Quando mi libero del giogo.
Lei mi chiede di rendere la pariglia…
Quasi con timidezza.
Adorabile.
Ed io col mio attrezzo standard, mi cimento in ciò che un tempo sapevo fare meglio.
Ma ancora una volta è lei che risucchia me.
E non io che penetro lei.
Le parole "cavalcare la tigre", assumono un nuovo significato per me.
Infoiati e infuocati abbiamo unito i nostri corpi mente lei indirizzava il mio pene con una mano. Ho spinto dolcemente per realizzare solo dopo che aveva puntato la cappella al culo senza nemmeno passare dalla fica. Dritto e diretto nel didietro e già per questo, a mio avviso, ha vinto in partenza! Si è messa a sfinge consentendomi una penetrazione totale, profonda e molto goduriosa.