Butt Plug - Magnum Opus
Nell’ambito dei sex toys, il buttplug è senz’altro la pietra filosofale del kinky sex. Ci sono due tipi di approcci a questo strumento non necessariamente avulsi l’uno dall’altro: quello della
stimolazione e quello della
dilatazione.
• Nel primo caso, quello della mera stimolazione, la “paziente recipiente” avrà una sessualità sicuramente curiosa in fase anale. Perché ricordiamocelo, nulla si fa per il piacere esclusivo, tantomeno nulla si fa per compiacere l’altro. Un plug si può proporre quando c’è curiosità reciproca in merito. Si prediligono in principio dimensioni poco invasive e solitamente un solo plug è più che sufficiente alla stimolazione. Penetrare una vagina mentre un plug è inserito nel “decretano” (DPCM-BDC) fornisce sensazioni nuove ad entrambe le parti. Il pene risente dell’ingombro venendo schiacciato dal pavimento pelvico e quindi stimolato con maggiore intensità. Una donna che gode doppiamente farcita, tenderà a somatizzare le contrazioni dell’orgasmo sulla muscolatura anale. Tale muscolatura, incontrando la resistenza dello stelo (se non troppo sottile) e la presenza del bulbo, la farà svalvolare in preda a fitte e pulsazioni.
• Nel secondo caso, quello della dilatazione (più interessante) prevale una particolare psicologia che trae eccitamento innanzitutto dall’
idea del plug, da quella sorta di
costrizione che inevitabilmente infligge un tappo al culo, talvolta è letteralmente paralizzante, dalla sua
dimensione e pertanto dalla propria
capacità di riceverlo. Altre fonti di libidine possono essere l’
esibizionismo nell’indossarne uno in un luogo pubblico, l’
autocompiacimento di rivelarne la presenza ad un partner ignaro e il
terrore di espellerlo involontariamente che fa stare tutto il tempo in forte apprensione e a chiappe strette. Come se le natiche custodissero un segreto inconfessabile e invisibile ma che sfacciatamente e clandestinamente viene portato in giro. Aggiungo che una donna che passeggia con un plug in sede, sculetta animata di un moto armonico perfetto e tale grazia, tale leggiadria, vengono percepite dalla diretta interessata. Un plug in culo è una botta di femminilità che si ridesta.
Remote control vibrating Plug
Hook Plug
Infine un plug, in taluni casi, genera una parafilia che rende la penetrazione una sorta di
sfida con se stessi, un Eros che al solo pensiero diventa autocomburente, una prova fisica e psicologica al fine di trarre un piacere di intensità sempre maggiore e proporzionale alla dilatazione conseguita.
Ricordo una compagna di giochi che mentre le fingerizzavo il buchino mi disse:
“E quante dita ci hai messo? Due? E mettine un altro...”
Fu all’invito del quarto dito che capii che voleva che le infilassi tutta la mano in culo.
In queste circostanze servono quattro cose: pazienza, costanza, ettolitri di lubrificante e gli strumenti adatti.
MATERIALI:
Il primo aspetto da considerare è il materiale. Ogni materiale ha la sua peculiarità. Il vetro annulla l’attrito, così come il metallo. Sono materiali facilmente lavabili e tendenzialmente asettici. Lo scotto però è che sono freddi e molto rigidi. In assenza di elasticità, seppur minima, si ha una sorta di sensazione di “corpo estraneo” molto spiccata e non sempre piacevole.
Stainless Steel Plug
Glass Plug
Il silicone ed il jelly già presentano maggior malleabilità, a secondo del grado di
firmness che è anche splittable per alcuni modelli (soft shaft, firm base). Non penso ne esistano in
“real skin” materiale molto apprezzato nei dongs, almeno io non ne ho mai visti in vendita. Questi materiali, benché ipoallergenici, col tempo tendono a deteriorarsi, inoltre se di qualità scadente possono contaminare chimicamente l’intestino e comportare problemi di salute.
Silicone Plug
Jelly Plug
Volutamente non prendo in considerazione il legno in quanto i prodotti per l’impregnatura e il flatting non sono per niente indicati a questo tipo di utilizzo, salvo rivestire il plug con un condom che porterebbe l’eccitazione della pratica a valori prossimi allo zero.
Bedpost Plug
FORMA:
Il plug si presenta solitamente come un bulbo a forma ogivale, il classico ace of spades. Esso presenta una corona di massima ampiezza (
girdle), una gola attorno alla quale lo sfintere ha modo di richiudersi per trattenerlo (una sorta di stelo) e uno
stop che consiste in una flangia che fa da fermo. Talvolta sono addirittura dotati di
suction cup (ventosa) o di anello-impugnatura, volendo sconfinare nel petplay o nel cosplay, sono in commercio anche butt plug con la coda.
Tail Plug (bunny tail, cat tail, fox tail ecc.)
Si possono ordinare anche corredati da una pratica lampadina da lettura azionabile con la domotica.
