Numero di telefono: 3341670857
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3341670857 Girl
L'incontro è avvenuto Nell'ultima settimana
Località e provincia dove è avvenuto l'incontro: Pesaro
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 0% - Fake!
Nome della girl/escort: Angela
Nazionalità: Cinese
Età: 40
Altezza: 160
Descrizione fisica: Con qualche kg in più
Reperibilità: Facile con telefono
Compenso concordato: 50
Durata dell'incontro: fino a 30 minuti
Attitudine: Simpatica e accondiscendente
Fumatrice Non saprei
Servizi usufruiti: FK (french kiss, bacio alla francese con lingua), DATY (dinner at the Y ovvero rapporto orale a lei), BBJ (rapporto orale scoperto), CIM (venire in bocca), Straight Sex (rapporto sessuale in diverse posizioni)
Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio: Discreta con parchimetro o a pagamento
Luogo dell'incontro: igiene, pulizia, ordine Locali sporchi e fatiscenti, inadeguato
Presenza di barriere architettoniche: No
La mia recensione:
Ultimamente, per svuotarmi le palle, mi sono appoggiato ad uno dei tanti centri massaggi dislocati in città. Avevo trovato la giusta combinazione prezzo/prestazione, la ragazza con cui avevo fidelizzato era carina, disponibile e non metteva fretta. Poi, improvvisamente, è partita per altri lidi, è cambiata la gestione e ho iniziato ad avere difficoltà. Appuntamenti fissati ma non rispettati dal centro, vane attese in mezzo alla strada affinché mi facessero entrare, richiamate al cellulare in orari non adeguati. La scorsa mattina, sabato per la precisione, chiamo e fisso appuntamento. Mi faccio trovare di fronte all'ingresso. Richiamo per farmi aprire. Mi rispondono che stanno arrivando ad aprirmi. Attendo invano. Suono il campanello più volte, ma non ottengo risposta. Sono nel bel mezzo di una delle vie più frequentate di Pesaro, sotto lo sguardo indagatore dei passanti. Decido di allontanarmi mentre maledico la demente che non mi ha aperto. Sono a piedi, in centro, ho tremendamente voglia di chiavare. E' troppo presto per tentare la sorte altrove e a quell'ora la maggior parte delle mestieranti non si degna neanche di rispondere al telefono. E così approdo all'ultima spiaggia, vado a raschiare il fondo del barile, chiamo quel numero che riservavo per i momenti di crisi nera: il famigerato loft al Centro Direzionale Benelli. Dopo alcuni squilli mi risponde la solita voce da mamasan, ha un tono tra il confidenziale e lo scazzato; sarà una mia impressione ma mi sembrano tutte uguali, ad eccezione di Emy, la tettuta mamasan di Marotta che, al suono suadente e sexy della sua voce, mi si imbarzottiva l'uccello. La cinese mi comunica civico, scala e piano.
Arrivo al Benelli. Il C.D. Benelli è un casermone di cemento e finestre, brutto come un debito con la 'ndrangheta. Occupa, con la sua imponente geometria, un ampio spazio tra il mare, il canale del Foglia e il centro.
A quell'ora è pressoché deserto e gli esercizi chiusi con le serrande abbassate aumentano lo stato di abbandono. Intercetto la scala. trovo il portone aperto e raggiungo il piano. E' buio pesto, non so dove andare. Richiamo la cinese che, stavolta, mi fornisce il civico esatto. Sembra di essere nell'edificio in cui dimorava Deckard in Blade Runner: buio, fatiscente e poco sicuro. Arrivo alla fine di un corridoio: tre porte. Il civico indicatomi ha su una targhetta di un centro benessere. Suono. Tramestìo di passi, chiavistelli che si sbloccano. Si apre la porta.
Mi apre una cinese sulla quarantina, bel viso, sorridente, lunghi capelli neri. Indossa il solito straccio sintetico rosso da capodanno. Ne indovino le forme. Mi fa da guida attraverso l'appartamento. Noto stanzette con lettini da massaggio. Arriviamo all'ultima. Un lettino, un attaccapanni, una sedia. Attaccati ai muri lerci ci sono poster sull'agopuntura...sì, certo! La cinese si presenta come Angela. Mi chiede cosa voglio fare. Sono franco e diretto, le dico che non mi interessa il massaggio, ma solo chiavare. Mi spara 50 euro. Lo ritengo un prezzo ragionevole. Saldo l'obolo e vengo invitato a spogliarmi. Angela sparisce qualche secondo. Riappare con l'armamentario: alcune salviette, un goldone e una bottiglietta minuscola. Si spoglia: tette, una prima, culo piatto, figa rasata, fisico abbastanza tonico, non flaccido. Ci baciamo. Non ha una bocca una bocca freschissima, ma almeno non avverto sapori indicibili, a parte un lieve sentore di aglio. Ero docciato e profumato, tuttavia mi deterge il cazzo con una salvietta, ma senza scappellarmi, in pratica è come pulirsi il culo con i pantaloni abbottonati. Si china e si infila il cazzo in bocca. Pompino nella norma, tentativi di deep throath, sguardi ammiccanti. Mi godo la pompa che dura un paio di minuti. Tenta di gommarmi per chiavare. Le dico che ora tocca a me ricambiare il servizio di leccaggio. Angela si stende sul lettino e mi offre la figa glabra. Noto con una punta di preoccupazione le grandi labbra unte e curiosamente arancioni. L'assaggio e sento il sapore chimico di un lubrificante. Ora capisco il contenuto della bottiglietta. Angela si gode il daty, si contorce, mugola, mi preme le mani sul suo seno. Le propongo un 69. Slinguazziamo entrambi, poi la furbetta mi infila il gommino. Si passa a trombo: mission, pecora in cui il troppo lubrificante mi fa scivolare l'uccello fuori un po' troppo spesso. Torniamo alla mission. Pompo e lei frigna di avvertire dolore. Le propongo di finire di bocca. In ginocchio sul lettino e lei piegata. Il suo cellulare riceve dei messaggi e suonano alla porta. Angela si alza, si veste e mi lascia lì, a cazzo duro, in ginocchio sul lettino. Avrà aperto ad un collega? Boh! Torna, mi faccio trovare seduto sul lettino. pretendo che continui il bbj in ginocchio. Angela aumenta il ritmo, si aiuta con la mano finché SBORRO! Butta giù tutto, brava ragazza! Le rifilo una pacca sul culo. Ridacchia. Mi pulisco alla bell'e meglio coi residui del lenzuolino di carta. Mi rivesto. Saluti di rito. La porta si chiude alle mie spalle. Suono di chiavistelli che si chiudono. Mi perdo nel labirinto di scale e corridoi, poi mi ritrovo all'aria aperta. Respiro.