s.mammolo verso i colli,comunque bisogna imparare ad usare il telefono per questo tipo di info...coraggio.
Grazie
s.mammolo verso i colli,comunque bisogna imparare ad usare il telefono per questo tipo di info...coraggio.
(Non riesco proprio ad immaginare chi siano ).
E'stanca la piccola, è stata in giro a fare la turista con amici.
A causa di un disturbo spazio temporale questa recensione comincia dalla fine, leggetela dal basso verso l'alto oppure come vi pare, se avete un'aspirina accanto.
julianjuly ha scritto:
RIFERIMENTO INTERNET:http://bologna.bakecaincontrii.com/d...a-ixde33718721
CITTA DELL'INCONTRO: BOLOGNA
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basta che non lo rifai se no viene un'epidemia di emicrania in tutto il forum bolognese. Pensa che per farmela passare ho dovuto farmi una thailandese.
Questo è un dettaglio importante: gli occhi chiusi.
Ci sono due categorie di donne: quelle che fanno sesso in piena luce e quelle che invece amano la penombra.
Io prediligo le prime, ma Polina appartiene ad una categoria a parte.
Lei ama la luce, ma tiene gli occhi chiusi.
Mi sono sempre chiesto come sarebbe fare l’amore con una donna cieca e ora ne ho una idea.
E’ una situazione strana: hai la sensazione del controllo totale perché vedi tutto e, se vuoi, puoi anche fare le boccacce mentre trombi, mentre lei resta con gli occhi chiusi, apparentemente in balia del tue azioni.
Ma è tutta apparenza.
Lei usa il suo corpo, come un ragno la tela, per sentire dove sei e cosa fai.
Ho vissuto anche io questa situazione in cui la ragazza teneva gli occhi chiusi in un ambiente pieno di luce ed in effetti da una sensazione particolare, ma mi è piaciuta, ho avuto la netta percezione che ad occhi chiusi lei potesse amplificare la sua sensibilità e quindi le sensazioni che provava. E' noto che gli uomini si eccitano molto di più con la vista, le donne con gli altri sensi ( soprattutto se lui è non è un adone )
La bestiolina nella cuccia mi guarda strano, come per dire: “sarei io l’animale, eh?”
E’ in vetro e prego che Mr. Ikea abbia usato un vetro temperato sufficientemente resistente.
La bestiolina nella cuccia mi guarda strano, come per dire: “sarei io l’animale, eh?”