Periodo sabbatico

Registrato
18 Agosto 2023
Messaggi
50
Reaction score
125
Periodo sabbatico

Questo post che è rivolto a chi, come me, è un professionista over 40 ma non ha ancora passato mezzo secolo su questo pianeta. Ritengo infatti che gli under 40 ancora hanno avuto poco lavoro sulle spalle (quindi manco hanno il diritto di lamentarsi) mentre superati i fifty, il mood tende a cambiare e tutto si vede in un modo ancora più distaccato e disincantato di quello che ho io ora.

Mi chiedevo se tra di voi ci fossero eventuali professionisti che si sono presi una “pausa”, un “periodo sabbatico”. Non mi rivolgo ai lavoratori dipendenti che vanno in aspettativa. Parlo invece di chi dopo laurea e praticantato abbia fatto il classico esame di abilitazione per poi iscriversi ad un albo al quale, anno dopo anno, si versano contributi “a fondo perduto”, vista la ridicola pensione che un domani andremo a prendere.

Io ho fatto questa cosa anni fa. La sfiga ha voluto che facessi il grande passo un po’ prima del Covid sicché poi è arrivata quella schifezza con tutto quello che sappiamo.

Ci stavo pensando già da un po’ sicché dopo la fine di una storia (brevissima ma intensa) mi sono detto: quasi 100h/week a lavorare per 50 settimane l’anno mente passo le restanti 2 buttato a letto a dormire. 10kg presi, pressione minima a 120. Ma chi cazzo me lo fa fare, se poi una storia d’amore va a rotoli in questo modo?

Avevo un po’ di soldi cash (mi pare 50/60k sul c/c) poi quelli investiti. Così mi sono detto: “Ok, allora continuo fino al 31/7 poi da agosto a dicembre mi rimetto in sesto e campo di rendita”. Solo aver preso la decisione e restituito le mia copia delle chiavi di Studio al Founding partner mi ha ringiovanito.

Al 31/10 avevo perso 9 kg. (corsa tutti i giorni oltre ovviamente alla dieta sempre rispettata), poi è arrivata la palestra ed alla fine dell’anno mi sono ritrovato a quasi 45 primavere alle spalle con la tartaruga sul giro vita mentre la taglia 48 mi stava larga e le camicie tiravano per via dei dorsali e dei bicipiti. Mai stato meglio in vita mia, non solo di fisico ma anche di testa.

Andavo in palestra alle 7 poi alle 10 mi mettevo a studiare alcune cose. Avevo fatto dei colloqui all’estero e poi c’era l’idea di avviare (con una persona esperta del settore) una iniziativa nel farmaceutico in un paese dell’Est (all’epoca poi c’era meno sovranismo e quello che siede a Mosca almeno dava l’idea di essere meno fuori di testa).

Poco dopo avevo anche iniziato una storia con una tipa che ha ancora l’annuncio su un noto sito ed è anche ampiamente recensita su questo forum. Ero suo cliente, neppure particolarmente assiduo, ci si vedeva giusto ogni tanto e ci si fermava a chiacchierare. Poi ebbi l’occasione di andare a trovarla proprio il giorno prima che lei tornasse nel suo paese. Una lunga nottata di chiacchiere e poi mi lasciò il suo numero estero: un saluto ogni tanto, una foto ogni tanto di lei con genitori e altri parenti e poi sono iniziati messaggi e video tutti i giorni. Quando tornò qui, iniziammo ad uscire insieme. Stavo quasi per chiederle: visto che è “come se fossimo una coppia” e lavori solo un po’ nel pomeriggio, ma perché non togli gli annunci dalla rete definitivamente e vieni a vivere con me?

Poi il Covid, la leucemia che ha colpito la mia famiglia, i casini geopolitici, il tipo del settore che ha fatto marcia indietro (un classico) e piano piano tutto è saltato, visto che dopo il Covid le cose ci hanno messo parecchie a tornare come erano prima (ammesso che voglia dirsi così). Idem la storia con questa persona, finita peraltro per colpa mia, con lei che probabilmente alla fine avrà pensato fossi uno che si era inventato tutto solo per scoparla gratis. Quando in realtà le ho voluto bene davvero.

