Tutto tanto giusto (spiacente per l'espressione che sembra ironica, va intesa testualmente), osservo solo che uno su venti è lontano dal concetto comune di minoranza esigua. Una minoranza di quella grandezza implica di venirci continuamente a contatto ed è questo che le persone (eterosessuali) devono essere disposte ad ammettere. L'atteggiamento comune verso l'omosessualità è che può stare anche bene se è ghettizzata, il passo non è tollerarla ma integrarla, cioè non sentirsi a disagio se capita di pranzare in una mensa seduti accanto ad un gay (mentre farlo seduti accanto ad un vegano non mette a disagio nessuno ed è strano parecchio visto che l'occasione del pranzo è più pertinente alle abitudini alimentari che a quelle sessuali).Puoi stare tranquillo Greyninn , l'omosessualità sarà sempre e solo attestata attorno al 5% della popolazione.
Poi se la gente ha "paura" di una minoranza così esigua
Un'altra contrapposta minoranza (ma meno esigua) crede poi che questo cinque percento si possa ridurre con l'educazione e delle cure, sostanzialmente con l'addestramento. C'è in questo un concetto di opposizione, nel quale un eterosessuale teme che l'opposta fazione degli omosessuali possa rosicchiare ancora delle frazioni per arrivare un giorno alla maggioranza. A parte lo sbaglio pratico nel credere che la preferenza sessuale sia convertibile, manca anche questo di logica perché le due fazioni non sono tali, non avendo alcun interesse conteso.