di male. Ovviamente, bisogna impugnare il verbale sottolineando anche tale situazione paradossale.No, volevo dire, se io vado a piedi, niente auto, e mi metto a chiacciherare con una OTR, non necessariamente di "lavoro", ma soltanto per scambiare qualche parola, come due semplici e comuni mortali, rischio ugualmente una multa?
Purtroppo, i provvedimento locali possono essere annullati solo dal TAR nei primi 60 giorni della rispettiva validità oppure dal Presidente della Repubblica nei corrispondenti primi 120 giorni.ma allora su quali basi si fondano queste ordinanze? possibile che un sindaco non sappia se le sue ordinanze abbiamo fondamento giuridico o no?
Inoltre vorrei chiederti: una volta che ad es. un cliente vinca il ricorso il giudice può annullare l'ordinanza se la ritiene contra legem o la decisione rimane limitata al singolo caso?
Sì. Nonostante che non ci sia nulla di male. Ovviamente, bisogna impugnare il verbale sottolineando anche tale situazione paradossale.
Prego.Mi ero sempre chiesto questo, adesso lo so. Inutile aggiungere quanto sia strano,comunque... Grazie per il chiarimento, Francostars!
il problema è che i ricorsi alla giustizia amministrativa costano.Purtroppo può succedere ed in questi casi bisogna ricorrere in appello.
Certo e tutto con obbligo di avvocato di fiducia. Però, se si vince non si deve pagare nulla.il problema è che i ricorsi alla giustizia amministrativa costano.
nel caso in questione, solo per presentare ricorso al TAR si deve pagare un contributo di 600 euro, lo stesso per ricorrere in appello al Consiglio di Stato: 1.200 euro solo di contributo allo Stato, mettici le altre voci che rientrano nelle spese di giustizia, aggiungici l'onorario dell'avvocato... beh la cifra diviene notevole.
No, parlavamo del ricorso contro il "foglio di via obbligatorio" (che colpisce le prostitute): ricorso al TAR e, se si perde, appello al Consiglio di Stato. Sottolineavo quelle cifre perchè vanno anticipate, poi è normale che in caso di vittoria con condanna alle spese per la parte soccombente si recuperano. Il problema è che può capitare che le spese vengano compensate, cioè ognuno si paga il suo: in tal caso restano a carico del ricorrente, cioè la prostituta. Infatti io mi chiedevo se una prostituta stradale fosse in grado di anticipare tali cifre senza avere la certezza di poterle recuperare alla fine del processo.Spero di aver capito bene: bisogna ricorrere al TAR (con conseguenti costi) solo nel caso di dover fare appello, ma non per contestare una multa es. Per aver parlato con una OTR. E comunque nel caso si vinca ricorso al TAR i soldi spesi vengono restituiti o no?
No, parlavamo del ricorso contro il "foglio di via obbligatorio" (che colpisce le prostitute): ricorso al TAR e, se si perde, appello al Consiglio di Stato. Sottolineavo quelle cifre perchè vanno anticipate, poi è normale che in caso di vittoria con condanna alle spese per la parte soccombente si recuperano. Il problema è che può capitare che le spese vengano compensate, cioè ognuno si paga il suo: in tal caso restano a carico del ricorrente, cioè la prostituta. Infatti io mi chiedevo se una prostituta stradale fosse in grado di anticipare tali cifre senza avere la certezza di poterle recuperare alla fine del processo.
Invece, per le sanzioni amministrative (che colpiscono i clienti) previste dalle Ordinanze Sindacali, innanzitutto entro 30 gg si può presentare una memoria difensiva al Sindaco http://www.webalice.it/cstfnc73/modellotesidifensivaordinanze.htm
In mancanza di tale memoria, o se il Sindaco ritiene comunque fondato l'accertamento della violazione, emette ordinanza-ingiunzione di pagamento contro la quale si ricorre al Giudice di Pace pagando un contributo di 37 euro. Inoltre, dinanzi al GdP si può stare in giudizio personalmente senza l'assistenza di un avvocato.
Giustamente, il Foglio di Via Obbligatorio (D.Lgs. 159/2011 articolo 2, non più Legge 1423/1956) non può essere irrogato se l'interessato è nei luoghi di residenza. Un motivo in più per fare ricorso. Comunque, da quello che so, in primissima istanza contro questo provvedimento del Questore si può inviare una tesi difensiva, come per le sanzioni delle Ordinanze Sindacali, rivolta al Prefetto, il quale può accettare questo scritto difensivo. Una mia conoscente ha adottato questa operazione pagamdo 500 euro all'avvocato ed ha vinto proprio qualche mese fa."Infatti io mi chiedevo se una prostituta stradale fosse in grado di anticipare tali cifre senza avere la certezza di poterle recuperare alla fine del processo."
se la prostituta e' una cittadina italiana, non fa piacere avere un foglio di via sulle spalle in una citta' vicina alla tua di residenza... anche io avrei fatto lo stesso. anche volesse mettersi a lavorare in altre citta', ad ogni controllo delle forze dell'ordine credo risulti tutto cio'. sul foglio di via ce' scritto che e' un soggetto pericoloso per la cuminita'... che coraggi!
Si, sarebbe il ricorso cd. "gerarchico", ossia all'organo superiore rispetto a quello che ha emesso l'atto: tipico ricorso ordinario previsto dalla giustizia amministrativa. Va proposto entro 30 gg. dalla notifica del foglio di via ed il prefetto devi pronunciarsi nei successivi 90 gg.Comunque, da quello che so, in primissima istanza contro questo provvedimento del Questore si può inviare una tesi difensiva, come per le sanzioni delle Ordinanze Sindacali, rivolta al Prefetto, il quale può accettare questo scritto difensivo. Una mia conoscente ha adottato questa operazione pagamdo 500 euro all'avvocato ed ha vinto proprio qualche mese fa.