Alla fine sono dovuto tornare alla mia vita tra appuntamenti, cazzo di preventivi, email ricevute continuamente, email da scrivere: sii sintetico ma esauriente; dimostra competenza ma non tecnicismo, fiducia nel risultato ma non creare aspettative. Mavaffanculo.

Fortuna che il mio CV ha fatto il resto anche se (e la butto sull’understatament) non è che sia così contento: una città che detesto, uno Studio professionale che finisce sempre nelle classifiche del Sole 24Ore nella “Italy top 50” ma io sto già meditando di disertare la cena/evento di Natale (per quale cazzo di motivo devo parlare con gente con la quale passo 14 ore al giorno 5 giorni a settimana senza mai che ci rivolgiamo parola?).

L’idea di riprendermi un periodo sabbatico c’è di nuovo e non solo per lo stress ma proprio per la mole incommensurabile di stronzate in circolazione: dal Sindaco che in tv parla della bossa-nova al tassista che vuole fare la cresta, dal commerciante stronzo che ha il POS rotto all’idraulico che arriva con 40’ di ritardo. Mi piacerebbe mettermi a studiare alcune cose od avere il tempo di vedere se davvero da certe “nuove tecnologie” fosse possibile tirare fuori qualcosa di interessante.

Ecco, sono soltanto io ad avere queste idee (forse strampalate o confuse) in testa o ci sono altri professionisti che si sono irrimediabilmente rotti il cazzo? E se avete preso un periodo sabbatico od avete cambiato vita, come vi siete organizzati?
 
Ultima modifica:
Registrato
14 Ottobre 2013
Messaggi
155
Reaction score
207
Località
Milano
.........a me non interessa l'anno sabbatico, ma come alcuni che conosco, e che dopo il covid l'hanno fatto vorrei proprio cambiare mestiere.........ci sto lavorando e nel 2025 credo proprio che svoltero.......
 
Commenta
Registrato
14 Dicembre 2021
Messaggi
601
Reaction score
3.016
Ero un professionista anche io, un anno prima del covid stavo pensando di cambiare settore o quanto meno di fermarmi per raccogliere le idee. Mi faccio due conti e decido di prendere un anno sabbatico per poi ripartire.. il covid mi cambia un po i piani, resto letteralmente fermo per 2/3 anni e poi cambio vita, per così dire, divenendo dipendente a t.d.. per adesso va bene così, poi si vedrà.. certo potevo scegliere meglio il periodo in cui fermarmi e fare chiarezza
 
Commenta
Registrato
18 Agosto 2023
Messaggi
50
Reaction score
125
  • Creatore Discussione
  • #4
Ero un professionista anche io, un anno prima del covid stavo pensando di cambiare settore o quanto meno di fermarmi per raccogliere le idee. Mi faccio due conti e decido di prendere un anno sabbatico per poi ripartire.. il covid mi cambia un po i piani, resto letteralmente fermo per 2/3 anni e poi cambio vita, per così dire, divenendo dipendente a t.d.. per adesso va bene così, poi si vedrà.. certo potevo scegliere meglio il periodo in cui fermarmi e fare chiarezza
ma il tuo lavoro a t.d. è dello stesso settore o hai cambiato campo di gioco?
 
Commenta

Malotru

UOMO
Membership
Registrato
25 Aprile 2024
Messaggi
127
Reaction score
2.453
Località
Civis Romanus sum
Ex dirigente di multinazionale, responsabile della comunicazione a livello di National Sales Company, sono entrato in contrasto con l'A.D., (del quale peraltro un tempo credevo d'esser buon amico :devilish::devilish::devilish:...), il quale nel periodo post-covid ha colto l'occasione propizia di un taglio draconiano del personale deciso a livello corporate (-20% in tutta la struttura europea) per regolare elegantemente i conti.
Ho preso una cospicua buonuscita + TFR (lavoravo per quell'azienda da 22 anni) e dopo un periodo sabbatico di 1 anno e mezzo, a gennaio ho preso la P.IVA e ho iniziato una nuova attività professionale in altro campo (che è sempre stato una mia passione e in alcuni momenti della mia vita anche un secondo lavoro).
 
