Numero di telefono: 3318443032
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L'incontro è avvenuto Nell'ultima settimana
Località e provincia dove è avvenuto l'incontro: Civitanova Marche (MC)
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 100 % - Foto realistiche
Nome della trans/trav: Patricia Ginnari
Nazionalità: brasiliana?
Età: 28-30
Altezza: 185
Descrizione fisica: Atletica ma femminile
Dotazione: XL
Reperibilità: Facile con telefono
Compenso concordato: 150
Durata dell'incontro: fino a 30 minuti
Servizi usufruiti: BBJ (rapporto orale scoperto dato o ricevuto), Anal Sex Passivo (rapporto anale ricevuto)
Attitudine: Distaccata, algida
Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio Difficile, zona molto trafficata
Presenza di barriere architettoniche: No
La mia recensione:
Contattata il giorno prima, espongo i miei desiderata: io passivo, poco esperto, lei paziente e attiva (per reciprocità). La sua voce al telefono è calda e suadente, tono gentile e accondiscendente, mi rassicura, mi indica indirizzo e ora.
Il giorno dopo lo scenario è radicalmente mutato.
Rispetto l'orario di appuntamento, però lei riceve in una palazzina in zona piuttosto trafficata, con lavori in corso, andirivieni di condomini, quindi arrivo alla porta d'ingresso con 5 minuti di ritardo. Dopo nemmeno 30 minuti sarò già fuori.
All'ingresso compare lei: molto bella, statuaria, alta quasi 2 metri (credo) sui tacchi, con belle forme, piene, muscolose ma molto femminile. Indossa una vestaglia bianca e intimo. Di viso è credo ancora più bella che in foto, però l'illuminazione dell'ambiente già scarsa di suo man mano che mi fa strada fino alla sua stanza diventa sempre più bassa, quindi i particolari ve li risparmio.
Ambiente carino, pulito, climatizzato.
Da questo momento inizia una serie di fraintendimenti e di falsi ricordi che hanno compromesso l'incontro. Fate attenzione. Lei non si ricorda della telefonata del giorno prima, quindi è piuttosto seccata del fatto che non le ho fatto sapere che tipo d'incontro desidero. Io resto stupito, le ricordo i nostri accordi telefonici che lei continua a non ricordare. Poi sembra di sì, però mi dice che per un'ora vuole 250 non 150. Io butto lì un'affermazione del tipo "150 intanto per conoscerci", ma lei non raccoglie e mi dice che intanto che siamo lì qualcosa dobbiamo pur fare.
Eravamo sul letto a battibeccare e l'atmosfera dell'incontro aveva già preso una pessima direzione.
Ha ripetuto almeno tre volte che lei non è meccanica, cosa che intendo voglia dire "non mi piaci, la situazione non mi piace, facciamo quello che dobbiamo e finiamo presto".
Siccome sono un ottimista di natura e in ogni caso l'investimento era stato fatto, mi sono spogliato, le ho chiesto di essere dominante. Non ha accettato abbracci, né baci, però si è lasciata leccare ovunque.
Le ho succhiato il cazzo, che si è in ogni caso indurito, i piedi che mi ha dato senza problemi, il seno e le gambe. Poi mi ha preso alla pecorina. Devo dire che nonostante la sua indifferenza ad ogni seduzione, fatta o ricevuta, ha fatto il suo mestiere. Messa a tacere la critica razionale, l'eccitazione da parte mia c'era tutta. Ma è durata molto poco. Mentre mi infilzava facendo attenzione a non farmi troppo male, è accaduta la cosa che mi ha fatto realmente perdere ogni speranza. Non so quanto per chi fa questo tipo di scelte sessuali sia importante il coinvolgimento, un po' deve esserlo per forza, però io intendo quanto lo sia in termini di partecipazione e recitazione. Alle mie espressioni di fastidio e di fare piano, la signorina ha replicato che non poteva risolvere i miei problemi psicologici. Le ho fatto notare che era suo compito provare a fare quello che le chiedevo. Allora mi ha fatto di nuovo leccare il cazzo e mi ha preso di nuovo. A questo punto mi ha chiesto come volevo venire e, di fronte ad una mia smorfia, mi ha proposto di venirmi in bocca, in mancanza di meglio. Piuttosto innervosito, col cazzo ormai privo di entusiasmo, ho rifiutato. Senza entrare in un'analisi accademica, nel caso di specie non c'è stata né partecipazione, né recitazione, ma distinzione dei ruoli e delle reciproche attività tra cliente e negoziante. Ora siccome non siamo dal panettiere, né essendo io un attore porno, mi sono completamente disamorato di lei, della situazione, e dell'idiota che sono.
A questo punto le ho detto che non ero più interessato a niente, né a venire (ci avrei messo tre ore) né al fatto che lei venisse e ho posto fine all'incontro. Non ci siamo detti più una parola, e in due minuti me ne sono andato.