Lighting Plug
Esistono ovviamente le più disparate varianti di questo oggetto di culto, con concavità e convessità opportune e fantasiose che servono a rendere mistica ogni esperienza. Basti pensare ai
Beads Plug (sequenza di perle) o al
Twist Plug (a spirale da avvitarsi nel deretano) etc.
Un principio universale recita che maggiore è la lunghezza inseribile, maggiore sarà la gradualità della penetrazione. Ovvero, più è tozzo un plug, maggiore sarà la difficoltà ad inserirlo, quanto maggiore però sarà la sensazione di sfondamento per chi lo riceve. Consiglio forme tendenzialmente oblunghe per le praticanti beginners. Senza esagerare ovviamente, vogliamo dilatarle l’ano, non necessariamente fotterle tutto il colon. O anche no...
Plug slink (square peg)
Ci si può sbizzarrire nelle maniere più fantasiose, rasentando l’inusuale delle ardite come quella lurida della Federica Tommasi che tra esibizionismo e bizzarria si ficca in culo alari, cambi delle autovetture e ganci da traino
(Gearshift/gearstick Plug e Towbar Plug)
Ne esistono persino di elettrificati o ad espansione (elastica negli
Anchor Plug o meccanica per la
Pera Rettale) che rientrano negli strumenti di coercizione, ovvero le cosiddette “cure medievali”. Personalmente sono dell’idea che sia meglio non strafare.
Electrified Plug
Expanding Plug
Anchor Plug
Interessante il plug per le tirocinanti amanti della metafisica e dell’introspezione, i cosiddetti
Tunnel Plug adatti a quello che in letteratura, per anal-ogia, prende il nome di “flusso di coscienza”. Ovvero quando la bocca fa corrente col culo.
Tunnel Plug
DIMENSIONI:
Senza lasciarsi spaventare dalle illustrazioni che inserisco di tanto in tanto per mantenere viva l’attenzione (roba da
anal acrobats), la dimensione dei plug è un aspetto che riveste una fondamentale importanza. Uso il plurale perché un culomane che si rispetti dispone di una moltitudine di attrezzi a seconda del grado di training dell’orifizio che dovrà trapanare. Fattore da valutare preventivamente al fine di scegliere una scala di grandezze che porti al limite di sopportazione senza però mai infliggere dolore, dato che come abbiamo già detto, ci troviamo nella seconda fattispecie, quella in cui i plug oltre che stimolanti hanno un’effetto psicologico: aprono la mente.
Scelto il materiale, scelta la forma, un set di plug si compone in varie misure. Non capirò mai perché tutti cominciano dal classico set dei tre jewel.
Plug jeweled
Bene, lasciate che vi dica una cosa: simpatico il fatto che abbiano una superficie impreziosita dietro allo stop, ma fate attenzione alla misura più piccola. Ha la flangia di dimensioni troppo ridotte e si rischia di ficcare tutto il plug nel culo con possibili difficoltà a recuperarlo (cfr
Plug Birth). Soprattutto se la tipa va in agitazione, comincia a contrarre ed ha il culo stretto alle prime scassinature. Potreste vivere attimi di vero panico, credetemi. La misura più grande dei tre in metallo risulta già più generosa.
In alternativa un classico è la scala 3/4/5 in silicone. Cosa sono questi numeri? Sono circonferenze espresse in pollici (inch), unità di misura in uso presso una civiltà barbarica che però esporta sex toys di pregevole fattura. Vi basti ricordare che ogni inch sono 2,54 cm e che nelle schede tecniche vengono indicati diametri o circonferenze. Tenete a mente la formula d=c/π con π=3,14 (diametro=circonferenza/pi greco) al fine di sapere esattamente il gran culo che vi accingete a farle.
Altro valore da tenere a mente è l’8 che se sono pollici di circonferenza (circa 20 cm) significa che avete raggiunto la soglia oltre la quale potete comodamente darle una mano...nel sedere e senza creare trauma alcuno. Ma rimandiamo al tutorial sul fisting questo approfondimento.
La misura in inches di una circonferenza è espressa da un numero più pesante rispetto a quella espressa in centimetri. Nel senso che pochi decimi di inch di incremento delle misure, segnano immediatamente un fisiologico impedimento. Per rompere queste barriere lo strumento più indicato è l’
inflatable plug, un plug gonfiabile propedeutico al fisting anale che con gradualità, una pompata alla volta, brivido dopo brivido, le consentirà di accogliere navi, camion, vagoni e interi bastimenti.
Inflatable Plug
LINEE GUIDA:
Una sessione parte ovviamente dalla preparazione con un
opportuno clistere di cui ho già fornito indicazioni specifiche.
Il secondo passo è scegliere il lubrificante. Ne esistono a base acquosa o con silicone aggiunto. Sono da preferire quelli acquosi poiché i secondi, per quanto più resistenti, comportano un “effetto unto” alquanto fastidioso. Inoltre il silicone liquido può reagire con il silicone del toy con effetti spiacevoli.