Commenta
Registrato
27 Agosto 2017
Messaggi
466
Reaction score
1.510
Ex dirigente di multinazionale, responsabile della comunicazione a livello di National Sales Company, sono entrato in contrasto con l'A.D., (del quale peraltro un tempo credevo d'esser buon amico :devilish::devilish::devilish:...), il quale nel periodo post-covid ha colto l'occasione propizia di un taglio draconiano del personale deciso a livello corporate (-20% in tutta la struttura europea) per regolare elegantemente i conti.
Ho preso una cospicua buonuscita + TFR (lavoravo per quell'azienda da 22 anni) e dopo un periodo sabbatico di 1 anno e mezzo, a gennaio ho preso la P.IVA e ho iniziato una nuova attività professionale in altro campo (che è sempre stato una mia passione e in alcuni momenti della mia vita anche un secondo lavoro).
Caro malotru quindi da gennaio è finita la pacchia?;)
 
Commenta
Registrato
20 Marzo 2022
Messaggi
428
Reaction score
1.731
Età
44
Non sono mai stato uno con il lavoro in testa. Ma di contro facendo un lavoro che mi piaceva ho avuto delle belle sessioni lavorative intense. Come libero prof ho iniziato prima di laurearmi. Quindi non ho avuto gap o anni sabbatici.
Poi visioni molto differenti con i soci e il cambio fisiologico del mercato, dopo 15 anni ( pre covid) avevo in mente di cambiare, ho quindi investito tempo e denaro in formazione.
Nel frattempo l'attività principale andava di male in peggio. Con Il covid si è bloccato tutto e non è mai ripartito.
Alla fine sono 3 anni che galleggio e che lavoro poco. Per fortuna con grandi rinunce riesco a stare a galla ma non avrei pensato che rientrare nel mondo del lavoro da over 40 fosse così difficile.
 
Commenta
Registrato
19 Ottobre 2008
Messaggi
803
Reaction score
728
Località
emilia
Zero titoli di studio seri e una vita da professionista (p.iva). Sempre sognato il cambio di vita/periodo sabbatico ma così come molti che leggo, è arrivato il covid e a causa del mio mestiere (eventi) sono stato fermo 2 anni. Debacle economica ed invece di ripartire alla grande sto ancora segnado il passo, ergo non posso di certo permettermi di stare fermo per un periodo.
Quello che invece accarezzo...come una coperta di Linus, è quello di trasferirmi in Thailandia dove avendo superato i 50, versando una somma, potrei aver diritto ad un visto semi-permanente. Ovviamente là mi troverei cmq un lavoretto da fare.
 
Commenta
Registrato
20 Marzo 2022
Messaggi
428
Reaction score
1.731
Età
44
Zero titoli di studio seri e una vita da professionista (p.iva). Sempre sognato il cambio di vita/periodo sabbatico ma così come molti che leggo, è arrivato il covid e a causa del mio mestiere (eventi) sono stato fermo 2 anni. Debacle economica ed invece di ripartire alla grande sto ancora segnado il passo, ergo non posso di certo permettermi di stare fermo per un periodo.
Quello che invece accarezzo...come una coperta di Linus, è quello di trasferirmi in Thailandia dove avendo superato i 50, versando una somma, potrei aver diritto ad un visto semi-permanente. Ovviamente là mi troverei cmq un lavoretto da fare.

Thailandia o altri posti analoghi vanno bene se hai una rendita/pensione di almeno 2k mese.

È possibile lavorare in loco ma non con i thai. Sconsiglio per quanto possibile di sposare una del luogo, vi portano via tutto.
 