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PATRICIA GINNARI TX | Punterforum
Località e provincia dove è avvenuto l'incontro: Civitanova Marche (MC)
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 100 % - Foto realistiche
Nome della trans/trav: Patricia Ginnari
Nazionalità: brasiliana?
Età: 28-30
Altezza: 185
Descrizione fisica: Atletica ma femminile
Dotazione: XL
Reperibilità: Facile con telefono
Compenso concordato: 150
Durata dell'incontro: fino a 30 minuti
Servizi usufruiti: BBJ (rapporto orale scoperto dato o ricevuto), Anal Sex Passivo (rapporto anale ricevuto)
Attitudine: Distaccata, algida
Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio Difficile, zona molto trafficata
Presenza di barriere architettoniche: No
La mia recensione:
Contattata il giorno prima, espongo i miei desiderata: io passivo, poco esperto, lei paziente e attiva (per reciprocità). La sua voce al telefono è calda e suadente, tono gentile e accondiscendente, mi rassicura, mi indica indirizzo e ora.
Il giorno dopo lo scenario è radicalmente mutato.
Rispetto l'orario di appuntamento, però lei riceve in una palazzina in zona piuttosto trafficata, con lavori in corso, andirivieni di condomini, quindi arrivo alla porta d'ingresso con 5 minuti di ritardo. Dopo nemmeno 30 minuti sarò già fuori.
All'ingresso compare lei: molto bella, statuaria, alta quasi 2 metri (credo) sui tacchi, con belle forme, piene, muscolose ma molto femminile. Indossa una vestaglia bianca e intimo. Di viso è credo ancora più bella che in foto, però l'illuminazione dell'ambiente già scarsa di suo man mano che mi fa strada fino alla sua stanza diventa sempre più bassa, quindi i particolari ve li risparmio.
Ambiente carino, pulito, climatizzato.
Da questo momento inizia una serie di fraintendimenti e di falsi ricordi che hanno compromesso l'incontro. Fate attenzione. Lei non si ricorda della telefonata del giorno prima, quindi è piuttosto seccata del fatto che non le ho fatto sapere che tipo d'incontro desidero. Io resto stupito, le ricordo i nostri accordi telefonici che lei continua a non ricordare. Poi sembra di sì, però mi dice che per un'ora vuole 250 non 150. Io butto lì un'affermazione del tipo "150 intanto per conoscerci", ma lei non raccoglie e mi dice che intanto che siamo lì qualcosa dobbiamo pur fare.
Eravamo sul letto a battibeccare e l'atmosfera dell'incontro aveva già preso una pessima direzione.
Ha ripetuto almeno tre volte che lei non è meccanica, cosa che intendo voglia dire "non mi piaci, la situazione non mi piace, facciamo quello che dobbiamo e finiamo presto".
Siccome sono un ottimista di natura e in ogni caso l'investimento era stato fatto, mi sono spogliato, le ho chiesto di essere dominante. Non ha accettato abbracci, né baci, però si è lasciata leccare ovunque.
Le ho succhiato il cazzo, che si è in ogni caso indurito, i piedi che mi ha dato senza problemi, il seno e le gambe. Poi mi ha preso alla pecorina. Devo dire che nonostante la sua indifferenza ad ogni seduzione, fatta o ricevuta, ha fatto il suo mestiere. Messa a tacere la critica razionale, l'eccitazione da parte mia c'era tutta. Ma è durata molto poco. Mentre mi infilzava facendo attenzione a non farmi troppo male, è accaduta la cosa che mi ha fatto realmente perdere ogni speranza. Non so quanto per chi fa questo tipo di scelte sessuali sia importante il coinvolgimento, un po' deve esserlo per forza, però io intendo quanto lo sia in termini di partecipazione e recitazione. Alle mie espressioni di fastidio e di fare piano, la signorina ha replicato che non poteva risolvere i miei problemi psicologici. Le ho fatto notare che era suo compito provare a fare quello che le chiedevo. Allora mi ha fatto di nuovo leccare il cazzo e mi ha preso di nuovo. A questo punto mi ha chiesto come volevo venire e, di fronte ad una mia smorfia, mi ha proposto di venirmi in bocca, in mancanza di meglio. Piuttosto innervosito, col cazzo ormai privo di entusiasmo, ho rifiutato. Senza entrare in un'analisi accademica, nel caso di specie non c'è stata né partecipazione, né recitazione, ma distinzione dei ruoli e delle reciproche attività tra cliente e negoziante. Ora siccome non siamo dal panettiere, né essendo io un attore porno, mi sono completamente disamorato di lei, della situazione, e dell'idiota che sono.
A questo punto le ho detto che non ero più interessato a niente, né a venire (ci avrei messo tre ore) né al fatto che lei venisse e ho posto fine all'incontro. Non ci siamo detti più una parola, e in due minuti me ne sono andato.