Il top della gamma sono i lubrificanti del tipo “
Liquid Silk” (lett. seta liquida) che per intenderci sono quelli bianchi e vischiosi che vedete in dotazione con l’oggettistica “Bad Dragon”. Ma non ordinateli su quel sito, hanno un servizio delivery che fa cagare tanto quanto il queue per gli ordini (cfr trustpilot). Una sola raccomandazione: siate generosi con il lube. Riuscire anche ad iniettarlo sarebbe opportuno, esistono apposite siringhe all’uopo.
L’utilizzo del Luan, che è lidocaina anestetizzante per uso esterno, non è contemplata per un semplice motivo. Durante una pratica del genere il corpo della compagna di giochi va soprattutto ascoltato. Ogni minimo atto riflesso ci fa capire quanto altro possiamo spingere. Ogni respiro, ogni sospiro, ogni lieve anelito ci dicono il grado di sopportazione che abbiamo raggiunto. Usare il Luan è come praticare bendati e con i tappi nelle orecchie. Roba da scimmia al volante. Sconsiglio vivamente.
Non esiste una tecnica valida universalmente per profanare un orifizio fino a fargli raggiungere la dimensione desiderata. Ma ci sono certamente alcuni accorgimenti da adottare. Un massaggio vigoroso come preliminare è senza dubbio indicato se non necessario. Per rilassare la muscolatura anale è necessario rilassare la mente e quindi tutto il corpo.
Presuppongo che la prima misura scelta venga inserita agevolmente. Diciamo che anche con la seconda vi è andata bene. Che le abbiate lasciate per un tempo opportuno, estraendo e rinfoderando delicatamente fino ad ammorbidire il più possibile la parte. Soprattutto che intanto le abbiate praticato un prolungato sesso orale. Passiamo direttamente alla terza, la più impegnativa.
Nell’inserire un plug bisogna ostentare
sicurezza e
autorevolezza. Movimenti bruschi, scatti o incerti trasmettono la sensazione di pericolo. Un po’ come uno che guida di merda e frena e sbanda di continuo. Tutto il relax costruito va a farsi fottere.
Autorevolezza significa che bisogna mettere la partner nella condizione di subire passivamente il trattamento fino a sentirsi completamente abbandonata in vostra balia. Una mano che fa pressione sul coccige, delle dita che simulano una presa per la coda di cavallo ecc non solo fanno scena ma imprimono quel senso di sottomissione che vogliamo trasmettere.
Sicurezza non fa rima con fretta che è esattamente l’atteggiamento da evitare. Quello frettoloso. L’inserimento avviene per tentativi, non per incertezza ma perché è un gioco che giunge al traguardo in maniera graduale, step by step, millimetro dopo millimetro. Senza mostrarsi arrendevoli o come se il tentativo fosse fallito. Ma iterando con pazienza, costanza e gradualità fino a conquistare il mezzo inserimento.
Siete a metà strada quando la corona di massima espansione del plug ha dilatato completamente l’epidermide dell’ano. È importante precisare che la muscolatura anale non si trova in adiacenza all’epidermide esterna ma a circa un centimetro verso l’interno. L’anello da superare pertanto non è ancora stato violato. È questo il momento clou, quando tutti credono che ormai è andata e spingono pensando che il resto del percorso, verso lo stop, sia in discesa. Sciagurati! È così che fate del male, dei danni e magari procurate anche un trauma.
È esattamente in questo momento in cui dovete procedere con maggior cautela, fino al punto in cui avete veramente oltrepassato l’anello delle meraviglie che risucchierà il plug in maniera autonoma. Drizzate le orecchie: quando scivola dentro sentirete un sospiro di liberazione. È molto eccitante.
Una volta dentro, lasciate che ci si abitui, state fermi. Se protesta e ne chiede l’immediata esplulsione non siate precipitosi, può far male estrarlo tanto quanto inserirlo. Nella maggior parte dei casi se è davvero insopportabile verrà rigettato autonomamente. Se ciò dovesse accadere, avete lavorato male.
Abbiamo parlato di tutto ciò che concerne un plug nel culo di una partner e tanta scienza inutile dirlo che scaturisce con cognizione di causa. Almeno in parte, non mi sono ficcato tutta quella roba nel culo o almeno non ancora. È per questo che pare d’obbligo invitarvi alla riflessione su quali possano essere gli effetti di un plug sulla vostra prostata. Posso solo anticipare eruzioni di cui nemmeno vi sareste ritenuti capaci e una dimensione dell’orgasmo che vi è preclusa e ignota a causa di una sorta di bigottismo. Non siete ancora pronti per questo, ne fate una storia di lesa maestà per un dito, figuriamoci un plug. Se avverrà, affidatevi a mani esperte e scopritelo da soli. Vi invito vivamente a coprire voi stessi e le magie che può regalarvi il vostro corpo. Andate pure a prendervela nel culo!