Commenta
Registrato
8 Giugno 2024
Messaggi
3
Reaction score
26
Età
29
Zero titoli di studio seri e una vita da professionista (p.iva). Sempre sognato il cambio di vita/periodo sabbatico ma così come molti che leggo, è arrivato il covid e a causa del mio mestiere (eventi) sono stato fermo 2 anni. Debacle economica ed invece di ripartire alla grande sto ancora segnado il passo, ergo non posso di certo permettermi di stare fermo per un periodo.
Quello che invece accarezzo...come una coperta di Linus, è quello di trasferirmi in Thailandia dove avendo superato i 50, versando una somma, potrei aver diritto ad un visto semi-permanente. Ovviamente là mi troverei cmq un lavoretto da fare.
La Tailandia è un'ottima idea
 
Commenta
Registrato
19 Ottobre 2008
Messaggi
803
Reaction score
728
Località
emilia
Thailandia o altri posti analoghi vanno bene se hai una rendita/pensione di almeno 2k mese.

È possibile lavorare in loco ma non con i thai. Sconsiglio per quanto possibile di sposare una del luogo, vi portano via tutto.
Ho quel tipo di rendita ;)

Sì conosco bene la Thailandia. Io già ci lavoro saltuariamente da almeno 6-7 anni (lavoro solo con e tra turisti stranieri ed expats) ma non è sufficiente ad avviare un business continuativo. Per quello devi essere là.
 
Commenta
Registrato
14 Dicembre 2021
Messaggi
601
Reaction score
3.016
ma il tuo lavoro a t.d. è dello stesso settore o hai cambiato campo di gioco?
Cambiato completamente settore e campo di gioco, dove peraltro non ci avevo mai nemmeno pensato ne lavorato. Avevo provato a rientrare nel settore professionale dov'ero prima, ma quasi 3 anni fermo, col covid di mezzo che ha cambiato persone e regole, è stato difficile sin dai primi approcci.

Col sennò di poi sarebbe stato meglio non tentare di cambiare, magari senza pandemia sarei riuscito, chissà.. comunque, come citato su, chiuso un ciclo se ne apre un altro. Importante e avere sempre le possibilità e lo spirito per farlo
 
Commenta
Registrato
20 Marzo 2022
Messaggi
428
Reaction score
1.731
Età
44
Cambiato completamente settore e campo di gioco, dove peraltro non ci avevo mai nemmeno pensato ne lavorato. Avevo provato a rientrare nel settore professionale dov'ero prima, ma quasi 3 anni fermo, col covid di mezzo che ha cambiato persone e regole, è stato difficile sin dai primi approcci.

Col sennò di poi sarebbe stato meglio non tentare di cambiare, magari senza pandemia sarei riuscito, chissà.. comunque, come citato su, chiuso un ciclo se ne apre un altro. Importante e avere sempre le possibilità e lo spirito per farlo

Esperienza molto simile alla mia.

È stato impossibile rientrare nel settore, pur essendoci andato vicino più volte. Ma il mercato è cambiato in fretta nel giro di pochi anni.

Il problema è che io non sono mai stato dipendente, non ho un cv che posso rispendermi più di tanto. Oltre alla forma mentis che non è da dipendente, e over 40 farei pure fatica ad adattarmi. Per lavori generici (con stipendi da fame) sono avvantaggiati i 20enni.

Comunque si, chiuso un ciclo se ne apre un altro con tutte le difficoltà del caso.
 
Commenta
Registrato
14 Dicembre 2021
Messaggi
601
Reaction score
3.016
Ho provato a rientrare anche appoggiandomi ad un altro professionista del mio settore che era rimasto nel giro, pur perdendo molto, ma i guadagni erano appena sufficienti per uno di noi.

