"Un uomo che pensa al proprio sviluppo spirituale farebbe una sciocchezza se scrivesse. Ciò che uno scrive serve (se mai) allo sviluppo spirituale altrui, non al proprio. Quindi, chi pensa al proprio, legge soltanto. Perché non lasciare che gli altri, scrivendo essi, siano servi dello sviluppo spirituale mio?"
"Ogni religione è dimostrata falsa dalla stessa religione; cioè o dalla religione successiva o da altre contemporanee. Tutte dunque sono false."
"Perché nel mondo fenomenico si manifesta tanto dolore, guerre, lotte, malattie, morte, contrarietà, dispiaceri (e per di più i dolori immaginari, a nobis ispsis facti, come l'amore e le sue delusioni), perché soffriamo tanto, perché tutta questa produzione di dolore nel mondo, se non perché nel germe o nell'essenza di questo, nel principio da cui scaturisce, nel suo Essere in sé (in Dio), c'è un fondo di dolore infinito?"
(Giuseppe Rensi, nato il 31 maggio 1871, filosofo italiano)