Ho dovuto adattarmi, poi la fortuna di avere un cv che potevo spendere anche in altri ambiti mi ha aiutato.. vediamo un po come va ✌️✌️
 
Commenta
Registrato
27 Agosto 2017
Messaggi
466
Reaction score
1.510
Oltre alla forma mentis che non è da dipendente, e over 40 farei pure fatica ad adattarmi. Per lavori generici (con stipendi da fame) sono avvantaggiati i 20enni.
Questo è interessante,a parte il fatto che anche tra i 20enni noto molta piu arroganza e poca forma mentis di adattarsi al lavoro dipendente rispetto a 40 anni fa..ma la considerazione è cosa fa uno che non accetta di lavorare sotto padrone ma non ha i capitali (e la capacità imprenditoriale) di aprirsi un'attività in proprio?che si fa in quei casi? chiedo perchè conosco tanti 20enni che cambiano lavoro,settore ecc perchè non accettano di avere un capo
 
Commenta
Registrato
20 Marzo 2022
Messaggi
428
Reaction score
1.731
Età
44
Questo è interessante,a parte il fatto che anche tra i 20enni noto molta piu arroganza e poca forma mentis di adattarsi al lavoro dipendente rispetto a 40 anni fa..ma la considerazione è cosa fa uno che non accetta di lavorare sotto padrone ma non ha i capitali (e la capacità imprenditoriale) di aprirsi un'attività in proprio?che si fa in quei casi? chiedo perchè conosco tanti 20enni che cambiano lavoro,settore ecc perchè non accettano di avere un capo

Ci sarà sempre un "capo" ovviamente. Ora io non ho più 20 anni, magari 😄.

Diciamo che come libero professionista anche con titoli di studio riparti da zero. Se cambi Settore e passi a lavoro dipendente hai le nozioni pratiche di un 20 enne. E anche lo stipendio è da 20enne.

Circa l'apertura di una attività. Dipende dal settore. Certo aprire un bar o un ristorante, soprattutto se in metropolitana, ha un costo non indifferente (oltre al rischio di impresa).

Con altre attività si può investire molto meno. Ma comunque bisogna avere liquidi.

Il lavoro del libero prof ha sempre due fasi. Trovare il lavoro / cliente ed eseguire la lavorazione/servizio. Questo comporta molto spesso l'impossibilità di prevedere le entrate.
 
Ultima modifica:
Commenta
Registrato
18 Agosto 2023
Messaggi
50
Reaction score
125
Questo è interessante,a parte il fatto che anche tra i 20enni noto molta piu arroganza e poca forma mentis di adattarsi al lavoro dipendente rispetto a 40 anni fa..ma la considerazione è cosa fa uno che non accetta di lavorare sotto padrone ma non ha i capitali (e la capacità imprenditoriale) di aprirsi un'attività in proprio?che si fa in quei casi? chiedo perchè conosco tanti 20enni che cambiano lavoro,settore ecc perchè non accettano di avere un capo
Io sulla Gen Z ho gettato la spugna.
Abbiamo avuto tirocinanti con cv impressionanti (laurea con lode, borse di studio, etc.) che hanno fatto cose che ti portano a chiedere loro, ma tra un orecchio e l'altro che hai??
Ragazze che al 2° giorno di lavoro scoppiano a piangere come disperate perché "non lo so fare", ragazzi che al 3° giorno di lavoro fai presente loro che bisogna essere a studio entro le 9.30 e che portano un quarto d'ora di ritardo ma che il giorno successivo si presentano con 90' di ritardo, altri ancora ai quali correggi una memoria che ti riportano il giorno successivo con lo stesso errore perché "io ho letto che va bene così".

Non mi meraviglio quindi che cambiano 300 lavori. Lo fanno perché alla prima cazziata battono in ritirata e non sanno adattarsi.

Ancora mi ricordo una volta che feci delle modifiche non autorizzate ad un atto... il Prof. mi convocò: "A me non me ne frega un cazzo tu stasera non vai a casa fino a quando non lo hai finito come ti avevo detto io".
Ricominciai daccapo verso le 18.00, finii alle 4.45 del mattino, andai a casa, feci la doccia e alle 6.30 del mattino ero di nuovo a studio a lavorare con la testa bassa senza fiatare. E avrò avuto 38/40 anni.

Ovviamente sono io il primo a dire che "i più grandi" si sono sempre lamentati dei "più piccoli"... ma difficilmente ricordo in passato una tale mollezza di spirito accompagnata ad una tale smania di protagonismo. Purtroppo i post di FB o i commenti su YT gli hanno fatto credere di essere al centro dell'universo.
 
Commenta
Registrato
27 Agosto 2017
Messaggi
466
Reaction score
1.510
Non mi meraviglio quindi che cambiano 300 lavori. Lo fanno perché alla prima cazziata battono in ritirata e non sanno adattarsi.
Aggiungo che sono mediamente superbi/orgogliosi,magari perchè hanno studiato o perchè i genitori nonni li hanno sempre viziati,non accettano critiche...se gli fai notare un errore si scuriscono in volto e si ammutoliscono,se li riprendi con un pò di prepotenza e autorità si offendono,è vero non sanno adattarsi
 
Commenta
Registrato
4 Giugno 2022
Messaggi
21
Reaction score
226
Periodo sabbatico

Questo post che è rivolto a chi, come me, è un professionista over 40 ma non ha ancora passato mezzo secolo su questo pianeta. Ritengo infatti che gli under 40 ancora hanno avuto poco lavoro sulle spalle (quindi manco hanno il diritto di lamentarsi) mentre superati i fifty, il mood tende a cambiare e tutto si vede in un modo ancora più distaccato e disincantato di quello che ho io ora.

Mi chiedevo se tra di voi ci fossero eventuali professionisti che si sono presi una “pausa”, un “periodo sabbatico”. Non mi rivolgo ai lavoratori dipendenti che vanno in aspettativa. Parlo invece di chi dopo laurea e praticantato abbia fatto il classico esame di abilitazione per poi iscriversi ad un albo al quale, anno dopo anno, si versano contributi “a fondo perduto”, vista la ridicola pensione che un domani andremo a prendere.

Io ho fatto questa cosa anni fa. La sfiga ha voluto che facessi il grande passo un po’ prima del Covid sicché poi è arrivata quella schifezza con tutto quello che sappiamo.

Ci stavo pensando già da un po’ sicché dopo la fine di una storia (brevissima ma intensa) mi sono detto: quasi 100h/week a lavorare per 50 settimane l’anno mente passo le restanti 2 buttato a letto a dormire. 10kg presi, pressione minima a 120. Ma chi cazzo me lo fa fare, se poi una storia d’amore va a rotoli in questo modo?

Avevo un po’ di soldi cash (mi pare 50/60k sul c/c) poi quelli investiti. Così mi sono detto: “Ok, allora continuo fino al 31/7 poi da agosto a dicembre mi rimetto in sesto e campo di rendita”. Solo aver preso la decisione e restituito le mia copia delle chiavi di Studio al Founding partner mi ha ringiovanito.

Al 31/10 avevo perso 9 kg. (corsa tutti i giorni oltre ovviamente alla dieta sempre rispettata), poi è arrivata la palestra ed alla fine dell’anno mi sono ritrovato a quasi 45 primavere alle spalle con la tartaruga sul giro vita mentre la taglia 48 mi stava larga e le camicie tiravano per via dei dorsali e dei bicipiti. Mai stato meglio in vita mia, non solo di fisico ma anche di testa.

Andavo in palestra alle 7 poi alle 10 mi mettevo a studiare alcune cose. Avevo fatto dei colloqui all’estero e poi c’era l’idea di avviare (con una persona esperta del settore) una iniziativa nel farmaceutico in un paese dell’Est (all’epoca poi c’era meno sovranismo e quello che siede a Mosca almeno dava l’idea di essere meno fuori di testa).

Poco dopo avevo anche iniziato una storia con una tipa che ha ancora l’annuncio su un noto sito ed è anche ampiamente recensita su questo forum. Ero suo cliente, neppure particolarmente assiduo, ci si vedeva giusto ogni tanto e ci si fermava a chiacchierare. Poi ebbi l’occasione di andare a trovarla proprio il giorno prima che lei tornasse nel suo paese. Una lunga nottata di chiacchiere e poi mi lasciò il suo numero estero: un saluto ogni tanto, una foto ogni tanto di lei con genitori e altri parenti e poi sono iniziati messaggi e video tutti i giorni. Quando tornò qui, iniziammo ad uscire insieme. Stavo quasi per chiederle: visto che è “come se fossimo una coppia” e lavori solo un po’ nel pomeriggio, ma perché non togli gli annunci dalla rete definitivamente e vieni a vivere con me?

Poi il Covid, la leucemia che ha colpito la mia famiglia, i casini geopolitici, il tipo del settore che ha fatto marcia indietro (un classico) e piano piano tutto è saltato, visto che dopo il Covid le cose ci hanno messo parecchie a tornare come erano prima (ammesso che voglia dirsi così). Idem la storia con questa persona, finita peraltro per colpa mia, con lei che probabilmente alla fine avrà pensato fossi uno che si era inventato tutto solo per scoparla gratis. Quando in realtà le ho voluto bene davvero.

Alla fine sono dovuto tornare alla mia vita tra appuntamenti, cazzo di preventivi, email ricevute continuamente, email da scrivere: sii sintetico ma esauriente; dimostra competenza ma non tecnicismo, fiducia nel risultato ma non creare aspettative. Mavaffanculo.

Fortuna che il mio CV ha fatto il resto anche se (e la butto sull’understatament) non è che sia così contento: una città che detesto, uno Studio professionale che finisce sempre nelle classifiche del Sole 24Ore nella “Italy top 50” ma io sto già meditando di disertare la cena/evento di Natale (per quale cazzo di motivo devo parlare con gente con la quale passo 14 ore al giorno 5 giorni a settimana senza mai che ci rivolgiamo parola?).

L’idea di riprendermi un periodo sabbatico c’è di nuovo e non solo per lo stress ma proprio per la mole incommensurabile di stronzate in circolazione: dal Sindaco che in tv parla della bossa-nova al tassista che vuole fare la cresta, dal commerciante stronzo che ha il POS rotto all’idraulico che arriva con 40’ di ritardo. Mi piacerebbe mettermi a studiare alcune cose od avere il tempo di vedere se davvero da certe “nuove tecnologie” fosse possibile tirare fuori qualcosa di interessante.

Ecco, sono soltanto io ad avere queste idee (forse strampalate o confuse) in testa o ci sono altri professionisti che si sono irrimediabilmente rotti il cazzo? E se avete preso un periodo sabbatico od avete cambiato vita, come vi siete organizzati?
Quindi è rivolto anche a me, dato che sono tra i 40 e i 50.
Quello che posso dirti e che noto con rammarico è che quando si parla con amici al bar o a cena salta fuori che tutti sono scontenti di ciò che fanno, poi vai su LinkedIn ed è un fiorire di "che bello lavorare per". Il forum è un luogo sincero! Ci sono altri elementi che si collegano a me, anche io ho avuto in famiglia situazioni di malattie e poi pure sulla mia persona. Cose serie, che fanno riflettere e fanno capire che il tempo è la cosa più importante che abbiamo. Purtroppo ne abbiamo poco, anche per chi dovesse arrivare a 90 anni e non c'è denaro che può fartelo comprare.
Tradotto: anni fa avrei ripudiato un lavoro pubblico, ora - anche dopo il covid - provo un po' di invidia per l'impiegato al catasto. Non può essere lincenziato, porta a casa uno stipendio dignitoso, ha una marea di diritti che nel privato uno se li scorda.
Sono stato anche io libero professionista (tecnicamente lo sarei ancora) e quello che posso dire è che dire "la vita in partita iva" con esempi personali vuol dire tutto e nulla. Perché esistono centinaia di realtà e migliaia di sfumature, anche solo per fare un esempio io da consulente ho problemi a farmi pagare, un medico no perché il pagamento per la prestazione è anticipato.
E ti garantisco che la cosa più squallida e schifosa è stato vedere persone che da dipendente avevo come colleghi poi tramutarsi in gente che per non pagare poche centinaia di euro avrebbero buttato la loro madre sotto il tram, una volta aperta la loro attività (e il più delle volte erano persone a cui non mancavano). Chi ha scritto che gli occhi sono lo specchio dell'anima è un coglione. Il denaro lo è. Perché fa apparire le persone per quello che realmente sono. E molti sono stronzi. Magari ti sorridono e sono felici, ma rimangono stronzi che ridono.

La partita iva aprila solo se il lavoro che vuoi fare ti appassiona e se puoi permetterti di guadagnare buone cifre. Almeno 3-4 k al mese in più rispetto al corrispondente dipendente. Perché altrimenti non conviene. Io l'ho capito sulla mia pelle. Dire "la mia esperienza è questa" e generalizzare è stupido. Altro esempio: un conoscente ha aperto anni fa un asilo nido. Uno penserebbe "settore floridissimo, la domanda supera l'offerta e c'è la fila" però non sa che il numero massimo dei clienti (e di conseguenza il fatturato) lo stabilisce la legge. Se hai un asilo di xx metri quadri, hai xx classi e puoi permetterti y bambini. E fai fatica. Chiuderà dopo anni di fatiche. Perché puoi anche inventarti attività accessorie (affitto locali per compleanni o per corsi pre parto) ma arrotondi e le spese sono tante. Se avessero fatto i maestri d'asilo avrebbero probabilmente guadagnato uguale, oltre a togliersi rischio di impresa e a fare un vita più rilassata.

Ma, come scritto sopra, non si può generalizzare e portare la propria esperienza come guida universale per tutto il mondo partita iva.
Di certo, ho capito sulla mia pelle che se lavori da dipendente in ufficio è quasi più importante l'ambiente che il lavoro. Che il lavoro non è la cosa più importante della vita e tante altre cose. Ma è la mia personalissima esperienza, influenzata anche da malattie che costringono a riflettere.
Solo una cosa, sui giovani: a me capitò un cliente dalle parti di Bg che vedeva in certi ruoli un continuo turn over. "Sono giovani e non hanno voglia di lavorare" mentre in realtà era lui che non li voleva pagare a norma di legge. Un po' come quando dopo il covid intervistavano i proprietari di hotel in romagna che si lamentavano perché non trovavano persone disposte a farsi sfruttare e preferivano il reddito di cittadinanza. Certo, a pagare 1k al mese in nero uno preferisce 700 puliti. Ovvio.
Oppure dopo poco se ne vanno, come quell'azienda bergamasca. Poi ovviamente devi continuare a riformarli, a fare nuovi inserimenti in azienda. Io se dovessi aprire un'azienda parteciperei da assistente alle selezioni, perché negli uffici hr c'è pieno di laureati in scienze delle merendine (psicologia) buoni solo a fare domande stile "Cioè" da psicologia spicciola (tipo "che animale ti senti?"). Rubapane a tradimento. Se un'azienda sbaglia ad assumere dovrebbe fare mea culpa, prima di tutto, perché non è in grado di scegliere. Poi può pure incolpare gli altri. Ma a me hanno insegnato così, sia in famiglia a scuola sin dalle elementari (mai lamentarsi di un prof se non si è studiato, anche se magari è vero. Prima valutare se stessi, poi gli altri) sia nello sport, dove devi dare il massimo e se vinci o perdi poi è secondario.
Scusa il pippone ma riassumo: ci sta l'anno sabbatico ma se scegli di prendere una strada, prendila se ti conviene. E non se conviene a chi ti ritrovi sulla strada, sia esso lo stato, i colleghi, i clienti e via dicendo. Ognuno ha la sua strada, non ne esiste una migliore di altre a prescindere.
 
Commenta
Alto